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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Dell'acqua








Vi propongo la lettura di un post 
del 25 giugno 2019



Buongiorno!

Intorno alla nostra panchina oggi si avvertono suoni gentili.
Scorre l'acqua vicino a noi. 
Canta e va.
Sopra tutto un'umidità impalpabile, timida, ma decisa a pervadere ogni cosa.
Immergersi in questo pulviscolo cheta le nostre ansie, ristora, infonde benessere e nuova vita.
In lontananza si intuisce lo scroscio di una piccola cascata. 
Più vicino il ruscello saltella sui sassi levigati dal tempo.
Sul verde intorno, anche sulla fogliolina più piccola, sul magro ago del cedro, la rugiada ricama brillanti preziosi.

Forse è proprio per questo che l'acqua da sempre è stata vissuta, oltre che come elemento fondamentale della vita, come un punto imprescindibile di molte filosofie, stili di vita, religioni.
Mi vengono in mente molti riti purificatori, penso che questo accada anche a voi. Proviamo a vedere... dunque, l'immersione nel Giordano e il battesimo, l'aspersione dell'acqua nelle benedizioni, l'acqua di Lourdes... e questo solo per restare nel nostro piccolo ambito.

Da sempre si conoscono riti popolari legati all'acqua. 
Scommetto che molti di voi ricordano che per togliere il male, per contrastare un malocchio che toglie la gioia di vivere, si ricorreva - o forse si ricorre ancora? - ad un rito con l'acqua in cui si lasciavano cadere delle gocce d'olio per leggere quanto aleggiava di brutto lì intorno.

In questi giorni poi, e noi per primi, abbiamo sentito molto parlare dell'acqua di San Giovanni, quella che si prepara la notte del 23 giugno immergendovi i fiori più belli e le erbe più profumate, appena recisi, che viene poi lasciata fuori alla splendida magia della notte.
Che colori e che  profumi al mattino! 
Aspergersi, bagnarsi, lavare mani e viso con quest'acqua deliziosa, oltre che essere di buon auspicio e purificatrice di ogni bruttura, ci regala il lusso di un momento personale, ma anche collettivo, gradevolissimo e profondo.
Ci riporta con garbo all'essenziale della vita senza tante complicazioni ed orpelli.

Ecco, così, fontane, fontanelle, fontanili, grondaie, pensati ed istoriati con amore e con cura.
E quanti oggetti sono stati creati per fare dell'acqua quasi una divinità! 
Ci avete mai pensato?
L'arte nei secoli ha costellato la realtà a noi vicina di opere ispirate all'acqua grandiose, molto importanti e bellissime. Ne cito una o due per tutte... la Fontana di Trevi, quella dei Fiumi...
E che dire delle bellissime acquasantiere? 
Ne esistono di meravigliose, ma anche la più semplice ha un fascino incredibile.

Intorno alla nostra panchina io sento e vedo tutto questo, mentre sento echeggiare "Le fontane di Roma" di Respighi.
Insomma, io mi sento proprio bene!
Spero vivamente che anche voi, amici de "La Panchina" vi siate lasciati trasportare in questo ancestrale mondo dell'acqua, quello che ci richiama persino al ventre materno, al  brodo primordiale, al principio di tutto intorno a noi.

Tornate ancora ad allietare e a godere di questo luogo ameno e carezzevole che è il mondo delle parole intorno alla nostra panchina.
Allenare i muscoli della mente e del cuore fa bene a noi e al mondo che ci circonda, vero?





Pensare o ripensare all'acqua
riporta sempre a tematiche
che coinvolgono il nostro profondo.

È un po' come scendere e salire
quelle simboliche scalette
di cui parliamo spesso.

Vi va di giocare
con la magia dell'acqua
e raccontarci
le vostre avventure?


Pronti?
Via!



🌊🌊🌊
Io e l'acqua
L'acqua è sorgente di vita e serenità! 
Questo è il mio pensiero di oggi perché in realtà ne ho sempre avuto timore. 
Ne ho timore da quando ero piccolina e mia madre voleva che imparasse a nuotare in male con l'insegnamento del bagnino. 
Avevo timore di questo immenso Mar Tirreno che sembrava non finire mai. Avevo paura di allontanarmi dalla riva: appena avvertivo che non toccavo sentivo un senso di instabilità ed entrare nel panico. La stessa cosa accadeva in piscina durante l'inverno. Avvertivo un gran freddo e le labbra mi diventavano viola. 
Non vi racconto quanto si arrabbiava mia mamma e quante brontolate mi sono presa! Perché non mi divertivo come gli altri bambini? Perché se avevo freddo non mi muovevo anziché stare ferma immobile? 
Quanti perché è sensi di colpa mi frullavano nella testa. 
L'acqua non era proprio il mio elemento naturale. 
Lo diventava solo per dissetarmi: come era buona e fresca l'acqua della fontana del paese natio dei miei genitori! Scendeva in gola che era un piacere! Oppure adoravo stare ad ascoltare il rumore della pioggia quando batteva sul tetto. Come era rilassante ascoltare quella dolce ninna nanna! 
Acqua. Non ricordo da cosa nasce questo mio terrore per l'acqua. Solo negli ultimi anni sono riuscita a fare "il morto" e a rilassarmi, a lasciarmi cullare dove non tocco, ma se penso ad una vacanza in crociera... ecco l'ansia che torna. 
(Monica)




🌊🌊🌊
Pesciolini
Ero molto piccola e vivevo immersa profondamente nel mondo delle emozioni.
Quel giorno avevo sete, ma non ero nel posto adatto.
Mio padre mi disse che c'era una bottiglia piena di acqua pulita. Potevo sorseggiarla da lì direttamente, visto che non c'erano bicchieri. 
La cosa già non mi andava proprio a genio, però la sete era tanta, così decisi di "bere alla bottiglia"... che orrore! 
Un piccolo sorso, due... Oh, che senso di benessere, però! Che buon sapore aveva l'acqua!
La bottiglia era pesante per me, ma io diligentemente l'avevo sollevata... e avevo bevuto.
Bello quel vetro verde! Che luce! E bellissima l'acqua che si muoveva all'interno! All'improvviso... Aiutooo!!! 
Dei minuscoli pesciolini guizzavano in fila indiana seminascosti nel movimento dell'acqua. 
L'occhietto nero e vispo, mi guardavano impertinenti.
Il cuore mi si fermò... paura, disgusto, sorpresa. Non ho buttato per terra la bottiglia perché già ero molto riflessiva, ma il terrore che provai lo ricordo ancora come fosse adesso.
A nulla valse la rassicurazione di mio padre. 
Ancora adesso mi torna in mente questa scena ogni volta che vedo muovere del liquido in in una bottiglia. Che sia acqua o che sia olio non posso fare a meno di rivivere quel momento.
Naturalmente i pesciolini non c'erano. Era stato tutto un gioco di luci e di riflessi tra le bolle d'acqua che andavano su e giù, mentre muovevo la bottiglia.
(Vanina) 




🌊🌊🌊
Sulla sponda del fiume
Alcune volte, sul tardo pomeriggio, d'estate vado sul fiume. Portiamo poltrone, tavolo da picnic per la cena. 
L'acqua davanti a noi scorre veloce, il sole ci si rispecchia. 
Tutto intorno c'è una pace fantastica. Sentiamo soltanto il vento che muove le foglie argentate dei faggi, che ci sono lungo la riva e sembra quasi che sussurrino qualche parola. 
Sotto il ponte ci sono delle papere che tutte in fila nuotano e rispettano una loro distanza come fossero guidate da un adulto. 
L'acqua è di un colore azzurro, quando il cielo è sereno. 
Fissando lo scorrere delle acque vengono tanti pensieri: Di dove nasce questo fiume? Dove scorre? E quanto ancora dovrà percorrere per arrivare al mare? 
A volte in lontananza vedo dei bambini che tentano nei pozzi più bassi di mettere i piedi nell'acqua. 
Com'è bello e rilassante stare su una sponda del fiume a guardare l'acqua, divagando in liberi pensieri!

(Silvana)




🌊🌊🌊
L'acqua
L'acqua è fonte di vita ma non solo. 
Pensando all'acqua mi sento bene, la vedo intorno a me in movimento. 
Come la vita non è statica, non si fossilizza, così l'acqua. Zampilla, fonte sempre viva, allegra. Non si può essere tristi di fronte a una cascatella di acqua. 
Ecco, penso all'acqua e vedo una sorgente cristallina, pochi getti che sgorgano zampillanti nel terreno e lo rendono fecondo. Dopo appena un metro c'è nuova vita, ha già portato frutto. Chissà perché mi immedesimo in questa zampillante fonte di vita! Feconda! Io stessa sono acqua, sono fonte, sono feconda, sono portatrice di frutto. Sono in movimento. 
Ci sono zone nella mia vita forse paludose di cui non vado fiera, ma ci sono. Ci sono percorsi acquattati in anfratti tenebrosi. Specie all'inizio del mio cammino la mia acqua e irruenta. Alimenta un torrentello mai domo che non gode abbastanza di ciò che ha, ma corre indomito incontro a ciò che ancora può avere, con il risultato di aver corso senza aver goduto della gioia. 
Negli ultimi anni il torrente ha perso la sua irruenza e questo può essere un vantaggio, ma non è detto. L'acqua ha perso il brio ma non ha rimpianti. Cerca, si sforza di essere feconda e a volte arranca ma va avanti. 
C'è la volontà, forse non c'è la forza, ma l'acqua cambia giorno dopo giorno. Va avanti. Potremmo dire, finché c'è acqua c'è vita!
(Rita)




🌊🌊🌊
Vivere l'acqua
L'acqua è fondamentale ovviamente, anche se quando piove lì per lì ci disturba a meno che non abbiamo particolare interesse che, come succede per tutte le cose che ci abbisognano, sia nostro primo pensiero guardare il cielo sperando in qualche nuvoletta carica.
Bellissimi i torrenti e le cascate e le dighe colme, pronte a partire in caso di emergenza. 
Ma torniamo al torrentello, al tempo passato. 
Cosa bella era per me andare alla cascatella (che purtroppo ora non esiste più) con le amiche a far merenda. Apparecchiavamo sul prato con la tovaglietta e bevevamo l'acqua che sorgeva dal foro del monte. Sarà stata pulita? Mah, sono sempre di questo mondo! Ah, ah... 
Un altro ricordo affiora: il salto del pozzo, da una sponda all'altra, veloci. Una volta però Paolo ci finì dentro ma essendo molto allenati a quel tempo di gioco non successe assolutamente nulla, all'infuori delle brontolate delle donne che volevano lavare i loro panni e soprattutto delle urla di sua madre spaventata. Noi invece eravamo morti di risa, come si dice da noi in montagna! 
A proposito di montagna. Oggi sono a Lucca e mi sta venendo in mente che durante il tragitto per andare e venire dal Monte Amiata, osservo con tanta ammirazione e soddisfazione una casetta che un tempo era un mulino in riva al fiume. Che acqua limpida e che salti spumeggianti su quello stretto letto ricco di sassi ben levigati da quell'incessante movimento! È un dipinto quell'immagine che mi resta in mente e che mi fa pensare a un paesaggio incantato. Una casa vicino al fiume mi è sempre piaciuta. Quando a scuola facevamo il disegno era il mio preferito. Disegno libero? Si, ma sempre quello!
(Claudia)




🌊🌊🌊
Un trans psichedelico
Il tema dell'acqua è immenso, così come lo è la vita. 
Veniamo al brodo primordiale attraverso mille trasformazioni evolutive; il singolo inizia a muoversi nel liquido amniotico finché non vi può essere più contenuto e irrompe fuori con la sua acqua sfruttata appieno, fuori nella vita dove l'ossigeno irrompe nei polmoni e li muove, ogni attimo fino alla fine della propria esistenza. 
Così conosciamo l'ambiente che ci circonda che per tre terzi è appunto acqua, in tutte le sue forme e temperature. 
Sull'acqua le città e nell'acqua le creature natanti e le imbarcazioni a filo d'acqua che avvicinano tutti i luoghi della Terra. Acqua che scivola dai monti verso le valli, correndo fresca in mille rivoli e canali per ricongiungersi al mare e poi al cielo, per ritornare in un ciclo perenne. 
Francesco la chiama sorella, Io la definisco madre, la grande madre che con la terra nutre le sue creature.
In un periodo nel quale lavoravo per aumentare la consapevolezza con tecniche perlopiù meditative, ho avuto una percezione molto particolare, senza andarla a cercare ma così, in modo semplice e naturale: mi trovavo sotto la doccia appena tiepida per procurarmi un poco di refrigerio perché era estate piena e la morsa del calore non accennava ancora ad allentarsi. Il getto frammentato della "cipolla" creava sul mio corpo accaldato mille rivoli tortuosi che partendo dall'alto scendevano copiosi fin sulla liscia base bianca e lucida del "piatto" dove venivano risucchiati in chissà quali meandri nascosti... 
La percezione dell'acqua su di me era come un trans psichedelico sconosciuto ma palpabile, nella sua liquida consistenza come il tocco di innumerevoli dita divine e angeliche che mi trasportavano, attraverso la soglia dei sensi terreni, in un oltre etereo luminoso e pacificante. 
Io ero acqua e l'acqua era me, un tutt'uno perfetto e indissolubile. La stessa sensazione la provai nuovamente mangiando una mela.
(Elisabetta)




🌊🌊🌊
Risparmiamola 
L'acqua è vita. 
Mi ricordo un viaggio fatto in Tunisia dove ho visto delle oasi in mezzo al deserto che non mi aspettavo, una cosa straordinaria, che non consideri e non ti aspetti di vedere.
Della vegetazione lussureggiante in mezzo al deserto! E allora consideri quanto sia importante l'acqua. I miracoli che fa. Addirittura nel deserto c'era un'oasi con una grande cascata in mezzo a delle rocce. Io non ho potuto fare a meno di farmi una bella doccia. 
Noi utilizziamo l'acqua come fosse una cosa normale. Eppure bisognerebbe riflettere di quanto spreco ne facciamo. Sul pianeta le poche terre emerse sono circondate da acqua, ma tanta gente ancora muore per non averla nemmeno per bere. Anche il corpo umano ne è pieno e, se si pensa che si nasce dentro il ventre della madre nell'acqua, possiamo comprenderne a grande importanza. 
Fino a che riusciamo a berla si vive, anche se è una sola goccia. 
Grazie per tutto questo che ci ha donato la natura. 
Risparmiamo l'acqua.
(Alba)




🌊🌊🌊
Un fiume lungo una vita 
Al mio paese d'origine, tantissime sono le cascate, grandi e piccole, ma questa che voglio raccontare è la più grande della zona con il suo salto di 143 metri. 
La sua imponenza è spettacolare e la forza dell'acqua riesce a creare uno spostamento d'aria incredibile, tanto da formare un vento fresco che sposta le fronde degli alberi e i capelli dei visitatori. 
Il torrente che si crea dalla cascata inizia poi a scendere e trova punti dove lo spazio gli consente di andare giù dolcemente e altri dove si trova costretto ad insinuarsi in forre scavate nei millenni dall'acqua che sono davvero impressionanti. 
Nei punti dove l'acqua scende dolcemente la vegetazione abbonda e quasi nasconde il percorso che tantissimi amanti della natura affascinati da questo torrente, nei millenni, hanno creato con il loro calpestio, seguendo il lungo percorso fino ad arrivare alla pianura dopo un viaggio che ha arricchito lo sguardo e il cuore del camminatore. 
Il sentiero che costeggia, anche con qualche difficoltà il fiume, è davvero suggestivo e chi lo segue non potrà mai dimenticare l'entusiasmo creato dal paesaggio, dalla vegetazione, dalle rocce baciate dall'acqua gelida del Toce. 
Questo fiume mi ha sempre ricordato il percorso della nostra vita: l'entusiasmo della gioventù, l'agitazione dei momenti difficili della nostra esistenza, la calma dei momenti sereni e la fine nel lago dei nostri ultimi giorni.
(Lauretta) 




🌊🌊🌊
Acqua... che meraviglia! 
L'acqua... Che meraviglia!
Il mio primo pensiero corre al battesimo di Gesù, alla sua immersione nel fiume Giordano, uomo senza peccato che si carica di tutti i nostri peccati per donarci la salvezza. 
Il nostro battesimo sempre con l'acqua che ci fa rinascere a vita nuova, figli del Dio di Gesù Cristo. 
Acqua fonte di vita e di rinascita. Niente esisterebbe senza di essa, elemento essenziale per la nostra vita e per il nostro pianeta; fiumi, cascate, laghi. 
Come non vedere la meraviglia e lo stupore nei nostri occhi quando siamo davanti all'immensità del mare. 
Mare... quanti ricordi! Momenti magici vissuti con mio marito quando con il gommone giravamo le coste dell'Isola D'Elba. 
Le albe, i tramonti, le ore passate a farci cullare dalle dolcissime onde. A fatica la sera tornavamo al porticciolo. 
In questo momento, mi torna alla mente un'altra esperienza non bella vissuta in mare che comunque ho sempre sentito amico; da ragazzini i nostri genitori ci portavano la domenica a Viareggio. 
Prendevamo il pattino per andare un po' al largo. Un giorno caddi in acqua e stavo per affogare. Il mio amico Mario riuscì a rimettermi sul pattino, sicuramente mi salvò la vita. Certamente sono una donna amante dell'acqua, come posso annaffio, bagno e mi bagno! A "La Panchina" si parla dell'acqua. Questi sono i miei pensieri ed i miei ricordi che desidero oggi condividere con voi.
(Piera)




🌊🌊🌊
Bertavelli... e anguille
Acqua corrente, la beve il serpente, la beve il buon Dio, la posso bere anch'io"
Quante volte nella mia infanzia ho recitato questo detto! Davanti a casa mia, negli anni cinquanta ( ma anche oggi, solo che le cose sono cambiate in peggio), passava un fosso, lungo il quale c'erano parecchi lavatoi comuni a tutti che ora non esistono più. Noi, come altre famiglie, avevamo il nostro. Quando la mamma andava a lavare i panni, scendevo le scalette, salivo sulla pietra del lavatoio e immergevo i piedi nell'acqua fresca. Aspettavo così che gli amichetti facessero la stessa cosa e, ad un certo punto, lungo il fosso riecheggiavano i nostri richiami, gli scherzi, le risate, i canti. Aspettavamo la chiamata degli amici che abitavano nella corte vicina e...via a piedi nudi lungo il fosso, passando sotto i ponticelli che amplificavano le nostre voci, fino a raggiungere gli altri. Ed allora, fra risate e schiamazzi, raccoglievamo sassi, catturavamo girini, ci schizzavamo felici ed infine immergevamo le mani nell'acqua limpida, sciambrottandola e dicendo: acqua corrente... Congiungevamo le mani, le riempivamo di acqua fresca e ci dissetavamo!
Ma non solo! A sera c'era il rito dei bettibelli (noi li chiamavamo così, ma in realtà sono i bertavelli.  Ricordate? Erano reti di ferro cilindriche) che venivano messi sotto i ponti e la mattina successiva, di buon'ora, tutti a vedere quante anguille vi erano rimaste intrappolate! Erano quelli i pesci dei nostri pranzi, insieme ai ranocchi che andavamo a cercare con i retini nelle fosse lungo i campi!
Acqua, bene prezioso, fonte di vita, fonte di gioia, amica degli anni felici della mia infanzia ed ancora oggi  compagna della mia vita.
(Mariella) 



🌊🌊🌊


















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