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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - La fiaba della piccola isola

 






La fiaba della piccola isola


Che ne dite? 
Scriviamo una fiaba?

Stabiliamo
📌 il dove,
📌 il quando,
📌 il chi
📌 il che cosa
ed elaboriamo la prima parte. 

Pronti? Via!


📚

In un piccola isola sperduta nel cristallo di un mare tropicale, viveva Alonso, un bambino di soli undici anni, insieme alla sua famiglia. 
Ad Alonso piaceva molto arrampicarsi sugli alberi, andare sempre più in alto, per godere della vista del mare fino all'orizzonte più lontano. Veniva apostrofato "la scimmietta" appunto per questa sua mania di arrampicarsi.

Fu così che un giorno vide un gabbiano, che sembrava ferito, muoversi scompostamente in cima alla torretta di avvistamento che se ne stava in un punto libero sulla spiaggia.  Alonso non ci pensò nemmeno un minuto, scese immediatamente dall'albero e, dopo averla raggiunta, cominciò ad arrampicarsi freneticamente sulla torretta di legno per raggiungere l'uccello in difficoltà. 

Vederlo così risoluto colpì come una scudisciata la mente e il cuore del suo migliore amico, Juanito, che ne rimase letteralmente sconvolto. 
L'incontrollabile invidia che provò, gli fece montare una rabbia parimenti incontenibile. Perché tanta aggressività vi chiederete. La verità era che Juanito soffriva fortemente di vertigini e non riusciva a salire in piedi neppure su una panca, per cui non sarebbe stato possibile per lui portare in fondo un'impresa come quella messa in atto in quel momento da Alonso. 

Accecato dalla rabbia, dunque, Juanito si avvicinò alla torretta e se la prese con lei. Cominciò a scuoterla con cattiveria, forte forte, creando un vero e proprio terremoto. Alonso, preso alla sprovvista, si spaventò a quel movimento improvviso e disorientante e non riuscì a mantenere l'equilibrio.
Fu inevitabile. Cadde rovinosamente a terra, mentre Juanito fuggiva spaventato da ciò che aveva combinato.
Inizialmente Alonso giacque a terra impietrito dal dolore, poi prese a piangere e a lamentarsi. Il gabbiano, che Alonso aveva meccanicamente afferrato mentre cadeva, era rotolato malamente anche lui sul terreno e nel fare questo era finito su una pietra che malauguratamente sporgeva proprio in quel punto.

Juanito correva, Alonso piangeva...


Come si concluderà questa fiaba?
Sappiamo che certamente ci sarà un lieto fine, 
ma chi sarà l'eroe che salverà la situazione?

 

Adesso continuate voi!

   

📚
La quiete magica che regnava sull'isola fu profondamente ferita in quel pomeriggio di maggio. La piccola comunità accorse con preoccupazione in quella parte del territorio per vedere cosa mai fosse successo.
Alonso fu trovato piangente e disperato per il grande dolore che sentiva all'anca sinistra, ma anche per il gabbiano che adesso aveva reclinato la testolina e ansimava con gli occhi chiusi tra le sue mani.
La cosa che Alonso non riusciva proprio a digerire era la furia cieca che aveva visto negli occhi di Juanito, il suo migliore amico, che quasi lo aveva ucciso. Adesso non sentiva nemmeno più il dolore... avvertiva, però, un vuoto terribile dentro di sé, un nodo allo stomaco che lo paralizzava.
Intanto Juanito era scappato via e si era nascosto dietro il tronco di un grosso albero.
Era sconvolto. Aveva combinato davvero un bel guaio. Era arrabbiatissimo con se stesso. A volte non sapeva controllare la sua aggressività, ma pazienza, lui era fatto così. Non riusciva ad accettarsi nelle sue debolezze, doveva sempre primeggiare per trovare un minimo di soddisfazione o, meglio, di sicurezza. E adesso cosa sarebbe accaduto?
Alonso fu portato dai soccorritori nel piccolo ambulatorio della piccola isola.
Adagiato sulla stuoia fresca e pulita, nella penombra della stanza dopo la luce accecante della spiaggia, Alonso cominciò pian piano a rassicurarsi. Il gabbiano aveva riaperto gli occhietti e si lasciava accarezzare con evidente approvazione.
Alicia, la responsabile unica dell'ambulatorio, osservò con occhio esperto il punto in cui Alonso aveva preso il colpo fatale e realizzò che forse non c'erano fratture e che quello che lei chiamava l'unguento delle magie avrebbe potuto aiutare a capire meglio la situazione.
Detto fatto, cominciò a spalmarlo con cura sulla parte dolorante e tumefatta.
Quell'atmosfera di cura curò soprattutto il cuore spaventato e ferito di Alonso, preoccupato per il gabbiano in difficoltà e deluso dal comportamento incomprensibile di Juanito, cui si era aggiunto il disorientamento dovuto alla caduta e il dolore fisico che ne era seguito. 
Juanito intanto, gironzolando a caso in preda ad una grande confusione, si era ritrovato senza averlo voluto davanti al piccolo ambulatorio. La rabbia era ormai del tutto scomparsa. Vedere il suo amico fermo immobile sulla stuoia, lo fece sentire ridicolo per la sua assurda reazione incontrollata. Alonso era magro magro e spariva accanto a lui.  Non soffriva di vertigini e si arrampicava con facilità,  ma lui, Juanito, era alto e forte, sapeva difendersi e difendere, quindi non doveva più farsi guidare dalla paura di non essere all'altezza. 
Entrò deciso nel piccolo ambulatorio e corse ad abbracciare Alonso, chiedendogli di perdonarlo. Promise con veemenza che non sarebbe mai più accaduto qualcosa del genere.
I due si abbracciarono con rinnovato affetto, mentre il gabbiano li guardava curioso dal tavolo sul quale Alicia lo aveva medicato.
Dopo mezz'ora i due erano di nuovo insieme sulla spiaggia. Alonso zoppicava appena un po', il gabbiano svolazzava sulla sabbia con movimenti piuttosto scomposti dell'ala, Juanito rideva a crepapelle, mentre raccontava ad Alonso una storia assurda di gabbiani.
Vanina

 


📚
Juanito si rende conto della grave situazione che con la sua rabbia egli ha creato e decide di porre rimedio soccorrendo Alonso. Infatti lo prende sulle spalle, lo porta in casa dove viene amorevolmente curato dai suoi genitori che erano due medici, viene pulito, curato, fasciato ed è messo in piedi.
Lo zio di Alonso, falegname da sempre, costruisce due stampelle di legno che permettono ad Alonso di muoversi aiutato dall'amico che non lo lascerà più.
Il gabbiano viene invece salvato da un abitante dell'isola che passando dalla torretta lo vede e gli presta i soccorsi dovuti. Infatti il gabbiano viene fasciato nell'ala e custodito fino alla completa guarigione.
L'amore di Juan e del soccorritore abbrevia i tempi di guarigione dei due e solo dopo due settimane la situazione si risolve per Alonso e il gabbiano.
La scena finale è commovente perché vede Alonso, Juan e il gabbiano sulle rive dell'isola. Dopo un saluto dolcissimo e un addio-arrivederci, Alonso e Juan rilasciano il gabbiano, che dopo sette volute sopra di loro vola, avendo l'orizzonte per proseguire il suo viaggio.
Maria Grazia  




📚
I genitori di Alonso sentono le richieste di aiuto del figlio ed accorrono per aiutarlo.
Quando lo raggiungono Alonso è a terra, piange e tiene tra le braccia il gabbiano che nella caduta ha espulso un sasso che gli bloccava la gola e quindi respirando bene, vorrebbe andarsene. La ferita del gabbiano è di lieve entità, se l'è procurata agitandosi per la mancanza di respiro. Alonso si accorge di quanto è accaduto e lascia andare il gabbiano che vola felice verso l'orizzonte turchino.
I genitori prendono Alonso in braccio e si avviano veloci verso il villaggio dove abita una donna che cura chi ha dolori: la Maga M. Grazia. Di fronte a lei Alonso spiega che non riesce a camminare perché ha un dolore fortissimo alla gamba. La Maga gli dona due stampelle di bambù dicendogli: "Vedrai Alonso che guarirai presto perché con queste stampelle magiche il tuo dolore alla gamba si trasferirà in gran parte a chi ti ha fatto cadere.
Alonso comincia a camminare con le stampelle sempre più agevolmente e dopo circa una settimana incontra l'amico Juanito, anche lui con le stampelle, che gli si avvicina e gli dice contrito: "Scusami tanto Alonso, il responsabile della tua caduta sono io, ti chiedo scusa, non volevo farti del male. Ero solo geloso della tua abilità ad arrampicarti ovunque e così sono stato punito e sono caduto dalla sedia rompendomi anch'io la gamba. Sono davvero pentito.".
Il colloquio tra i ragazzi viene udito magicamente dalla Maga, che comprende il pentimento di Juanito e scioglie l'incantesimo.
I due ragazzi si accorgono di poter camminare senza stampelle e si mettono a correre sulla spiaggia dove vedono il gabbiano che svolazza felice sul mare.
Lauretta




📚 
Dalla piccola comunità Eloisa sente dei lamenti e interrompe le sue mansioni per seguire la voce.
Man mano che si avvicina riconosce il nipote adagiato a terra sofferente che tende un braccio verso un agonizzante gabbiano.
Allarmata chiede al ragazzino cosa gli duole e lui gli indica la gamba destra. Eloisa con gesti esperti da fisioterapista costata che si tratta di una brutta frattura. Tra sé e sé pensa: “Povero Alonso, dovrà essere ingessato e camminare con le stampelle di legno per diverso tempo… Oh, la mia scimmietta!”.
Mentre corre verso il villaggio per chiedere aiuto, nota un’ombra che si nasconde tra gli alberi.
E’ Juanito tutto preoccupato e in lacrime per il male che sa di aver commesso. Confessa la vicenda ad una incredula Eloisa che rimane allibita da tanta crudeltà perpetrata da colui che credeva essere il miglior amico del nipote.
Lo incita ad avvertire i soccorsi, mentre lei torna da Alonso che non fa che pregarla di salvare il povero gabbiano. Eloisa cerca di accontentarlo, ma l’impatto è stato troppo violento per lui e non riesce a sopravvivere.
In poco tempo si sente il rumore del carretto del medico che li carica.
Qualche giorno dopo Juanito va a far visita all’amico e gli confessa di averlo fatto cadere per gelosia della sua abilità e popolarità ad arrampicarsi sugli alberi più alti, mentre lui è solo un “pappamolle” che soffre di vertigini e attacchi di panico.  Alonso che si era accorto di tutto, nonostante il trambusto, lo allontana con una insolita scortesia. Si sente tremendamente tradito dal gesto di Juanito e non si capacita di tanta malvagità nei suoi confronti.
Vabbè, si è pentito e il padre l’ha punito severamente ma, questo dolore è persino più forte di quello fisico.
Ci pensa Eloisa a rasserenare Alonso: facendogli fare passeggiate con le stampelle di legno color oro costruite dal papà di Juanito, con l’aiuto del figlio, e a fargli scoprire nuove meraviglie dell’isola che si trovano a terra!
Eloisa con le sue mille peculiarità riesce a far riavvicinare pure i due ragazzini e fargli capire la vera importanza delle proprie emozioni e della parola amicizia.
Monica




📚
Attirato dai lamenti del bimbo dolorante è giunto sul posto il padre di Alonso il quale vista la situazione grave della gamba va in paese a cercare aiuto.
È giunto dove abita l'uomo che tutti chiamano il guaritore, perchè fa e crea pomate con delle erbe medicinali che pianta e coltiva nel suo orto.
Insieme i due uomini vanno dal bimbo che piange a dirotto.
Il guaritore spalma la pomata su tutta la gamba dolorante di Alonso e con delle strisce di stoffa fascia molto stretta la gamba unta e poi insieme al padre fanno con delle tavole una barella per portarlo a casa.
Intanto Juanito si è reso conto di cosa ha fatto.  Per colpa sua l' amico è rimasto ferito.  Pensa che non doveva fare così per invidia, perché lui soffre di vertigini e non si sarebbe mai arrampicato così in alto.
Pentito di tutto si avvia alla casa di Alonso. Bussa alla porta e dopo essere entrato si getta in ginocchio a chiedere scusa all'amico. Per farsi perdonare gli ha portato due bastoni che il suo vecchio nonno usava per camminare, perchè era claudicante.
Alonso lo abbraccia e perdona e appoggiato a quei due bastoni riesce a camminare. 
Usciti tutti e due dalla casa, alzano gli occhi e vedono nel cielo azzurro volare il gabbiano che pensavano ferito. Meraviglia! Nel cadere a terra l'uccello e rimasto un po' tramortito però niente di più grave.  Ora fa voli a forma di cerchi sopra la testa dei due amici per farsi vedere contento.
Come è bello quando tutto finisce bene e la bontà e la sincerità dominano sul male e sulle gesta cattive!
Silvana




📚













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