Vi presento mia madre
Quanti tipi di madri
potremmo individuare, vero?
È questo, credo,
nell'esperienza di ognuno di noi
per aver osservato
tante mamme
agire con i loro bambini,
magari in spiaggia,
al supermercato,
al ristorante, al parco-giochi
o a scuola,
semplicemente in TV.
Ed ecco scorrere nella nostra galleria
madri autoritarie,
gelose, perfettine, rassicuranti,
antagoniste, coccolone,
anaffettive, comprensive,
partecipi...
Riuscite a vederle?
(v. anche la pagina "Edu-Pillole: Madri e madri")
Vi va di presentarcene qualcuna?
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Mia madre era abbastanza affettuosa.
Essendo io la più grande mi chiedeva di guardare e accudire mia sorella e mio fratello più piccoli. È stata un’esperienza abbastanza negativa perché non mi rimaneva del tempo per divertirmi e per giocare ed io avevo paura a dirlo perché mia mamma aveva un carattere piuttosto autoritaria e distante. Non voglio lamentarmi troppo perché con mia sorella e mio fratello ho avuto e ho un buon rapporto.
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La mamma aveva un lavoro, ma nel tempo che si dedicava a me era coccolona, generosa e mi insegnava tante canzoncine. Sono sempre stata più affezionata a mio papà che mi faceva giocare con i burattini e ogni domenica allestiva degli spettacoli!
Può darsi che mia mamma facesse la madre per lavoro? Con lei non ho avuto mai una grande affinità.
Quando avevamo un diverbio o combinavo qualcosa mi rispondeva male e si chiudeva completamente in se stessa e non mi parlava più.
Aveva lo stesso brutto atteggiamento anche con i parenti e da anziana.
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Non vorrei parlare di mia madre e del rapporto che ho avuto con lei, ma di un’altra categoria di madre: la perfettina-gelosa. A mio parere è una delle peggiori specie presenti.
Questa categoria di madri ha la capacità di rovinare i figli che, se per fortuna sono intelligenti, hanno la capacità di difendersi e vedere come fare per aggirare l'ostacolo…non è detto che tutti lo siano (intelligenti).
Queste madri cercano di allontanare i figli dagli affetti esaltando la loro autorità.
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Mia mamma era premurosa e generosa, ma molto autoritaria.
Si innervosiva spesso con me, pentendosene quasi subito dopo.
Mi incuteva allo stesso tempo timore e rispetto.
Ho smesso di aver paura di lei ed a uscire dalla “campana di vetro” quando ha iniziato a perdersi nella sua “nebbia”.
Credo che il suo carattere “fumantino” dipendesse da un’insicurezza di fondo e che non se ne rendesse conto.
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“Lascia stare, faccio io!”. Era il motto di mia mamma. “Tu, vai a studiare o pensa a giocare!”. Nella mia mente ho sempre pensato: "Ma perché non posso aiutarla?!".
Era talmente “fumantina” che non pensavo di domandarlo direttamente a lei.
Solamente quando ho dovuto smettere di studiare a causa della mia salute cagionevole mi ha permesso di aiutarla e mi ha insegnato qualcosa sulla quotidianità domestica.
Mi ha sempre protetta “in una campana di vetro”, aumentando così di anno in anno le mie insicurezze.
Era capace di grandi slanci d’affetto alternati a momenti di estrema irascibilità. Una domanda che le ponevo di frequente era: “Sei arrabbiata?”. Quando rispondeva che non lo era ed andava tutto bene: diventavo la bambina, l’adolescente e la giovane donna più felice del mondo che si rifugiava tra le sue forti braccia!
Sembrava un “generale, un colosso”, ma in realtà con il suo comportamento nascondeva mille fragilità.
A fin di bene ha condizionato tante mie scelte. È triste ammetterlo, ma sono diventata adulta quando lei a settant’anni ha iniziato ad ammalarsi e i ruoli si sono invertiti. Allora sono stata io che sono diventata “la belva” che la difendeva dalle avversità e dalle fatiche che la vita ci riserva.
Lei mi ha insegnato a dare valore anche alle cose più semplici e più umili, ma soprattutto agli affetti.
Pur con i suoi mille difetti è stata capace di mantenere unita tutta la nostra meravigliosa famiglia che evolve con le stagioni della vita, ma con non manca mai d’amore e di rispetto.
(Monica)
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Mamma: parola unica che affiora sempre sulle nostre labbra specialmente quando abbiamo bisogno di aiuto e di attenzioni. Non importa se autoritarie, poco affettuose, forse distanti o prese nelle loro (pre)occupazioni: sono le mamme ed a loro va sempre il nostro pensiero.
RispondiEliminaLa mia mamma non manifestava con i gesti la sua affettuosità ( d'altra parte nella sua famiglia nessuno glieli aveva dati), ma il suo amore, l'affetto, la comprensione alitavano in ogni suo gesto. Ha saputo essere madre sempre, intervenendo quando era necessario nelle nostre vite ( la mia e quella dei miei fratelli) e rimanendo in disparte quando lo riteneva più giusto. Ha saputo anche fare da cuscinetto tra noi e nostro padre, quando si rendeva conto che c'era bisogno di mediazione!