Assonnata la scopa rimuove
gli ultimi esiti del giorno che fu,
profumata dal respiro vergine
del mattino d’aprile
che sembra promettere il mondo.
Già limpida è l’aria
e carezzevole.
Riccioli bruni
si muovono
lenti
intorno ai piccoli tavoli.
Mani aduse al gesto gentile
dispongono tovagliette d’allegria
in colori di pittore,
mentre ancora gli interni
giacciono nella penombra,
poco inclini al risveglio.
Stride la gomma di chi raccoglie
sacchetti lungo le viuzze medioevali,
gli usci già aperti
alla vita e al lavoro.
L’elegante signore
ancor se in tuta da operatore ecologico
sostituisce con grazia
il vecchio sacco pieno a metà.
C’è grande serenità
nel gesto quotidiano della città,
riflette l’osservatore casuale
su quanto sia bello
semplicemente vivere.
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