Bé, a volte accadeva che il serpentone in corsa si inceppasse per qualche imprevista ragione.
Allora si vedevano scene cruente, scene inimmaginabili di automobili che saltavano per aria come birilli per rotolare lontano e finire schiacciate in un groviglio di lamiere dalle forme spaventose seppure spettacolari.
Suo marito la sollecitò a fare maggiore attenzione, se non voleva rischiare di inciampare e farsi male.
In realtà prima di arrivare in cima al binario numero uno c’era ancora molto da camminare, comunque in qualche modo, schivando la folla che si intensificava sempre più, giunsero nella vita frenetica e nel vociare senza regole delle varie aree della stazione che era necessario attraversare per guadagnare l’uscita all'aperto.
Gli autisti, che si apprestavano a raggiungere le loro mete, erano attentissimi ad individuare per tempo le uscite di destinazione.
Sulla pista che correva parallela a quella principale, una giovane donna in un'automobile grigia era attentissima al punto di scambio in cui si sarebbe immessa nel tapis roulant principale.
Fu all'altezza di dove un tempo c'era una sala d'aspetto che i pensieri della donna presero tutt'altra direzione.
Le immagini erano vivide e in grande movimento.
Sui tapis roulant, che si spostavano ad una velocità pazzesca seppure costante e regolare, le macchine erano ferme e prigioniere nella situazione claustrofobica delle loro carrozzerie strette le une alle altre.
La donna, che si era persa nei suoi pensieri, tornò bruscamente alla realtà perché la sua valigia aveva urtato una barriera metallica posta a delimitare gli spazi per un migliore controllo.
Da un po' di tempo le misure di sicurezza nei luoghi pubblici e affollati erano diventate più minuziose e più numerose.
Era quello il momento più pericoloso in cui accadevano moltissimi incidenti, perché non era affatto semplice cogliere la velocità giusta indispensabile affinché il cambio di nastro mobile avvenisse senza rimbalzi, strani impennamenti, pericolosi cozzi.
Un buon addestramento rendeva questa operazione abbastanza sicura.
La donna sorrise e strattonò la valigia rimettendola su un percorso più consono.
Ad onor del vero va detto che questi incidenti non erano proprio molto molto frequenti, ma erano comunque l'incubo segreto di tutti gli automobilisti.
In fondo era solo quello il momento in cui si doveva realmente guidare la vettura, altrimenti gli spostamenti avvenivano in sicurezza e con una rapidità sorprendente, eccezionale, tale da far girare la testa.
In realtà prima di arrivare in cima al binario numero uno c’era ancora molto da camminare, comunque in qualche modo, schivando la folla che si intensificava sempre più, giunsero nella vita frenetica e nel vociare senza regole delle varie aree della stazione che era necessario attraversare per guadagnare l’uscita all'aperto.
Fu all'altezza di dove un tempo c'era una sala d'aspetto che i pensieri della donna presero tutt'altra direzione.
Le immagini erano vivide e in grande movimento.
Sui tapis roulant, che si spostavano ad una velocità pazzesca seppure costante e regolare, le macchine erano ferme e prigioniere nella situazione claustrofobica delle loro carrozzerie strette le une alle altre.
Gli autisti, che si apprestavano a raggiungere le loro mete, erano attentissimi ad individuare per tempo le uscite di destinazione.
Sulla pista che correva parallela a quella principale, una giovane donna in un'automobile grigia era attentissima al punto di scambio in cui si sarebbe immessa nel tapis roulant principale.
Era quello il momento più pericoloso in cui accadevano moltissimi incidenti, perché non era affatto semplice cogliere la velocità giusta indispensabile affinché il cambio di nastro mobile avvenisse senza rimbalzi, strani impennamenti, pericolosi cozzi.
Un buon addestramento rendeva questa operazione abbastanza sicura.
In fondo era solo quello il momento in cui si doveva realmente guidare la vettura, altrimenti gli spostamenti avvenivano in sicurezza e con una rapidità sorprendente, eccezionale, tale da far girare la testa.
Bé, a volte accadeva che il serpentone in corsa si inceppasse per qualche imprevista ragione.
Allora si vedevano scene cruente, scene inimmaginabili di automobili che saltavano per aria come birilli per rotolare lontano e finire schiacciate in un groviglio di lamiere dalle forme spaventose seppure spettacolari.
Ad onor del vero va detto che questi incidenti non erano proprio molto molto frequenti, ma erano comunque l'incubo segreto di tutti gli automobilisti.
La donna, che si era persa nei suoi pensieri, tornò bruscamente alla realtà perché la sua valigia aveva urtato una barriera metallica posta a delimitare gli spazi per un migliore controllo.
Da un po' di tempo le misure di sicurezza nei luoghi pubblici e affollati erano diventate più minuziose e più numerose.
Suo marito la sollecitò a fare maggiore attenzione, se non voleva rischiare di inciampare e farsi male.
La donna sorrise e strattonò la valigia rimettendola su un percorso più consono.
(Tratto dal racconto "La stazione")
❤ Cosa sarà accaduto prima? Cosa potrebbe accadere dopo?
La scelta è caduta sul
Dopo
Dopo
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Finalmente la donna con suo marito erano arrivati al binario numero uno.
Dopo tante avventure per salire sul treno, ora partivano per le vacanze tanto aspettate. (Silvana)
🏘
Poi si girò e si avvicinò al marito.
Con dolcezza disse: "Stai tranquillo, sono prudente. Dovresti saperlo. Mi sono sempre comportata in modo saggio.".
Il marito, sornione, sorrise facendo capire che non era poi così certo della sua prudenza. (Lauretta)
🏘
C'era qualcosa che non funzionava in tutto quel movimento.
Valigie e auto e tapis roulant.
Dove si trovavano?
Ma era reale?
"Carla, svegliati! Hai un altro dei tuoi sogni.". (Antonietta)
🏘
In realtà la donna si trovò in imbarazzo per la valigia che correva da sola e non riusciva a raggiungere.
Le persone intorno l'aiutavano a fermarla, ma lei era distratta, pensando a chissà cosa.
Allora suo marito la sgridò per la sua leggerezza e confusione, nel non pensare al pericolo che correva. (Alba)
🏘
La donna disse: "Carlo, la prossima volta la valigia la tiri tu giù dal tapis roulant. Io sono a pezzi... tutta questa confusione... Mi ricordo di un libro di fantascienza, precisamente "Alla stazione" in cui c'era un caos come questo. Però che stress... Ma come è bello tornare a casa! Basta vacanze!". (Elisabetta)
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