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Racconto - Gli strani scherzi di Foll






Gli strani scherzi di Foll


🎈

Sì, ci ho riflettuto a lungo e ho deciso: non posso più tacere. Quello che mi è accaduto è certamente straordinario, ma così vero e vivo che io non so nemmeno dove finisco io e dove invece inizia il suo potere. Devo proprio raccontarlo a qualcuno, altrimenti potrei scoppiare dalla tensione o, peggio ancora, potrei non averne più alcuna possibilità.
Il suo sta diventando uno strapotere, credetemi. Ne converrete con me quando avrò finito di raccontarvi le nostre avventure.

🎈
Quando ero piccola, poco più che una ragazzina, lui aveva già fatto capolino nella mia vita. Incredibile a ripensarci adesso, ma Foll già tentava di prevaricare. Avevo appena messo piede alla scuola media e lui era già in azione! Si destreggiava con leggerezza senza darlo a vedere, giocando sulla casualità e l'apparente improvvisazione.
Io amavo la scuola e bevevo con avidità tutto ciò che mi veniva proposto. Me la cavavo bene nelle lingue, latino compreso, e memorizzavo con facilità testi poetici anche complessi purché ritmici e magari con rime. In quegli anni ci facevano studiare a memoria lunghi brani dell'Iliade e dell'Odissea, che non erano affatto facili per lessico e costruzione. Io lo facevo con una certa facilità e... li ricordo ancora.
Foll comunque era già comparso a scompigliare i miei saperi, soprattutto nello studio della storia che prevedeva date su date e successioni di eventi complessi lontani dalla mia esperienza, che memorizzavo sì a breve termine, ma che evaporavano in poco tempo... soffiati via dal dispettosisissimo Foll che aveva voglia di giocare con me.
Io, però, ero decisa e battagliera: mai gliel'avrei data vinta... e sbaragliavo tutti i suoi piani.
Così, per evitare problemi, la sera prima di andare a letto ripassavo ciò che avevo studiato,  una messa a punto anche la mattina... e il voto era assicurato.

🎈
Dove saranno gli occhiali? Eppure li avevo lasciati proprio qui... sì, li avevo con me quando sono venuta a struccarmi, dunque dovrebbero essere qui da qualche parte... ma dove? 
Inutile, qui non ci sono... li avrò lasciati nello spogliatoio... in lavanderia mentre avviavo la lavatrice o in cucina sul tavolo?
Dopo un giro di ricerca, ripetuto più volte, sono al punto di partenza. Gli occhiali non si trovano. Cerco di rimanere calma, ma sento la minaccia di una crisi di nervi dirompente. È tardissimo e io ho sonno.
Foll, sei veramente insopportabile! I tuoi scherzi stanno diventando davvero poco divertenti! Vuoi smetterla di rubarmi tempo prezioso e farmi perdere le staffe? Qualche volta ho sorriso ai tuoi giochetti perversi, ma a quest'ora della notte lo trovo proprio di cattivo gusto.
A proposito, domani mattina devo ricordarmi di portarmi lo scialle rosso. Sarà meglio che lo prepari adesso per evitare di dimenticarlo. Ora lo vado a prendere. Dovrebbe essere in basso nell'armadio bianco... se Foll ce lo ha lasciato. Ovviamente non c'è. Dove sarà?
Dopo aver girato un po' a vuoto, lo trovo già pronto, protetto nella sua bustina di plastica, nello zaino con cui uscirò domani. Foll... sì, sempre lui. Foll è instancabile. Mi ha stuzzicato ancora una volta, ma almeno in questo caso lo ha sistemato per me così da farmi risparmiare tempo. Forse voleva proprio aiutarmi e voleva essere gentile.
Adesso torniamo a cercare gli occhiali.
Ricomincio a girare per la casa: spogliatoio, cucina, lavanderia... ma anche soggiorno, ingresso e sala da pranzo. Degli occhiali nessuna traccia, mentre è già passato un quarto d'ora. Non voglio perdere la pazienza. Stai pur certo, Foll, che non perderò il mio sorriso, anche se vorrei chiuderti, se potessi, nella lampada come Genio. Stai pur certo,però, che non la strofinerei mai più, mai e poi mai. Ti lascerei lì dentro per l'eternità. A volte sei anche simpatico, ma esageri... esageri davvero. Meglio non darti troppo retta e non cedere alle tue lusinghe.
Dunque è tardissimo e non voglio arrabbiarmi. Farò l'ultima ricognizione in bagno, poi andrò a letto e, per guardare cinque minuti di tv, prenderò gli occhiali che indosso per uscire.
Qui no, lì no... non è possibile! Eccoli lì a cavallo della bottiglia del tonico, proprio dove li sistemo sempre.  No, non posso non averli visti... certo è tutta colpa di Foll che prima li ha fatti sparire e poi ce li ha rimessi.
Fammi sbrigare ad andare a dormire, anche se mi viene in mente che avrei dovuto fare un'altra cosa prima. Già, che cosa? Mi è sfuggito di mente... eppure era una cosa importante. Accidenti, Foll, smettila di interferire con ciò che vorrei e dovrei fare. Ora scompigli anche i miei pensieri? Sei davvero implacabile e questo gioco non mi diverte più.

🎈
Lenzuoli o lenzuola, al plurale? Questi nomi sovrabbondanti sono davvero una difficoltà per molti. So che la parola giusta è quest'ultima, ma voglio controllare. Con i dizionari on line sarebbe imperdonabile scrivere uno strafalcione.
Dunque, andiamo su Google. Vediamo... meglio affidarsi a Treccani. Ecco qui... lenzuoli nel caso di più lenzuoli presi singolarmente... Chissà perché qui sul web mi sembra tutto molto riduttivo. Non sono mai certa di potermi fidare di ciò che trovo. Quant'era meglio il confortante dizionario in carta e inchiostro! Vediamo anche cosa dice l'Accademia della Crusca. Un confronto non fa certo male.
Allora cosa stavo cercando? Accidenti! Mi è sfuggito... no, in questo momento non ricordo più niente, ho la testa completamente vuota. Non devo innervosirmi, però, altrimenti sarà proprio la volta buona in cui non recupero la parola. Dunque... stavo scrivendo di una giovane ricamatrice intenta ad eseguire il gigliuccio da qualche parte. Si chiamava Rosa.... era un'apprendista... Cosa volevo controllare? Boh!
Quando Foll fa così, a volte, vorrei strozzarlo! Mi viene un nodo allo stomaco e vorrei capitolare, credetemi, ma poi... Ecco! Me lo sono ricordatooo! Cercavo il plurale di lenzuolo, semplicemente. Logico... il contesto è quello: una ricamatrice, il gigliuccio, la riversina di un lenzuolo.
È che non mi devo stancare troppo altrimenti dimentico tutto, anche se Foll in quel momento è in vacanza e non ha alcuna colpa. Dicevo riversina? Ma è detto bene? Sarà meglio controllare. Allora... il sito degli studenti è da saltare a priori, ci ho trovato certe cose raccapriccianti eppure è sempre il primo che compare... deve essere molto usato! No, cominciamo direttamente dall'Accademia della Crusca.

🎈
Foll? È un po' che non ti vedo all'opera. Quasi quasi comincio a sentire la tua mancanza. Non lo avrei mai detto, credimi! Dunque, che vuol dire tutto questo? Forse che mi sono abituata a vivere nel tuo mondo etereo, in movimento, al quale il mio io si affida, entrando ed uscendo dalla realtà e provandoci addirittura un sottile piacere? Sì, forse  comincia a comprendere che è inutile voler vivere a tutti i costi il fare frenetico necessario alla vita quotidiana. È come se i tuoi continui scherzetti lo avessero addomesticato, scriveva Antoine de Sant-Exupéry nel "Piccolo Principe", cioè avessero creato dei legami interessanti, così che adesso ondeggia in serenità nel cotone rarefatto di queste nuvole in movimento.
Quasi quasi non lo interessano più tutti questi vincoli che l'uomo si dà, anzi, è sempre più attratto a guadagnare l'altro spazio in cui non c'è più la Treccani né la logica aristotelica che inchioda a comportamenti obbligati.
Aiutooo! Sarà corretto dire logica aristotelica o Foll sta di nuovo giocando con me?
Almeno per questa volta sarà meglio ancora controllare.


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