Giochi segreti
💥 1.
Era di novembre. Correva l'anno 1538.
Nel giardino della grande proprietà, andava in scena qualcosa di davvero molto particolare.
Nella grotta semibuia ai margini del prato, la donna di giallo vestita se ne stava mollemente adagiata su quel pavimento troppo duro, inospitale. Stranamente sorrideva all'uomo che in piedi dietro di lei bradiva un lungo pugnale, guardandola intensamente. Il braccio morbido della donna si levava ad accarezzare quell'attrezzo che a tutti sarebbe apparso un'arma molto molto pericolosa. Sì, ad accarezzare!
"Che uomo straordinario sei, mio signore! Grande, possente... e coraggioso!" mormorava con enfasi la donna, adulando l'uomo che la sovrastava. "Guardami! Guardami ancora così, mio impagabile signore!".
Solo un attimo di pausa, poi continuò: "Che emozione vedere la grazia con cui manovri il tuo pugnale! Sembri un dio accorso a salvarmi. Solo tu sai farlo così... con cotanta grazia e maestria. Sei così bello da commuovere!".
All'improvviso la donna interruppe il suo bel discorso perché l'aveva colta un pensiero del tutto nuovo e subito dopo sbottò in una sonora risata "Ah, ah, ah... Se quel frate laggiù per caso si volta, crederà che tu voglia uccidermi! Ah, ah, ah! D'altra parte cosa vuoi che ne sappia un frate dei giochi amorosi!" concluse maliziosa.
💥 2.
Infatti, sul prato poco distante dalla grotta, si svolgeva una scena di tutt'altro tipo: un frate stava rialzando con fare caritatevole l'uomo che gli si era inginocchiato all'improvviso davanti; dagli abiti si arguiva che fosse un nobile. Cosa stava realmente accadendo?
Il frate aveva appena ascoltato una confessione molto importante, ma del tutto imprevista... e l'uomo inginocchiato prostrato ai suoi piedi gli era apparso sinceramente pentito e convincente. Per questo lo aveva assolto e lo stava invitando a rimettersi in piedi. Tuttavia mascherava con fatica la sorpresa per ciò che aveva appreso da lui.
Così la sonora risata della donna in giallo lo aveva colpito come uno schiaffo, ma ciò che vide poi lo disorientò del tutto. L'uomo che stringeva con troppa forza il lungo pugnale non rideva affatto. Sembrava addirittura che volesse colpire la donna indifesa... che invece rideva. Cosa doveva fare?
Se avesse urlato o si fosse mosso, il braccio dall'uomo si sarebbe potuto abbattere sulla donna prima che lui avesse potuto raggiungerli. La reazione fu immediata: il frate si immobilizzò, impietrito da quanto stava accadendo. In quella ricca proprietà era entrato solo per caso da pochissimi minuti, dopo un lungo estenuante cammino. Mai avrebbe immaginato di trovarsi immediatamente in quella situazione.
(continua)
0 commenti:
Posta un commento