Mi sono appena seduta sulla nostra panchina.
C'è silenzio intorno a me, ma avverto molte presenze pur se
mute.
C'è un senso come d'attesa - recitava una poesia natalizia
d'altri tempi – connotata questa volta, però, da un piccolo quid di speranza e molta molta
preoccupazione. Quanto diversa questa atmosfera da quella piena di gloria che
quei pochi versi suscitavano in me… tant'è che li ricordo ancora!
Mi sono appena seduta sulla nostra panchina, dicevo.
Questo è certamente il luogo giusto per me.
Le parole si stanno raggruppando da sole. Non c'è nemmeno
bisogno di evocarle. I pensieri si cominciano ad aggregare con naturalezza e,
mentre essi salgono a livello di coscienza, l'empatia con le sconosciute
presenze diventa concreta, profonda.
La mia fiducia nel silenzio è evidentemente ben riposta. Ero
certa che questo sarebbe accaduto.
Adesso il sole ha fatto capolino da Est.
Un raggio di luce punta dritto sulla panchina. Farà pulizia delle
paure e delle tristezze. Ancor fosse uno stato momentaneo è balsamo per la mia
mente e per il cuore.
Avvicinatevi! Fatevi riconoscere! Gettate dentro questa luce
tutto il disagio che avvertite… perdetevi in questo bagliore… recuperate sogni e
progetti.
Nessuno può rubarci i pensieri e le emozioni, fino al nostro
ultimo respiro. Ed è lì che possiamo trovare la chiave di volta del nostro equilibrio,
anche in un momento come questo.
La mente è uno strumento meraviglioso, che può smaltire le
scorie del vivere, che può creare insospettate energie, che può perdersi in
mondi inimmaginabili.
Qualche volta può risolvere anche problemi pratici, concreti,
farci riconsiderare ciò che ci spaventa da un punto di vista, più basato sui
fatti e meno arricchito dalla nostra irrazionalità.
Dunque proviamo a fare il punto della situazione.
Siamo nella settimana di Pasqua e aprile è alle porte. Fuori
da casa nostra, tutto è fermo nuovamente e certamente poco rassicurante… dalle
finestre, però, entra aria e luce e azzurro ormai primaverili.
Dentro casa nostra, poi, viviamo situazioni variegate. Qualcuno di noi ha difficoltà serie, a volte molto molto importanti, ma in
qualche modo dobbiamo cercare di far fronte anche a queste situazioni.
Una
piccola divagazione.
In tempo di guerra – ve ne ho parlato in più occasioni – “la
Giraffa" sgranocchiava patate crude piene di terra, accovacciata sotto il
letto, mentre aspettava che il bombardamento finisse. Eppure anche in quei
frangenti, la Strapuntata faceva ridere tutti i suoi vicini, facendone la caricatura
con una foglia di cavolo sulla testa al posto del cappello.È qui che la mente ci può venire in aiuto.
Chiediamoci quale aspetto dei tanti ci fa star male e proviamo
a rivederlo, alla ricerca di qualcosa che ce lo possa mostrare sotto un altro punto
di vista.
In questa settimana pasquale concentriamoci su piccole cose.
Cerchiamo di preparare la tovaglia più adatta al pranzo di Pasqua. Non occorre chissà cosa, basta anche una
semplice tovaglia bianca ben stirata e per decorare rametti fioriti, foglie verdi tenere e
fiori del balcone o del giardino.
Che ne dite di preparare dei segnaposto, magari insieme ai bambini?
Qui nel blog ce ne sono svariati a disposizione.
E poi un pranzo semplice… un tortino di patate decorato con
uova sode, una semplice pasta con olive e pomodoro, una fettina di colomba… il
tutto servito con cura e sorriso.
E poi musica dolce e parole gentili e, perché no, frasi piene
d'affetto da regalare ai nostri familiari.
La mente che ci fa ragionare, riesce in qualche modo a demolire tensioni che non conducono altrove e a tranquillizzarci.
Se noi finissimo tutto il giorno con l'essere nervosi,
irrequieti, sfiduciati e demoralizzati, non costruiremmo tutto questo. E a cosa
servirebbe sprecare nell'angoscia tanto tempo di vita? Cambierebbe forse qualcosa? Aiutiamo noi stessi e chi ci
sta vicino a darsi da fare se si può cambiare una piccola realtà in meglio e risolvere
problemi concreti. Altrimenti, viviamo al meglio, utilizzando al massimo le piccole
opportunità che abbiamo.
Intorno alla nostra panchina, adesso, si sono levati allegri pigolii,
mentre il profumo di primavera si diffonde gentile e profuma un momento di grande
serenità.
Lo avvertite anche voi? Spero proprio di sì. Questo era il mio intento.
Grazie per essere qui.
È stato un buon allenamento della mente e del cuore, non è vero?
Tornate ancora a sedervi sulla nostra panchina!