R o s s o
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Dodo sedeva già nel suo punto di osservazione sotto la profumatissima magnolia, che filtrava il sole con garbo, ricamando un tappeto stupendo di luci e ombre sotto di lei. Come al solito, rideva garrulo, giocando con il pulviscolo che si muoveva dentro ogni più piccolo raggio di sole intorno a lui.
L'intero giardino era in attesa dell'evento.
Pesce Guancione, finite le abluzioni mattutine, se ne stava in attesa vicino al bordo della vasca delle ninfee sul quale Nella, la ranocchietta, si era immobilizzata già da un po', tutta attenta ad ogni più piccolo fruscio. Non si muoveva nemmeno per servirsi dei grassi moscerini che avevano preso ad esplorare l'aria intorno a lei. Aspettava e basta.
In quell’incantesimo da fiaba era
sopraggiunto anche Pesce Giallo, ancora mezzo addormentato, che si cullava
dolcemente nell'acqua.
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Nella spaccatura sulla corteccia del vecchio albero qualcosa cominciò a muoversi.
Nel nido ben protetto Rosso era uscito dal piccolo uovo azzurro da due settimane ed ora era pronto ad iniziare la sua vita all'esterno.
Era emozionato, ma non aveva paura.
Non si sarebbe sentito solo nel giardino di Dodo. C'erano altri giovani amici
che erano nati da poco come il piccolo pettirosso e lui non vedeva l'ora di
incontrarli da vicino.
Il primo a
comparire sulla scena fu papà merlo, seguito subito dopo dalla mamma. Entrambi
volarono fuori e si fermarono sulla siepe di alloro.
Strano, eh?! Un raggio di sole, illuminò il piccolo nido proprio nel momento in cui Rosso raggiunse il bordo estremo… e si lasciò andare nel vuoto.
Strano, eh?! Un raggio di sole, illuminò il piccolo nido proprio nel momento in cui Rosso raggiunse il bordo estremo… e si lasciò andare nel vuoto.
Che ebbrezza percorse
il piccolo corpo librato verso il grande spazio pieno di talmente tante
attrattive da non sapere a cosa prestare attenzione per prima!
Nico emise il
fischio che aveva imparato da non molti giorni. Pesce Guancione cominciò a
nuotare di qua e di là in segno di gioia. Nella fece un salto lungo lungo e si
avvicinò al punto in cui Rosso era atterrato.
“Cra, cra, cra!” gracidò con la sua vocetta di bambina “Bello, bello, bello! Come sei bello, Rosso! Cra, cra, cra. Ti aspettavamo con gioia. In questo giardino mancava il rosso del tuo piumaggio.”.
Dodo, tutto festoso gesticolava e sgambettava al suo indirizzo.
“Cra, cra, cra!” gracidò con la sua vocetta di bambina “Bello, bello, bello! Come sei bello, Rosso! Cra, cra, cra. Ti aspettavamo con gioia. In questo giardino mancava il rosso del tuo piumaggio.”.
Dodo, tutto festoso gesticolava e sgambettava al suo indirizzo.
Allora Rosso
provò a zampettare verso di lui, seguito da Nella che saltava tutta attenta.
Mentre Gico l'equilibrista cercava di avvicinarsi quanto più possibile, l'acqua della vasca era tutto un tumulto perché Pesce Guancione e Pesce Giallo continuavano a nuotare freneticamente come pazzi da una parte all'altra per manifestare la loro grande e incontenibile gioia.
Mentre Gico l'equilibrista cercava di avvicinarsi quanto più possibile, l'acqua della vasca era tutto un tumulto perché Pesce Guancione e Pesce Giallo continuavano a nuotare freneticamente come pazzi da una parte all'altra per manifestare la loro grande e incontenibile gioia.
Anche Nico si avvicinò in volata. Aveva un
lombrico che gli penzolava dal becco e che depose davanti al giovane Rosso il
quale lo guardò con circospezione.
Dodo rideva
tutto eccitato cercando di afferrare Rosso con la manina paffutella, ma era
questa cosa non certo facilissima per lui. Provò e riprovò ancora.
Poi Nico modulò un nuovo fischio, mentre Nella riprese a gracidare a tutto spiano. Allora tutti gli altri abitanti del giardino di Dodo si avvicinarono quanto più possibile per vedere cosa stesse accadendo, lasciando uno spazio vuoto perché dalla vasca delle ninfee Pesce Giallo e Pesce Guancione potessero osservare gli avvenimenti.
Dodo aveva un
biscottino in mano e se lo sbocconcellava con gusto. Così più di una briciolina
gli si era incastrata nelle dita.
Rosso si avvicinò con garbo e beccò quella che gli sembrò più appetitosa e che si nascondeva tra il mignolo e l'anulare. Poi la ingoiò deliziato allungando il collo e strabuzzando gli occhi.
Risate festose si levarono nel giardino di Dodo, mentre un filo di vento se le portava lontano nel mondo.
In quella
un‘ombra silenziosa si materializzò sul cancello di ferro. Era Ibis di ritorno
a casa sua, che si era fermato ad assistere all'ultimo evento messo in scena
nel magico giardino di Dodo.
Intanto il coccodrillo Drillo, nel suo splendido verde, brillava al sole tra le braccia del suo amico, che rideva beato, tutto pieno di briciole di biscotto.
Poi Nico modulò un nuovo fischio, mentre Nella riprese a gracidare a tutto spiano. Allora tutti gli altri abitanti del giardino di Dodo si avvicinarono quanto più possibile per vedere cosa stesse accadendo, lasciando uno spazio vuoto perché dalla vasca delle ninfee Pesce Giallo e Pesce Guancione potessero osservare gli avvenimenti.
Rosso si avvicinò con garbo e beccò quella che gli sembrò più appetitosa e che si nascondeva tra il mignolo e l'anulare. Poi la ingoiò deliziato allungando il collo e strabuzzando gli occhi.
Risate festose si levarono nel giardino di Dodo, mentre un filo di vento se le portava lontano nel mondo.
Intanto il coccodrillo Drillo, nel suo splendido verde, brillava al sole tra le braccia del suo amico, che rideva beato, tutto pieno di briciole di biscotto.
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