Consigliare o non consigliare?
È questo un bel dilemma... quasi quasi come quello più famoso dell'essere o non essere.
Nell'incontro del 29.3.2021, ci siamo poste proprio questa domanda e ne abbiamo di conseguenza parlato a lungo.
Come si sa, non è quasi mai consigliabile offrire dei consigli perché, è noto anche a detta degli esperti, che i consigli non vengono quasi mai accettati.
Dare un consiglio suscita una reazione di intensità uguale e contraria. È quasi come se chi riceve il consiglio debba difendersi da un attacco velato. Per questo motivo è inutile spendere gran parte del nostro tempo a dire agli altri quello che dovrebbero fare attraverso un nostro consiglio che sotto sotto è un ordine.
Tuttavia è evidente che ognuno di noi ha un'idea precisa su come approcciarsi ad una situazione, su come risolvere un problema o come intervenire su un comportamento. È vero anche che tale idea potrebbe magari essere utile a qualcuno.
Quello che forse sarebbe importante cambiare è il modo di trasmettere un certo punto di vista attraverso le classiche parole: "Io ti consiglio...". Molto meglio dire: "Io penso che...".
Noi comunque abbiamo giocato sull'idea del consiglio.
Nemmeno a farlo apposta, siamo partiti dall'interno del nostro libro, quello che stiamo scrivendo in questo periodo. E sotto forma di consiglio, abbiamo cercato dentro di noi quell'aspetto che ci preme, quella convinzione che riteniamo così importante da far conoscere a chi ci sta intorno.
Naturalmente non possiamo raccontarvi tutto quello che abbiamo scritto perché verrà inserito appunto all'interno del nostro racconto, in un nuovo capitolo, ma scriviamo qui di seguito alcune frasi che vi possono dare un'idea della nostra conversazione.
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Ti voglio dire, e con il cuore, che dovresti deciderti
ad ascoltare tuo figlio che ogni fine settimana vorrebbe andare a zonzo. Si può fare solo quando pensi di farlo, poi... può capitare di non poterlo fare più per motivi di forza maggiore.
(Claudia)
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Cercate in ogni momento della
vostra giornata i lati positivi in ogni situazione in cui vi trovate.
Provate a sorridere anche delle cose più banali.
Cercate il lato comico di ciò che vi succede attimo
per attimo.
(Lauretta)
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Mi piace ascoltare e stare
zitta, però non posso fare a meno di dare un consiglio quando me lo chiedono.
Io il consiglio lo do, ma non voglio influenzare troppo le persone perché ognuno
di noi ha il proprio cervello e deve usarlo per fare le proprie scelte... e perché ho paura di trasmettere ancora di più l'incertezza.
(Alba)
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Vi
vorrei dare un consiglio: di essere ottimiste nelle vostre azioni e nel corso
della vita quotidiana.
Mi
permetto di dire questo, perché io vedo sempre il brutto nelle cose e anche
quando sono contenta aspetto qualche delusione... invece poi non accade niente di così brutto.
(Silvana)
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Consiglio a tutti di trovare un gruppo come quello de “La Panchina” per allargare i propri orizzonti e condividere un pezzo
di cammino con persone con cui si sta bene.
Fra le signore de “La Panchina” c'è unità d'intenti, c'è stima, c'è
empatia, c'è comunione d'idee...
(Rita)
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Nonostante questo sono riuscita a ritagliare
momenti per ritrovarmi. Fra questi, fermarmi e osservare, farmi immergere dalla
potenza dei raggi delle ultime lune piene.
Una mia mania, una passione.
Per me importante, importantissima. Ve la consiglio! Fate questa esperienza.
Fatevi caricare di questa energia!
(Maddalena)
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Consiglio pure a voi di cercare un po’ di leggerezza in questo mondo tanto pesante! Se tutti noi fossimo più spensierati forse la potremmo trasmettere come una vaccino agli altri. Che ne pensate?
(Monica)
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Non potete neppure immaginare quanto sia faticoso vivere nella menzogna. Dunque la verità è un bene prezioso per vivere bene, preziosissimo!
(Vanina)
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Ok…!!!!Cara Vanina ,grazie 🌷
RispondiEliminaGrazie a te, carissima.♥️
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