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della mente e del cuore

Buona lettura



Racconto - Giuliana






 

G i u l i a n a


🌲
Fu subito dietro l'angolo. Arrivò come un pugno nello stomaco.
Era già da più di un'ora che Giuliana camminava su una pista ciclabile lungo il fiume, sotto il sole di luglio. Ancora il passo era spedito, ma che sudore appena il sole sbucava dalle nuvole! Così, arrivata in prossimità del ponte di legno che consentiva l'attraversamento del fiume, decise di entrare all'interno della pineta vera e propria, superando una catasta di tronchi ben allineati, recuperati dalla pulizia della scarpata sulla riva destra del Sarca.
Fu subito dietro l'angolo che ci si trovò faccia faccia. Le arrivò come un pugno allo stomaco. In una luce spettrale che non aveva previsto, si trovò davanti a qualcosa di strano: un'incomprensibile figura delle forme confuse fluttuava in una notte altrettanto confusa colorata di rosa e di violetti. Giuliana si immobilizzò impaurita e cominciò a tremare.
Spaventata da morire per la sorpresa, rimase a fissare quella forma non facilmente comprensibile.
Man mano che meglio osservava, però, cominciò inspiegabilmente a calmarsi, irretita da una nuova sensazione che le nasceva da dentro, profonda quanto inspiegabile.


🌲
L'atmosfera era completamente cambiata. Un velo di magia ricopriva adesso ogni cosa. Fu proprio in quel momento che Giuliana riconobbe il luogo in cui si era venuta a trovare e capì di essere finita ancora una volta davanti alla Fonte Diamantina.
No, non si poteva sbagliare. Lo scorrere eterno dell'acqua diamantina era sempre quello.  Cantava immutato e immutabile sulla pietra levigata dagli anni. Immobile e stupefatta, Giuliana godette dello spettacolo per un tempo indefinito, poi qualcosa cambiò.
La piccola radura, fino a quel momento deserta, si stava via via affollando. L'animazione cresceva di minuto in minuto. Mille gridolini, qualche canto sommesso, risatine e trilli a sfidare i pettirossi e le cinciallegre nei nidi. 
Rapita da quei suoni, imbambolata, Giuliana, istintivamente, fece un  repentino salto all'indietro, quando l'immagine confusa che l'aveva così sorpresa, si sciolse senza alcun preavviso in due figure leggere e danzanti.
Con un tuffo al cuore, riconobbe immediatamente Dia, la dea dell'adolescenza, che trascinava con sé in un ballo armonioso un ragazzo bellissimo. Questi la guardava con occhi adoranti, seguendo il ritmo di una melodia che Giuliana non riusciva, però, a percepire. Non poteva crederci... in un microsecondo era tornata indietro a tanti tanti anni prima, quando la poesia di un mazzolino di anemoni l'aveva fatta sognare.


🌲
Annunciate dal loro ridente brusio, le adolescenti, nei loro veli di opale, sciamavano verso la fonte. Intrecciarono danze, dondolarono insieme sui rami pieni di gemme, raccolsero fiori, ne fecero ghirlande odorose, si bearono dell'aria primaverile.
Infine si bagnarono nella Fonte Diamantina e ne riemersero completamente asciutte.
Giuliana sentì il cuore accelerare al massimo. Un mondo di emozioni sopite le salirono in gola, emozioni forti,  fortissime.  Le parole si bloccarono lì, ma i pensieri divennero vorticosi. Ne era sicura! No, non voleva più uscire da quel mondo fantastico che aveva alimentato la sua adolescenza: la mitologia! Già, la mitologia... che ricchezza per lei esserci entrata. Aveva contribuito a colorare il suo sentire, la sua vita, i suoi sogni.


🌲
Qualcosa rotolò dietro la catasta di tronchi. Alcune voci vicine le giunsero all'orecchio. Una era di bambino.
Giuliana ritornò con dispiacere al tempo presente e si affrettò a raggiungere la pista ciclabile che aveva abbandonato poco prima.
Si ricompose, mente e corpo. Con un po' di fatica, riprese quindi a percorrere l'ultimo tratto di strada prima di andare a pranzo.
Il sole di luglio era ancora caldissimo, ma il Sarca continuava a scorrere argentino sui ciottoli ben levigati del suo letto.
Non si voltò nemmeno più, ma dentro di sé Giuliana era certa che, al sicuro all'interno della pineta, la Dea dell'Adolesenza stesse ancora intessendo dolci danze d'amore con il bellissimo ragazzo sconosciuto.











 

2 commenti:

  1. Ed anche questo racconto è davvero bello! Sarebbe interessante, cara Panchina, riunire questi racconti tutti insieme in un unico volume per poter farli conoscere ed apprezzare anche ai vicini di...casa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse sì... chissà se prima o poi avverrà! Grazie delle tue parole, Mariella cara. 💝

      Elimina

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