Eccomi qui, finalmente a casa. Sono stanchissima. Me ne andrò il più presto possibile a letto. Prima, però, dovrò affrontare questa seccatura dello struccarmi. Lo farò senza acqua!
Oggi mi strucco qui: nel mio angolino preferito. Ho bisogno di uno specchio che mi gratifichi un po' e questo va bene per oggi. È perfetto. Il vetro antico è un po' rovinato. Non mi vedo in modo nitido, tuttavia è meglio così, credetemi.
Oggi utilizzerò il latte detergente.
Devo dire che questo latte detergente nuovo ha un profumo piacevole e molto delicato: mi calma. È una vera carezza e mi fa uno strano effetto... È come se mi ricordasse qualcosa. Sì, ci sono... quella cipria... quella cipria magica! Sì, proprio quella della scatola rotonda, quella compatta con il piumino di velluto. Aveva uno strano nome... mi sembra fosse "Puff".
Lo specchio arzigogolato mi rimanda adesso un'immagine che avevo dimenticato.
Ho dieci anni ed è la prima volta che ho la possibilità di vedere da vicino questo meraviglioso belletto.
È un bel pomeriggio di ottobre a Roma. Le finestre sono ancora aperte e si avverte la quiete dolce della siesta romana. Tutto tace... solo qualche voce lontana si avverte a tratti.
Io mi sono appena seduta a questa toeletta bellissima che è stata sistemata qui nell'angolo da poco.
Mia sorella si sposa a giorni e tutta la casa è stata rinnovata per lei. Noi abbiamo traslocato nella nostra nuova dimora non molto lontana da qui.
I preparativi per il matrimonio fervono e le sorelle sono troppo occupate per badare a me. Del resto sono ormai abbastanza grande per badare a me stessa.
Seduta sullo sgabello damascato, sto osservando questo mobile, con il suo grande specchio lucidissimo che rimanda una gradevole immagine della stanza quasi intera.
Il piano di appoggio di cristallo, due cassettini uno per ogni lato in palissandro laccato, piedini e maniglie graziosi.
Che goduria stare qui seduta! Una realtà che sembra un gioco nella fiaba più bella. Proviamo ad aprire questi cassettini.
Scorrono che è un piacere. Fatto.
Guarda, guarda... cipria e rossetto. Sono molto emozionata. Non mi aspettavo che ci fosse già qualcosa dentro. Vediamo un po'... Questo portacipria è proprio grazioso. Proverò ad aprirlo. Tanto Lia non se ne accorgerà. Ecco fatto. Uh, che profumino delizioso! Sembra seta... e che bello il piumino di velluto.
Infilo due dita sotto il nastro che ha sul retro e sollevo il piumino sul mio volto, tanto sono sicura che nessuno se ne accorgerà, non è mica il rossetto. Accidenti come si trasforma la cipria sul mio volto, mi fa veramente elegante! Semplicemente una meraviglia. Non vedo l'ora di poterla adoperare anch'io, ma adesso sarà meglio che rimetta tutto a posto prima che qualcuno mi colga sul fatto.
Non posso fare a meno di sorridere a questa immagine confusa che l'antico specchio mi rimanda. Finalmente l'ho recuperata con tutte le emozioni legate a quel bellissimo momento. Intanto finisco di passare un filo di tonico sulla pelle e mi assicuro che i due flaconcini siano ben chiusi.
So per certo, adesso, che le mie sorelle avevano scoperto in tempo reale i miei maneggi alla toeletta e che non mi avevano detto niente per non turbarmi, conoscendo la mia sensibilità. Grandi che erano le mie carissime sorelle! Ora non ci sono più, ma la loro simpatia aleggia ancora nell'aria intorno a me.
E pensare, poi, che dopo tutti questi anni... quello specchio, da solo, è ancora nel bagno grande di casa mia ed io ogni volta che ci passo davanti mi ci guardo, cercando di ritrovarci la me piccola. Tutto inutile in verità.
Solo oggi, in uno specchio antico che è qui da veramente pochi anni tutto sommato, è scoccata la grande magia.
Che dire? Mah!
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