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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Parole... per un tempo

 






Parole... per un tempo


Forse qualcuno avrà notato
come in ogni periodo storico,
oltre ai fatti e agli accadimenti,
ci siano parole speciali
che restano nel ricordo,
e che immediatamente
lo identificano.

Che siano quelle di una canzone
o il titolo di un libro,
ma anche quelle di un modo di dire,
in un attimo ti riportano al tempo che fu.
E sì, sono spesso legate
anche alle mode del momento,
da quelle mode da cui
non si riesce proprio a fuggire.

Ricordo
con grande chiarezza,
come a fine anni '60,
non si poteva non parlare di 

Jacques Prévert 
Neuilly-sur-Seine 4.2.1900
Omonville-la-Petite 11.4.1977 

e delle sue poesie.

Erano un must
ed era politicamente corretto
conoscerle e parlarne.


La sua poetica?

L'amore,
a volte anche doloroso,
ma sempre ricercato,
è per il poeta e sceneggiatore francese
l'unica salvezza del mondo. 

Chi si ricorda
questi suoi versi?

📌
Tre fiammiferi accesi
uno per uno nella notte. 
Il primo per vederti tutto il viso.
Il secondo per vederti gli occhi.
L’ultimo per vedere la tua bocca.
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
mentre ti stringo fra le braccia
(1946)

📌
Questo amore
così violento,
così fragile,
così tenero,
così disperato,
questo amore
bello come il giorno,
cattivo come il tempo
quando il tempo è cattivo,
questo amore così vero,
questo amore così bello,
così felice,
così gioioso,
così irrisorio,
tremante di paura
come un bambino quando è buio,
così sicuro di sé,
come un uomo tranquillo
nel cuore della notte,
questo amore
che faceva paura agli altri
e li faceva parlare e impallidire.
....................


E poi?

Alla fine degli anni settanta
e nel decennio successivo,
i nostri bambini a scuola
si interrogavano sull'immagine
e sulla morale di 

📌
Al funerale di una foglia morta

Al funerale di una foglia morta van tre lumachine.
Han la conchiglia nera e il lutto sulle corna.
Se ne vanno al buio di una sera d’autunno,
ma ahimè quando son giunte è di già primavera:
le foglie che eran morte sono tutte risorte
e le due lumachine sono proprio deluse. 
Ma ecco viene il sole e il sole dice loro:
Suvvia prendete il tempo, il tempo di sedere,
di bere un buon bicchiere di birra se vi va
e se vi fa piacere prendete l’autobus.
L'autobus per Parigi partirà questa sera,
vedrete molte cose ma non prendete il lutto
che v’incupisce gli occhi e inoltre v’imbruttisce;
le faccende di morti non son mica belle,
riprendete le tinte,  le tinte della vita.
Allora gli animali e gli alberi e le piante
si mettono a cantare, cantano a squarciagola
il vero canto vivo, il canto dell’estate
e tutti giù a bere e tutti giù a trincare.
È una gran bella sera, una sera d’estate
e le due lumachine fanno ritorno a casa,
se ne vanno commosse e tutte rallegrate,
hanno bevuto molto, barcollano un tantino
ma la luna nel cielo le sorveglia in cammino. 


E adesso tocca a voi!
Che ne dite?
Vi va di commentare?



📌
L’argomento di oggi è Jaques Prévert che mi ha riportato indietro nel tempo.
Per le persone della mia età è stato molto presente. Ricordo che quando frequentavo le superiori noi ragazze avevamo il diario pieno delle sue magiche frasi, delle prime righe di poesie o di quelle che più ci colpivano. Andava molto di moda il romanticismo e davvero per me si può parlare di periodo storico.
Prevért è il poeta dell’amore, non sentimentale e fine a se stesso, ma di quell’amore che aiuta a sconfiggere il male, i dispiaceri che la vita ci regala pure spesso. Ci induce a cercare di non soffrire troppo per gli accadimenti ma a vivere quella vita che spetta a ciascuno di noi. Trovo che questa sia un’indicazione molto interessante anche dal punto di vista intellettuale e non solo pratico.
Ogni periodo logicamente ha i suoi, possiamo dire, Eroi, persone di riferimento che prevalgono e influenzano in qualche modo. Oggi spesso sono martelli battenti e non sempre positivi. E’ qui il guaio. Seguire un poeta può aiutare ad assorbire valori ma seguire certi Influencer può essere disastroso.
Oggi è molto di moda Alda Merini e come apro un Social mi trovo a  leggere almeno una delle sue poesie. E’ una poetessa moderna e a  me piace molto, anche se non apprezzo proprio tutte le sue poesie, ma questo è dato dal fatto che ho un vissuto diverso e non posso immedesimarmi in ogni suo concetto.
Claudia 



📌
Oggi parlando di Jacqques Prévert ci siamo calate nel periodo  storico francese di questo poeta che è morto nel 1977.
Nel suo vissuto ha sempre esaltato l'amore che, secondo lui, è alla base di tutto. Ne parla  con tanti aggettivi: fragile, tenero, disperato e bello come il giorno. 
Nelle sue poesie, che sembrano canzoni, ci dice di non rattristarci del male quotidiano che ci può accadere, ma di tirare avanti con un senso di positività perchè la vita è sempre bella e il sole è sempre più bruciante.
Silvana



📌

Jacques Prévert esalta l'amore. 

Il  funerale di una foglia morta.

Le vedo queste lumachine che con i loro tempi intraprendono un viaggio inutile. Mi affascina questo poeta che ignora le rime e se ne va in giro per il foglio dicendo l'ovvio. Non prendete il lutto, vi incupisce gli occhi e vi imbruttisce. È vero, ma sembra dissacrante affermarlo dicendo questa verità senza addolcirla.

C'è un invito palese a prendere un pullman, un mezzo veloce per andare in un altro luogo dove la vita scorre allegra, dove ciò che si vede non rattrista il cuore, dove la vita sarebbe meno angosciante. Non è importante incupirsi per la fine di una foglia, perchè quello è il suo destino, è una fine decretata da sempre. 

Noi lumachine di oggi, ci dovremmo ricordare di queste cose, noi sempre acide, sempre tirate, sempre con la bocca piena di verità. Le faccende dei morti non sono mai belle.

Accogliamo l'invito a distaccarci dalle cose tristi, dalle cose che spariranno da sole con l'evolversi delle stagioni della vita, con il passare del tempo, così come l'evolversi della notorietà dello stesso Prévert  che passerà di moda a favore di altri miti come quelli di Alda Merini, Édith Piaf, De André e altri e che conosciamo meglio perchè sono più vicini a noi nel tempo. E' inevitabile.

Rita



📌

Un ricordo di Jacques Prévert e delle sue poesie che sembravano canzoni. Un poeta molto malinconico, però cantava l'amore e per me era come un sogno, mi sembrava di essere dentro la poesia, in una favola.

Cantanti famosi cantavano le sue poesie interpretando il suo modo di esprimersi anche un po' triste.

Nel momento del suo parlare parigino si era in un momento brutto, quello della guerra a Parigi, perciò era un parlare molto intenso. Il poeta nel suo parlare francese rimaneva molto dolce e chi  cantava le sue poesie lo faceva con molta intensità e trasporto. Io ero giovane e non ascoltavo molto perché era un altro tipo di musica che in quel momento frequentavo. Tuttavia la mamma l'ascoltava e la radio le trasmetteva spesso. Mi sembra che fossero anche cantate da Ive Montand, sempre molto struggente con la sua  musica e sensuale, così mi piaceva molto a volte ascoltarlo, anche se non capivo le parole, ma la musica mi emozionava e, a distanza di anni, solo a parlarne sento ancora quella musica e la stessa emozione.

In questa occasione sono andata a cercare... e sono stata catturata da questa poesia, da queste verità.

Non chiedere alla foglia di non muoversi.

Non può... c'è il vento.

Non chiedere al sole di rimanere immobile.

Non può... c'è la notte.

Non chiedere all'uomo di vivere in eterno.

Non può... c'è la morte.

Non chiedermi di non amarti.

Non posso... ti ho vista. (Jacques Prévert)

Alba




📌

Oggi si ritorna al passato in modo romantico, si parla di Jacques Prévert il poeta francese che era tanto di moda nella mia gioventù.

Come è stato importante leggere le sue parole ricche d'amore nei giorni in cui ci si innamora! 
Leggendo i suoi versi quando il mio cuore batteva per quel bel ragazzo, i brani delle sue dolci poesie diventavano la mia storia immaginaria, mi sembrava di vivere personalmente la realtà della situazione, anche se poi la realtà era diversa, molto diversa...
Leggendo quei versi io mi sentivo al buio e mi sembrava di vivere quei  momenti emozionanti stretta tra le braccia del ragazzo dei miei sogni. 
Prévert  mi ha dato  tante emozioni, mi ha insegnato che è l'amore che risolve tutte le situazioni, solo attraverso l'amore si ha la felicità e questo me l'ha insegnato sia attraverso le sue poesie che tramite le canzoni, interpretate da  Yves Montand, che rendeva, con la sua calda voce, ancora più romantici quei testi meravigliosi. 
Ho letto e riletto le fantastiche poesie di Prévert su un libro che mi era stato regalato tanti tanti anni fa e che ora dorme nella libreria, sciupato dal tempo e  dalle mie mani che l'hanno sfogliato un'infinità di volte regalandomi sempre tanta emozione.
Lauretta



📌 
Jacques Prevert... chi era costui? Sì, mi viene da chiedermelo, anche se oggi so bene che era un poeta francese, ma negli anni in cui frequentavo le scuole non faceva parte dei programmi scolastici a differenza di Ungaretti e Quasimodo suoi contemporanei.
Negli anni settanta anche in Italia si cominciò a conoscerlo, soprattutto perché  i temi delle sue poesie declamavano l'amore, in tutte le forme possibili, che secondo lui era l'unica salvezza di un mondo da lui ritenuto ingiusto.
Le sue poesie regalavano, ed ancora regalano, emozioni e parlano di amore, fantasia, libertà,  sogni.
Non sono molto attratta dalle sue poesie, tuttavia le ho lette ed una in particolare mi piace molto: "Questo amore", molto lunga e significativa perché mi comunica emozioni che ho conosciuto in ogni sfaccettatura.
Termino le mie riflessioni segnalando i versi di questa poesia, i primi li avrete già letti qui sopra, e spero di convincere qualche frequentatore de "La Panchina" a leggerla per intero.
Mariella



📌









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