Favole in gioco
1.
Il lupo e il pastore
Favola di Esopo
Un lupo seguì buono buono per molti giorni un gregge di pecore, tanto che il pastore si convinse che avrebbe protetto il suo gregge.
Un giorno il pastore si recò al mercato e affidò le sue pecore alla guardia del lupo.
Quando tornò trovò numerose pecore sgozzate: il lupo aveva fatto una strage.
Trova la morale.
2.
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L'ippogrifo ha estratto delle parole dalla scatola Cane Pulcino Ape Gatto Storno Gallina Mughetto Libraio Sarta Sacerdote Muratore Ballerina Computer Penna Microfono |
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Una storia triste
La gallina era tutta intenta nella cova ed ecco che tutti insieme i piccoli becchi rompono il guscio e pigolando ne escono tanti pulcini gialli che corrono festosi di qua e di là.
"Non mangiate il mughetto, è velenoso! - dice mamma chioccia tutta allarmata.
lo storno che passava da quelle parti si reputò fortunato, perché al massimo allevava tre piccoli alla volta.
"Come fatica l'ape operaia" pensò "cosi intenta a bottinare il polline per la sua grande famiglia!".
E vide il muratore grondante di sudore sotto il sole e il libraio arrampicato pericolosamente su una traballante scala occupato ore e ore a catalogare tutti quei libri.
lo storno che passava da quelle parti si reputò fortunato, perché al massimo allevava tre piccoli alla volta.
"Come fatica l'ape operaia" pensò "cosi intenta a bottinare il polline per la sua grande famiglia!".
E vide il muratore grondante di sudore sotto il sole e il libraio arrampicato pericolosamente su una traballante scala occupato ore e ore a catalogare tutti quei libri.
E poi vide una ballerina sulle punte, un sacerdote indaffarato a catechizzar discepoli.
Un ultimo sguardo prima di virare e sentì discutete tra loro due sartine, su chi fosse il vero amico dell'uomo: il cane o il gatto?
Intanto al microfono, nella sala stampa, notizie sempre più inquietanti che arrivavano dai terminali sparsi nel mondo sul terribile virus che mieteva sempre piu vittime.
Intanto al microfono, nella sala stampa, notizie sempre più inquietanti che arrivavano dai terminali sparsi nel mondo sul terribile virus che mieteva sempre piu vittime.
Lo storno tremò di paura e perse una penna, che si involò ondeggiando nell'aria e cadde a terra senza alcun rumore.
"Che vita! Che vitaccia! Non c'è pace sulla Terra. Beato sono io e i miei fratelli che viviamo in aria e ci spostiamo dove più ci aggrada. Ci basta un semino, una goccia d'acqua e un piccolo nido per ripar.... non fini il beato pensiero... uno sparo lo aveva trafitto lì, proprio lì, dove era nato il suo inno d'amore.
Morale: Nessuno può credersi superiore all'altro
Morale: Nessuno può credersi superiore all'altro
(Elisabetta)
❤
Non tutto è come sembra
Non tutto è come sembra
Un muratore si accosta al computer. Vuol comunicare al sacerdote che nel suo giardino di margherite, fiorito, uno sciame d'api è arrivato, la specie è salva.
In un angolo il gatto di soppiatto circonda e rincorre il cane, giocano come non mai, forse dipende dall'aria birichina.
All'improvviso la gallina si improvvisa ballerina.
Il pulcino stralunato, stordito da tutto questo movimento, guarda in alto... ecco uno stormo di uccelli in fermento, in cerca di alimento. Dove sarà non si sa.
Intanto il libraio prende penna e calamaio, su un foglio di mughetto profumato, intende scrivere alla sarta quanto è profondo verso di lei il suo sentimento, d'amore.
In questa primavera, dove tutto accade di inverosimile, di tragico, la natura... abbiamo la natura. Ascoltiamola. A volte, quando tutto può sembrare strano, strano non è.
(Maddalena)
❤
L’altra domenica mattina un piccino era con la mamma nel giardinetto sotto casa sua.
Dopo aver preso un fiore con entusiasmo, si avvicina ad un giovane che passa spesso di lì per donarglielo come ha fatto già altre volte.
Questa volta, però, il ragazzo non si avvicina.
Il piccolo si rivolge alla mamma.
Con il solo sguardo di quegli occhioni azzurri, chiede il perché di questo gesto.
Voi avrete capito il perché.
Speriamo che tutto questo passi presto.
(Cesarina)
Morale: Non tutto è come sembra.
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Storia di un sacerdote
Un sacerdote stava camminando intorno alla chiesa, per sgranchirsi un po’ le gambe in questo periodo di prigionia casalinga.
Mentre camminava, pregava come al solito, quando la sua attenzione venne attirata da un cane bellissimo, con il pelo lungo che cercava di fargli le feste.
Il cane era molto sporco e il sacerdote cerco di evitarlo.
Il cane era molto sporco e il sacerdote cerco di evitarlo.
Poi, impietosito e resosi conto che il cane era molto mite, cominciò ad accarezzarlo. Quella povera bestia, che pietiva un po’ di considerazione, era di una tenerezza incredibile tanto che il sacerdote pensò di portarselo a casa.
Immediatamente si sovvenne che in canonica aveva un bel gatto che gli faceva tanta compagnia e che sicuramente i due animali non sarebbero andati d’accordo.
Mentre proseguiva il suo cammino attorno alla chiesa, ragionava su questo cane, che continuava a seguirlo, e non riusciva a trovare soluzione.
Su un angolo della chiesa stava lavorando un muratore perché da tempo, in quel punto, erano apparse delle crepe ed era opportuno che venissero sistemate per la sicurezza dei fedeli e del sacerdote stesso.
Questo era il motivo per cui il sacerdote aveva deciso di fare la sua quotidiana camminata intorno alla chiesa: doveva controllare, senza che il muratore se ne accorgesse, che i lavori venissero fatti a regola d'arte.
Si fermò a parlare con lui dei dettagli del lavoro che stava facendo e poi inevitabilmente il sacerdote arrivò sull’argomento del cane.
Il muratore guardò attentamente il povero animale e poi disse: “Se non fosse così sporco direi che assomiglia al cane della sarta che è scappato di casa il mese scorso, ma è talmente coperto di fango... proviamo a chiamarlo, se fa un cenno è certamente lui. Si chiama Mughetto perché sarebbe bianco se non fosse così ridotto e la sarta lo tiene sempre profumato.
Il cane come sentì la parola “Mughetto” corse accanto al sacerdote scodinzolando e così egli ebbe la prova che il cane era della sarta.
Allora il sacerdote chiese al muratore di trattenere per un attimo il cane, salì in canonica e telefonò alla sarta che alle parole del prete si mise a piangere dalla gioia e disse prontamente: “Avviso subito mio marito, il libraio accanto alla sua chiesa, che verrà subito a prenderlo, grazie infinite.”
Il sacerdote con il cuore sereno e soddisfatto cercò il suo gatto e, trovatolo che dormiva sulla sua poltrona, gli disse: “Mi raccomando, non scappare mai! Mi daresti un grosso dispiacere..." e si dimenticò di tornare a controllare il muratore.
(Lauretta)
Morale: L'amore per gli animali rende persone migliori.
Morale: L'amore per gli animali rende persone migliori.
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La parete
Il libraio si decise. Non aveva troppi soldi, ma non poteva più attendere per costruire quella nuova parete sulla quale fissare gli indispensabili scaffali.
I libri ammucchiati alla rinfusa dovevano ormai essere catalogati e sistemati.
Le copertine e le edizioni si rincorrevano una sopra l'altra. Lì si vedeva spuntare una gallina, là un mughetto, poi una ballerina, una sartina che cuciva e non mancava una tastiera di computer.
Il libraio conosceva un muratore che si accontentava di poco denaro in cambio del suo lavoro.
Lo convocò e questi cominciò a tirare su la nuova parete.
Costruirla in mattoni pieni aveva un costo troppo elevato. Così optarono per utilizzare dei forati, decisamente più economici.
Ben presto il muro fu pronto e il libraio vi fissò gli scaffali.
Aveva appena completato di caricare la sezione degli animali e quella dei mestieri, quando mezza parete crollò a terra in un pandemonio di libri e in un nuvolone di polvere.
(Vanina)
Morale: Chi troppo vuol risparmiare perde tutto il denaro e non ha l'opera.
Nel cortile
Il cane abbaia, il gatto miagola, l'ape lavora.
Lo storno cerca da mangiare nel campo arato là vicino.
Il pulcino vuole la mamma per andare dalla nonna.
La gallina Coccodè dice al libraio che è l'ora del granturco.
La sarta cuce per il sacerdote, che con la penna sta scrivendo ai paesani, non avendo il computer.
Ora il religioso prende il megafono e dà il via alla processione.
Lungo il viale vede dei mughetti in fiore.
È questo un cortile un po' affollato e tanto movimentato.
Qui è dove tutti questi animali si riuniscono e le persone cercano di trovare un equilibrio tra loro.
Oggi c'è una grande discussione su un problema che tutti vogliono risolvere, ma ecco giungere la ballerina che con la sua danza fa ballare tutti.
Nel cortile è entrata la felicità.
È come l’arca di Noè.
Animali e persone vivono insieme.
Sembra che ci sia confusione, ma vi regna l'armonia.
(Alba)
Morale: Insieme tra diversi si può trovare un sereno equilibrio.
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Non le avevo lette! Grazie Vanina per attirare la nostra attenzione anche sugli scritti che spesso dimentichiamo ( o meglio releghiamo) in un cantuccio della nostra mente
RispondiEliminaInfatti, Mariella. Colpiscono anche me, per questo ho cominciato a riproporli!
EliminaGrazie per essere qui sulla nostra panchina. Torna ancora.❤
Tutti i racconti sono molto belli ma quello di Alba mi piace in modo particolare. Originale e molto attuale. È...diverso😊 bravissima!
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