⚘ Siamo donne ⚘
Riflessioni a tutto tondo
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R o s a
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Storia di una donna che vale
E' sempre stata una ragazza molto buona, lo si vede subito, basta guardarla. Ha una dolcezza innata. La trovo persino elegante, ha una grazia tutta sua ma questo lei non lo sa, non gliel'ho mai detto.
La vita è stata troppo dura con lei. Ha sofferto moltissimo per la perdita di un figlio giovanissimo in un incidente e, come se non bastasse, la figlia maggiore si ammalò di una malattia rara durante il periodo universitario.
Ammiro moltissimo la mia amica perchè ha una forza interiore, una luce che le viene dall'amore di cui è capace.
Non ci vediamo o sentiamo spesso nonostante che si abiti abbastanza vicine, ma sappiamo entrambe che ci pensiamo.
Non è semplice
scegliere la donna della mia famiglia che più ammiro: ognuna ha un ruolo
importante nella mia vita e nessuna può essere considerata migliore o peggiore
di un'altra.
Una che stimo moltissimo è sicuramente mia sorella,
ha occupato un ruolo fondamentale nella mia vita e nella mia educazione. E’ una
persona disponibile e positiva: quando sono con lei mi trasmette serenità e, in
caso di necessità, le sue parole mi confortano sempre. L’ammiro perché nella
sua vita ha costruito una bella famiglia e anche nel campo lavorativo è
riuscita a realizzare, con le sue capacità, quello che si era preposta. Quando
sono con lei mi regala attenzioni, mi incoraggia sostenendo le mie idee e
valorizza quello che faccio. Con gli altri, poi, siano familiari o amici, non
fa mai pesare a nessuno i suoi problemi, ma è disponibile ad aiutare, a dare
quando richiesta dei consigli, è veramente straordinaria e capace di fare
grandi cose. Ha saputo affiancarmi nel diventare la persona che sono adesso; a
lei devo molto e perciò non finirò mai di dirle "Grazie"!
(Monica)
Intorno al tavolo ben apparecchiato, l'atmosfera era idilliaca. La tovaglia di lino di fiandra ben stirata, i piatti di famiglia Ginori vecchia manifattura, cristalleria e argenteria. Tutto come doveva essere, una realizzazione da cui farsi ispirare.
Sul terrazzo, fuori dalla porta-finestra, le bunganvillee in rosa creavano una bellezza d'altri tempi.
Gabriella apprezzò grandemente quell'ambiente ricco e gradevole.
Rosa aveva appena aperto la porta. Giulia era lì davanti a lei tutta agitata. Non le aveva dato neppure il tempo di aprirla del tutto che aveva cominciato a travolgerla con un fiume di parole.
Si dimenava come una pazza sul pianerottolo andando avanti e indietro e non la smetteva più. Rideva, piangeva, pregava, supplicava.
Giulia aveva soltanto la bellezza e la gioventù. Non aveva proprio altro. La povertà e l'arte di arrangiarsi erano tutto quello da cui poter partire nella famiglia in cui era nata. Senza entrare nei mille dettagli della sua vita - non basterebbe un grosso libro per scriverne - la voglia di sopravvivere e la tenacia l'avevano portata fin lì, in un'altra città, in un'altra regione.
Gabriella addenta una tartina mentre il lambrusco che qualcuno versa nel suo bicchiere riempie l'aria di un profumino delizioso.
Piccole rughe le solcano il bel viso .
Ha cinque figli e ne aspetta un'altro; cammina velocemente, ha lasciato i bambini soli in casa.
Manca un po' di tutto nella sua famiglia, deve privarsi di molto ma lei guarda avanti cercando di scacciare la tristezza per un vissuto che lei non avrebbe voluto.
Suo marito pretende molto da lei, troppo... ma Luisa non comprende, è giovane e ingenua.
Sei una donna...speciale🌻anche Te😍
RispondiEliminaAlba, grazieee!
EliminaChe bel pensiero hai avuto nei miei confronti!
Avverto la tua sincerità... ❤
È stato Una gioia leggere di queste donne. Tutte affascinanti . Per alcune mi è rimasta la curiosità di conoscere qualcosa di più. La storia delle mutande poi è fantastica. Chissà come è andata a finire? L'avrà sposato L'avvocato?
RispondiEliminaNo, non lo ha sposato. Ha continuato a vivere e ad arrangiarsi... ma, almeno fino al momento di questo pranzo, aveva salito moltissimi scalini nella scala sociale. Em per inciso, questo è un fatto vero.❤
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