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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca insieme - Ci vediamo da te?

 






Ci vediamo da te?


🌳🏭🏫🌳
CASE CASE CASE
Rivista di Interior Design
"La Panchina "



Che bello
trasformarci in giornalisti!

Adesso entreremo
in case molto interessanti,
moderne o classiche,
a nostra scelta.

Quindi 
scriveremo un articolo
sulla nostra rivista
di Interior Design.


Vi va?



🌳🏭🏫🌳


🌳🏭

UN CASALE DI CAMPAGNA

Stai cercando casa? Cosa intendi acquistare?
Che ne dici di un casale di campagna?
Se ci troviamo sulla cifra richiesta, ecco qui la soluzione, la casa migliore. Ma andiamo sul posto,.
Eccoci qui, davanti al cancello si apre una bella strada con i cipressi lungo tutto il tragitto che ci porta al bel parco davanti al portone principale. Al di là del parco si estende la zona coltivata che vedremo dopo.
Già prima dell’ingresso ci troviamo in un’ampia veranda con il forno al lato, un pavimento di cotto antico e un grande tavolo in massello, dove ritrovarsi per mangiare all’aperto e in allegra compagnia.
Entriamo ora in cucina, un grande spazio con arredo in muratura e certo spero che questo non costituisca un problema visto che è tutto ben intonato con il tipo di casale. Ho ben presente che a volte non piacciono granchè travi e travicelli, ma ce n’è solo uno piuttosto grande solamente in cucina; gli altri sono stati tolti perché troppo laboriosi da mantenere. La stanza è ampia e luminosa grazie al finestrone che dà sul vigneto, ora ricco di grappoli quasi pronti per la vendemmia.
A proposito di vendemmia assicuro che non ci sarà difficoltà a reperire il personale qualificato molto adatto per tutti i lavori di campagna.
Scenderemo nelle cantine alla fine del percorso. Le cantine sono indubbiamente il pezzo forte di questa abitazione perché sono dotate di tini e botti di rovere e di una zona dove stivare le bottiglie.
Ma osserviamo meglio la cucina. Da una parte abbiamo una grande parete attrezzata come un laboratorio di golosità e dall’altra un grande tavolo e una madia come fosse una sala da pranzo a parte. 
Passiamo nel salone. E’ dotato di comodi divani ocra e blu ricchi di morbidi cuscini, una lampada da terra facilmente trasportabile, una grande e fornita libreria e pareti tappezzate di quadri di vario genere che la proprietà aveva cominciato a collezionare durante gli anni trascorsi qui.
Due sedie a dondolo davanti al caminetto che nelle sere d’inverno farà buona compagnia con la sua fiamma viva e scoppiettante. 
Ovviamente due bagni. Uno padronale e uno per gli ospiti. Lavanderia al piano sottostante.
Le camere e il guardaroba al piano superiore. Ci si arriva attraverso una scala di legno di facile accesso perché diritta fino in cima con un corrimano in ferro battuto, fatto a mano dal fabbro del paese. 
E’ da apprezzare il pavimento con le tavole perché arreda in maniera calda insieme alle antiche suppellettili.
Questa abitazione ha anche il pregio di possedere la torre dove poter ricavare una stanza per praticare eventuali hobby. Direi che è certamente molto adatta per la pittura perché è luminosissima, quasi sospesa nel cielo.
Non è male, vero?
(Claudia)




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TUSCANY HOUSE 
Le dimore dei V.I.P.

Gentili lettori, dopo la pandemia  che ci ha costretti ad annullare le visite in programma ecco che torniamo a mostrare le bellezze architettoniche delle dimore toscane: le residenze degli acclamati V.I.P. del cinema italiano.
Oggi vogliamo trasportarvi in un luogo adagiato sulla collina ridente di Montepardo ove risiede l'eclettico Diego Abbatantuono, divo non divo, interprete di film importanti quali Mediterraneo e Nirvana, che resteranno impressi nella memoria di un pubblico che ama, dalle atmosfere sognanti, dal sapore retrò a quelle intriganti e attuali del mondo del web.
Percorriamo, dopo qualche chilometro di comode curve, fuori dal frastuono della città, un lungo tratto di strada sterrata che si inerpica sinuosamente sul colle, affiancata da Pini e cespugli di Mirto, avvolta dai profumi  che solo la flora autoctona può effondere.
Ecco il grande cancello di Casa Abbà che si apre selenziosamente, accogliente, per trasportarci sul lungo viale di Cipressi alla cui convergenza si intravede il casale dal colore  mattone-rosato, tipico degli  ameni luoghi toscani.
Sul grande portone ad arco un maggiordomo compunto ci invita ad entrare con un largo gesto della mano guantata; al di la del muro di cinta siamo colti dalla meraviglia: un parco immenso fresco e curato, con alberi d'alto fusto, cespugli rigogliosi ben potati e aiuole sapientemente  composte con magnifici fiori di diverse sfumature: Iris viola con Pansè gialle e azzurrine, Peonie rosate bianche rosse e color arancio, cosi leggiadre che sembrano di carta setificata e poi Tulipani dai lunghi steli, Rose, le belle regine dei giardini, turgide e magicamente profumate, inebrianti e altere; non mancano rampicanti di Bouganville violetti, arbusti di graziosi Lillà e  Melograni contenuti e armoniosi.
Fontanelle con limpida fresca acqua che gorgogliando e  pippiolando esce da tubi di Bambù in una conca rotonda circondata da erbe acquatiche che si muovono leggermente rimandando intorno mille goccioline iridescenti accompagnate da un sapiente gioco musicale che si ripete evocando atmosfere di terre lontane...
Siamo giunti alla fine della prima puntata: Tuscani House vi aspetta con la prossima uscita di luglio per la visita all'interno della residenza, alla vigna e alle "cantine" che  semplicemente vi stupiranno cosi come il servizio fotografico e l'intervista che completeranno il nostro fantastico tour.
(Elisabetta)      




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VIVERE AL MARE 

Questo mese vi invito a visitare con me un gradevole alloggio non lontano dal mare. 
Ho scelto di presentarvi proprio questo perché in uno spazio non particolarmente ampio, circa centiventi metri quadrati, offre molti vantaggi e molte opportunità a chi lo abita.
Dunque, si tratta di un appartamento, sito in una palazzina degli anni trenta e si erge sulle mura medievali di una piccola città balneare. L'edificio si trova quindi nel centro storico e a traffico limitato.
Ha affacci interessanti su quattro lati con molto verde pubblico e privato, in particolare uno di essi spazia su un'imponente rocca rinascimentale e sui suoi giardini. È a cinque minuti a piedi dalla spiaggia.
L'edificio comprende due altri appartamenti della stessa grandezza, uno al piano rialzato ed un secondo a quello seminterrato su due lati. Un ulteriore piccolo alloggio è stato ricavato all'ultimo piano ed è corredato di una magnifica terrazza articolata.
Non lasciatevi ingannare dal numero delle abitazioni, perché a parte il fatto che ognuna di esse si trova su un piano esclusivo, si deve considerare il fatto che i muri e i pavimenti sono di un tale spessore che garantiscono un'adeguata riservatezza. Inoltre la costruzione è isolata su questo bastione ed ha intorno molto spazio libero e verde, come già accennato.
Tutto l'edificio conserva intatto lo stile dell'epoca, visibile nelle colonne del piccolo porticato di ingresso, come nel vano scale. 
E veniamo all'interno di questo appartamento nel quale si coglie immediatamente la struttura originale degli anni trenta. Appena si entra, ci accoglie un corridoio abbastanza spazioso, che dà accesso alle stanze sui due lati. A sinistra si entra nella zona giorno con due porte che accedono alla cucina e al soggiorno tra loro comunicanti. sulla destra si accede a tre camere da letto, due comunicanti tra loro. 
In fondo al corridoio sono dislocati i bagni. A metà del percorso esiste ancora una vetrage originale che all'occorrenza può garantire la privacy in alcune situazioni.
Senza entrare in tanti dettagli, sottolineerò per ora soltanto alcuni aspetti.
È, questo, un appartamento con molte finestre, due grandi finestre nella maggior parte delle stanze, quella del soggiorno un'enorme portafinestra che si apre su un grazioso balcone.  
In cucina, c'è un grandissimo armadio dell'epoca, che contiene lavello, lavastoviglie, lavatrice, scaffali contenitori. Una volta chiuso, la cucina si trasforma in un gradevole tinello o sala da pranzo. 
Ultimo particolare che desidero segnalarvi, ma certamente non il meno interessante, sono i pavimenti in graniglia veneziana, con tanto di disegni semplici ma eleganti. 
Che ne dite? Potrebbe piacervi?
Per ora è tutto. Nel prossimo numero della rivista, fornirò ulteriori dettagli su come i proprietari hanno valorizzato questo spazio abitativo.
(Vanina)



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CASE DA PROFESSIONISTI

Come sapete, sono una giornalista. Recentemente sono stata mandata dal mio editore a fare un'intervista ad un noto professionista e a scattare foto alla sua casa, che n3l complesso mi è piaciuta.
Già entrando nel giardino, mi ha molto colpito che, sopra i pilastri che reggono il cancello, ci sono due aquile scolpite in pietra.  
Dentro il giardino si vedono molte aiuole di fiori particolari e colorati.
Per arrivare alla casa, c' è un filare di limoni in alcuni "conchini" di terracotta.  
Una volta entrata in casa, ho attraversato un ingresso pieno di quadri e poi - meraviglia! - sono entrata in un soggiorno con divani e poltrone tutti bianchi.
A guardarmi intorno non sapevo di dove incominciare a fare le foto, ma lui mi ha aiutato dicendomi le cose e gli angoli che preferiva. 
Dopo il soggiorno, mi ha fatto entrare nel suo studio.  Come pensavo, tutte le pareti erano piene di librerie; la scrivania con il computer e agende varie erano in disordine, come ci si può immaginare quando uno è troppo preso dal lavoro.
Sono riuscita a vedere anche la cucina con mobiletti particolari e un tavolo nel mezzo pronto per ospitare tanti commensali. La costante di questa bella casa sono i moltissimi quadri e i libri.
Ho capito che l'intervista era finita perché il padrone di casami ha fatto un commento chiarissimo: le altre stanze erano private e non aveva piacere di farmele vedere.
Le foto che avevo scattato per fortuna erano ormai abbastanza, così, dopo averlo ringraziato dell'accoglienza, ci siamo cortesemente salutati.
(Silvana)



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VILLE DEI TEMPI PASSATI

Questa volta vi porto a visitare una stupenda dimora, un tempo abitazione di una coppia alto-borghese, posta in un grande parco che si addentra sulle pendici del Monte Mottarone. La Villa in stile "liberty nordico" si affaccia sul Lago d'Orta.
Un immenso parco al cui ingresso si trova la portineria vi accoglie con una candida strada sterrata che si snoda tra alberi di conifere secolari fino ad arrivare alla villa.
Grande e sontuosa con la sua facciata di pietra di serizzo, apre il suo portone di legno originale dell'epoca su un ampio ingresso a cui si accede attraverso una scalinata. 
All'interno, nell'ingresso, si aprono molte porte dall'aspetto imponente. 
La prima a destra conduce alla grande e spaziosa cucina; la seconda permette di accedere al salone da pranzo con un tavolo lunghissimo ed arricchito da un salottino, ideale per prendere un caffè, che si trova in una struttura di forma pentagonale, costruita esternamente al perimetro della villa, con mobili su misura che accompagnano le cinque finestre fino al soffitto. Un'altra ampia finestra si apre con stupenda vista sul lago.
Nella parete opposta un enorme mobile antico costruito su misura serve a contenere tutti i servizi di piatti e bicchieri. Particolare l'apertura laterale nel mobile, tra cucina e sala da pranzo, che viene usata da passavivande tra la cuoca e la cameriera.
Accanto alla splendida e grandiosa sala da pranzo vi è un salotto con mobili chiari di stile veneziano. Un grande specchio sopra al camino di marmo bianco è appeso con  la parte alta scostata dal muro in modo tale da riflettere in maniera eclatante tre comode poltrone di pelle di colore avorio che sembra stiano proteggendo, circondandola,  una pelle di tigre completa del suo cranio, con la bocca spalancata che sta appoggiata in terra.  Alle pareti stupendi quadri della Scuola di Posillipo di autori italiani e stranieri
La stanza successiva è lo studio del proprietario arredato sobriamente, ma con mobili antichi e tappeti persiani. Alle pareti i ritratti ad olio di tutti i cani posseduti dal proprietario nella sua vita.
All'uscita dallo studio iniziano sulla destra le ampie scale curve che seguono la parete formata da un'unica vetrata stile liberty che occupa l'intero lato dell'edificio. 
Si sale così fino a raggiungere le camere: la prima a destra è rivestita di armadi alti fino al soffitto che contengono la biancheria ed è seguita dalla camera della dama di compagnia e il suo bagno.
Le altre due camere, matrimoniali, sono arredate con colori diversi. I copriletti richiamano le tende e le tappezzerie ai muri nei colori bianco e azzurro. Tutti i soffitti portano travature in legno lavorato, mantenendo lo stile liberty come lo mantengono le meravigliose piastrelle dei due bagni delle camere. 
Ritornando all'esterno, di fronte all'ingresso appaiono nel loro splendore alberi di azalee di grandi  dimensioni e di colore diverso l'una dall'altro, piantati a semicerchio quasi a chiudere il giardino. Ma il parco prosegue sempre con una bianca strada sterrata che si accosta alla parte frutteto del parco con frutti di tutte le varietà. La strada prosegue ancora salendo in direzione di un edificio dove abita il contadino che si occupa della manutenzione del parco, della cura di un orto ricchissimo di ortaggi e dell'allevamento di polli e conigli che servono per l'alimentazione dei proprietari. 
Finisce qui la descrizione di una stupenda villa vissuta da una coppia dall'inizio del 1900 e che ora viene utilizzata per ricevimenti e spettacoli.
(Lauretta)



🌳🏭

UNA CASA ANTICA

Care lettrici e cari lettori, questo mese vogliamo stupirvi con qualcosa di nuovo che probabilmente non avete mai visto e che spero apprezzerete come abbiamo apprezzato noi. Nella nostra rivista vi presentiamo sempre appartamenti bellissimi e impeccabili arredamenti, ma questa volta vogliamo stupirvi con qualcosa di altrettanto stupendo che non è frutto del nostro tempo.
Si tratta di un casolare posto su una collinetta nella Maremma Toscana. Per arrivarci abbiamo viaggiato immersi in un panorama fantastico, fatto di colline perfettamente curate seminate a grano, erba medica e vigneti.
È uno spettacolo vedere i filari perfettamente allineati che seguendo il movimento delle colline formano un tutto unico di armonia e precisione.
Immersi in questa meraviglia non ci sono sfuggite le piante di rose in cima ad ogni filare che servono da sentinella per le malattie della vite. La strada è rigorosamente sterrata e quando arriviamo il cuore fa una capriola nel petto.  
A filo della strada c'è un muretto a secco con  alcune piante di capperi che delimita l'aia che è davanti al casolare. Attaccato al muro della casa c'è una scala non tanto agevole che dà accesso all'appartamento antico. 
Si entra in una enorme cucina con il pavimento di vecchi mattoni e sulla destra fa bella mostra un enorme camino che occupa tutta la parete. È rialzato da terra e al centro due scalini ci permettono di accedere a due panche che sono di fianco alla fiamma. Ho saputo che quella panca dentro il camino è stata sollievo di eventuali viandanti che venivano accolti “nel canto del foco”.
Un enorme paiolo al centro sostenuto da una catena serviva per cuocere la polenta unico pasto dei contadini. Un tavolaccio consumato è al centro della stanza ed è circondato da sedie di paglia consumate e traballanti. 
Nella parete di fronte all'ingresso c'è una pietra scavata  a mano sostenuta da due muretti di mattoni e due tendine sfiziose fanno mostra di sé. Un secchio di allumino fornisce l'acqua che viene attinta al pozzo che è al centro dell'aia. Ai lati dello stanzone ci sono le camere che sono arredate in maniera spartana con un cassettone e una sedia. In una di esse fa bella mostra una culla rustica. 
Dante ha tre maschi e due femmine e abitavano tutti insieme a mogli e i figli.
La meraviglia ci assale quando arrivando nel sottotetto troviamo telai dove l'uva bianca dolce è messa ad appassire per fare quelle poche bottiglie di vinsanto ad uso della famiglia. In un angolo ci sono delle mele che con il favore dell'aria che circola in quell'ambiente devono durare tutto l'inverno. Ci sono anche sacchi di granturco per fare la polenta e allevare le galline e una ventina di melagrane. 
Mi è stato detto che in quella stessa stanza venivano allevati i bachi da seta.
C'è nell'aria un sapore di tempi antichi ma come ho potuto vedere queste mura sono ancora in parte vissute dai vecchi che sono nati in queste stanze. 
La casa non era loro, era del padrone, loro erano mezzadri e del raccolto faticosamente strappato alla terra rimaneva veramente poco per loro che facevano la fame. Adesso i figli hanno comprato quel luogo e lo hanno lasciato intatto per rispetto dei loro genitori.
Al piano terra un'altra meraviglia ci fa vibrare il cuore. Una grande stalla ben pulita e conservata ci appare col suo sapore di antico e Dante si commuove al raccontarci del tempo andato quando c'erano una trentina di buoi. 
Accanto alla stalla troviamo una cantina con attaccati al soffitto salami, prosciutti e altri insaccati che ai tempi andati aiutavano la famiglia a sopravvivere. Ancora adesso due grossi maiali aspettano nello stallino di essere macellati. E alcune damigiane confermano che Dante e' ancora attivo nelle loro vigne vicino casa.
Bianca la moglie di Dante ci offre un caffè che accettiamo per farla contenta. 
Ci fa entrare nel mini appartamento che i figli hanno creato per loro e mentre si muove con gesti antichi ci spiega che adesso hanno tuttie le comodità. Lo abitano solo da poco perché non volevano lasciare la loro casa, ma l'ultimo inverno particolarmente gelido li ha fatti decidere. 
Lo scaldino che infilavano nel letto con i carboni presi nel camino erano l'unico sollievo al freddo e alla fine si sono arresi.
Lasciamo il casolare con tristezza perché una strana  nostalgia si è impossessata di noi e immagini e odori di un tempo antico ci ballano ancora attorno agli occhi. 
Ci giriamo un'ultima volta a guardare quel casolare con le finestre piccole per far entrare meno freddo che ci è entrato nel cuore. 
Lo presentiamo a voi, care lettrici e cari lettori, nella speranza che anche voi apprezziate questo tuffo nel passato che abbiamo fatto con tanta partecipazione. 
E che il ricordo di Dante e Bianca ci aiuti a sopportare meglio le contrarietà di tutti i giorni.
(Rita)



🌳🏭

MAISON

In questo numero abbiamo scelto di dare spazio ad una donna di estremo talento -Monique Tosee - che ha fondato il suo impero sulla “cucina semplice di casa”. 
Monique ci ha invitato ad entrare nell’appartamento dove trascorrerà le vacanze estive.
L’appartamento, immerso nella macchia mediterranea, si trova in una zona residenziale tranquilla a due passi dal mare.
È costituito da un ampio soggiorno, una cucina ben arredata, una confortevole camera matrimoniale ed un luminoso soppalco con bagno.
Inoltre è dotato di una veranda coperta che si affaccia sull’ampio giardino nella quale è possibile mangiare all’aperto.
Le pareti sono dipinte nel tono del bianco ottico, mentre i pavimenti sono di un rustico cotto.
Monique per l’arredamento ha scelto uno stile “minimal” che trasmette raffinatezza e sobrietà.
Nell’ampio giardino si trovano diversi alberi da frutta che oltre a purificare l’aria, generano l’ombreggiamento ideale per trascorrere le giornate all’aperto.
L’appartamento comprende un comodo posto auto situato nel giardino ed è una “chicca” per chi, come la nostra ospite, vuole vivere una vacanza in completo relax!
Nelle fotografie troverete maggiori dettagli.
(Monica)



🌳🏭

UN METATO A LEVIGLIANI

Non sono una giornalista professionista, ma in questa opportunità che mi offre la rivista, mi piacerebbe farvi conoscere luoghi sperduti, quasi dimenticati, e casolari dismessi, sparsi in luoghi solitari su per le colline e montagne della Lucchesia. Molti sono gli stranieri che farebbero carte false per acquistare un metato o una vecchia stalla e ristrutturarla.
Tempo fa sono stata invitata a Levigliani, una frazione del comune di Stazzema, ai piedi del monte Corchia, in provincia di Lucca. 
Un mio cugino possiede un metato proprio fuori dal paese, su verso le montagne, lontano da ogni forma di vita sociale. Lasciata la via principale, ci si inoltra in un sentiero sterrato dove si parcheggia l'auto e, proseguendo a piedi in mezzo ad una natura selvaggia, in pochi minuti raggiungiamo il metato. 
È una piccola costruzione in pietra, su due piani, con fiori selvatici che si abbarbicano tra i fori e vanno a coprire buona parte della facciata. A fianco della porticina di legno (quelle di un tempo antico, con due ante ed i vetri per far entrare la luce, con all'interno gli scuri), due panche artigianali in legno non pregiato ci accolgono e ci invitano a fermarci per spaziare tutto intorno con lo sguardo. Davanti a noi un piccolo orto curato, a cui si accede da una piccola scala in pietra, un po' in sofferenza per la poca acqua a disposizione, e, sulla destra della scala, un piccolo locale adibito a "bagno", quello che una volta chiamavamo "latrina", con un bidone pieno di acqua ed un "gitto" per raccoglierla.
Lo sguardo si allarga verso la valle, dove animali liberi si aggirano nei dintorni di una fattoria, immersa tra campi e terrazzamenti. Suoni e rumori sono inesistenti; siamo immersi nella musica della natura, dei piccoli animali, degli uccelli di ogni specie e, ogni tanto, arriva a farci visita qualche lucertola e qualche passerotto in cerca di briciole. Le api e i bombi sono nel loro habitat naturale!
Salendo una piccola scala scavata nel terreno, un vecchio acquaio in pietra precede un ampio pergolato che ha per cielo chiome di castagni dove ci accoglie un grande tavolo in legno con le panche intorno, una immagine di convivialità e di allegria. 
Saliamo su per le terrazze e ci troviamo davanti le cime dei nostri amati monti... uno spettacolo impagabile per chi ama immergersi nella pace e nella vera bellezza. Ecco il monte Altissimo, il Pisanino, il Tambura, e poi verso il mare il Procinto, e laggiù verso il piano, nei giorni più nitidi, vedi la distesa azzurra e il pontile di Lido di Camaiore! Un toccasana per gli affanni e un unguento magico per l'anima!
Torniamo al nostro metato. Varchiamo la piccola porta ed entriamo in un mondo essenziale ma quasi magico! Siamo nella cucina, una cucina antica che non ha niente di moderno (a parte l'acqua dell'acquedotto), ma che ha un suo fascino tutto d'altri tempi! L'acquaio in pietra grezza con un rubinetto di rame, un vecchio fornello a gas, una stufa a legna e un caminetto, un vecchio "mettitutto", recuperato chissà dove e quando, mensole alle pareti piene di barattoli in vetro dove fanno bella mostra di sé pasta, farina, cereali, farro, biscotti fatti in casa e tutto ciò che serve per "tirare avanti", per sopravvivere per almeno dieci giorni senza scendere in paese. Sì, c'è anche un piccolo frigorifero che viene alimentato da un generatore perché qui non arriva l'elettricità (una scelta del proprietario). Un piccolo tavolo in legno con il piano in pietra e quattro sedie completano l'arredamento. 
Sul lato destro, una piccola scala in legno grezzo che scricchiola ad ogni passo ci porta nel sottotetto, un piccolo, ma accogliente locale, pavimento in legno, con al centro un letto essenziale, un piccolo armadio a due ante e, meraviglia delle meraviglie, libri sparsi qua e là! Non è difficile avvertire nella notte rumori strani e, avvicinandosi alla finestrella, vedere la passeggiata di qualche famigliola di cinghiali in cerca di cibo!
È chiaro che la scelta di ritirarsi qui per qualche periodo dell'anno non è facile e spesso non è condivisibile con chi ci sta vicino, ma sono scelte personali che aiutano a ritrovare l'essenzialità della vita vera, quella dei nostri nonni e bisnonni che trovavano la felicità nei piccoli,  grandi doni della natura.
(Mariella)




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