Settembre
e il mare.
Terso è l’azzurro,
carezzevole la luce
che ricuce ogni ferita.
Io incredula
sulla soglia della cabina,
fascino dell'irrealtà
che mi circonda.
Terso è l’azzurro,
carezzevole la luce
che ricuce ogni ferita.
Io incredula
sulla soglia della cabina,
fascino dell'irrealtà
che mi circonda.
Dove sono?
Confusione di spazio e di tempo.
Ha preso vita il getto dell'acqua.
Rimuove l'estate dall'ombrellone.
Ha preso vita il getto dell'acqua.
Rimuove l'estate dall'ombrellone.
E cancellata
ormai
di folle in movimento
di folle in movimento
l'usitata scenografia
e di voci
e di richiami
e di schiamazzi
troppo promiscui
esplode
forte l'emozione.
Splende l'avorio di nuova luce.
Polverizzata è l'acqua.
Polverizzato in mille e mille carezze
l'umido argento si espande.
Incredibile.
Ghermisce ogni cosa,
mi ingloba.
Mi oltrepassa,
ammutolita nell’irrealtà
di quest'attimo,
incredula della magia
che solo io colgo
in una dimensione
di disorientante universalità
di cui realmente
Ghermisce ogni cosa,
mi ingloba.
Mi oltrepassa,
ammutolita nell’irrealtà
di quest'attimo,
incredula della magia
che solo io colgo
in una dimensione
di disorientante universalità
di cui realmente
proprio non so.
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