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Roma - Basilica di S. Agostino Affresco Profeta Isaia - Raffaello Gruppo marmoreo Vergine con Bambino e S. Anna - Andrea Sansovino |
In S. Agostino a Roma
Quest'inverno
Ho bisogno di aria di campagna
profumata di fumo di camino,
di foglie giallastre, umide tra le mani,
di erba bagnata e calpestata
e freddo puro, appena respirato.
Ho bisogno di suono di pioggia
che cade in pozzanghere fangose
scansate per caso,
di versi di animali sconosciuti
e voci lontane in cui non intendo parole.
Ho bisogno di tanto verde intorno
E tanto azzurro, e anche grigio
E luce, tanta luce.
Di tutto questo ha bisogno il mio corpo,
questo inverno.
E l’anima pure.
Sant'Anna, nonna di Gesù,
oggi sono venuta qui per ringraziare il datore della vita per quella grande gioia che è la maternità.
E' vero, va sudata, ma dare la vita a un figlio è qualcosa di estremamente meraviglioso.
Sai? Questo altare pronto ad accogliere gli scritti frutto dell'animo umano è forse frequentato principalmente da mani maschili e sarà difficile che riescano ad accogliere le sfumature dell'amore materno, ma anche se questo fosse, sono qui per aggiungere la mia voce.
Mi rivolgo a te nella tua figura di nonna perchè è in questa veste che trovo la piena realizzazione della mia maternità.
Sì, in questa ultima parte della mia vita, per la prima volta, mi sento vigna, mi sento di aver finalmente portato frutto.
E' vero, c'è stata la giovinezza che mi ha fatto gustare il frutto reso acerbo dallo scorrere impetuoso dai vortici del fiume, presa dai mille e mille compiti da portare a compimento.
Nel mio meraviglioso essere nonna, gusto la pacatezza del fiume della vita che scorre piano e senza fretta nelle sue anse placide.
Mi gusto la meraviglia dell'indolenza, del tempo dato e trovato, senza assillo, senza ansia.
Adoro il mio gioire di tutto e di nulla. Come te, nonna santa, mi godo il dono di essere state prescelta per donare la vita alla vita che ci ha preceduto e che ci seguirà. Vivo senza patemi questo scorrere del tempo e poco importa se presto la mia acqua arriverà al mare, godo nel sapere che le mie sponde sono state feconde.
Altro non mi interessa e non mi deve interessare. Adoro il mio essere vigna. Nonna Rita
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Tutto ogni volta ci riporta al nostro "tessuto"
RispondiEliminaInfatti... e questo è il bello!
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