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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



giovedì 31 gennaio 2019

Lucca - Quindicesimo Incontro - 30.1.2019












Buongiorno a tutti voi, amici de "La Panchina"!

Avvicinatevi con fiducia alla nostra panchina!
Lasciatevi coccolare da questa atmosfera che, come avete potuto notare, ogni volta è sempre equilibrata e costante, uguale a se stessa, accogliente e costruttiva.

Oggi qui si sta particolarmente bene. Il calduccio ci è amico. 
Infatti, il freddo intenso dei giorni della merla ci è entrato gradualmente nelle ossa e neppure i candidi fiocchini di neve caduti in mattinata sono riusciti a dissipare un certo disagio che abbiamo avvertito.
Sì, inutile negarlo. 
I fiocchini di neve hanno portato una ventata di poesia in tutti noi,  grandi e piccini, stregati dalla danza di quegli infinitesimi fiocchi che silenziosamente ci hanno sfiorato... soprattutto nel cuore. 
Quanti richiami abbiamo avvertito dentro di noi, un'emozione davvero struggente, finita sul nascere tra le gocce di pioggia!

Intorno alla nostra panchina le parole danzano insieme ai fiocchini di neve, assorbono i colori della riflessione, i suoni dell'intimità, i profumi dei sentimenti... e tutto si trasfigura, anche quello che nella vita reale è anonimo e banale.

Dunque, ieri ci siamo ritrovate per un altro pomeriggio insieme, malgrado il grigio, la pioggia e il freddo.

Intorno al tavolo della biblioteca di M. Eletta Martini è scoppiata immediatamente una nuova primavera.
Sarà perché una di noi ha portato in dono un piccolo bulbo che annuncia una rapida fioritura e le sue foglioline già faticano a contenerne il colore?

In realtà ieri abbiamo vissuto molte emozioni, emozioni dalle molteplici sfumature, tutte molto vere, però, che hanno innescato dei veri e propri fuochi d'artificio intorno a noi.

Dopo aver accolto una nuova amica, abbiamo "sferruzzato" un piccolo sacchetto con un foglio di carta riciclata, un sacchetto grazioso che potrebbe forse tornare utile, ma che ieri si è rilevato davvero prezioso!
Dopo averlo concretamente realizzato, ho chiesto alle mie ragazze de "La Panchina" di raccogliere e individuare dentro di sé cosa avrebbero voluto porre di prezioso al suo interno per conservarlo gelosamente. Al contrario, cosa avrebbero voluto confinarvi dentro per potersene liberare per sempre.

Dopo un infinitesimo attimo di riflessione, è stato come togliere il coperchio al vaso di Pandora. Insieme alle parole, sono saltate fuori molte profonde, anzi, profondissime emozioni.
A breve ne pubblicherò alcune alla pagina "Lucca Insieme - Un sacchetto... di emozioni".

È stato bello condividere tutto quello che ne è derivato, apprezzando uguaglianze e differenze sedimentate nei nostri vissuti, tutti diversi e proprio per questo tanto interessanti. 

Successivamente la discussione ha fatto voli di Pindaro nel tentativo di gettare le basi per la costruzione di un racconto lungo o, meglio, di un romanzo breve.
Qui c'è stata una partecipazione così accesa da mettere in campo tante tante idee e molte proposte, le più diverse fra loro.
L'interesse è stato tale, che qualcuno ha già scritto una specie di incipit...
Dove ci porterà tutto questo?
Certamente in un luogo bellissimo, dove ci si sente amati, dove germogliano idee ed emozioni, dove le parole costruiscono ghirlande da appendere ai "salici" della nostra vita.

In questo pomeriggio, che si dilata a dismisura quando si incontra un vero interesse, siamo riuscite anche a disquisire sulle nostre filosofie di vita, in particolare sul nostro modo di leggere il rapporto uomo-donna nella coppia.
Non vi dico il trasporto emotivo che siamo riuscite a mettere in campo!

Insomma, questa panchina ci voleva proprio ed è da "La Panchina" che inviamo a tutti voi e al mondo intero i nostri saluti, attraverso la cartolina realizzata da una delle splendide ragazze, appunto, de "La Panchina".


Amici carissimi, spero di non avervi annoiato con il racconto del nostro entusiasmo!

Spero di rivedervi ancora qui intorno alla nostra panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!







Published: giovedì 31 gennaio 2019

lunedì 28 gennaio 2019

Quattordicesimo Incontro - Al concerto - 27.1.2019
















Buona serata, amici de "La Panchina".

Come avete trascorso questa domenica piovosa e fredda?
Noi de "La Panchina", a Lucca, abbiamo approfondito e arricchito tante e variegate dinamiche relazionali, colorando il grigio del maltempo con i colori caldi degli scambi relazionali.
Tra telefonate, messaggi in chat, condivisioni di immagini e pensieri, persino un pranzetto per due di noi, siamo state davvero molto attive. 
Ci siamo infine ritrovate anche al concerto organizzato nella Giornata della Memoria nella Sala Maria Eletta Martini di Via Sant'Andrea 33.

È stata una domenica certamente molto intensa, al termine della quale possiamo affermare che ci sono davvero tanti modi di vivere "La Panchina", di catturare parole e idee, di cogliere emozioni, di allenare i muscoli della mente e del cuore, non credete?
Adesso, però, è bellissimo ritornare al fascino dell'astrazione, al pensiero puro che aleggia nell'etere, che troviamo solo qui, intorno a questa panchina virtuale dalla quale s'irradiano luce, emozione, conoscenza interiore.

C'è calma in questo momento.
Tutto è ovattato e puro come quando durante la notte a sorpresa scende la neve rendendo affascinante ogni cosa, ogni minimo dettaglio, persino in un paesaggio spesso triste a causa dell'incuria dell'uomo.

La ripetitività pedissequa è la vera morte della creatività.
Questo pensiero ritorna spesso qui intorno alla panchina. Sì, è vero.
Vuol dire che per noi ha un'importanza particolare e che ogni volta colpisce la nostra attenzione, non lo nego.
Non è un mistero che per me sia fondamentale imparare a lavorare su di noi per essere noi stessi, per evolverci unici e irripetibili.

Infatti, come già detto più volte, nel mondo reale sembrerebbe che l'equilibrio individuale passi attraverso la ripetitività e la condivisione continua degli stessi "pensierini", frasi fatte, aforismi e concetti riproposti all'infinito.
Si vede spesso che non si riesce a fare una scelta personale tale che ci tranquillizzi, che ci faccia andare avanti di un passo nella nostra evoluzione di persone.
Sembra evidentemente più semplice accodarsi a qualcosa che ci gira intorno, anche se non ci stimola, anche se non sempre è logico, anche se non ha spessore. L'importante è sedare la nostra ansia interiore che si placa solo se supportati da un gruppo di amichetti, di mamme, di colleghi, di cittadini e compagnia cantando.
Il gruppo di per sé non ha nulla di sbagliato, anzi è cosa buona ed interessante se all'interno si prova a confrontarsi in libertà ed onestà, scegliendo idee e comportamenti sui quali costruire ancora, rispettando con onesta elasticità mentale quelli che appaiono diversi e magari anche stravaganti.

Questa ventata di nuovo che soffia ogni volta ha il potere di stravolgere ogni contesto e, come la neve caduta silensiosamente nella notte, riesce ad apportare nuove prospettive e ad evidenziare nuovi particolari che prima sembravano non esserci.

Dunque anche il nostro modo variegato di costruire un'intensa domenica può reggere il confronto con queste considerazioni, che in fondo sono emerse spontanee qui intorno alla nostra stimolante panchina.
Infatti, al di là di un'apparente frenesia che non sarebbe di per sé positiva, l'elasticità mentale di misurarsi consapevolmente con una grande varietà di stimoli non può che fare bene ed allenare sempre meglio i muscoli della mente e del cuore.


Grazie per essere stati qui!
Tornate ancora.
"La Panchina" vi aspetta, sempre pronta a raccogliere le vostre sollecitazioni e gli stimoli che ci vorrete regalare.





Published: lunedì 28 gennaio 2019

venerdì 25 gennaio 2019

Lucca - Tredicesimo incontro, seconda parte - 23.1.2019










Sul tavolo già pronte le parti assemblate per il nuovo racconto

Salve a tutti.
Avvicinatevi, carissimi amici de "La Panchina"!

Oggi nel mondo reale il cielo è limpido e azzurro - che bello! - qui intorno alla nostra panchina c'è la serenità che tutti vorremmo trovare, sfumature di sottili emozioni che ci fanno tanto bene al cuore mentre vivacizzano la nostra mente.
Dunque è comunque bello frequentare questo luogo almeno per un po',  almeno finché il tempo pigramente scorra e il ghiaccio non si sciolga gentile sotto i raggi di un sole cristallino. 

Qui veleggiamo come puri spiriti ed è la leggerezza la nostra forza.
Qui siamo noi intensamente pensiero, quel pensiero che ci fa esseri umani, entità che trascendono la pura e semplice materia che vivono i nostri sensi ogni giorno.

Infatti non vorrei interrompere questo momento magico e nemmeno disturbarvi per raccontarvi ancora qualcosa del nostro incontro a Lucca di mercoledì scorso.
Prometto che torneremo molto presto ad esplorare ancora la nostra spiritualità, complessa e affascinante, anzi conto pure sul vostro personale intervento al riguardo.
Tuttavia adesso andrò avanti su come abbiamo completato quel puzzle di cui vi parlavo nel post precedente.

Nella foto si vedono in primo piano i tasselli ben allineati a formare un continuum logico e coerente, la struttura di un racconto possibile, individuato dopo interessanti discussioni dal gruppo.

Così, finita la visita delle due gentili supporter de "La Panchina", abbiamo ascoltato la lettura del racconto, nella forma in cui era stato costruito, versione che troverete alla pagina "Lucca Insieme - Quando la realtà supera la fantasia: rielaborazione".

E qui siamo entrate proprio nel vivo!
In quale modo sarebbe potuta andare a finire quella storia?
Quale finale poteva esserci?
Come è possibile comprendere dalle foto distribuite nelle varie pagine, l'interesse e il coinvolgimento sono stati davvero profondi!

Dopo la lettura di ognuna delle conclusioni emerse, abbiamo notato che erano quasi tutte molto simili.
In sintesi, si esprimeva una conclusione di buonsenso, con osservazioni cui ricorriamo quando dobbiamo risolvere un problema.

C'è stata dunque, tanta sorpresa ed anche risate, quando ho letto la parte conclusiva del racconto dal quale eravamo partiti, che spazia invece sulla comicità di una dinamica insolita e divertente tra tutti i protagonisti della storia, sia umani che animali.
Se vi va di leggere il racconto originale da cui siamo partiti, potrete trovarlo alla pagina Pets and Animals - Quando la realtà supera la fantasia, mentre le singole conclusioni sono a seguire nella pagina della "rielaborazione" già segnalata in precedenza.

Nel frattempo il sole è già alto.
Il ghiaccio si è sciolto... la vita è bella.
Tutti fuori all'aria aperta, più ricchi di idee e di parole!

Tornate ancora intorno alla nostra panchina e alleniamo sempre i muscoli della mente e del cuore!












Published: venerdì 25 gennaio 2019

giovedì 24 gennaio 2019

Lucca - Tredicesimo Incontro - 23.1.2019














Buongiorno!

Carissimi amici de "La Panchina ", eccoci di nuovo qui insieme. 
Vi racconterò un po' di cose di un freddo pomeriggio di gennaio, che abbiamo colorato di magia intorno alla nostra ormai quasi mitica panchina dI Lucca. 

È stato davvero un momento vissuto intensamente,  lontano dallo stress del mondo e dimentiche di tutti i problemi e gli orpelli che la vita quotidiana normalmente reca con sé. 

Guardiamo per un attimo e con attenzione la prima immagine.
Non è una gioia grandissima vederci così seriamente impegnate in mezzo a tante tante parole ed altrettante profonde emozioni e riflessioni? 

Per me lo è stata, un'emozione davvero straordinaria! 
Infatti, all'improvviso, mi sono ritrovata ad osservare le espressioni e la carica emotiva nel trovare soluzioni di chi, perso tra le parole, non si accorgeva più di niente e di nessuno, né tantomeno della mia presenza.
Ho avuto un moto di grandi vibrazioni interiori ed un punta di orgoglio per ciò che vedevo.
Così ho cercato di fermare questo momento magico.
Ho scattato la foto, ma nessuno se n'è accorto!
Questo è ciò che desideravo si verificasse.

Dunque, cosa stavano facendo queste belle signore?
Si stavano divertendo a rimettere insieme un racconto,  riordinandone i vari tasselli.
È stato molto interessante notare quanto hanno argomentato e discusso con profondo trasporto per trovare infine una versione definitiva.
In seguito vi darò su tutto questo degli altri dettagli.

Ieri è stato un pomeriggio movimentato e importante anche sul piano delle relazioni.
Intanto abbiamo accolto una nuova amica che partecipava per la prima volta.
La sua partecipazione è stata immediatamente significativa per tutte noi.
Abbiamo anche ricevuto una breve visita di due simpatizzanti de "La Panchina", che speriamo di avere più spesso con noi e per un tempo più  lungo, che consenta loro di vivere i nostri ritmi e le nostre atmosfere.


Grazie  amici, per essere stati qui con noi.
Tornate ancora e ricordiamoci sempre di allenare i muscoli della menfe e del cuore!




(continua)





Published: giovedì 24 gennaio 2019

lunedì 21 gennaio 2019

Lucca - Dodicesimo incontro - 17.1.2019









Dai ghirigori cashmire alle forme della mente 

Buongiorno, amici cari.
Un piccolo momento per noi anche oggi nel mondo delle parole.

Un po' di silenzio.
Un po' di rilassamento.
Intorno alla nostra panchina il sabato si stempera lentamente.
La quiete prende la forma del sogno.
Suoni ovattati e colori sfumati, forme poco definite che richiamano emozioni, benessere che dilaga piano piano in ogni più piccola parte di noi.

Vi siete accorti che la vostra respirazione si è fatta più leggera e regolare?
I pensieri adesso sono pronti a fluire, veloci e guizzanti, disposti a soffermarsi sulla più vicina dei miliardi di possibilità che aleggiano nell'infinito.

Bene!
Oggi, però, vi riporterò alla concretezza di un incontro, in cui comunque c'è stato molto di leggerezza e poeticità.

Questa settimana ci siamo incontrate di giovedi e, per una serie di coincidenze, non eravamo moltissime.
Questo ci ha dato la possibilità di raccontarci un pochino meglio, di raccontarci qualche momento in più della nostra vita, approfondendo affinità e differenze.

Abbiamo, quindi, riletto e commentato l'ultimo racconto, La Strapuntata, prima di passare oltre, tra le tante parole che vagavano intorno alla panchina.

Ed eccoci ad addentrarci nel mondo della poesia.
L'ascolto de "La pioggia nel pineto", di G. D'Annuzio, ci ha trascinato velocemente nelle sonorità delle gocce che cadono tra i rami e le foglie, evocando emozioni silvestri.

E poi?
Ci voleva ancora qualcosa che ci sorprendesse e operasse in noi una sorpresa produttiva.
Cosa ci poteva essere di meglio che cambiare registro e sorridere un po'?
Così, siamo passate subito a giocare con la struttura di questi versi, ascoltandone una versione birichina, scoprendo come cambiando parole e situazioni la stessa struttura
ci permetta di realizzare qualcosa di completamente diverso, in questo caso qualcosa di scherzoso e divertente.

Inutile dire che un sorriso è sorto spontaneo nell'ascoltare il nuovo testo irriverente e dissacrante, ma in fondo in fondo poi nemmeno troppo.
Se avete voglia di giocare con noi, troverete quest'ultimo scherzo alla pagina "Poesia - "Interno" da "La pioggia nel pineto".

Eccoci al momento di produrre noi stesse qualcosa.
Saremo mai state in  grado di cambiare parole e significati di una breve poesia?
Non era importante riuscirci, ma era importantissimo provare, divertirci sostituendo le parole e facendo ricombaciare le parti della struttura come i pezzi di un puzzle.
Così siamo passati ad incontrare, o a incontrare di nuovo dopo tanto tempo, "Il lampo" di G. Pascoli.

Incredibile, ma vero, ci siamo davvero tanto impegnate a trovare qualcosa che ci desse un minimo di soddisfazione.
Noi ci siamo molto divertite e siamo state soddisfatte nel giocar con le parole anche in questo modo.
Le troverete, volendo, alla pagina Lucca Insieme - Rime e Nonsense 14.


Non crediate che non abbiamo "sferruzzato" anche questa volta!

Infatti, alla ricerca della nostra creatività perduta, ci siamo cimentate alla scoperta di forme nascoste nei mille ghirigori cashmere, quelli che si possono intuire nella foto di apertura.
Inizialmente non è stato davvero molto facile, ma poi ecco comparire un elfo, un serpente, un volto.
E via così, senza voler smettere più.

Quante cose ci hanno distratto intorno a questa panchina!
Fuori piove, ma nulla può turbare la serenità che siamo riuscite a raggiungere, qui, semplicemtente con le parole, qualche segno sulla carta e una matita per lasciarne traccia.


Intorno alla nostra panchina avverto dei cambiamenti.
L'atmosfera magica sta gradualmente tornando alla realtà.
Intanto il sabato è scivolato nella domenica.
La pioggia non è più nel pineto né sulla città.
Oggi un raggio di sole ci illumina e ci riscalda.
Nelle strade si affolla il solito via vai di un solito pomeriggio domenicale, alla ricerca di qualcosa di bello.


Grazie a tutti per essere stati qui.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!






Published: lunedì 21 gennaio 2019

Lucca - Undicesimo Incontro, seconda parte - 9.1.2019










🌲

Buongiorno!
Avicinatevi in serenità, cari amici de "La Panchina"!

Come vedete voi stessi, il freddo di gennaio si è completamente annullato qui intorno alla nostra panchina.
Sono rimasti soltanto la splendida luce e l'azzurro incredibile di questo cielo terso come il nostro pensiero.
E noi è tra i pensieri che ci perderemo per un po'.

È sempre molto intrigante divagare tra le parole, costruendo pensieri via via diversi, completamente nuovi e ogni volta ad un livello un pochino più raffinato.
È proprio per questo che siamo qui, vero?
Per allenare i muscoli della mente e del cuore!

Oggi, però, voglio soprattutto finire di raccontarvi cosa è accaduto nel nostro undicesimo incontro dal vivo,  quello del nove gennaio, così anche chi non era presente potrà vivere con noi una piccola oasi di parole.

Dunque, dopo aver sferruzzato per un po' i nostri simpatici abeti, ci siamo ritrovate a disquisire su un argomento molto coinvolgente e in qualche modo molto molto serio, un tema che ha sempre interessato l'uomo fin dalla sua comparsa sulla Terra.
Chi o che cosa "governa" questo mondo meraviglioso e stupefacente di cui noi facciamo parte?
Sono chiare a tutti le mille implicazioni religiose, filosofiche, scientifiche...
Questo non vuol dire che non si possano azzardare ipotesi, confrontarsi, argomentare sulle scelte personali.
E proprio questo abbiamo fatto con molta soddisfazione.
Tuttavia dovremo ritornare ancora su questo interessantissimo tema, prevedendo uno spazio temporale specifico per tale argomento.

Ed eccoci subito dopo a tuffarci in un altro mare di parole.

L'ascolto di una storia, di una voce narrante che illustra un mondo lontano e diverso, che può aprire nuove suggestioni e nuove riflessioni, è sempre un momento che affascina e coinvolge.
Così ho letto due paginette stralciate da un lavoro molto più ampio.
Le ho scelte di proposito, perché in questo spazio di narrazione relativamente breve, si concentra una moltitudine di personaggi senza nome, che salgono alla ribalta vestiti esclusivamente dei loro soprannomi e dei pochi tratti descrittivi che questi ultimi hanno determinato.

Quale era il gioco di parole che ci avrebbe coinvolte?

Puntare l'attenzione su quello dei personaggi che maggiormente aveva colpito il nostro immaginario.
La scelta è caduta unanimamente sulla Strapuntata.

Nell'immagine, virgolettato, il breve testo
che si riferisce a questo personaggio.

Unendo le immagini personali evocate da questo personaggio, che abbiamo intrecciato e limato insieme, è nata la nostra storia, dal titolo omonimo.
Noi autori... Che meraviglia!
Se vi va di leggerla la troverete nella pagina "Lucca Insieme - Creiamo una storia? 11 - La Strapuntata".

Bene, per oggi è tutto.
Grazie per essere stati qui con me.
Vi aspetto ancora per altre divagazioni.
Non mancate!
E ricordiamoci sempre di allenare i muscoli della mente e del cuore!

🌲








Published:

giovedì 10 gennaio 2019

Lucca - Undicesimo Incontro - 9.1.2019









  



Eccoci di nuovo qui, amici carissimi de "La Panchina!
Come va?

Dopo l'interruzione natalizia, abbiamo finalmente ripreso i nostri pomeriggi insieme, come del resto era già stabilito.
Lo abbiamo fatto con allegria e molte aspettative.

Ieri, quindi, il nostro primo incontro del nuovo anno.
È stato un bellissimo incontro.
Che sia di buon auspicio per tutto quello che faremo in seguito!

Dunque, con qualche piccola difficoltà organizzativa, ci siamo trovati nella bellissima stanza in cui è l'ufficio dell'assessora Vietina, che gentilmente lo ha messo a nostra disposizione per questa occasione.
Che è bello lo si può vedere dalle foto, in cui saltano subito all'occhio l'eleganza e l'armonia dei colori di questo ambiente. 

Bene!
Un mare di parole, e di risate, ci ha immediatamente sommerso.
Visti i molti giorni intercorsi dallo scambio degli auguri a dicembre, davvero tante erano le cose da dire e da commentare.

Eccoci comunque subito a "sferruzzare".
"Sferruzzando" i piccoli abeti di carta, però, è caduto un improvviso religioso silenzio.
Infatti era necessario ritrovare una certa profonda concentrazione, che consentisse a dita, cuore e mente di mettersi in sintonia.
Vi piacciono i piccoli abeti realizzati?

Approfitto per sottolineare anche qui che, spesso, la voglia di essere eccessivamente precisi e tesi alla ricerca di regole che consentano di esserlo, ci porta ad ottenere un risultato opposto.
Per fortuna ci siamo subito riallineati sulla linea giusta, che è invece quella semplicemente di sperimentare e di divertirci.

Ecco così completati i nostri piccoli abeti.
Perché non riunirli a formare una piccola abetaia?
A pensarci bene, questa piccola abetaia ben ci rappresenta come gruppo... 
Quindi dall'IO siamo diventati NOI... e ne siamo orgogliosi.
È questa una piccola magia che sempre ci trasforma... 
Lo si vede dai nostri occhi che all'improvviso brillano anche senza volere!
Siamo, ogni volta, molto contente di ciò abbiamo realizzato!

E poi le parole hanno preso decisamente il sopravvento.



(continua)





Published: giovedì 10 gennaio 2019

giovedì 3 gennaio 2019

Epifania











Buongiorno, amici carissimi!

Eccoci di nuovo qui tra le parole!
Se siete venuti, vuol dire che anche voi avete voglia di riflessioni, magari di nuovi pensieri o nuove prospettive.
Se così fosse, questo sarebbe per me un qualcosa di bello e di grande e mi farebbe felice.

Qualsiasi cosa, qualsiasi momento, può essere lo spunto per avviare nuove girandole di pensieri.
Basta soffermarsi un attimo e non correre via.
Il tempo si dilata se riusciamo a sguazzare dentro un pensiero che via via si fa piu interessante, che ci trascina malgrado la nostra resistenza, che abbatte i limiti che ci siamo costruiti da soli, senza rendercene neppure conto.

Facciamo un gioco... catturiamo una parolina con il retino! 
È molto tempo che non lo facciamo...

La prima parola ovvia che ci gira oggi intorno tutta baldanzosa è "Epifania", ma quella che mi sta corteggiando piu insistentemente è "Befana", più semplice e diretta.

Scommetto che nell'individuarla anche voi che leggete avrete avuto un balzo al cuore, un palpito di nostalgia o di nuove aspettative come me, qualsiasi sia la vostra età.
Non è così?

Prima che si mettano in moto pensieri personali (a questi si può e si dovrebbe tornare in un secondo momento), pensieri personali provenienti da  un "sacco" pieno di ricordi nostalgici, belli o brutti che siano, soffermiamoci a fare qualche volo di Pindaro, ritornando tutti un po' bambini.

Ecco. 
Qualcosa è già accaduto.
Delle rime mi sono venute incontro così e le parole si sono messe in fila da sole.
Che ne dite?

Già ci danno qualche spunto di riflessione.
Sì, per i nostri bambini, ma anche come metafora per la nostra vita di adulti.

Sono due strade diverse tra le quali scegliere, ma entrambe ci conducono a rivalutare ciò che viviamo non come mero oggetto di consumo, ma come spunto per ristrutturare ogni volta i nostri vissuti ad un livello sempre più elevato di serenità e quiete interiore.

Leggiamole, dai!




Babbo Natale e la Befana
Sferruzzavano un golf di lana.
La lana era quella recuperata
O della pecora appena tosata.

Una piccola arancia e un mandarino
Raramente un cioccolatino.
Forse di pezza una bambolina
O di legno una seggiolina.

Semplici doni vicino al camino
Il bimbo trovava nel nuovo mattino.
Allegria, gioia, biscotti burrosi
Non c’è n’erano mai di così gustosi.

Questo per dirti  mia cara bambina
E confermarti mio caro bambino,
Che è bello conoscere che c’era prima
Anche se gli elfi con Babbo Natale
Oggi col mondo ti fanno parlare.

Babbo Natale e la Befana
Sferruzzavano un golf di lana.
Oggi viaggiano con il navigatore
E hanno acceso già il motore.

Dormi in fretta, bimba bella.
Su nel cielo c’è una stella.
Dormi presto, bimbo mio,
Altrimenti vanno via!




La sera sta scendendo a grandi passi.
Argenti di ghiaccio brillano sui sassi.
L’aria gelida sferza un po’ il viso,
ma accende brillante un sorriso.

Il cielo terso trasuda infinito.
Un silenzio d’attesa che non hai mai sentito.
I bimbi protendono i rossi nasetti
muovendo curiosi i loro visetti.

Ed ecco qualcosa si muove lassù.
Un rullar di tamburi già si ode quaggiù.
L’imponente corteo scorta bene i suoi re,
battendo il passo mentre arriva da te.

Eccoli i Magi! Son davvero imponenti.
Ricche sete, damaschi e copricapi lucenti.
Sui tre cavalli ieratici dall’orizzonte
avanzano piano e attraversano il ponte.

Di Gaspare, Melchiorre, Baldassare rivive il racconto
proprio mentre va in scena un meraviglioso tramonto.
Oro, incenso e mirra recano in dono,
ci invitano anche a chieder perdono.

Al passo incedono con eleganza.
Sul viso di tutti sorrisi e speranza.
Attraverso due ali di folla gioiosa
rivive una storia davvero festosa.

Pazienti i cavalli e generosi i tre Magi
incantano anche i cani randagi.
I piccini avran chicche e cioccolatini.
Laici e credenti ritornan bambini.



Sono cose semplici che già sapevamo, potreste obbiettare, ma se ci pensate bene, individuerete emozioni nuove che prendono forma dentro di voi, collegamentii diversi che danno vita a nuovi pensieri, ritmi temporali piacevoli e immagini colorate inusitate.

Io non continuo, almeno su questa pagina.
Il seguito di queste riflessioni è tutto vostro. 
Lo lascio a voi per farvi sperimentare in piena libertà... e se vi fa piacere, lasciate un commento.
Ne sarei davvero felice.

Grazie per aver condiviso questi gradevoli momenti intorno alla nostra panchina!
Tornate ancora qui con me ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



❤❤❤❤❤





Published: giovedì 3 gennaio 2019

Un nuovo anno insieme










     



❤❤❤❤❤


Buongiorno, amici carissimi de "La Panchina"!

Che silenzio assordante in questi giorni di festa!
Come ho già detto in un post precedente, ho molto avvertito la mancanza delle nostre chiacchierate e sono felice di poter essere di nuovo qui in pensieri e riflessioni.
E voi? Non avete avuto la stessa sensazione?

So, come appunto ho già detto, che tutti noi abbiamo dedicato più tempo a stare insieme, a vivere relazioni reali che rinforzano quella rete in cui ci sentiamo meglio e più al sicuro.
E questo è un bene.
Tuttavia, nel turbinio di incontri e pranzi ufficiali, le riflessioni profonde, le parole e le idee sono rimaste un pochino ai margini.
Non siete d'accordo?

Il 2018 è ormai finito.
L'Epifania è alle porte.
Con l'arrivo della vecchina sulla scopa, si spengono definitivamente le luci dell'albero, ma si riaccendono le luci accecanti della nostra mente e del nostro cuore.
E se solo riuscissimo a ritagliarci un piccolo spazio di silenzio tutto per noi, quante belle cose potremmo scoprire!

Ecco arrivato ancora un nuovo anno come sempre.
Che ci sarà di straordinario, vi chiederete.

Vero! Domani e poi domani ancora saranno altri giorni, forse anche noiosi o dolorosi, che si snoccioleranno monotoni come sempre.
Il dono importante e straordinario, però, è che ci viene dato un nuovo tempo di vita, pieno di possibilità interiori, in cui trovare e scoprire noi stessi e costruire quel tesoro che nessuno può toglierci e che dipende solo da noi valorizzare.

Se poi faremo un viaggio, acquisteremo un mobile o un abito, incontreremo intoppi concreti nella vita quotidiana, potremmo scoprire che tutto assume un nuovo valore a seconda di quello che abbiamo dentro di noi.

Quindi viviamo il nuovo anno con questa filosofia di vita.
Certamente anche "La Panchina" lo farà, qui, in questo luogo virtuale, ameno e carezzevole.
Anzi ha già cominciato a farlo.

"La Panchina - Lucca", poi, è già in grande fermento per ricominciare ad incontrarsi e a vivere momenti preziosissimi nella sede di V. Sant'Andrea 33.

Dunque, accese le luci nuove nuove di questo 2019, andiamo incontro al futuro con positività e voglia di vivere veramente!
Grazie per essere stati ancora qui!

"La Panchina" vi augura serenità ed equilibrio, sempre tra le riflessioni, i pensieri, le idee, le parole e il divertimento... in un continuo allenamento dei muscoli della mente e del cuore.

A buon ritrovarvi in questo lungo nuovo anno insieme, che sarà splendente e prezioso!

Ci vediamo a Lucca, mercoledì 9 gennaio, alle 16.30!


❤❤❤❤❤❤





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