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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



martedì 31 dicembre 2019

2020... Eccoci ancora!










2020... Buon Anno!


Eccoci ancora.

Intorno alla nostra panchina permane un avvolgente profumo di abete, di resine, di aria pura. Di vaniglia, di agrumi, di cannella, di incenso.
Quanta luce! 
Ci inonda senza ripensamenti. È purissima. Sa di azzuro, di brina, di pulito.
È magnifico stare qui a respirare aria cristallina, piena di promesse e di ammiccamenti.

Ecco. 
Arrivano anche le parole. 
Nascono nuovi pensieri, intriganti ammiccamenti.
Da qualche parte si sprigionano, improvvise, note sommesse, melodie appena accennate.

C'è movimento adesso al limitare della radura.
Iris avanza con occhi sognanti. Ha in mano una guida turistica. Non riesco a leggere cosa c'è scritto sopra, ma il suo sguardo non è proprio limpido. Garbato l'abbigliamento e composta l'andatura, ma qualcosa non mi convince.
Si arresta all'improvviso. 
Da dietro un cespuglio è comparso Ernesto, una mano in tasca, un libro di filosofia nell'altra. Sorride meccanicamente ad Iris e, sempre sorridendo, la minaccia: "Conosci te stessa, donna!".

Aiutooo! Chi sono costoro?
Sono stata sorpresa all'improvviso nel mio delizioso momento di rilassamento.
Non percepisco più il profumo di resine e di cannella.
Mi sono immobilizzata sulla panchina, mentre una signora elegantissima, tutta impettita, sbuca alla mia sinistra e attraversa con sicurezza la scena. Si guarda intorno, ma sembra non trovare l'oggetto dei suoi desideri.
"La palestra al piano terra è a vostra disposizione!" sta dicendo gentilmente la receptionist, comparsa adesso, elegante nella sua divisa azzurra, sulla quale brilla un distintivo.
La sua interlocutrice, nascosta da una lunga gonna a ruota, stringe un mazzo di tarocchi come se volesse entrarci dentro. 
"Grazie." risponde "Ho un appuntamento tra cinque minuti. Prova con la nostra nobildonna... sta arrivando... non sarà certamente interessata alla palestra, ma forse riuscirai a farle dire due parole.".
La nobildonna lancia loro una occhiata glaciale e si sposta oltre.
Sono sempre più frastornata. 
Oggi intorno alla panchina c'è un movimento di persone mai visto. 
Ancora non capisco bene, ma certamente ci sarà una spiegazione.

Ora è spuntato anche un signore che declama poesie, ma si guarda intorno con troppo interesse. Sembra un cane che fiuti una traccia... Si ferma.
Una bella voce profonda e sensuale lo ha catturato. Parla al telefono con molto sussiego e professionalità: "Cerco l'ingegner Mariotti. Dica che abbiamo lavorato nella stessa azienda alcuni anni fa.".

In un secondo lo scenario cambia completamente.
"Caaaasta diiiiva..." tutti si fermano, me compresa. 
La voce sale limpida e potente. Si avverte un brivido di emozione che unisce i presenti. La soprano che canta non si mostra, ma la sua voce è in ogni angolo della nostra radura. 

La sorpresa gela ogni movimento.  
Ora credo di comprendere. All'improvviso tutto mi è chiaro. 
Parole e pensieri si sono concretizzati così bene da far muovere intorno a noi... addirittura dei nuovi personaggi in cerca d'autore, tanto per parafrasare il nostro grande scrittore.

Splendido!
Noi de "La Panchina" siamo pronte ad affrontare un'altra avventura!
Con il nuovo anno saremo ancora più attive di prima!

Speriamo di aver solleticato la vostra curiosità.
Intanto, grazie per essere stati qui con noi.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Intanto auguriamo a tutti voi...



BUON 2020!

🍾 🥂 🍾










Published: martedì 31 dicembre 2019

domenica 22 dicembre 2019

Ancora sulla presentazione
















Salve, amici.
Che piacere vedere il vostro interesse per il nostro "100 Pagine d'Avventura"!

Ho pensato che forse vi piacerebbe curiosare un po' anche in questo video, che sottolinea uno dei momenti dell'incontro di presentazione di giovedì 19, nella sala "Maria Eletta Martini" in Via Sant'Andrea, 33.
Ringraziamo la figlia di una delle signore de "La Panchina", Elisabetta Tuccimei, che gentilmente ce lo ha passato.

Secondo me può essere interessante, perché dà un'idea di noi, del nostro modo di essere, di come costruiamo i nostri pomeriggi insieme del mercoledì, ai quali ovviamente siete tutti invitati a partecipare.
A tale proposito ricordiamo che, dopo la pausa natalizia, ci ritroveremo nel 2020, mercoledì 7 gennaio.

Speriamo che il video vi piaccia.
Per noi è comunque importante, pieno com'è di parole, che ci aiutano ancora una volta ad allenare i muscoli della mente e del cuore.

Alla prossima!






Published: domenica 22 dicembre 2019

venerdì 20 dicembre 2019

Lucca - Presentazione









  
Sala "Maria Eletta Martini" - Lucca
19 dicembre 2019
Ore 17.30



Buongiorno, amici carissimi de "La Panchina"!
Siamo di nuovo qui a commentare.
Oggi vi vogliamo raccontare l'epilogo nella nostra "Avventura".

È stato bello ed emozionante incontrarvi ieri.
Alla presentazione del nostro libro eravate davvero in molti.
Abbiamo percepito una partecipazione sincera e vera, che ci ha fatto sentire bene,  come a casa nostra.
L'atmosfera che si è creata profumava di positività. 
Ho percepito interesse, disponibilità ad accettare, curiosità di conoscere, apertura  e voglia di penetrare il nostro mondo. 
Speriamo di non aver deluso nessuno e di aver risposto alle vostre aspettative.

E adesso i ringraziamenti di rito.
Prima di tutto, grazie di cuore a tutti voi che siete intervenuti di persona.
Grazie anche a voi che partecipate alla nostra vita, frequentando il nostro mondo virtuale qui, sul blog.

Un grazie speciale delle signore de "La Panchina" va, poi, al Comune di Lucca, nella persona dell'Assessora Ilaria Vietina, che le ha sostenute nella loro avventura ed ha reso possibile la realizzazione di questo piccolo libro, grande a mio avviso per il suo valore simbolico.

Infine, un grazie da parte mia alle signore de "La Panchina" con le quali ho vissuto momenti incantevoli di grande empatia e di piacevole divertimento.

Questo è come si presenta il nostro piccolo libro.



Speriamo che piaccia anche a voi e che magari vi strappi qualche risata.
Insomma, che contribuisca, ancora una volta, ad allenare i muscoli della mente e del cuore.

Alla prossima!






Published: venerdì 20 dicembre 2019

giovedì 19 dicembre 2019

100 Pagine d'Avventura - Mente e cuore











📚
Ci siamo, il nostro piccolo romanzo è pubblicato.
Che emozione!
Non avrei mai creduto di arrivare a questo.
Un sogno tenuto per tanto tempo chiuso in un cassetto, si è realizzato.
Grazie, alle signore de “La Panchina”!
Abbiamo lavorato con gioia, amicizia, passione, divertendoci tantissimo nel tenere in allenamento i muscoli della mente e del cuore. (Piera) 

📚
Sì, siamo giunti alla fine del libro scritto a tante mani.
Ognuna di noi era un personaggio... e abbiamo vissuto avventure molto simpatiche.
Per me è stata la prima volta che mi sono trovata a fare questo.
Sono rimasta molto soddisfatta e contenta di essere riuscita, in compagnia, a scrivere dei pensieri tutti miei. (Silvana)

📚
Un viaggio, un'avventura, sola e in compagnia.
Quello che abbiamo vissuto in questo viaggio è stato spesso dettato da nostre esperienze personali.
Raccontandoci, ci siamo conosciute di più.
Siamo state sempre in sintonia e armonia.
Ad ogni incontro il tempo è volato, le ore trascorse alla velocità della luce.
“Ma è già l'ora di andare?” è stata la domanda ricorrente, quando l’orario stabilito era già passato da un pezzo.
Siamo state anche stimolate nella ricerca di luoghi, tradizioni, usi e consuetudini, che inizialmente potevano non essere del tutto sconosciuti. (Maddalena).

📚
Sono molto fiera di questo inatteso risultato.
Non avrei mai creduto che quello che io ritenevo un gioco senza impegno si sarebbe trasformato in un romanzo.
È stata una bellissima avventura che è servita a liberare la nostra mente e il nostro cuore.
Tante situazioni, che fanno parte del romanzo, fanno involontariamente parte anche della mia vita, perché, forse non me ne ero al momento resa conto, le parole che ho scritto sono affiorate da un mio mondo reale dimenticato. (Lauretta) 

📚
Abbiamo costruito questo libro assieme.
Devo dire che la scrittura mi ha fatto molto bene e mi ha aperto molto la mente, cosa che io non avevo mai provato.
Anzi, io ero molto pigra sia nel leggere che nello scrivere.
Questo gruppo di persone mi fa passare dei pomeriggi sereni, mi fa aprire la mente e sognare.
Grazie. (Alba)

📚
Questo racconto a più mani, nato quasi per gioco, ha trascinato tutte noi, autrici improvvisate, in un vortice di emozioni.
La finzione è stata solo apparente, poiché ognuna vi ha proiettato qualcosa di sé: un desiderio, un sogno vietato, un viaggio a lungo rimandato, ricordi recenti o lontani nel tempo, ma tutti pregnanti.
Abbiamo seguito volentieri il flusso suscitato dalla nostra Vanina intorno al tavolo quadrato de “La Panchina“ e ci siamo lasciate trasportare dalla naturale e fluida affabulazione nei pensieri, che hanno dato forma al nostro libro di avventure.
Cento pagine per trovarci unite, come collante per la quotidianità e per il domani… perché…
Non lo scriveremo un altro libro insieme?
Sì, ne sono sicura. (Elisabetta) 


📚
Un esperimento unico! 
Dieci donne dagli interessi trasversali
scrivono un'avventura quasi ai confini della realtà
che le rende amiche per sempre. 
(Antonietta)    





   
Published: giovedì 19 dicembre 2019

lunedì 16 dicembre 2019

Save the Date!











"100 Pagine d'Avventura"
Presentazione
Sala Maria Eletta Martini
Via Sant'Andrea, 33 - Lucca
Giovedì 19 dicembre 2019
Ore 17.30




Buongiornooo!

Carissimi amici e simpatizzanti de "La Panchina", allora ci siamo!

Il nostro libro è finalmente stampato, grazie al Comune di Lucca nella persona dell'Assessora Ilaria Vietina
Possiamo ora presentarlo a tutti voi con grande gioia ed entusiasmo.

In questa occasione speciale, ci farebbe davvero piacere incontrarvi tutti e raccontarvi un po' la nostra avventura.

Portate pure con voi i vostri conoscenti ed amici, che vi sembrano interessati. Saranno i benvenuti. Magari potrebbero trovare interessante frequentare i nostri mercoledì sulla nostra panchina. Noi ne saremmo davvero felìci.

Allora vi aspettiamo, partecipi e numerosi come sempre!

Grazie!

Vanina e "La Panchina".





Published: lunedì 16 dicembre 2019

sabato 14 dicembre 2019

Tredicesimo Incontro - 11.12.2019










  



Buongiorno!
Quanta vivacità intorno alla nostra panchina!
Le parole vanno e vengono a grande velocità in una girandola davvero interessante!
Sarà per l'imminente presentazione del nostro primo libro, sarà per il clima natalizio che tutto pervade, ma la nostra creatività in questo periodo si sta pienamente sprigionando.

Siete curiosi di sbirciare un pochino nel nostro incontro di ieri?
Eccovi subito accontentati!

Giocare con il linguaggio poetico più semplice, che in fondo così semplice non è, infilare possibili ritmi e rime, mettere insieme pensieri ed immagini. 
Questo è quello che abbiamo fatto ieri, per cominciare a navigare nel mondo affascinante delle parole.
Dunque, cosa abbiamo fatto?
Abbiamo costruito una filastrocca per far tornare i bambini a ballare sulle nostre ginocchia, trascinandoli in un mondo di immagini, che saltano con la grazia del ritmo e delle rime, da un punto all'altro, anche un po' a caso.
E accade un miracolo.
Il bambino si perde nel coinvolgimento emotivo totale.
L'adulto ritorna bambino e rivive emozioni preziose che aveva dimenticato.
In questo momento la sintonia è totale e si vive una sensazione di grande benessere.
Provare per credere!
Se vi va di leggere la nostra filastrocca, è lì che vi aspetta alla pagina "Lucca Insieme - Filastrocca del Natale"

Il salto di concetti e di modalità è stato notevole, quando abbiamo ripreso il gioco delle parti stralciate da tre diversi racconti che attendevano la collocazione in una nuova narrazione. I brani mischiati sono alla pagina "Lucca Insieme - Intreccio di racconti"
Questa volta si sono formati due gruppi che hanno pensato bene di suddividere il materiale a disposizione in due blocchi... quello in cui si parlava di una lei e quello in cui invece agiva un lui.
Troverete il racconto finale alla pagina "Lucca Insieme - Ritrovarsi".

Tutto qui? Proprio no. 
Un po' descrivendo, un po' recitando, abbiamo delineato altri due personaggi che animeranno il nostro nuovo romanzo!

Anche un dolcino non è mancato ad allietare l'incontro.
Un bel pomeriggio, non è vero?

Guardiamo già avanti al prossimo mercoledì... e soprattutto a giovedì 19 dicembre per una bella sorpresa!

Per intanto restate ancora con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore!





🌹






Published: sabato 14 dicembre 2019

venerdì 13 dicembre 2019

"La Panchina" all'accensione dell'albero











  


  



Buongiorno, amici de "La Panchina"!

Ancora un albero si è acceso in città.
È, questo, un albero davvero speciale.
È stato installato in Piazza San Salvatore, proprio davanti alla panchina rossa.

L'imponente albero di Natale è stato donato alla città di Lucca dal Sindacato Nazionale degli Assicuratori, in collaborazione con la Confcommercio, ed è dedicato al contrasto della violenza di genere.
Quale migliore luogo per sottolinearlo se non quello davanti ad una panchina rossa che è lì proprio per questo!

Ieri, alle 18.00, si è svolta la cerimonia della sua accensione, alla presenza dei donatori e delle autorità, il sindaco Tambellini e l'assessora Vietina.
Anche "La Panchina" era presente.
È stato ed è bello fugare simbolicamente con le luci dell'albero la tristezza della violenza sulle donne, non siete d'accordo?

Vi mostriamo le foto di quel momento, ma non dimenticate di passare in Piazza San Salvatore ad ammirare il bell'albero di Natale dal vero.
Sarà anche un piccolo omaggio alle donne maltrattate, un piccolo personale contributo.

Grazie, amici, per essere stati qui con noi. 
Tornate ancora intorno alla nostra panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



💖








Published: venerdì 13 dicembre 2019

mercoledì 11 dicembre 2019

Volti e volti












Volti. 
Quanti volti intorno a noi! 
È già dicembre avanzato. 
Oggi la luce è bella e il sole splende. 
Dopo tanta pioggia ci voleva. 
Si sente ormai imminente l'arrivo del Natale. 
C'è allegria e grande movimento nelle strade della città. 

In tutto questo andare e venire, in tutta questa confusione, la cosa che mi colpisce di più sono sempre i volti, gli occhi, gli sguardi, ma anche i movimenti, i guizzi che rimandano le emozioni più profonde, i sentimenti, i pensieri più reconditi. 

Sarà un caso? 
Anche in questa occasione i volti mi hanno irrimediabilmente catturato! 
Domenica mi sono trovata in Via dei Fossi, a visitare la mostra “Sogni d'autunno" in cui Elisabetta Tuccimei, che frequenta “La Panchina” di Lucca, esponeva le sue fotografie insieme a quelle di Teresa Del Chierico, di Giuditta Pieroni e agli acquerelli del pittore Fabrizio Barsotti. 
Ho visitato con piacere l'esposizione e ho apprezzato ciò che degli autori le immagini potevano rimandare. 

A me intriga molto ricercare gli aspetti interiori che sono dietro una scelta fotografica o pittorica, ma anche ciò che io stessa posso proiettarvi di mio nell'interpretazione. 
C'è di più. 
La Natura ha per me un grandissimo fascino da sempre, ma l'Uomo, il suo Essere universale e individuale, mi arriva con una forza esagerata che lascia scivolare tutto il resto in secondo piano. 

Così, nel passare da una sala all'altra, mi sono persa a fantasticare, in particolare, su tutti quei volti rielaborati da Elisabetta Tuccimei, nel tentativo di entrare nell'intimità delle persone rappresentate e in quella della fotografa che ha ripreso l'attimo e l'ha poi stravolto con la rielaborazione tecnica. 
Mi hanno colpito anche gli acquerelli di Barsotti che ammiccano molto ai pensieri e alle emozioni che turbano l'Uomo, in una girandola di forme e colori ben definiti.

Sono tornata in strada certamente più ricca di prima ed ho ripreso a perdermi negli occhi dei passanti, nei loro volti, incurante della pioggerellina, che in quel momento bagnava di nuovo le strade della città.  


Per caso qualcuno di voi ha visitato questa mostra? 
Mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.
Commentate pure, se vi va.
Comunque, grazie di cuore a tutti voi, che siete qui intorno alla nostra panchina.
Tornate ancora ad allenare insieme a noi i muscoli della mente e del cuore.
Vi aspettiamo!


P.S.  Complimenti, Elisabetta! "La Panchina" ti apprezza molto!








Published: mercoledì 11 dicembre 2019

giovedì 5 dicembre 2019

Dodicesimo Incontro - 4.12.2019












Salve a tutti!

Seduti sulla nostra panchina, ancora una settimana è scivolata via.
Anche il dodicesimo incontro de "La Panchina" a Lucca si è dissolto in un battibaleno, vista la grande vivacità che caratterizza sempre il nostro stare insieme. 

Dopo aver ripreso le fila di ciò che avevamo vissuto nell'incontro precedente, ci siamo fermate un attimo in più sul semplice testo in versi liberi "Sogno", elaborato proprio in quella occasione.
"Non male!" è stato il commento generale.

Gli stimoli linguistici di questo tipo, in  cui si gioca con parole o frasi da combinare, sono sempre molto graditi.
Così ieri pomeriggio ho organizzato un puzzle molto più complesso: più brani stralciati da tre racconti completamente diversi. 
Dovevano essere ricomposti in una nuova storia, logica e coordinata, con l'inserimento di parti nuove elaborate insieme nel gruppo, proprio a questo scopo.
È stato divertimento puro, condito con grande interesse e curiosità.
Questo ha fatto sì che il coinvolgimento fosse totale e il fatto che il compito fosse abbastanza complesso, lo ha reso stimolante.
Tuttavia, per contro, ci siamo accorte che era necessario dedicarci un po' più di tempo, così abbiamo deciso di completare la storia nel prossimo incontro.

Abbiamo, ovviamente, sferruzzato.
Questa volta abbiamo piegato un tovagliolo, in sostanza un quadrato di carta, realizzando una specie di fiore o di girandola. Questa forma ben si presta a realizzare un segnaposto o a inventare un centrotavola giocando sui colori., magari utilizzando tovaglioli di stoffa. 





Abbiamo poi completato il pomeriggio tornando a dipanare il materiale fin qui prodotto per il nostro nuovo romanzo. Lo faremo sempre di qui in avanti.
Ne abbiamo letto ed ascoltato dei brani, abbiamo chiarito e discusso alcuni punti, operato qualche aggiustamento.

È stato bello stare insieme tra gli aromi sottili delle foglie autunnali, immersi nelle parole e nel ruggine e nel giallo del ginkgo biloba.

È tutto per questa volta.
Noi continuiamo ad auspicare di incontrarvi, prima o poi, in Via Sant'Andrea 33, il mercoledì dalle 16.30 alle 18.30.
Vi aspettiamo!
Intanto continuiamo ad allenare i muscoli della mente e del cuore, d'accordo?





🍁🍁🍁🍁







Published: giovedì 5 dicembre 2019

giovedì 28 novembre 2019

Undicesimo Incontro - 27.11.2019











  


Salve a tutti!
Amici de "La Panchina", benvenuti tra noi e nel mondo delle parole.
Vi vedo proprio volentieri.
Ho voglia di fare due chiacchiere con voi, vi va?

Anche novembre è in dirittura di arrivo.
Nella mitezza insolita dell'aria, negli acquazzoni paurosi, ma più spesso nella pioggerellina continua, questo autunno tenterebbe di intorpidire le nostre idee. 
Noi, però, resistiamo alla grande e continuiamo ad allenare i muscoli della mente e del cuore.

Dunque una altro mercoledì è andato e un altro incontro de "La Panchina" a Lucca si è concluso.
Ieri è stato un pomeriggio molto dinamico e particolare.
Non eravamo moltissime per tante buone ragioni,  ma il numero ridotto ci ha consentito di approfondire molti aspetti e di rilassarci pienamente. 

Siamo partite come al solito facendo il punto su quanto realizzato la volta precedente.
Subito dopo siamo entrate con entusiasmo nel nostro nuovo romanzo, che ci comincia davvero a prendere nel profondo.
Qualcuna di noi ieri ha commentato: "Non vi pare che quest'anno siamo molto molto più brave?"
Parole belle che mi ha fatto piacere ascoltare.
Infatti, abbiamo letto, drammatizzandole, le nuove pagine del libro, in cui vengono introdotti i tre nuovi personaggi, tratteggiati nei lavori di gruppo dello scorso mercoledì.
Ne è seguita un'interessante messa a punto dei dettagli di spazi, di incongruenze tra  personaggi, di limatura del linguaggio.
Continueremo la prossima volta a scrivere nuove pagine del nostro romanzo.

Ed eccoci a giocare con le parole, per il puro e semplice divertimento di vederle apparire, legarsi tra loro, dipanarsi in significati.
Ho distribuito delle tessere in cartoncino sulla quali catturare dal nostro profondo  parole che rimandassero emozioni.
Dopo averle scritte, nel comunicarle al gruppo,  ognuno di noi le ha mescolate a quelle scelte dalle altre.
E poi? E poi ecco il bello.
Ci siamo lasciate prendere dal nulla, dall'energia che si sprigionava in quel momento dal cuore e dalla mente.
Ecco che prima una, poi un'altra, e pian pianino tutte noi, abbiamo scelto tre tessere e composto un pensiero.
Il passo poi è stato breve nel finire con il mettere insieme quei pensieri in qualcosa di organico.
Dopo aver corretto piccole imperfezioni e ridistribuito le parole nel modo più musicale nelle singole frasi, ecco comparire un breve semplice componimento poetico in versi liberi, davvero una semplice cosa, ma che ci ha fatto sentire soddisfatte del nostro tempo giocato insieme.
Se vi va di leggerlo, potete trovarlo alla pagina "Lucca Insieme - Sogno".

Abbiamo concluso sferruzzando.
Che piacere muovere le mani, mentre cuore e mente si pongono in equilibrio perfetto! 
È stato un momento di profonda comunicazione.
Nel fare, come sempre, fluisce il nostro sentire in libertà e lo scambio diventa davvero profondo.

Cosa abbiamo sferruzzato
Siamo tornate a giocare con i cerchi. 
Questa volta sono stati cerchi piccolini con i quali costruire un piccolo albero di Natale stilizzato, in carta o cartoncino.
Il nostro alberino potrà essere interessante come segnaposto per le feste. 
Basterà incollarlo su una molletta di legno per appendere la biancheria, che gli permetterà di stare in piedi... ed anche di mostrare un bel bigliettino con il nome del commensale.
Noi questa volta abbiamo decorato i cerchietti con allegri colori e abbiamo incollato l'alberino su un semplice foglio.
Quelli più complessi li prepareremo per le feste natalizie.

Bene, per oggi, credo di avervi raccontato davvero tutto. 
Che ve ne pare? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.
Perché non ci venite a trovare in Via Sant'Andrea 33, il mercoledì dalle 16.30.alle 18.30?

Nell'attesa, non dimentichiamo di allenare sempre i muscoli della mente e del cuore!
Vi aspettiamo!












Published: giovedì 28 novembre 2019

lunedì 25 novembre 2019

Alla "Giornata contro la violenza sulle donne"














Buongiorno!

Eccoci intorno alla nostra panchina ancora una volta. 
Come sempre qui c'è grande serenità e grande inclinazione a valorizzare la bellezza e il rispetto reciproco, utilizzando le parole che si fanno pensieri e allenano i muscoli della mente e del cuore.
Anche nel mondo reale oggi si parla di panchine, ma queste panchine reali non sono le solite panchine, sono panchine rosse, quelle che hanno una targa sullo schienale a ricordare tante e tante donne, che sono state  vittime di violenza da parte degli uomini.

Nella "Giornata contro la violenza sulle donne"  le studentesse e gli studenti di Lucca hanno riflettuto su questo tema, spostandosi in più punti della città, vivendo varie iniziative.
Prima lo spettacolo "Conoscere per Riconoscere", al cinema Moderno.
Successivamente dalla panchina rossa in Piazza San Salvatore, con due percorsi separati, studentesse e studentì hanno infine raggiunto il loggiato del Palazzo Pretorio dove si sono riuniti.  
Qui hanno realizzato delle opere d'arte viventi, richiamando il tema della giornata, attraverso l'interpretazione in chiave moderna di capolavori della storia dell'arte, per esempio "La Pietà" di Michelangelo.
Dalle foto ci si può fare un'idea delle performance, anche se non si colgono del tutto le emozioni, ma vi posso assicurare che dal vivo è stato un momento davvero piacevole. Ho percepito chiaramente motivazione, preparazione, approfondimento e fierezza per quanto realizzato.

Da segnalare la presenza delle autorità e la partecipazione dell'associazione "Maschile Plurale", che hanno sostenuto e reso più significativa tutta questa interessantissima manifestazione.

È stato bello condividere con voi, qui intorno alla nostra panchina virtuale, riflessioni così importanti, perché cresca la speranza che il nostro mondo reale faccia ancora un piccolo passo in avanti nel rispetto vero tra donne e uomini.

Grazie per essere stati qui con noi.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!








Published: lunedì 25 novembre 2019

venerdì 22 novembre 2019

Decimo Incontro - 20.11.2019












Un volo magico di piegoline


Salve!
Grazie per essere ancora qui.
È un vero piacere ritrovarci insieme intorno alla nostra panchina.

Sì, un volo magico di piegoline si è levato in alto lentamente. 
È la grazia della semplicità che affascina.
Sciamano le forme indistinte verso l'orizzonte, si fermano appena sulla balaustra che chiude il giardino. 
Pare ci invitino a seguirle, angeli in gloria che annunciano il Natale.
Al di là della ringhiera l'orizzonte si apre a perdita d'occhio.
Prati, boschi e boschetti. La collina sale ed è quasi un monte.
Tanti abeti, agrifoglio a profusione, un briciolo di neve bianca.
Ecco fatto. La cartolina è pronta.
Il volo di piegoline si allontana e si perde angelico nella purezza della neve.

È stato bello sferruzzare piegoline mercoledì pomeriggio, non così facile come potrebbe sembrare. 
Quindi, sarà questa un'ulteriore buona ragione per farlo di nuovo. Torneremo ancora a giocare con le piegoline.

Intanto eccoci dentro il nostro nuovo romanzo.
Definito il luogo dell'azione, della location come si direbbe oggi, ecco emergere i nuovi personaggi in cerca d'autore.
Sono ancora appena abbozzati eppure già vogliono farsi notare, desiderano vivere, sono impazienti di agire.
Ed allora... Azione!

Eccoci a mettere in scena, alcune situazioni ed alcuni dialoghi, per meglio delineare un nuovo frammento di questa storia molto intrigante.

Era già un po' di tempo che non recitavamo.
All'inizio ci sentivamo piuttosto legate, ma abbiamo concluso il pomeriggio, sempre molto tardi rispetto all'orario fissato,  ma con un grande senso di rilassatezza e di soddisfazione.

Stare insieme, sia nella realtà che nel mondo virtuale, è davvero tanto gratificante.
Tutto assume un sapore diverso e il sorriso ci riempie il cuore e la mente.
Un buon allenamento, direi!

Alla prossima.







Published: venerdì 22 novembre 2019

sabato 16 novembre 2019

Il lato positivo della pioggia












Buon pomeriggio.

Oggi la nostra panchina è davvero un luogo desiderabile, non vi pare?
L'acqua cade irruente e senza posa dal cielo così grigio che sembra di essere saltati, senza preavviso, in una vecchia foto in bianco e nero.

Sicuramente meglio entrare immeditamente nell'atmosfera magica di questo luogo fantastico.
L'umidità della pioggia è adesso gradevole, tepore che ci avvolge protettivo e generoso.
Lo scrosciar della pioggia si è stemperato in una musica dolce che scivola amena sulla nostra pelle.

La natura intorno alla panchina è amica.
Attraverso il pensiero, sembra possibile ricreare il piacere e il benessere.
Approfittiamone per entrare nel nostro profondo.
Sarà come introdursi tra le bacche nella foto di apertura, fino a raggiungere il buio che le separa, buio che non è vuoto assoluto come sembra, anzi.
Anche laggiù nel nostro buio ci sono mille cose, per esempio le nostre emozioni, quelle che vivono ancora del nostro passato, quelle delle paure e dei timori, quelle dei desideri, quelle dei sogni. Insomma, quelle che determinano il nostro sentire la vita proprio in questo momento.

Intorno alla panchina non ci sono remore.
È facile aprirsi, raccontare, confrontarsi.
Ci sentiamo sicuri che nessuno giudicherà con cattiveria.
C'è accettazione, inclusione, vera convinzione che siamo tutti molto importanti, ognuno con le proprie idee e convinzioni.
Dunque, possiamo intavolare una disquisizione bella, tranquilla, liberatoria.

In ogni caso, vi invito a richiamare alla vostra realtà di oggi, uno alla volta, quegli episodi, più semplicemente tutti quegli aspetti, che abbiamo sempre allontanato da noi, che abbiamo ricacciato laggiù, in fondo, per non affrontarli.
Infatti fare lo sforzo di accettare di confrontarci con loro, ci dà la grande possibilità di passare oltre.
Ci accorgeremo che molti impedimenti e molte tensioni si dissolveranno come di incanto, perché  spesso ciò che avvertiamo come un peso non ha ragione reale di essere. Moltissime sensazioni negative nascono soprattutto dal non aver compreso cosa c'e alla base del nostro disagio.

Oggi, il grigio ci ha richiamato nella sicurezza evocata e creata dalla nostra panchina.
Approfittiamone per stare bene veramente, per liberarci da zavorre inutili, per essere pronti a vivere pienamente, appena il sole tornerà a risplendere.

Sarebbe bello conoscere anche i vostri pensieri.
Commentate pure, se vi fa piacere.

È già un nuovo giorno.
È anche sabato e il sole ogni tanto illumina questo piccolo puntino della Terra in cui viviamo.
Vi invito ad alzare lo sguardo e a bearvene.
Un bel modo per ritornare alla concreta realtà, che ne dite?


Spero di non essere stata troppo noiosa. Non era questa la mia intenzione.
So che ritorno spesso su alcuni temi, ma a me sembrano fondamentali e mi stanno  davvero molto a cuore.
A maggior ragione, grazie per essere stati qui con me intorno alla nostra panchina virtuale.
Tornate ancora... e ricordate sempre di allenare i muscoli della mente e del cuore!




🌹🍁






Published: sabato 16 novembre 2019

giovedì 14 novembre 2019

Nono Incontro - 13.11.2019














Incredibile ma vero è di nuovo giovedì!

Questi giorni per "La Panchina" sono stati giorni di attività frenetica.
Dovevamo apportare gli ultimi ritocchi per riuscire a stampare il nostro libro che, siamo fiduciose, presto vi presenteremo.

Anche il pomeriggio di ieri è stato particolarmente articolato e complesso.
Possiamo dire che abbiamo allenato davvero con molta intensità i muscoli della mente e del cuore.
Di parole ne abbiamo utilizzate tantissime.

Dopo aver ripreso le fila di quanto fatto nell'incontro precedente, abbiamo letto insieme le varie conclusioni, che avevamo pensato per il brano stralciato dal "Racconto - La stazione".
Può forse essere interessante sapere che il nostro metodo è quello di drammatizzare la lettura e di leggere sempre un testo non nostro, per consentire il maggior scambio possibile tra tutte noi.

La cosa più interessante di ieri è stata un'attenta e approfondita riflessione sulla comunicazione in generale e sulla capacità di autocontrollo delle proprie emozioni.
Qualcuno ha riferito di aver tratto giovamento dai nostri scambi sull'argomento in situazioni recenti di stress, piccole tecniche che si sono dimostrate efficaci.
Questo, credo, sia davvero un bel risvolto positivo.
Abbiamo anche convenuto che un'educazione all'ascolto, un ascolto possibilmente attivo, è proprio indispensabile.

Tutto questo raccontare, argomentare, confrontare ha sostituito alla grande il nostro abituale sferruzzare...
Le nostre emozioni erano lì, già belle e pronte. Non dovevano essere affatto sollecitate a venire alla luce.

Abbiamo concluso il nostro pomeriggio con alcuni vivaci chiarimenti sul nostro nuovo romanzo, cui ha fatto seguito Sua Altezza, la Scrittura.
Lavorando in due gruppi, abbiamo delineato due dei personaggi che daranno senso al nostro racconto.

Evviva!
Il nostro secondo romanzo sta già prendendo forma!


Questo è tutto per questa volta.
Alla prossima!
Vi aspettiamo ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore.






💖







Published: giovedì 14 novembre 2019

sabato 9 novembre 2019

Ottavo Incontro - 6.11.2019











Buongiorno!
È di nuovo giovedì.
Un'altra settimana è trascorsa, velocemente, come sempre.
Qui intorno alla nostra panchina c'è un pacato via vai, che ben si sposa con il grigio piovoso di questi giorni.
Ritemprarsi in questo mondo virtuale di parole fa davvero bene, soprattutto ci riporta ad un'obbiettività di giudizio che nell'affannarsi della vita reale, a volte, perdiamo di vista.
Quindi vedo con immenso piacere il vostro avvicendarvi intorno ai nostri incontri che solleticano la curiosità.

Dunque, ieri mercoledì, ci siamo ritrovati di nuovo intorno al tavolo della biblioteca di Maria Eletta Martini.
Che dire?
Prima di tutto una considerazione.
C'è una cosa che mi colpisce molto.
Non sempre noi signore de "La Panchina" siamo al completo, perché in un gruppo allargato giocano un ruolo  importante impegni, malattie, eventi imprevisti.
Così, è sempre presente un nucleo di persone piuttosto costante, ma c'è sovente anche qualcuno che rientra da un'assenza. 
È, però, un vero piacere, vedere con quanto entusiasmo e con che capacità di riprendere immediatamente il filo del discorso ognuna di noi riesca ad inserirsi in quello che il gruppo sta facendo.

Ieri abbiamo vissuto un pomeriggio molto molto vivace, in cui è stato un vero piacere osservare come le parole possano riuscire a coinvolgere e a motivare, in quello che assume davvero tutta l'aria di un gioco.

Dopo aver declamato e commentato ciò che la volta precedente avevamo ricamato intorno a "Il gatto", ho invitato a ricostruire un breve brano estrapolato da un racconto.
Le parti che lo componevano erano state mischiate e lasciate lì, in disordine.
Il gruppo si doveva organizzare per trovare un metodo di lavoro e questo richiedeva interazione sotto tutti gli aspetti.
Anche se apparentemente sembrava facile trovare un ordine logico, c'erano due obiettive difficoltà da superare: una parte fantastica e una reale, con aspetti simili, si intrecciavano in continuazione ed anche due personaggi potevano essere confusi tra loro, complicando il quadro.

È stato per me addirittura emozionante vedere l'energia messa in campo per arrivare al traguardo!

Il brano in disordine (e alcuni semplici tentativi per possibili conclusioni) è reperibile alla pagina "Lucca Insieme - Riusciremo a trovare il senso?"
Esso è stato estrapolato dal racconto, che troverete alla pagina "Racconto - La stazione", se avete voglia di leggerlo.
Io vi consiglio di farlo.

Nella seconda parte del pomeriggio, abbiamo cominciato a sferruzzare della carta per realizzare un futuro alberino di Natale.
Intanto  rilassati e partecipi  abbiamo avviato un brainstorming, che ci ha condotto a gettare basi più definite per il nostro nuovo romanzo, che sta assumendo connotazioni davvero interessanti.
Per ora tutto è segreto... non vogliamo rovinare la sorpresa!

Che ne dite del nostro pomeriggio insieme?
Potrebbe piacere anche a voi?
Ricordate che potrete sempre venire a dare un'occhiata, unendovi al nostro gruppo, in Via Sant'Andrea, 33.
Vi aspettiamo!



A voi amici virtuali e non, grazie di cuore per essere stati qui con noi.
Tornate ancora!
Fa sempre bene stare in mezzo alle parole ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!



🏘






Published: sabato 9 novembre 2019

martedì 5 novembre 2019

2 novembre












Buongiorno, amici carissimi! 

2 novembre. 
Come nella migliore tradizione oggi due gocce di pioggia bagnano il mondo vicino.
Ricordiamo chi è vissuto prima di noi e ci ha lasciato, ma non c'è tristezza in questo, perché tutto è nell'ordine naturale delle cose. 
Solo dolcezza e tenerezza per ciò che è stato e mai potrà ripetersi. 
Recuperiamo in queste occasioni frammenti di realtà perdute che ci fanno avanzare nella comprensione profonda di ciò che abbiamo vissuto e di ciò che siamo.

Oggi, però, non voglio dilungarmi semplicemente sulla separazione arrecata dalla morte, ma sulle possibilità che si moltiplicano nella vita.  
Vorrei tornare a parlare dell'importanza delle parole, che amplificano il nostro essere qui sulla Terra, che creano un mondo speciale per noi e per gli altri, finché questo è possibile. 

Pensavo proprio a questo qualche giorno fa, mentre assistevo ad uno spettacolo teatrale fatto tutto di parole, di pensieri aperti a nuove personali visioni, di argomentazioni che trascinano lontano nel tempo e nello spazio. 

Che goduria è stata seguire i ghirigori di quelle riflessioni! 
Con pochi tratti, si affrescavano realtà parallele disperse nel Tempo, mille finestre aperte dappertutto, attraverso le quali scendere dentro di noi e riflettere. 
Giochi di parole palindrome, parole crociate, parole associate. 
Collegamenti di parole e idee, che in un secondo erano in grado di trasportarti dal brodo primordiale alle galassie più lontane.  
Anche adesso mi accade. 

Un volo radente su lapidi e fiori. 
Nel piccolo cimitero di montagna, colgo immediatamente un allegro sorriso e antichi sapori di pecorino stagionato e piccante. 
Poi scorgo una seta elegante che fa pendant con gli orecchini di smalto, alti i tacchi, fiero lo sguardo. 
Nell'immensa città dei morti della grande città, ancora un altro grande sorriso, pieno di ironia e io con lui, in canna alla biciletta nera d'altri tempi. 
Lei mi guarda dolce e fiera, mi offre l'uovo sbattuto con un filino di caffè, mi dà la mano per tranquillizzare i miei sogni. 
Lui è piccolissimo, occhietti neri intelligenti. 
Declama con me per l'ennesima volta la poesiola del paesino bianco bianco e prende a cantare Marina
E poi lei che ha sempre amato la vita e risolto i mille problemi con il sorriso e volontà ferrea. 
L'accompagna l'altra lei con i vocabolari in mano, Trilussa sulle labbra e il latino nel cuore. 

Qui ci sono troppi richiami. 
Volo da una parte all'altra del tempo e dello spazio. 
Sento un'infinità di segnali che si fanno via via più chiari. 

Lui ed io che mangiamo il terzo fiordifragola, mentre in macchina torniamo a casa. 
Dall'altra parte, più lontano, lui che cuce il mio vestito da sposa, lei che sbuccia i fichi per l'antipasto. 
E lei che ricama gli uccellini sulla mia coperta, nel lindore della sua casetta. 

Sono troppe e dolci le voci che mi chiamano. 
Mille parole che si accavallano e che rimescolano il tempo. 
So che leggono le mie parole inespresse. 
So che sanno che io le comprendo, una per una, al di là del vocio confuso. 

Intorno alla nostra panchina si è fatto un silenzio totale. 
Anche gli uccellini hanno smesso di cantare. 
L'acqua corrente ha abbassato la sua voce. 
Sentite anche voi questo canto di pace? 
Allora anche a voi piacciono le parole e le elucubrazioni che portano lontano! 

Presto! 
Una luce carezzevole illumina adesso tutti noi, qui intorno alla nostra panchina, mentre le parole ricominciano a galleggiare nell'aria in attesa di essere afferrate.
Il gioco ricomincia! 

Grazie per essere stati insieme a noi. 
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore sulla nostra panchina!




   
   
Published: martedì 5 novembre 2019

lunedì 4 novembre 2019

Ero nel nido di un pettirosso











Buongiorno! 
Oggi sono qui ad aspettarvi già da un po'. 
Forse ho voglio di riflettere con voi nella calma e nella serenità di questo luogo, virtuale sì, ma sempre pieno di incanto. 

Vi vedo arrivare alla spicciolata. 
Avvicinatevi pure! 
Nel mondo reale pioviggina e comincia a fare freddo. 
Qui si sta benissimo e la luce tenue e calda è deliziosa. 

Ci siamo! 
Siete in tanti e leggo sui vostri volti la voglia di vivere questo spazio. 

Dunque… oggi torno a parlare del Tempo. 
Spero di non ripetermi. 
E voi… intervenite pure quando vi va! 


Il Tempo, questo sconosciuto, prima di essere, fluisce e se ne va. 
A volte è paurosamente lento e pensante, più spesso sparisce prima di essere avvertito, in un'inutile rincorsa. 
Immateriale, invisibile, costruito. 
Insomma semplicemente immaginato. 

Non vorrei continuare a parlare di lui, ma sembra quasi impossibile fuggirne. 
I ciclamini sono già tornati a colorare il mio davanzale. 
Bellissimi, vivi, ricchi di parole inespresse. 
Eppure solo ieri il gelsomino era ancora in fiore. 
Impossibile far finta di niente. 

La vita si dà un tempo. 
Essa scorre tra un ciclamino e l'altro. 
Lo fa in fretta, senza darlo a vedere. 
A braccetto con il Tempo, danza la sua personalissima musica. 
Sorniona, ti confonde e ti distrae. 
È timida, riservata, ma sa bene quello che fa. 

E tu, bambina a scoprire il mondo con i pettirossi di primavera, fai appena in tempo a gustare le ciliegie di maggio. 
Sono belle. Sono allegre e rosse, mentre si affacciano alla tua finestra. 
Un abito a maniche corte, una seta color delle pesche. 
E l'uva, pesante sui rami, è già stata raccolta. 
Già le castagne scoppiettano sul fuoco. 

Il Tempo corre lontano, se ne va. 
Corre via da solo. Non si volta mai indietro. 
È così. 
Lui deve seguire l'imperativo categorico di andare, andare e andare ancora. Tra poco il ghiaccio imprigionerà ogni cosa. 

Tu, bambina nel cuore, inciampi sull'assito sconnesso. 
Osservi con gli occhi che sanno la vita acerba che ti saltella intorno. 
Sorridi. Nessuno ti chiede perché. 
Tu sai che è impossibile trattenere il Tempo tra le dita. 
Ogni affanno è di troppo. 
Meglio fermarsi ogni tanto a vivere l'emozione del puro pensiero. 
Sotto il ghiaccio che imprigiona ogni cosa, la vita si trasforma e vola in alto. 
Dalle energie che si stemperano nel nulla apparente, già mille altri embrioni emergono a brillare. 
Non importa se non possiamo comprenderlo pienamente e non riusciamo a fermare il Tempo. 
In fondo noi stessi siamo Tempo, l'energia che gli dà una forma. 

Che bello aver vissuto questo tempo di riflessione con voi! 
Io ho rimesso in sintonia il mio cuore con il cervello. 
Mi sento proprio bene. 
E voi? 

È stato un tempo pieno, piacevole, consolatorio e vitale. 
Tornate ancora qui, intorno alla nostra panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!      






Published: lunedì 4 novembre 2019

Poetar m'è caro

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