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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Voglio scriverti una lettera







Voglio scriverti una lettera


La bellezza dello scrivere
e soprattutto quella del ricevere una lettera!
Ne avete avuto esperienza?
Oggi proviamo qualcosa di simile
quando scriviamo o riceviamo un messaggio
sul nostro cellulare,
ma non è proprio la stessa cosa,
perché la maggior parte delle volte
non riusciamo ad affrontare
argomenti importanti
in un messaggio breve.

Scrivere una lettera dà la possibilità
di entrare dentro di noi con calma
e ci mette in contatto con le nostre emozioni
e i nostri pensieri più veri e profondi,
anche senza il nostro consenso.

Eccone un esempio.
Ho stralciato dal web alcune parti di una lettera che
John Lennon scrisse a Yoko Ono.


📚

“..... ci siamo accorti che ogni cosa che desideravamo si avverava ....  
Abbiamo continuato a dirci che ...  avremmo dovuto organizzarci e desiderare solo cose buone. Poi è arrivato il nostro bambino! ... Ora i nostri desideri avrebbero influenzato anche lui. ... era ora di finirla con le discussioni e metterci a rivedere i nostri meccanismi di desiderio: la Pulizia Primaverile delle nostre menti! ....

Ci capitava di trovare nei vecchi armadi della nostra mente cose che non sapevamo di possedere ancora, cose che avremmo sperato di non trovare più. 
Facendo le pulizie, abbiamo cominciato anche a notare molte cose che non andavano nella nostra casa: c’era .... un quadro che cominciava a non piacerci più ...  e due stanze tetre che sono diventate luminose e ariose quando abbiamo buttato giù il muro che le divideva. 

Abbiamo cominciato ad amare le piante: e pensare che all’inizio eravamo convinti che le piante ci rubassero l’aria! ... 
In passato abbiamo speso un mucchio di energia per cercare di ottenere qualcosa che pensavamo di volere, ci chiedevamo perché non riuscivamo a ottenerlo, per poi scoprire che uno dei due o tutt’e due non lo volevano veramente. ....
Abbiamo scoperto che quando tutt’e due desideravamo una cosa all’unisono, succedeva più in fretta. Come dice la Bibbia, «là dove ci sono due riuniti nel mio nome». E’ vero. Due sono tanti. Un potentissimo seme di pulizia.

Stiamo iniziando sempre di più a desiderare e pregare. Le cose che abbiamo cercato di conquistare in passato facendo il segno della pace, adesso cerchiamo di ottenerle attraverso il desiderio .... Desiderare è più efficace che sventolare bandiere. Funziona. E come una magia .... La magia è reale. ...
Quando qualcuno è arrabbiato con noi, gli disegniamo nella nostra mente un’aureola attorno alla testa. E lui smette di essere arrabbiato con noi? Be’, non si sa. 
Sappiamo però che da quando gli disegniamo attorno l’aureola, improvvisamente per noi inizia ad assomigliare a un angelo ....
Sembra che più facciamo pulizia, più velocemente funzioni il processo di desiderare e ricevere. 

La casa adesso è diventata molto comoda. Sean è bellissimo. Le piante crescono. I gatti fanno le fusa. La città risplende, che ci sia il sole, la pioggia o la neve. Viviamo in un universo bellissimo ...... Sappiamo che la città, il paese, la terra stanno affrontando tempi molto duri e che si respira terrore.
Però il sole splende ancora, noi siamo ancora insieme e fra di noi c’è amore .... 
Se due persone come noi stanno facendo delle loro vite quello che ne stiamo facendo noi, ogni miracolo è possibile!
....
Andrà tutto bene! Il futuro della terra è nelle mani di tutti noi.”


📚


John Lennon oltre all'amore 
esprime concetti importanti per la sua filosofia di vita.
Ecco allora che
la lettera ci offre una grande opportunità.

Vogliamo provare a scrivere una lettera
anche noi?
Scegliamo il destinatario
e lasciamoci trasportare
da ciò che fa capolino.
nel nostro profondo.



📚

 


📚
Ciao,
non ti domando come stai, spero solo che tu stia bene.  Non te lo domando perché intendo essere io a dirti qualcosa nel caso che tu volessi leggere e magari farci su quel tuo risolino che esprime contrarietà o meglio superiorità. 
Vedi, nella vita, piano piano, ti accorgerai anche tu che nessuno è mai superiore. Di superiore c'è solo il Cielo, l'Infinito, visto che per noi umani è impossibile arrivare a comprendere. 
Noi non siamo mai state amiche, me ne sono accorta presto. Questo per me non e mai stato un grosso problema anche se mi dispiaceva. In fondo gli amici si scelgono, tu non mi avevi scelta. Mi avevi trovata nel cammino dell tua vita. 
Ti sembrerà strano ma io ho sempre tenuto a te cercando di rispettarti e comprendere il tuo carattere a volte scontroso. D'altronde non sempre volere è potere e sapevo bene che non potevo pretendere la tua presenza. Amicizia sarebbe stato troppo, lo so. 
Ora sono a scriverti aprendo il mio cuore e la mia mente, a spiegarmi insomma. Mi chiedo se sono stata opprimente. L'importante però era non vivere insieme perché le difficoltà sarebbero state forse insormontabili. Io ho via via cercato di capirti, di venirti in qualche modo incontro ma tu nemmeno ti accorgevi del mio disappunto quando mi ferivi. Mi sembrava addirittura che tu non volessi rispettarmi, quasi tu fossi proprio decisa a tenermi fuori.
Ricordo di aver cercato di instaurare un'amicizia, magari una "sorellanza" ma non ho avuto riscontro. A volte mi trovo a pensare con tutta me stessa, assorta come quando guardo il cielo, quell'infinito dove vedo forme di vita e dove immagino una luce intensa. La immagino fortemente, tanto che la vedo come "vedo" a volte te che mi appari davanti all'improvviso e mi sembra che tu voglia ritornare sui tuoi passi. Penso allora che lo vorresti davvero ma ti è difficile tornare indietro. Ti penso in conflitto perché penso che vorresti ma allo stesso tempo non vorresti. Ti colloco in una situazione incomprensibile perché questo mi solleva un poco ma so che invece tu stai bene per conto tuo, con le tue scelte. Così la mia sarebbe stata una pretesa. 
A questo punto mi viene da pensare che è sbagliato assecondare sempre la persona perché ci mettiamo in una situazione di debolezza. È indispensabile rispettare l'altro 
ma è importante trovare il modo di non sentirsi sopraffatti perché in questo caso già noi tendiamo ad allontanarci. Non esiste una ricetta per risolvere i problemi. È una questione personale e non sempre è possibile, ma alla base sta la volontà di provarci.
Costruire non è facile. È faticoso, ma dà le sue soddisfazioni.
Ti auguro buona vita.
Claudia



📚

Cara amica mia,
finalmente un po' di tempo per scriverti.
Come mi piace parlare con te anche se attraverso una semplice lettera!
Da quando sono partita dal mare, non c'è stato un giorno senza che io abbia pensato a te almeno una volta. Sono tanto dispiaciuta di non averti potuto salutare di persona, ma quello che è accaduto è stato terribile... tutto quel fango, tutto quel dolore… ha confuso la vita anche a noi che non siamo stati toccati direttamente da questo orribile tragedia.
Avevamo lasciato a metà un’interessantissima conversazione sul comportamento di chi tu sai.
Concordavo con te sul fatto che si debba badare più al dovere che ad altro, senza indugiare troppo ai piaceri estivi, ai piaceri comunque conviviali, se si vuole conseguire un risultato apprezzabile nel nostro lavoro, quello poi di cui siamo responsabili in prima persona e a tutto tondo.
Ricorderai che ti avevo trovato troppo categorica nel tuo giudizio negativo. Riprendo dunque il discorso per esprimere del tutto il mio pensiero.
Giudicare con intransigenza chi riteniamo sbagliare ci dà solo apparentemente un senso di soddisfazione. Se ci pensi bene, anzi mentre lo affermi prova a guardare la tua espressione con gli occhi della mente. Non è che poi la sensazione che hai sia tanto positiva, non ti pare? Prova invece a pensare perché la persona di cui stiamo parlando faccia queste scelte nella sua vita... ne sarà soddisfatta oppure è l'unica cosa che sa fare? Spesso quando non si riceve un’educazione adeguata incontriamo delle grosse difficoltà nel crescere.
Quando un padre non è completamente un buon esempio, pur se è vero che per contrasto noi ci possiamo differenziare da lui, accade che il più delle volte siamo così insicuri di noi stessi che non riusciamo a scegliere con facilità ciò che dobbiamo fare. Ecco allora che ci mettiamo con un uomo sbagliato oppure che indugiamo nel comprare oggetti o beni materiali, senza quasi pianificare neppure il lavoro che dovremmo fare.
Ci tengo molto a precisare questo punto di vista, perché altrimenti non si capirebbe molto di quello che vado dicendo.
Per contro rifuggo sempre dalla categoricità: esistono tanti punti di vista e non si può essere mai così certi che il nostro sia quello della verità assoluta, quello perfetto. Quindi l'essere categorici e impostare su questo la nostra educazione per noi stessi e per i nostri figli o nipoti è limitare il sentiero di evoluzione e non torna molto conveniente per nessuno.
Bianco o nero non paga nella maggior parte dei casi, perché limita la creatività nella ricerca di soluzioni.
Inoltre bisogna sempre avere chiaro che anche noi potremmo avere qualche scheletro nell'armadio e non è che con il nostro comportamento, che assurge a ruolo di regola categorica, riusciamo a disintegrare questo scheletro. Esso rimane lì inamovibile e si rischia di essere anche un po' ridicoli nel pontificare su ciò che devono fare gli altri, quando noi stessi siamo invischiati in situazioni personali discutibili.
Naturalmente questo è un discorso che vale in generale e, come al solito, i presenti sono esclusi.
Tanto ti dovevo, cara amica... e un suggerimento... sii più clemente con chi tu sai, cominciando ad essere più indulgente prima di tutto con te stessa. 
Ti abbraccio con rinnovata stima e tanto affetto.
Vanina



📚
Cara mamma,
è a te che voglio scrivere oggi.
Desidero che tu sappia quanta importanza hai avuto per me, quanto spesso nella mia vita mi sono avvalsa del tuo insegnamento. Pensa che mi rivolgo a te anche adesso che non ci sei più e io sono grande e che ancora adesso mi continui ad insegnare con il tuo esempio.
Devo dirti che sei stata grande con la tua pazienza, con la tua filosofia di accettazione della vita. Per te era importante accogliere tutto ciò che ti accadeva e dargli un significato di amore nel senso più grande. Del resto l'amore vince sempre se ci si mette nelle condizioni di coglierlo e donarlo.
Mi accorgo di aver sposato pienamente questa tua visione del mondo e ne sono realmente gratificata.
Cara mamma, avevo proprio bisogno di raccontartelo.
Maria Grazia


📚
Caro Luca, caro amico mio. 
Non capisco come sia possibile che ci siamo allontanati così. Siamo nati a poche ore di distanza, siamo cresciuti insieme, abbiamo succhiato lo stesso latte e poi?
Poi il nulla. Ti ho visto allontanarti dalla nostra amicizia, ho visto i tuoi occhi diventare assenti, ho visto il tuo sorriso sempre meno spontaneo, ti ho visto sposare Lei. Si, tu sai che avrei voluto essere io quel giorno a baciarti davanti a quell'altare, a giurarti eterna fedeltà, ma così non è stato.
L'ho superata. Ce l'ho messa tutta, ma è stata dura. Non saprai mai quanto. Però credevo che anche tu ritenessi che la nostra amicizia andasse salvata. 
Sai? Un giorno in Australia vidi un'autostrada, a sedici corsie mi dissero. Si poteva sorpassare sia a destra che a sinistra e io, trovandomi nel mezzo a quello spazio alieno, ero talmente terrorizzata dal contesto che non ammirai a fondo l'opera ingegneristica, anzi, a dirla tutta, non la ammirai proprio per niente.
Otto corsie all'andata, otto al ritorno erano davvero tanta roba e questa immagine mi è venuta in mente come metafora della nostra vita.
Noi un giorno ci siamo trovati al casello di quella autostrada in virtù del tuo matrimonio.
Ci siamo avviati nella stessa direzione ma con il passare del tempo ciascuno ha preso la corsia che preferiva. Vuoi perché era la più veloce, vuoi perché era la meno trafficata ecc.
I motivi possono essere stati tanti, ma se pur incanalati nella stessa direzione, abbiamo fatto due vite diverse.
Sai, all'inizio ne ho sofferto moltissimo e ti strattonavo per portarti accanto a me, ma tu, sentendoti criticato, hai difeso le tue scelte e tira di qua, tira di là, abbiamo fatto tanta strada è vero, ma mi sono sentita sola in quella strada... nessuno mi teneva per mano, come avevi sempre fatto prima,  nessuno mi sosteneva perché non inciampassi.
Quanto ho pianto, quanto mi ha fatto soffrire la non comunione con te, quanto mi sono sentita sola.
Ogni discussione aggiungeva nuovi motivi di recriminazione e, invece di chiarire, invece di avvicinarci, procurava un altro salto di corsia. Non hai mai capito che mi disperavo perché ti volevo accanto a me, che criticavo i tuoi atteggiamenti perché ti volevo bello ai miei occhi e io stessa volevo apparire bella ai tuoi. Ti volevo far capire cosa era il bello per me. Mi aprivo per essere cristallina al tuo sguardo e invece tu hai visto solo la critica e mai la visione. Tu hai sempre alzato un muro fra me e te.
E' stata dura, tanto dura e lunga, lunghissima.
Adesso, nell'autunno della vita, mi ritrovo a fare spesso i conti di quello che è stato, ma non posso dire che cambierei atteggiamento.
Come potrei? Io mi sono fatta conoscere nel profondo, nel mio intimo, ma tu non hai saputo accettarmi con la mia ricchezza da valorizzare e la mia povertà da sostenere. E io avevo solo un muro da scalare.
Quanta fatica! Ora caro Luca, ho trovato il coraggio di parlare al tuo cuore con il mio cuore non più sanguinante. Ora che le passioni si sono attenuate, spero che tu collabori con me ad abbattere quel muro, a spianare le asperità della strada. Non abbiamo più un autostrada a sedici corsie da percorrere, quella davanti a noi è ad una sola corsia e si fa ogni giorno sempre più corta. Spero di percorrerla con te al mio fianco. Non temere recriminazioni, non ne ho. Mi manca solo il mio amico.
Ti abbraccio forte, tua amica per sempre.
Rita


📚
Cara Mara,
sono pochi anni che ti conosco, ma ogni volta che ci parliamo mi sembra di imparare qualche cosa da te. 
Abiti a Firenze, sei vedova, hai  due figlie e quattro nipoti che ti impegnano molto.
Rispetto a te io ho una vita abbastanza tranquilla e, quando sento tutte le cose che riesci a fare tu, io mi meraviglio.
Ieri per telefono mi hai detto che per non annoiarti stai facendo con i ferri dei quadrati di lana, con delle misure precise, perché le suore della tua parrocchia ti hanno chiesto di farli con queste caratteristiche. Poi loro li cuciranno insieme per fare delle coperte.
Tuo marito era un bravo pittore e spesso andavi con lui all'estero per allestire delle mostre.  Ti è rimasto il desiderio di viaggiare e spesso vai con gite organizzate a visitare città nuove.
Cara Mara, ogni volta che mi telefoni mi dai un consiglio... per una nuova ricetta di cucina o per la lettura di un libro nuovo che tu hai letto. 
Di tutto questo ti ringrazio con tutto il cuore.
È proprio giusto il proverbio che dice:  "Chi trova un amico trova un tesoro. ".
Ti saluto affettuosamente. Un abbraccio.
Silvana



📚
Carissimo,
ho deciso di scriverti, visto che parlarti al telefono è impossibile.
Lì dove sei ora, come ti trovi? Spero bene, spero meglio di me, che nella vita mi sono trovata più volte in situazioni che mi hanno dato tanta sofferenza. 
Però, ripensandoci, io non ti ho mai sentito lamentarti di tradimenti, prevaricazionim nel periodo della nostra vita in comune. Forse la tua bontà d'animo non ti ha mai messo di fronte a situazioni spiacevoli. Io ho una brutta abitudine. Quando subisco un torto, taglio i ponti e quella persona non la considero più parte della mia vita, la cancello e per me è come se non esistesse più. 
Tu hai aiutato me ad essere quella che sono oggi, ma tu non mi hai mai dimostrato di avere il carattere come il mio. Tu sei sempre stato molto accomodante in ogni situazione, mentre io potrei essere definita drastica nelle mie reazioni col prossimo. 
Il mondo è cambiato molto sai? E' diventato più difficile avere sempre un rapporto pacato con il prossimo. Dico questo perchè non ti ho mai visto arrabbiato con le persone che condividevano la tua vita, mentre a me è capitato spesso. 
Hai visto quante volte mi è capitato di soffrire per colpa di persone con cui collaboravo o avevo rapporti? Nelle situazioni più diverse, in tanti modi. Non sono riuscita nella vita ad accettare certi gesti nei miei confronti, sono rimasta male e ogni volta non ho accettato bene un sopruso, così mi sono imposta di rimuovere l'accaduto e tagliare i ponti con le persone in questione. 
A volte, quando ti parlo, ho l'impressione che tu mi stia aiutando, che tu mi protegga e mi sappia dare la serenità che mi sta mancando in quel momento. Sento tanto il bisogno di ciò, sai?
Però non so se te ne sei accorto, ma il mondo è molto cambiato, la gente è indifferente, nervosa. Io non so se riuscirò a cambiare il mio punto di vista anche se vorrei essere simile a te. Ho un solo vantaggio che mi aiuta in questo mio brutto carattere. Sono capace di rimuovere ciò che ho passato e solo in pochi casi, quando qualcuno mi costringe facendomi pensare, riemergono i brutti ricordi. Unico lato positivo di questo carattere per niente votato al positivo. 
Che bello, sono molto contenta di averti scritto, mi sembra di essere stata più vicina a te e che tu abbia capito ciò che a volte mi rattrista un po', tu che sei così allegro, così positivo, così affettuoso. 
A presto, sì ti riscriverò presto.
Tua Lauretta




📚












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