Gabriela Mistral
Gabriela Mistral, nata Lucilla de Maria del Perpetuo Socorro Godoy Alcayaga
il 7 aprile 1889, è una poetessa di grande rilievo nell'ambito della poesia cilena
e di tutta la poesia sudamericana.
È stata un’importante figura di riferimento per la cultura, la
letteratura e la società latino-americana del ventesimo secolo.
Nel 1945, è stata la prima donna dell’intero continente ad essere insignita
del Premio Nobel per la Letteratura.
Abbandonata dal padre a tre anni e cresciuta in un mondo femminile, con sua madre e la sorella più
grande di lei di quindici anni, visse in una situazione di estrema indigenza. Ebbe
una vita difficile che influenzò il suo pensiero.
Fu paladina delle donne e si adoperò nel sociale.
Morì a New York, il 10 gennaio 1957, a causa del diabete e di malattie cardiache di cui soffriva.
Nelle sue poesie ne troviamo di femministe ma anche di quelle più tenere
e piene d'amore come le poesie dedicate alla sua mamma e al suo Romeo.
Iniziò a scrivere poesie già in età adolescenziale.
Ammirò molto Gabriele D'Annunzio e a Frederick Mistral, da cui nomi trasse appunto il suo nome d'arte.
Ecco due delle sue poesie:
🌹
Paradiso
Distesa lamina d’oro
e nell’adagiarsi dorato due corpi
come gomitoli d’oro;
un corpo glorioso che ascolta
e un corpo glorioso che parla
nel prato in cui nulla parla;
un respiro che va al respiro
e un volto che trema d’esso,
in un prato in cui nulla trema.
🌹
Ninna Nanna
Il mare le sue mille onde culla divino;
odo i mari innamorati mentre cullo il mio piccino.
L’errabondo vento, a notte, culla le spighe;
odo i venti innamorati mentre cullo il mio piccino.
Iddio Padre i mille mondi culla senza un brusio.
Sento il gesto suo nell’ombra
mentre cullo il bimbo mio.
🌹
0 commenti:
Posta un commento