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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Estate - Incubi?

 





I n c u b i ?


Recentemente
mi sono imbattuta negli incubi di un'amica,
in verità questi indotti da farmaci,
v. post "Incubi... allucinanti"
e mi sono posta delle domande
al riguardo.

C'è qualcuno
a cui non è mai capitato
di incorrere
in un brutto incubo?
Forse sì,
ma la maggior parte di noi
credo abbia sperimentato
il brivido e il disagio
di un'avventura
da incubo.

Ne vogliamo parlare?
Sarà interessante lo scambio
e, soprattutto, sarà liberatorio.
Le tensioni latenti si alleggeriranno
e ritroveremo
un migliore equilibrio
e nuova armonia.

Chi comincia?


🩵
Che bello alla sera riposare le stanche membra! È bello pensare che fino all'indomani potrebbe non preoccuparmi alcunché. Devo dire che vado a letto tranquilla o almeno credo, perché spesso mi capita di non ricordare quello che ho sognato. O forse non ho sognato?  Non ricordo di aver fatto bei sogni e allora potrebbe essere che io non ricordi quelli belli e ricordi solo gli incubi, perché in questo caso mi sveglio di soprassalto. Ma che importa, so bene che tanto sono solo sogni.
Ve ne racconto uno. Mi trovo a dovermi recare in un paese con la mia auto e dopo pochi chilometri ho davanti una scala. Come fare per salire o scendere? Provo comunque e giù, a scossoni per quelle scale! Poi mi trovo davanti a un burrone e allora aspetto. Mi dico che presto arriverà l'alba e riuscirò meglio a guardarmi intorno al fine di cercare un'altra strada e nel caso non ci fosse, potrò prendere una qualunque direzione, anche passando dai campi. Scendo dall'auto e mi trovo davanti un muro, ma appena giro lo sguardo mi trovo in una stanza fredda, buia, piove dal soffitto. In lontananza però scorgo una luce. La seguo. È lontana davvero e mi serve tempo per raggiungerla. Mi prende un pò di paura e intanto mi domando dove ho lasciato la macchina. L'ansia ora prende il posto della paura. Ah, la mia macchina....mi è costata un sacco di sacrifici!
Comincio a correre lungo un corridoio e via via incontro gente sconosciuta. Chi parla, chi è stesa nel letto e chi cerca i suoi vestiti. Mi guardo e mi rendo conto che anche io non ho addosso i miei vestiti. Oddio!! Come faccio? Non posso andare in giro in queste condizioni. Incomincio a sudare, mi viene una sete tremenda e mi sveglio. Mi rendo subito conto che è un sogno e intanto vado di corsa a bere un paio di bicchieri d'acqua fresca. Guardo l'ora. Ho ancora del tempo prima dell'indomani e in un'attimo sono già pronta per  farmi un'altra bella dormita. 
Claudia



🩵
Incubo
Premessa: sono nella mia vecchia stanza nella casa in paese.
Ho spento da poco la luce e mi sto addormentando… ecco sento aprire la porta del reparto notte ed una “scossa” mi percorre tutta. E’ di nuovo lei, è la donna bionda che vuole entrare in camera mia e portarmi via. Ormai viene tutte le notti e l’ho riconosciuta… è accompagnata da due uomini alti, muscolosi, con lo sguardo di ghiaccio e vestiti di nero che stanno un passo dietro a lei. Lei, lei ha gli occhi marroni, i capelli biondi, indossa una tuta nera attillata. Avanza, la percepisco nel corridoio… vorrei muovermi, ma non riesco, sono paralizzata. Aiuto! Sento i miei genitori dormire sereni, possibile che non sentano i tacchi di Alma?
Perché, perché vuole farmi del male, perché vuole portarmi via con sé? Eppure eravamo amiche, conosce i miei genitori e mia sorella. Perché ha scelto proprio me come figlia? Perché pensa di aver bisogno di due bodyguard?
Apro gli occhi e l’ho davanti, vedo persino le sue rughe, mi stringe le braccia… vuole che mi alzi, ma un urlo spaventoso mi esce dalle labbra e mi sveglio tutta sudata… anche questa notte non è riuscita a portarmi via con sé, anche per questa notte non sono sua.
Monica



🩵
La sera quando scelgo il programma da vedere alla televisione dico fra me: "Voglio un film leggero da dormire dopo tranquilla.". Evito sempre i gialli o trasmissioni paurose per non avere incubi durante la notte.  Analizzandmi bene non ricordo di avere trascorso notti agitate, perchè non sogno  nè cose belle, nè quelle brutte.
Il mio carattere ansioso mi fa stare delle ore sveglia quando ho una cosa da decidere e mi viene da pensare quale decisione sarebbe giusta prendere, ma pensare e stare ad occhi aperti non risolve niente. La mattina sono stanca, ma con la luce del giorno mi sembra tutto più facile e delle volte la soluzione è più semplice di come pensavo durante la notte.
Silvana



🩵
Buio. Il buio di solito spaventa, fa paura, evoca fantasmi, finisce in un brivido di ghiaccio.
Ad essere sincera, fortunatamente, non ho avuto esperienza di molti incubi di questo genere, forse grazie al fatto che una parte di me è abbastanza razionale e riesce a sdrammatizzare.  C'è una cosa, tuttavia, che ritorna nei miei sogni ricorrentemente. Un incubo? No, è lontana dagli orrori, non genera in me terrore e porta con sé, in fondo in fondo, un germoglio di soluzione. Riporta sì a galla uno stato di ansia vissuto,  certamente in un tempo molto lontano, che però ha perso via via di intensità e che torna a palesarsi in un momento di stress. Dunque di che si tratta?
Ho cominciato a prendere l'ascensore, anzi a doverlo prendere, quando avevo già un po' di anni.  Non ne avevo fatto esperienza da piccola. Per una persona come me, tesa al costante controllo,  è piuttosto difficile accettare di essere in balia di un oggetto e per di più al chiuso.
Così, quando mi sono trovata a lavorare in un grattacielo di venti piani e costretta ad utilizzare continuamente questo mezzo, in cui peraltro più volte sono rimasta imprigionata per un po' di tempo, non ho molto apprezzato queste bellissime cabine, anche se dotate di ogni confort, che potevano ospitare fino a trenta persone. Mi ci adattai ob torto collo e diventò per me una normale abitudine, ma sotto sotto senza rendermene conto rimase qualcosa che non mi apparteneva.
Fu parecchio tempo dopo che comparvero questi sogni, comunque leggeri, direi con appena appena un po' di ansia, gestibili... e spesso crearivi.
Infatti se ne trovano tracce leggere, sfumate, in alcuni dei miei racconti, come quello alla pagina "Racconto - Dina".
Vanina



🩵
Da giovane soffrivo di claustrofobia e questo problema mi fu risolto dalla psicologa che mi seguiva durante la gravidanza con il corso di preparazione al parto.
Questo problema della claustrofobia fu causato da una baby sitter che regolarmente mi chiudeva nell'armadio a muro che i miei genitori avevano adibito a deposito dei miei giocattoli.  Da piccola spesso sognavo di essere chiusa in un luogo angusto e buio senza avere la possibilità di uscire e quindi nel sogno avevo difficoltà a respirare. Ciò mi faceva svegliare di soprassalto con l'affanno, sudata, ma presa coscienza che era solo un brutto sogno, mi riaccoccolavo nel mio lettuccio. 
Questi incubi sono svaniti nel tempo, crescendo, mentre per il problema della claustrofobia, anche da adulta, se rimanevo chiusa in un locale piccolo, senza poter uscire, cominciavo ad angosciarmi e non riuscivo più a ragionare coerentemente. Questi erano incubi, ma avvenivano da sveglia. 
Poi, benedetta sia sempre la psicologa che ho incontrato alla clinica Buzzi di Milano che ha scavato  nel mio profondo e mi ha risolto questo problema che mi angosciava spesso. Dopo aver parlato con lei  ho iniziato  ad andare in ascensore, sono stata capace di andare in cantina e meraviglia... sono riuscita a visitare le grotte di Postumia. Questo è stato un grande successo per me, gli incubi (da sveglia) non so più cosa sono!
Lauretta



🩵
Gli incubi non sono propri del mio dormire!
Anche nei periodi più bui e difficili della  vita il mio sonno è quasi sempre stato ristoratore, pur se  era intervallato da pause e da pensieri spiacevoli e spesso tormentosi. Ed anche oggi, alla mia bella età,  ho la fortuna di addormentarmi senza grandi problemi e, se pur svegliandomi più  volte nel corso della notte, riesco a riprendere sonno facilmente. Le eccezioni ci sono anche per me, ma sono eccezioni!
Scendendo per le scale del mio passato, ricordo in particolare un periodo molto stressante nella mia esistenza e fu proprio allora che fui tormentata da un incubo.
Sicuramente lo stress della situazione che stavo vivendo, le preoccupazioni del momento, l'ansia di ritrovarmi da sola a guidare la famiglia ed il contesto non facile da gestire, mi portarono ad avere un sonno tormentato. Ricordo questo incubo ancora oggi a distanza di tanti anni.
Ero separata da un paio di anni. Mio figlio aveva da poco preso la patente, cominciava ad uscire usando la mia auto, una cinquecento assai vecchia, ed io ero sempre in tensione. Per fortuna quella notte non era uscito! Andai a letto dopo aver sistemato la casa e preparato il pranzo per il giorno dopo. Ricordo che mi addormentai quasi subito. Ed ecco quella macchina correre su una strada di montagna tutta curve, dove pareti rocciose si avvicendavano a dirupi profondi. L'auto correva, non riuscivo a vedere chi la stesse guidando, ma avevo un brutto presentimento. Ecco che in prossimità di una curva l'auto stava per volare giù...
Un grido strozzato mi salì dalla gola...Simoneee!
Mi svegliai di soprassalto e mi sedetti sul letto madida di sudore e di terrore.
Raccolsi tutte le mie forze, mi alzai ed aprii pian piano la porta di camera: Simone era lì che dormiva ed io ripresi a respirare.
Ci sono stati altri sogni angoscianti negli anni e tutti in prossimità di momenti particolari della vita. Ricordo ad esempio i miei pensieri che si riflettevano nel sonno nel periodo della malattia, oppure alcuni sogni dolorosi dopo la morte di mio padre, mentre stranamente la morte di mia mamma rese il mio sonno più sereno.
Riesco a dare una spiegazione anche a questo. Mio padre se ne è andato dopo due mesi di sofferenza immane, in cui gli antidolorifici e la morfina avevano reso la sua mente  preda di allucinazioni, devastante per noi che lo accudivamo giorno e notte. Ricordo un sogno in particolare.  Dovevamo andare ad un matrimonio e mi ritrovai nella chiesa di Santa Maria a colle (lì accanto passa il rio Contesora) che trasportavo papà sulla sedia a rotelle. C'era parecchia gente ed io avanzavo con lui verso l'altare. Ad un tratto mi ritrovai in auto, con papà accanto, che galleggiavamo sulle acque scure e fangose della Contesora. Pioveva,  pioveva e la macchina andava senza affondare...e così come era iniziato, il sogno finì.
Chissà  quali misteri cela la nostra mente, chissà se incubi e sogni hanno il potere di incanalare i nostri pensieri verso emozioni positive o negative... certamente qualcosa vogliono comunicarci. Di questo ne sono convinta come sono convinta del messaggio che mio padre ha voluto lasciarmi con quel sogno.
Mariella


🩵 🩵 🩵 















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