Lucca Insieme - Dialoghi in scena

 

Dialoghi... in scena

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Ciao,  è bello incontrarsi anche se il vento oggi ci strapazza...

Avevo voglia di vederti guardandoti dritto negli occhi ed eccoti qui davanti a me.

Non dici nulla?...

Certo è proprio da pazzi conversare da soli, ma, vi prego, non ditelo a nessuno!

(Elisabetta)

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• Cosa vuoi che ti prepari per cena?
• Non ti preoccupare mangiamo quello che c'è.
• Ma non ho niente di pronto in frigorifero.
• Per me tutto va bene, mi basta un po' d'insalata, poi ci metto una cipolla di Tropea e io sono a posto.
• No, no, qualche cosa devo preparare, vado a vedere in freezer se ho qualcosa di pronto.
• Già, tu ti organizzi sempre e nel freezer qualche leccornia si trova, basta cercare...
• Oh! Ha suonato il campanello, vai tu a vedere chi è? Grazie.
• Risolto il problema della cena... Simona, tornando da Perugia ha portato il panettone col formaggio e ce ne ha portato un po' come al solito.
• Perfetto la cena è pronta vieni pure a tavola.  (Lauretta)

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"Dunque, lo hai fatto di nuovo!"

"Che cosa? Il caffè?  Adesso te lo verso."

"Non parlo del caffè... Hai pescato di nuovo nel mio portafoglio!"

"Due cucchiaini di zucchero o ce ne vuoi tre?"

"Hai ancora frugato nel mio portafoglio, ho detto.... Adesso vuoi ammansirmi con il caffè? Be', intanto macchiamelo con un po' di latte freddo, va!"

"Subito,  mamma. Sei il mio idolo!"

"Certo, il tuo idolo! Direi la tua banca..."

"No, mamma! Sei la donna più in gamba che io conosca... però... però... è l'ultima cosa che ti chiedo... mi puoi dare altri dieci euro?"

(Vanina)

 

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Ciao, che giornata!

C'è proprio un bel sole!

Sono stanca morta...

Sapessi che dolore alle gambe a stare piegato nell'orto!

Al mercato c'èra tanta gente.

Io ho piantato le zucchine...

Faceva un caldo incredibile.

Ho messo anche il basilico.

Non sono riuscita a trovare le ciabatte come volevo io.

Dopo pranzo devo fare un salto in farmacia,

Ho deciso che mi taglio i capelli... sono tutti sfibrati.

A stare nell'orto mi fa male anche la vita.

Per cena ho preso il baccalà.

Voglio seminare anche il prezzemolo,

Ti va se faccio i fagioli con il baccalà?

Fa proprio caldo devo mettermi la fruit,

Ho visto Lauretta, che carina, ti saluta.

È venuto il corriere, è arrivato il pacco.

Mi devo togliere le scarpe... non ne posso più.

Sai? La motosega era proprio come volevo io.

Devo fare il cambio degli armadi.

Così posso potare l'albero del giardino.

Stasera Silvia ha la sua serata mensile fra donne.

Domani vado con Angelo a prendere il vino.

Fa bene, così fanno uno stacco.

Non sono mica come noi che viviamo in simbiosi.

(Rita)

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Eccomi, voglio fare qualcosa…
Cosa faccio oggi? Programma: mattina colazione, poi due giri in bici sulle mura. Tornata, preparare il pranzo, tutto molto delicato e tutto al forno. Pomeriggio, giro a fare shopping…
E in giro a fare shopping fu…
E chi ho incontrato? Un vecchio amico dell'università… Laurito!
Così ci siamo messi a parlare e a chiederci mille cose.

Cosa fai in pensione, Laurito? Sei sposato? Hai figli?
Mi dedico al volontariato. Insegno a dei ragazzi.
Ma sei sposato?
No, non mi sono mai sposato... perché... perché  voglio essere libero per girare il mondo.
Ma abbiamo gli stessi gusti, allora!
Davvero? Andiamo a prendere un caffè?
Sì, volentieri.

Dovete sapere che Laurito era una mia vecchia fiamma e che a me si è riacceso il fuoco vedendolo.
Parlarsi del più e del meno, bevendo il caffè, ci ha inevitabilmente portato a ritirare fuori tante cose del passato, finché lui se ne esce:
Ci vediamo qualche volta?
Io ho risposto con un'altra domanda:
Perché?
Ti dirò… rivedendoti, ti trovo ancora carina e mi piacerebbe ricominciare da dove eravamo rimasti. Ti va?
Siiiii…  a me va bene. Possiamo,  possiamooo….e come se possiamo!
Allora un giorno verrò a trovarti.

Il giorno tredici, alle ore tredici, suona il  campanello. Chi è? 

Arriva lui, Laurito, con un mazzo di fiori e dice:
Preparati… andiamo a pranzo fuori!

È fatta! Sììi, è fatta! – mi dico, sperando che questa volta sia davvero la volta buona, essendo ormai entrambi maturi.
Mi chiudo la porta alle spalle pronta per una nuova avventura. 

Sono un po' matura, è vero, ma io... mi sento una ragazzinaaa!
(Alba)
 

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