Casine blu
🌊 Cap. 1
"Posso entrare?"
Non risponde nessuno... mah, qui in questo angolo di azzurro profondo non c'è nessuno ad impedirlo. Dunque io vado... provo ad entrare.
Che luogo insolito! Direi stupendo, comunque. Tutte queste casine blu che saltano immediatamente agli occhi sono deliziose... e quelle finestrine bianche richiamano luce e serenità. Anche le stradine bianche che le collegano sono graziose. È il terreno intorno che però è insolito... Si arriccia in gialli e marroni e rossi, avviluppando ogni cosa, Che movimento!
"Ehi, signorina... Chi sei? Non puoi entrare qui. Non sei stata invitata... Da dove vieni ? Chi ti ha mandato?" un coretto di voci piuttosto risentito mi apostrofa in un modo parecchio sorpreso e autoritario.
"Ce l'avete con me? Chi è che mi parla? Dove siete? Oh, c'è una ruota laggiù, ma è sola e seminascosta... da quella parte c'è anche una carta con un cuore... e dappertutto libri dal titolo incomprensibile... Oh, vedo adesso un occhio meravigliato...".
"Bella ragazza, non perderti in chiacchiere... Noi siamo qui dietro tutti questi colori... e tu non puoi entrare in questo luogo senza la nostra autorizzazione!".
"Ma io ho chiesto il permesso... e nessuno mi ha risposto in verità, quindi mi sono sentita libera di entrare! Oh, adesso vi vedo meglio... Quanti volti nascosti tra queste onde colorate... E dietro l'aiuola dei fiori viola... Siete voi che continuate a parlarmi?".
"Ma ti pare? Pensi davvero che questi volti siamo noi, che vogliamo veramente farci vedere da te? Ingenua... questi sono volti fittizi, di copertura! Dunque chi sei? Visto che hai osato varcare quella soglia, dicci, perché sei voluta entrare proprio qui?".
"Calma, calma! Che alzata di scudi! Non avrete paura di me?".
"Ragazzina impertinente! Ma figurati se possiamo avere paura di te! Affrettati a rispondere, altrimenti torna da dove sei venuta!".
"Non c'è niente per cui dobbiate inquietarvi o addirittura arrabbiarvi... Io sono curiosa di conoscere tutto quello che incontro sul mio cammino e in questo luogo ci sono molte cose insolite che vorrei comprendere...".
"Davvero? E chi credi di essere per violare arbitrarmente la nostra consuetudine, il nostro mistero?".
"Misterooo? Voi stessi vi definite un mistero? Interessante... i misteri mi intrigano. La vostra scelta di non mostrare il vostro vero volto è davvero strana, però... perché? Paura? Avete paura che vi si legga dentro?".
"Ehi, ragazzina! Corri troppo! Dopo aver varcato la soglia di casa nostra, ora vorresti entrare addirittura dentro di noi? Sei incontenibile! Ma sappi che non è affatto una buona idea: potresti trovare anche cose molto spiacevoli. Lascia perdere... È meglio così, credimi!" mormora il coretto di voci che si è andato via via affievolendo, quasi a sparire.
Nelle ultime parole e nel tono completamente cambiato le voci sembrano adesso molto molto meno convinte.
Sono pronta... io ne approfitto.
🌊 Cap. 2
Sì, non sembrano più tanto convinte queste voci che mi parlano in coro... ma perché poi mi dicono di lasciar perdere, che potrei trovare cose anche spiacevoli, che...? Ci sarà qualcosa di vero o è semplicemente che vogliono impedirmi di andare avanti nella mia conoscenza del mondo?
No, no, no! Io non mi faccio certo spaventare da cose campate in aria... troppo mistero... e come ho già detto a me il mistero piace moltissimo. Del resto questo luogo pieno di colori è delizioso... cosa ci potrebbe essere di così brutto da dover tornare indietro?
Proverò ad arrivare fino a quell'onda rossa, così armoniosamente arrotolata su se stessa. Voglio vedere semplicemente cosa c'è al di là... o cosa nasconde, se è vero che nasconde qualcosa di terribile. Darò solo un'occhiatina, semmai tornerò indietro subito.
"Ragazzina, proprio non desisti? Bene! Hai il libero arbitrio, quindi fai pure come ti pare. Noi ti abbiamo avvertito. Entra pure.".
"Grazie... ma forse siete voi che vedete un pericolo che non esiste. Avete mai pensato che potreste sbagliarvi? Noi giovani vediamo le cose più semplicemente e almeno un po' ci proviamo a vivere il mondo... i più grandi vanno avanti imbalsamati... ma siete sicuri che vada bene così?".
"Sei padrona delle tue azioni, dunque vai!".
Oh! Senza che ci sia motivo, inconsapevolmente rabbrividisco. Queste parole sembrano minacciose, ma poi mica tanto. Eppure mi hanno provocato un inaspettato disagio. Mi sto lasciando suggestionare? E no, eh! Vado subito prima di ripensarci.
🌊 Cap. 3
Mi conviene passare di qua... tra i cirri azzurri sembra nascondersi un comodo sentiero. Così è infatti. Scivolerò intorno a questa deliziosa onda rossa arrotolata su se stessa con eleganza e... eccomi... un saltino e sono al di là.
Aiuto! Come scotta il terreno! C'è del fuoco laggiù... Sì, un magma ribollente di vulcano avanza verso di me... Guadagna terrenooo! Aiutooo! C'è davvero da avere paura! Era forse a questo che il coretto di voci si riferiva? E ora cosa faccio? Indietro non posso tornare... l'onda rossa si è richiusa dietro di me. Devo inventarmi qualcosa...
Cosa sono quei movimenti strani e quei pianti sommessi che mi sembra di sentire? Dannati nell'inferno? No, no... Mi sto suggestionando. Eppure quelle sembrano proprio figure umane intrappolate... Aiutooo! In ogni caso non ho tempo da perdere, devo mettermi in salvo... adesso proverò ad entrare nella forte corrente che arriccia questa enorme onda rossa e cercherò di risalire lassù in cima per ridiscendere poi dall'altra parte. Non è cosa da poco, ma come posso fare?
Idea! Mi allineerò parallelamente al flusso che scorre nell'onda rossa e al momento opportuno salterò all'interno. Farò come quelle auto sui tapirulan, quelle che dovevano immettersi in movimento sulle direttrici principali, in un libro di fantascienza che ho letto un po' di tempo fa. Sì, farò proprio così.
Aiutooo! Il magma del vulcano è ormai troppo vicino. Devo affrettarmi... devo trasferirmi subito all'interno della corrente... Uno, due, tre... viaaa! Splash! Ci sono riuscita!
Per fortuna qui non c'è fuoco né calore ed è addirittura divertente. Ecco... sono di nuovo di qua, dove tutto è ancora stupendo. Le casine blu sono deliziose... e quelle finestrine bianche richiamano ancora luce e serenità.
🌊 Cap. 4
"Ehi, signorina, sei dunque tornata indietro? Ora ci credi che è meglio rimanere di qua? Sei stata abile e ce l'hai fatta. Allora, hai soddisfatto la tua curiosità? Chi sei tu dunque?".
"Sono una semplice ragazza che vuole conoscere la vita e non può rinunciare a vivere perché soffocata dalla paura!".
"Ehi, signorina, lo sai che hai corso dei seri pericoli? Hai visto cosa c'è al di là?".
"Sì, credo di sì... quel magma ribollente, a prima vista affascinante, è orribile e minaccioso. Ho creduto di vedere degli esseri viventi che vi capitombolavano dentro... ma sicuramente mi sbagliavo".
"Lo credi davvero? Avrai capito, penso, che era meglio non rischiare!".
"No, ho capito soltanto che si deve stare attenti come io lo sono stata. Sì, io ho scelto di "scendere le scale dentro di me", come faccio sempre insieme ad un gruppo di amici.".
"Scendere le scale? Cioè?".
"Cioè... significa che l'orrendo magma vulcanico che fagocita le persone, cioè i fantasmi che nascondiamo dentro di noi, si possono, anzi si devono, affrontare. Se si ha l'accortezza di dipanarli per bene fino a renderli inoffensivi, possiamo risalire in superficie più leggeri ed equilibrati di prima.".
"Ehi, signorina, parli bene tu... e la fai così facile... mah!".
Il coretto delle voci si acquietò. Borbottò per un po', poi scomparve del tutto. Luce e colori, però, inondavano di nuovo ogni cosa.
"Ehi, ci siete ancora? Che fate non rispondete più?".
Un fruscio appena percettibile corse tra le casette blu.
"Ehi! So che ci siete... Grazieee! Voi avete fatto benissimo ad avvertirmi dei pericoli che avrei incontrato. Mi è stato molto utile saperlo, perché così mi sono mossa con cautela. No, non potevo fermarmi, perché ognuno di noi deve imparare a vivere, a difendersi. Io l'ho fatto e lo farò ancora.".
🌊 Cap. 5
"Ehi, voi, quanti siete! Dove credete di andare? Questa è casa nostra. Ehi, signorinooo! Qui non si può entrare!".
"Ma io ho chiesto il permesso... nessuno ha risposto, quindi siamo entrati.".
Le casette blu splendevano, ondine e fiori e volti nascosti intrigavano i nuovi viandanti... l'onda rossa si arrotolava di nuovo su se stessa provocatoria.
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