S e t t e m b r e
Settembre.
Tutto cambia intorno a noi.
Pian piano
le gionate si accorciano
e il sole scalda adesso,
Tutto cambia intorno a noi.
Pian piano
le gionate si accorciano
e il sole scalda adesso,
con maggiore rispetto,
uomini e cose.
uomini e cose.
Che piacere sentirlo sulla pelle,
mentre il vento già porta con sé
gli echi di piogge lontane!
È questo il mese
che ci introduce all'autunno
e forse è per questo
che da sempre
che ci introduce all'autunno
e forse è per questo
che da sempre
ha ispirato scrittori e poeti.
Così ha fatto con Pirandello,
così con Sciascia.
Proviamo
a dare un'occhiata?
📚
Settembre
Luigi Pirandello
(1867-1936)
Le speranze se ne vanno
come rondini a fin d ’anno:
torneranno?
Nel mio cor vedovi e fidi
stanno ancora appesi i miei
che di gridi
già sonaron brevi e gaj:
vaghe rondini, se mai
con i raj
del mio Sole tornerete,
le casucce vostre liete
troverete.
📚
Pioggia di settembre
Pioggia di settembre
Leonardo Sciascia
(1921-1989)
Le gru rigano lente il cielo,
più avido è il grido dei corvi;
e il primo tuono rotola improvviso
tra gli scogli lividi delle nuvole,
spaurisce tra gli alberi il vento.
La pioggia avanza come nebbia,
urlante incalza il volo dei passeri.
Ora scroscia sulla vigna, tra gli ulivi;
per la rabbia dei lampi preghiere
cercano le vecchie contadine.
Ma ecco un umido sguardo azzurro
aprirsi nel chiuso volto del cielo;
lentamente si allarga fino a trovare
la strabica pupilla del sole.
Una luce radente fa nitido
il solco dell'aratro, le siepi s'ingemmano;
tra le foglie sempre più rade
splende il grappolo niveo dei pistacchi.
Che ne dite?
Proviamo anche noi
a fermare le nostre suggestioni,
le nostre emozioni,
così, liberamente,
come ci vengono?
📚
Ecco settembre!
Quante poesie, quanti dolci scritti su questo mese che sembra arrivare improvvisamente a mettere fine alle giornate vacanziere...
Settembre è come ci richiamasse alla realtà della nostra vita; finiti i sogni, gli svaghi, l'aria leggera che nonostante tutto abbiamo respirato.
Eccoci di nuovo immersi nei nostri impegni quotidiani, lavoro, scuola, relazioni stabili, sicure.
Le giornate che si sono fatte più corte sembrano riportare più intimità nelle nostre famiglie.
Domenica quasi non ci credevo, come sempre sono andata alla messa delle diciannove, al termine, uscita dalla chiesa era quasi notte, ma come... una settimana fa a quell'ora c'era il sole.
Ho vissuto il mese di settembre sempre con questo stato d'animo e lo amo anche per questo.
(Piera)
📚
Settembre per me è sempre stato il mese preferito.
Il clima settembrino è quello che rimpiango sempre, perchè è l'ideale non essendo nè troppo caldo, nè troppo freddo.
A settembre il contadino vendemmia ed è festa per i campi per la raccolta dell'uva. I bimbi si preparano per l'apertura della scuola con l'entusiasmo per lo zaino nuovo, i libri di testo nuovi da sfogliare e foderare per essere pronti al suono della prima campanella.
Per noi lucchesi, prima del Covid il settembre lucchese era festa tutto il mese. C'erano tante manifestazioni e ricorrenze per tutto il mese: mercato degli ambulanti, tre fiere importanti: S. Michele, S. Matteo e la più sentita, quella di Santa Croce. Per questa venivano da tutte le parti d'Italia per vedere o per partecipare alla famosa luminara. Ora però non so come sarà organizzata.
Poi per i giovani c'era il "Luna park " con attrazioni per tutti i gusti e per tutte l'età.
Ricomincia però il periodo che si avvicina all' inverno, vedendo le foglie gialle degli alberi che incominciano poi a cadere e ci richiamano alla realtà della vita.
(Silvana)
📚
Settembre.
Desiderato, agognato, idealizzato,
Settembre è finalmente arrivato.
Sembrava che tu potessi essere la soluzione per tutti i mali ed ecco sei arrivato. Portatore di respiro, sollievo alle lunghe giornate passate a tirare il fiato con boccate di aria calda e afosa.
E' dolce riposare alla tua brezza che ci culla. Sento i pensieri che aleggiano lieti non appesantiti dall'apatia, il corpo che si muove più leggero e la natura che pure lei riprende fiato trovando sollievo alla grande aridità che l'ha tramortita fino adesso.
Che dire!
Sei arrivato ma te ne andrai pure e verrà anche ottobre.
Stolti uomini che non siete mai contenti di quello che avete.
Avete il caldo e via giù lamentazioni.
Avete il venticello e non vi basta, avete il freddo e vorreste il caldo.
Ma quando capirete che ogni giorno che passa va vissuto al meglio senza rimpianti e senza allungare lo sguardo su quello che sarà il domani anelandolo?
Oggi è una bella giornata, godetevela.
Inebriatevi dell'ora presente fino a farla risplendere dentro di voi.
“Tutto concorre al bene” è scritto.
È certo più facile dirselo a settembre quando ciò che ci circonda è dolce, smussato i prati che si riappropriano del loro colore e con i giorni che tornano ad aver un inizio e una fine.
Ti siamo grati, Settembre, per i dolci frutti che prepari per noi, primo fra tutti la consapevolezza che ci dobbiamo amare ogni giorno non solo quando siamo in tua compagnia.
(Rita)
📚
Settembre
Luce chiara, aria temperata.
Nuvole e azzurri inaspettati.
Settembre mi richiama.
Vuole attenzioni,
vuole carezze.
Ed io?
Io preparo la mia anima,
la spalanco fiduciosa
alla vita che cambia.
Dov'è il mio trapuntino?
Ne ho già bisogno
per curare le mie ansie,
le mie debolezze.
Ride il mio cuore di bambina.
Un giacchettino smilzo,
mille righine rosa e celesti.
Incedo lenta sul sentiero,
Uno stradello appena battuto.
Giocano le ombre di settembre
sul viso della lattaia,
Latte bianco nella bottiglia.
Sogno il mio grembiulino bianco.
Svolazza allegramente il fiocco blu
pieno di vita e di speranza.
(Vanina)
📚
Ti saluto Agosto, ci vediamo,
Ciao Settembre, bentornato.
Un anno è già passato?
Salute a Te, Settembre
che tanta speranza mi hai portato!
Si parte a nuovo, come fosse Capodanno
perché tutto inizia come fosse un nuovo anno.
Torniamo a scuola. Una nuova stagione.
Libri, colletti, fiocchi e grembiulini
per i nostri bimbi, quelli più piccini.
Seduti al banco, di fronte alla maestra
si inizia il nuovo anno
Ciao Settembre, bentornato.
Un anno è già passato?
Salute a Te, Settembre
che tanta speranza mi hai portato!
Si parte a nuovo, come fosse Capodanno
perché tutto inizia come fosse un nuovo anno.
Torniamo a scuola. Una nuova stagione.
Libri, colletti, fiocchi e grembiulini
per i nostri bimbi, quelli più piccini.
Seduti al banco, di fronte alla maestra
si inizia il nuovo anno
con attenzione e gentilezza.
La Natura fa spettacolo.
Ricca vigna e lucido grappolo.
Per la gioia del palato, della penna
La Natura fa spettacolo.
Ricca vigna e lucido grappolo.
Per la gioia del palato, della penna
e del pennello
ecco pronto l'acino bello.
(Claudia)
ecco pronto l'acino bello.
(Claudia)
📚
Settembre è sempre stato un mese dolce per me, poiché rappresenta l’inizio di un nuovo anno dopo l’estate... tranne che per nove anni fa quando all’improvviso se ne è andato papà. Una leucemia fulminante l’ha portato via da me, lontano in un altro mondo, ma sempre vicino al mio cuore. Ho sofferto molto per la sua mancanza, ma sono diventata adulta con la sua lontananza e senza la sua protezione.
Mi manca tremendamente e lo sa... orgogliosamente so di mancargli anche io!
In questo mese faremo dei lavori nella casa in montagna a Montese, li facciamo per amore di papà che tanto l’adorava e per tornarla ad abitare in estate o durante le festività di Natale.
Ci sono tornata domenica scorsa dopo tanti anni. Ho respirato e abbracciato con lo sguardo ogni angolo di “Lama”... prima di partire mi sono seduta sui gradini davanti a casa, come faceva sempre papà, e come lui ho ammirato il campo che c'è davanti, tornando indietro nel tempo quando con mia nipote ci giocavamo.
Quest’anno, settembre, lo sento più dolce rispetto agli altri anni... lo sento di nuovo un mese amico e non di lutto!
Mi manca tremendamente e lo sa... orgogliosamente so di mancargli anche io!
In questo mese faremo dei lavori nella casa in montagna a Montese, li facciamo per amore di papà che tanto l’adorava e per tornarla ad abitare in estate o durante le festività di Natale.
Ci sono tornata domenica scorsa dopo tanti anni. Ho respirato e abbracciato con lo sguardo ogni angolo di “Lama”... prima di partire mi sono seduta sui gradini davanti a casa, come faceva sempre papà, e come lui ho ammirato il campo che c'è davanti, tornando indietro nel tempo quando con mia nipote ci giocavamo.
Quest’anno, settembre, lo sento più dolce rispetto agli altri anni... lo sento di nuovo un mese amico e non di lutto!
(Monica)
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Settembre, sono al mare come ogni anno. Il clima è piacevolmente ventilato. Non c'è più la fastidiosa afa che fa mancare le forze e si sta molto bene anche in acqua.
Igea Marina ogni anno ci accoglie con la sua ampia spiaggia di sabbia morbida e impalpabile.
I miei genitori si organizzano ogni anno per trascorrere giorni di ferie insieme a parenti ed amici molto cari. Siamo un bel gruppo, io sono la più piccola di tutti, ma essendo molto socievole, riesco subito a trovare piacevole compagnia per giocare in spiaggia.
Presa confidenza con gli altri bambini presenti in spiaggia è una cosa istintiva chiedersi vicendevolmente : "Tu di dove sei?"
Ci sono bambini provenienti da tutte le parti d'Italia e questo è piacevole, è molto simpatico ripassarsi la geografia ascoltando tanti nomi di città cercando di localizzarli....
Solo per me, l'attesa domanda: "E tu di dove sei?" crea un momento di tensione.
Regolarmente quando rispondo: "Sono di Domodossola" e mi sento rispondere: "Ah! Sei svizzera... ma parli italiano?
A quel punto, sentirmi dare della "svizzera" per l'ennesima volta mi innervosisce e allora ricomincio, con lo sguardo volto all'alto, a ripetere la mia "tiritera" che Domodossola non è in Svizzera, è in Italia, molto vicino al confine, ma non è in Svizzera....
e quindi sono ITALIANAAAA!
Non mi piace proprio sentirmi dire che sono svizzera perchè al mio paese i nostri vicini non sono molto amati. Li conosciamo bene, non sono simpatici, sono irriverenti, si sentono superiori a chi non è del loro paese. Sono molto diversi da noi italiani che siamo
socievoli e disponibili nei confronti del prossimo.
Ve lo garantisco, finchè non sono diventata adulta e ho iniziato ad andare al mare per i fatti miei, "no, sono italiana" l'avrò detto mille volte e sempre con un po' di rabbia.
(Lauretta)
📚
L'anno dovrebbe iniziare da settembre, quando l'estate accenna ad allentare la morsa del caldo e le prime piogge inumidiscono il terreno inaridito, le piccole lucertole scavan nuove tane e le api rallentano il brusio tra i fiori.
Nelle vigne i grappoli si ingrossano lucenti, baciati teneramente dai raggi che si insinuano giocando tra le ruvide foglie.
A sera il cielo si scolora e rapidi uccelli si radunano chiassosi contendendosi un posto comodo per aspettare la notte. La notte che non tarda e spinge presto a terminare il lavoro per ritrovarsi in casa a pregustare la cena nel giusto riposo.
Settembre è il brivido sottile del bel tempo trascorso, il binario lucido verso la normalità; si ritrovano i compagni, si scrivono diari rifacendo il punto dei doveri, si comprano quaderni, astucci e zaini nuovi per i figli che giocano chiassosi come uccelli all'aperto ancora un poco.
E le mamme in cucina inventano piatti nuovi per ritrovare la gioia famigliare intorno al vecchio tavolo.
Sotto la copertina ci si rannicchia insieme con piacere e lì si resterebbe per ore con tutta quella pace calma nel cuore...
A settembre ci si rammenta degli affetti lontani mentre si rammendano calzini e riordinano cassetti e la mente fa lunghi voli mentre le ore lentamente girano nell'orologio con il loro tictac sottile.
Settembre è quiete, è riposo, è spirito nuovo seppur tra mille cose da ricominciare, è desiderio anche di soffermarsi, di fare il punto di sé, di capire e indagare il tempo nelle sue dimensioni, è ancora un progetto da seguire per semplificare e far bene le cose e non sbagliare.
È vero, questo è settembre ma se avesse un altro nome o fosse addirittura un mese qualsiasi dell'anno non cambierebbe il bisogno dell'essere umano di ricominciare e rinnovare la sua vita attimo dopo attimo desiderando di raggiungere pienezza e felicità.
Nelle vigne i grappoli si ingrossano lucenti, baciati teneramente dai raggi che si insinuano giocando tra le ruvide foglie.
A sera il cielo si scolora e rapidi uccelli si radunano chiassosi contendendosi un posto comodo per aspettare la notte. La notte che non tarda e spinge presto a terminare il lavoro per ritrovarsi in casa a pregustare la cena nel giusto riposo.
Settembre è il brivido sottile del bel tempo trascorso, il binario lucido verso la normalità; si ritrovano i compagni, si scrivono diari rifacendo il punto dei doveri, si comprano quaderni, astucci e zaini nuovi per i figli che giocano chiassosi come uccelli all'aperto ancora un poco.
E le mamme in cucina inventano piatti nuovi per ritrovare la gioia famigliare intorno al vecchio tavolo.
Sotto la copertina ci si rannicchia insieme con piacere e lì si resterebbe per ore con tutta quella pace calma nel cuore...
A settembre ci si rammenta degli affetti lontani mentre si rammendano calzini e riordinano cassetti e la mente fa lunghi voli mentre le ore lentamente girano nell'orologio con il loro tictac sottile.
Settembre è quiete, è riposo, è spirito nuovo seppur tra mille cose da ricominciare, è desiderio anche di soffermarsi, di fare il punto di sé, di capire e indagare il tempo nelle sue dimensioni, è ancora un progetto da seguire per semplificare e far bene le cose e non sbagliare.
È vero, questo è settembre ma se avesse un altro nome o fosse addirittura un mese qualsiasi dell'anno non cambierebbe il bisogno dell'essere umano di ricominciare e rinnovare la sua vita attimo dopo attimo desiderando di raggiungere pienezza e felicità.
(Elisabetta)
📚
Settembre. È un mese che amo molto per i ricordi di un passato lontano ma sempre vivo nella memoria.
Ero stata per sette anni una bambina amata e coccolata da mamma e papà ed avevo tutte le attenzioni per me, fino a quando arrivarono a farmi compagnia il mio fratellino e a breve distanza la mia sorellina. Erano gli anni in cui eri felice con niente, ti prendevi cura dei fratellini (mamma mi diceva di portarli con me e di "guardarli"!), ti inventavi i giochi con gli amichetti, le merende nei campi con pane, acqua (oppure vino) e zucchero e, quando andava di lusso, pane, olio e sale. La bottiglietta dell'acqua era una piccola borraccia di latta, più spesso non serviva...c'erano tante "polle" nei campi e per bere bastavano le nostre piccole mani. Settembre era il tempo dei giochi all'aperto da vivere fino all'ultima luce del giorno (e allora mica c'era l'ora legale!), era il mese che si lasciava dietro la calura dell'estate e ci preparava dolcemente al fresco dell'autunno e all'inizio della scuola.
Fu solo quando avevo circa dieci anni che i miei genitori scoprirono i vantaggi salutari del mare e così, complici alcuni vicini di casa, ci ritrovammo per quindici giorni a Torre del Lago. Alloggiavamo nelle casette di legno (quelle che ora sono le cabine!) e la nostra giornata iniziava con l'alba sul mare e finiva ben oltre il tramonto. Conoscevamo nuovi bambini, si allacciavano nuove amicizie, si rafforzavano quelle già collaudate. Tutto era gioia pura, nuova scoperta, condivisione di giochi, piccoli litigi che risolvevamo tra di noi e che duravano pochi minuti... "Io con te non ci sto più" e dopo dieci minuti tornavamo a correre insieme sulla spiaggia! Vivevamo quei giorni con una serenità ed una gioia che difficilmente ho provato di nuovo.
E quando tornavamo a casa restava nel cuore un po' di malinconia e la speranza di ritrovarci l'anno successivo.
Passava presto la malinconia! A Lucca ci aspettavano le fiere, i frati, i bomboloni, il sacchetto delle "cialde", le mente colorate! E poi c'erano le giostre che ci aspettavano al Giannotti... una immagine torna prepotente alla mente: mamma che tiene per mano la mia sorellina ed il mio fratellino ed io, più grandicella, che trotterellavo felice ed impaziente davanti a loro!
(Mariella)
Riflessioni mattutine... Pian piano il buio della notte lascia il posto alle prime luci dell'alba, che affiorano tra le stecche semiaperte dell'avvolgibile di camera mia.
Mi sveglia il richiamo di Bizet, il mio gatto, che non ha più voglia di restare a vegliare il mio sonno. Rimango ancora un po' a coccolarmi nel tepore del mio letto, ma il sonno è ormai svanito. Solo poco tempo è trascorso da quando rimanevo addormentata fino a tardi...gli anni passano ed anche le abitudini si adeguano!
Bizet gira intorno al letto e continua con il suo miagolare che vale più delle parole.
Bizet gira intorno al letto e continua con il suo miagolare che vale più delle parole.
Mi alzo e il miagolio si fa più felice mentre mi avvio verso la porta della cucina. Apro appena uno spiraglio ed il gatto, con passo felpato, esce nell'aria mattutina.
La luce dell'alba settembrina mi avvolge, così come i profumi ed i suoni. Mi piace immergermi nel fresco del mattino e pensare che solo ieri mi accoglievano festosi i cinguettii degli uccelli... dove siete? Sentite anche voi l'aria fresca?
È ancora presto...fra qualche ora riprenderete i voli ma il vostro canto sembra intriso di una sottile malinconia. Sono finiti i voli allegri e i gioiosi cinguettii che mi hanno accompagnato per tutta l'estate. È la vita che trascorre in un mutamento inarrestabile...
(Mariella)
📚 📚 📚
Proprio stamani, prima di leggere Pirandello, ho pensato che a settembre la speranza si rinnova. Strano aver pensato in pratica alla stessa cosa. Forse perché la speranza è un pensiero che predomina nella nostra vita.
RispondiEliminaSì, penso proprio che sia così... e per fortuna!
EliminaVorrei specificare che intendo dire che, mentre Pirandello vede la speranza allontanarsi io la sento più marcata perché settembre è il mese della ripartenza.
RispondiEliminaIn ogni caso, anche lui afferma che se le rondini ritorneranno, troveranno le loro "casucce" ad attenderle. Quindi lascia aperta la porta alla speranza. ❤
EliminaVerità Assoluta.
EliminaAvevo puntato di più la mia attenzione alla prima frase. Non mi suonava bene presa così com'è.
Claudia, è vero... non é semplice comprendere poche parole che a prima vista sembrano facili. ❤
Eliminaio volo raso-terra e non so cosa dice Pirandello, ma so cosa dice il mio cuore! che è contento di leggervi e che il mio corpo trae beneficio da questi giorni più "umani".
RispondiEliminaBenissimo!! Le parole in buona compagnia servono a questo. Vediamo di raggiungere sempre questo obiettivo. 👍
EliminaChe bello, Rita! Io credo da sempre nel grande potere delle parole! Pensa, credo anche nel potere di quelle che ci diciamo da sole! Insieme poi possiamo trasformarci in una potenza di pensieri ed emozioni davvero incredibile! ❤
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