Lucca Insieme - 11 novembre

 

11 novembre

S a n     M a r t i n o 

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Undici novembre.

Sono molto triste. 

Non so se S.Martino 

può proteggere tutti noi 

col mantello piccolino 

Le giornate durano poco 

e il sole fa poco capolino.

(Alba)

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Undici novembre.

È quasi sera

Ho nostalgia del tempo 

passato in allegria. 

È un'attimo.

Guardo fuori.

Il rosso corposo.

Il ciclamino.

Mi prende il cuore.

La meraviglia della natura 

ha il sopravvento.

È pace.

Mi basta.

(Claudia)

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Profumo di caldarroste 

e vin brûlé 

risvegliano la bambina 

che è in me!

Il tempo è cupo,

fuori aleggia,
ma in casa mia 

regna l’armonia!

Davanti al fuocherello
attendo che la nebbia 

regali il suo mantello!

(Monica)

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Undici novembre.

Amo questo mese.
Ho sempre fretta, 
ma in autunno 

mi piace attendere.
Ĺeggere le foglie si acquietano vicine, 

frusciano appena
sono stanche.
Anche i miei passi rallentano 

sul morbido tappeto bruno,
il mio cuore adesso sogna.
Con me un mantello pieno d'anni, 

un mantello caldo,
da donare
perche non vi è  gioia 

se non condivisa.

(Elisabetta)

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Undici novembre... 

è l'estate di S.Martino.    

Il sole  è alto  nel cielo, 

l'aria molto fresca.  

Undici novembre...

Ho male nel cuore.  

Come è cambiata la vita!  

Le persone non hanno più serenità.

Paura di perdere tutto.

Paura di ammalarsi.

Paura di morire.

Speranza che sia di breve durata.

(Silvana)

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Undici novembre.

Foglie dorate cadono umide a terra. 

Funghi in attesa di essere colti. 

Lucide castagne invitano a raccoglierle. 

L’aria ha un profumo diverso. 

Tutto è più rilassante. 

(Lauretta)

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Undici novembre, 

giorno freddo autunnale,
anno duemilaventi,
freddo nel cuore.
Angoscia, paura, 

incredulità intorno a noi,
i volti nascosti,

mascherine, niente sorrisi.
Il desiderio di toccarci,

di amarci, 

ci tormenta.

(Piera)

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Undici novembre.

Vicina è l'emozione, 

lontano il tempo.

Una piazza grigia 

e grigi palazzi, 

al di là,

al di là di una finestra.

Libero il pensiero se ne va 

sull'onda della nebbia 

profumata di mosto,

Va per le vie del borgo, 

tra le magnifiche parole 

che volano lievi 

dal ribollir dei tini.

Vicino è il tempo.

Forte l'emozione.

Sale dal vicolo,

raggiunge la finestra

il chiacchiericcio 

frettoloso

asssordante

della folla,

un urlo profondo,

ben celato, 

di cui lei stessa non sa.

(Vanina)

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Scherzo sul tema

Va la fagianella in pineta di filata.

Laggiù una pigna è già cascata.

Chissà quanti pinoli alla mia portata!

Così pensa la fagianella raffinata.

Intanto la folletta Guendalina,

sì guardiana, ma tanto tanto birichina,

Non fa altro che con forza soffiare

 e... i dolci pinoli afferrare.

La fagianella senza sgomento

allunga il passo, seguendo il vento.

Altre pigne aspettano sol d'aprirsi.

Non c'è  per niente da stupirsi,

La natura è questa qua.

Nulla resta indietro.

Ad ognuno la sua parte

C'è chi arriva, c'è chi parte.

(Maddalena)