Lucca Insieme - Invito a pranzo

 

Invito a pranzo

A quanti di voi

non sarà capitato nel tempo di vivere

un periodo di incertezza o di ansia,

magari di tristezza

o di inadeguatezza?

Io penso

certamente a pochi,

perché la vita non è mai

completamente lineare e

ti pone, quando meno te lo aspetti,

davanti a problemi che possono

sembrano irrisolvibili.

In questi casi

so che qualcuno utilizza

una tecnica infallibile:

invita a pranzo una persona

che sa essere in grado

di rilassare

il suo stato emotivo

e suggerire possibili

soluzioni.

Vi propongo

di giocare con me.

Chi invitereste a questo tavolo

e perché?

Nella vita reale

vi è mai capitato

di farlo?

🍹

🍹

Non mi è mai capitato di pensare a una situazione di questo tipo. Non perché io non mi trovi ad affrontare situazioni di incertezza o, peggio ancora, di ansia. Anzi...

Questo per dire che ho già mio marito su cui contare. Con lui in pratica sono a casa. Con lui posso esprimermi dal profondo, mi ascolta con attenzione e quando ho finito di parlare, so che ha la soluzione più giusta, pur confrontandoci.

La nostra amicizia dura da oltre cinquant'anni ed è cresciuta con noi per cui non mi sorprendo, piuttosto ci conto.  Mi diverte pensare che in chiave biologica si può ormai dire che si è instaurato un rapporto di simbiosi, eppure siamo della stessa specie. Certo è che si tratta di simbiosi sana. Sono stata fortunata a incontrare sul cammino della vita una persona tanto equilibrata e sicura di sé. Io ci conto e so che ci possono contare anche gli altri. Questo mi rende orgogliosa.

Se però volessi uscire da casa sto pensando che potrei invitare una mia cugina di secondo grado.

Non la conosco da tanto perché vivevamo lontane, ma cosi, a pelle, l’ho riscontrata persona piacevole, pacata, tranquilla, anche lei è sicura di sé. Questo è un pregio notevole. E’ persona buona che non parla mai in chiave maligna degli altri e a casa sua accetta tutti. E’ persona che ascolta e, anche se un paio di volte ho avuto l’impressione di risposte pre-confezionate tanto che il suo ragionamento è quasi prevedibile, la sua tranquillità mi rilassa.

Il problema sarebbe piuttosto quello di un eventuale invito a pranzo. Non verrebbe sicuramente, ha i suoi orari e abitudini, ma posso sempre andare io da lei.

Claudia

🍹

Uno dei miei sogni è quello di avere una persona che mi sostenga nei momenti di bassa stima.

Ho davanti a me le mie amiche de "La Panchina", penso a loro, ma non posso certo invitarle tutte perchè non si creerebbe un clima adatto per toccare l'animo nel profondo. Cerco allora conforto nella peculiarità di ciascuna di loro.

E a seconda del mio bisogno inviterei Lauretta, perchè sa sempre scoprire nel suo passato, un fatto, un aneddoto, che cade a pennello in base a quello di cui stiamo parlando.

Inviterei Silvana per il suo saper trovare l'essenza delle cose. È di poche parole, parca ed essenziale, che trova l'anima di quello che ci è stato proposto in embrione e lo offre senza svolazzi.

Inviterei Alba per il  suo saper essere dissacrante senza offendere, minimizzando le parole per arrivare a dire con parole semplici situazioni complicate.

Poi lascerei posto a Monica, che è poetessa nel profondo e, quando parla di sé, è delicata e attenta a non far trapelare troppa della sua sofferenza, per mantenere intatti i suoi sentimenti di una dolcezza unica che lascia andare e irradia quando parla di  Diana e la culla.

Inviterei poi Claudia che è poliedrica nelle sue affermazioni e quando inizia a parlare occorre seguirla con attenzione perchè solo lei sa far fare alle sue parole voli pindarici nel cielo. Il tutto sotto le ali protettive di Vanina che sa tirarci fuori i pensieri che non abbiamo ancora pensato.

Sapete che girando gli occhi su questa tavola vedo "La Panchina" e mi chiedo che altro possa desiderare!

Ho già tutto.

Rita

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Se scendo le scale dentro di me, non riesco a ricordarmi neppure di una volta, in cui mi sentivo giù di morale, di aver chiamato qualcuno sia a pranzo che per cercare compagnia, anzi in questi caso mi rinchiudo in me stessa. 

Una mia amica che ride sempre, non perché sia stupida ma perché ha un sorriso facile che le dona, ha avuto da dire molte volte, perché io sono sempre seria anche quando mi fa le foto. Allora mi ha trovato un trucco per avere un po' di sorriso che prima o poi vi svelerò.

Ritornando al discorso del tema di oggi, è proprio più forte di me di non chiedere aiuto, non so se è per orgoglio oppure per non far preoccupare gli altri. Comunque è vero che non occorre dirlo perché i miei amici lo vedono subito dalla mia espressione e mi stimolano sempre a parlare. Infatti, quando sono triste, divento molto chiusa, più silenziosa e muta, al contrario del mio carattere che è molto scherzoso.

Anche mia sorella mi brontolava sempre per questo mio agire, per questo mio fare silenzioso anche se mi sentivo male, al contrario di lei che, appena non si sentiva bene, con un male di ossa o un mal di testa, qualcosa la doveva dire, perché diceva che così stava meglio, ma non per farmi preoccupare, era il suo modo di fare. 

Forse dovrei andare da uno psicologo per capire questo mio comportamento?

Anche da questo punto di vista, però, sono un po' particolare e mi chiedo: "Perché andare e dire tutto dei miei problemi ad un'altra persona?". Allora mi domando: "Sarò irrecuperabile?

Comunque prometto che,  facendo "La Panchina", cercherò di migliorare e di aprirmi un po' di più quando ho bisogno di chiedere aiuto.

Alba

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Nei momenti in cui mi ritrovo a vivere incertezza, tristezza o magari mi sento inadeguata, ma anche quando sono felice e voglio festeggiare, invito una carissima amica per un caffè o per una pizza. Ci conosciamo dalle elementari, ma abbiamo riallacciato la nostra amicizia dal 2011 con l’aiuto del social media Facebook. Con lei parliamo a 360 gradi dei nostri problemi e ci aiutiamo, trovando insieme soluzioni che singolarmente non ci verrebbero in mente. Fra noi i discorsi fluiscono naturalmente, non abbiamo bisogno di organizzarci prima per incontrarci, ridiamo fino alle lacrime e chissenefrega del trucco. Scarpe da ginnastica, abiti comodi, una serata godibilissima e spariscono le nubi. Caratterialmente siamo l’opposto l’una dell’altra: lei è solare ed energica, io sono riflessiva e calma… questo non ha mai creato difficoltà nel nostro rapporto. Il “buono” della nostra amicizia è che siamo felici dei successi l’una dell’altra, degli hobby differenti che abbiamo, siamo felici di incontrarci e trascorrere del tempo insieme! Io non potrò mai ringraziarla abbastanza per essermi accanto in ogni momento della mia vita! Tvb D. Monica

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