Poesia - Comunicare ~ La panchina

Poesia - Comunicare

Esseri infinitesimi
ci affanniamo a reiterare
comportamenti e discorsi,
sempre uguali,
prevedibili,
quasi centri motori
dell'intero universo,
appena percepito,
più spesso obnubilato.

Lontani e sfumati gli altri,
che pur riempiono
l'aura avvolgente
che con qualche difficoltà
ci rassicura,
troppo spesso impossibile
scambiarsi l'anima davvero,
così presi nella nostra inconscia ricerca
di un fugace immaginato edonismo.

7 commenti:

Pollicinodomenica, giugno 12, 2016 5:50:00 PM
ahimé, come centro motore del mio universo mi riconosco nel tuo poetico discorso. E' proprio una bella e vera poesia.
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La Panchinadomenica, giugno 12, 2016 10:08:00 PM
Ciao, Pollicino! Grazie per le parole gentili che hai speso per il mio poetico discorso... Tuttavia colgo una nota amara nel tuo processo di identificazione. La speranza è che questa analisi ci aiuti ad andare oltre è a vivere relazioni più sincere, autentiche e più costruttive. Ti aspetto ancora, Pollicino!
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Stilosauralunedì, giugno 13, 2016 10:33:00 AM
Quanto viene cercato questo fugace edonismo,
egocentrica caccia ad un potere sulle coscienze o sui corpi altrui.
Ossessioni che nascondono conflitti interiori, nel migliore dei casi,
compulsivamente occultati da dipendenze che inneschiamo in noi stessi
con reazioni a catena.
Potere.
Tutto sembra ruotare attorno ad un solo concetto e fine,
in tutte le sue proteiformi espressioni.
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La Panchinalunedì, giugno 13, 2016 3:34:00 PM
Cara Stilosaura, sono contenta di ritrovarti!
Le tue parole rispondono a verità... anche se ne scaturisce un quadro di vita piuttosto triste: edonismo, potere, ossessioni e tanto altro.
È proprio per questo, credo, che si è sempre scontenti e insoddisfatti.
Questo non vuole essere certo moralismo. Infatti, se questo tipo di agire rendesse felici, almeno sereni, andrebbe ancora bene, ma purtroppo non è così.
Dunque, cara Stilosaura, è meglio ripartire, battere strade nuove, cambiare orizzonti. È già bello anche solo poterne parlare in libertà.
Intorno alla panchina questo si può fare e si può tornare a respirare aria buona, pulita, disinteressata.
Allontaniamo le pressioni interne e esterne, distraiamoci con voli pindarici, ricostruiamo una bolla di bellezza da cui ripartire.
Ti aspetto sulla panchina, Stilosaura! Parlami ancora e dà suggerimenti.
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Rosaspinamercoledì, giugno 15, 2016 6:17:00 PM
A scuola
Come il mulino odora di farina
e la chiesa d'incenso e cera fina,
sa di gesso la scuola.
E' il buon odore che lascia ogni parola
scritta sulla lavagna,
come un fioretto in mezzo alla campagna.
Tutto qui dentro è bello e sa di buono.
la campanella manda un dolce suono,
e a una parete c'è una croce appesa....
Pare d'essere in chiesa:
s'entra senza cappello,
si parla a voce bassa,
si risponde all'appello...
Oh, nella scuola il tempo come passa!
S'apre il libro, si legge e la signora
spiega, per chi non sa, or questo or quello
come in un gioco: un gioco così bello
che quando si fa l'ora
d'uscir, vorremmo che durasse ancora.
come il mulino odora di farina
e la chiesa d'incenso e cera fina,
la casa prende odor dal pane nostro,
e la scuola dal gesso e dall'inchiostro.
Renzo Pezzani

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Rosaspinamercoledì, giugno 15, 2016 6:19:00 PM
Questa poesia mi ha fatto ritornare indietro di almeno 60 anni ed è stato veramente piacevole riprovare sensazioni così lontane.....
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La Panchinamercoledì, giugno 15, 2016 10:48:00 PM
Che serenità emerge dalle parole di questa poesia! Sono molto contenta che tu l'abbia recuperata e ce l'abbia regalata! Sono certa che piacerà a più di uno di noi, qui intorno alla panchina.
Bella è l'atmosfera di questa scuola lontana nel tempo. Ci riporta ad una vita ingenua, semplice, che si stupiva di poco.
Grazie, Alice Amanda!
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