T e a t r o
🔴 In campo educativo il teatro è fondamentale.
🔼Crea divertimento.
🔼Coinvolge profondamente il pensiero.
🔼Libera le emozioni.
🔼Attua i desideri più reconditi.
🔼Attiva un interscambio in cui l'autocontrollo è meno strutturato.
🔼Dà vita alla creatività personale.
🔼Costruisce un importante senso di libertà.
🔼Crea gruppo, facilitando dinamiche relazionali positive.
🔴 Che cos'è il teatro?
🔼Il teatro è "giocare a..."
🔼Il teatro è "far finta di..."
🔼Il teatro è il gioco dei ruoli.
🔼Il teatro è improvvisare delle battute, delle scenette.
🔼Il teatro è tenere conto degli altri che sono lì con te.
🔼Il teatro è interpretare delle parti assegnate.
🔼Il teatro è creare dei testi da rappresentare.
🔼Il teatro è muoversi nella sua specificità di spazio e tempo.
🔴 Quando far teatro?
🔼In braccio alla mamma e al papà, in famiglia, già da piccolissimi.
Es. La mamma dice: "Ioooo sono il giallo uccellinooo... e becco becco il tuo
nasinooo!" e intanto imita l'uccellino che si avvicina a beccare il nasino del
bimbo che sicuramente riderà a crepapelle.
🔼In casa e fuori appena un po' di tempo dopo quando il bimbo che cammina dirà:
"Io sono il babbo e pianto i chiodi nel legno!"
oppure "Io sono la mamma e faccio la torta!".
N. B. In questo senso è fondamentale dare la libertà ai piccolini di utilizzare gli
oggetti veri che sono in casa, vigilando ovviamente che non siano
pericolosi: per es una tortiera di silicone, un cucchiaio di legno corto...
🔼A scuola: dall'asilo nido fino alla scuola secondaria di secondo grado ed oltre.
✔ Per divertimento puro.
✔ Come supporto nelle varie discipline.
✔ Nell'insegnamento delle lingue straniere, per creare un vero approccio
comunicativo.
Ciao Panchina,è la terza sera che mi siedo da te ,leggo e inserisco un commento che però non riesco ad inviare.Questa sera mi sono sono fermata su "pillole di teatro"e non vedo l'ora di far ridere il mio nipotino dicendogli "Io sono il giallo uccellino...e becco il tuo nasino".Tutto questo solo per dirti che condivido pienamente quanto pensi del teatro perchè sicuramente libera emozioni.A presto.Lela
RispondiEliminaChe bello leggerti, Lela!
RispondiEliminaGrazie per condividere pienamente questa visione educativa del teatro.
Posso immaginarti con il tuo bellissimo nipotino, mentre giochi e sorridi.
So che ci saranno ancora tanti bei momenti come questi tra te e lui... e lui li ricorderà per tutta la vita!
So anche che, entrando in questo mondo di parole, hai respirato l'atmosfera speciale che c'è intorno alla panchina... spero che ti abbia emozionato come emoziona tutti noi, che sediamo qui sulla panchina.
Torna presto, Lela! Ti aspettiamo! ❤
Grazie Panchina!Che bello leggere le tue parole che come sempre ti caratterizzano e ci arricchiscono.Aspettavo la tua risposta ma non pensavo fosse così immediata.E' domenica mattina e sono appena rientrata dall messa,non posso sedermi perchè ho molte cose da fare ,ma tornerò presto a "ciacciare" con voi.Grazie ancora.UN caro saluto a tutti.Lela
EliminaVisto, Lela, che bello stare insieme qui sulla panchina?
EliminaIn mezzo alle parole abbiamo un'opportunità in più di incontro e di scambio.
Guarda quanti siamo nell'aria rarefatta della sera!
E che profumi arrivano fin qui!
Oggi sento il leggerissimo odore delle ortensie bianche... Tu no?
"Teatro" è anche quando ciascuno di noi prova ad immaginare una situazione futura nella quale sarà coinvolto, come ad esempio un esame, un incontro di lavoro, un momento particolare o importante e fa le prove, immagina i dialoghi e ciò che potrebbe accadere... Vede la scena, la cambia; sceglie l'abito, i movimenti... Perfeziona le battute...
RispondiEliminaQuesta simulazione, questo anticipare qualcosa che avverrà aiuta ad allentare la tensione e rende più sicuri nel momento della scena vera, quando il teatro diventa realtà... Ma sarà poi così tanta la differenza?
No, non credo sia tanta la differenza, cara Ly!
RispondiEliminaQuesto gioco continuo di ruoli fa costantemente parte della vita dell'uomo.
Egli lo utilizza per anticipare esperienze o addirittura farne di nuove, per risolvere situazioni problematiche assumendo ruoli standard codificati dalla società, per acquisire sicurezze attraverso l'osservazione di se stesso in situazione...
Tutti noi possiamo notare facilmente come il corpo sia molle, l'espressione inesistente, lo sguardo spento quando siamo soli e come d'improvviso tutto si animi allorché si entri in comunicazione con un altro individuo.
Infatti senza volerlo, ecco calarci immediatamente nel ruolo che più riteniamo giusto in quel momento, consumati attori che sanno come muoversi.
Questo è sì teatro, ma nel contempo è anche vita.
Sulle tavole del palcoscenico, poi, ci esercitiamo a vivere, sia se agiamo come attori che come spettatori.
Grazie, Ly, per le tue considerazioni stimolanti!
Ti aspettiamo ancora qui sulla panchina!