Nella mia vita tutto sembra arrivare in ritardo. Ecco, una lacrima scende sul mio viso o è una goccia di pioggia?
Quante aspettative mi ero creta per questo lavoro! Quanta disponibilità avevo dato per il ruolo di fata madrina, invece nulla!
Alzo il volto e mi sembra di scorgere il sorriso di una nuvola.
Grazie cara natura, per questa coccola che mi doni… ne ho davvero bisogno!
Eccolo, è arrivato il mio mezzo. Potrei trasformarlo in una carrozza? No, le fate madrine del 2023 non hanno questi poteri.
I miei compagni di viaggio guardano il mio abito scintillante e colorato, ma per le feste delle bambine sono quelli più in voga!
Esco dalla mia malinconia e riscopro me stessa. Troverò le soluzioni necessarie per fare tornare il sorriso sul mio viso e per far divertire altri bambini con le mie storie e i miei giochi.
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Che soddisfazione! No, ancora non ci credeva.
Ninfea si raggomitolò sul divano, fissando l'acqua immobile della elegante piscina lì davanti a lei.
Che sensazione di completezza avvertiva dentro di sé in quella giornata fantastica! Non riusciva proprio a crederci. Eppure era accaduto... e ciò che era accaduto era andato oltre le sue più rosee aspettative.
A proposito... come si chiamava quel gatto? Terrorizzata, si accorse che in quel momento non riusciva più ricordarsene... A... A... Ecco, sì, ora aveva recuperato quel nome amico: Azzurro! Sì, azzurro.
Gli aveva dato quel nome a causa del suo colore così nero e così lucido che lo faceva sembrare azzurro ed anche perché quel colore era il colore preferito dei suoi cinque anni.
Ninfea involontariamente sorrise. Poi si stiracchiò ed afferrò il calice di cristallo che il cameriere aveva appena lasciato sul tavolo accanto a lei. Il liquido era ambrato... era forse un Crodino italiano? Bene, non importava cosa fosse di preciso. Aveva altro a cui pensare.
No, non poteva ancora crederci. L'editore newyorkese aveva accettato di pubblicare la sua fiaba! Adesso Azzurro si mostrava con tanta soddisfazione sulla copertina patinata del libro lì davanti a lei... e la lacrima che gli scendeva dall'occhio sembrava una bellissima gemma di cristallo. Era del tutto diverso dall'Azzurro del suo cuore, ma... (continua alla pagina "Racconto - Ninfea")
(Vanina)
È il mese di maggio.
Dei bambini giocano sul prato fiorito, si danno la mano, fanno il girotondo e cantano una filastrocca che si perde nell'aria.
C'è una grande amicizia fra loro si raccontano tante cose e si fanno anche delle coccole, come fossero dei fratellini.
All'improvviso però uno di loro casca in terra , si sbuccia un ginocchio e dal dolore gli cade una lacrima sulla sua guancia cicciotta.
Tutti impauriti gli altri lo circondano e ognuno di loro gli vuol dire una parola per distrarlo e non fargli più sentire il dolore.
(Silvana)
Ci permettevamo di stare in amicizia sotto un cielo azzurro prima, poi si arrivava a sera con tante luci e lucine, soprattutto quelle delle lucciole, poiché di loro solo quello era possibile vedere, e del loro mondo fantastico di vita si cercava di sapere.
I sorrisi di gioia erano tanti, in fondo poi difficoltà erano presenti, ma, si potevano superare con la nostra unione e disponibilità.
Non era necessario fare una ricerca astrologica per capire come comportarsi. Bastava avere amicizia sincera, sicura, con cui potersi confrontare,
Un'amicizia sincera disponibile, senza pareti e divisori: solo tanta comprensione.
Questa è la sola maniera che ci consente di ritrovare anche a distanza di tempo gioe passate.
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