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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Al caffè de la paix

 




Al  caffè de la  paix



Le suggestioni 
per attivare la mente e il cuore 
sono davvero molteplici
e spesso insolite.

In questa occasione,
per riflettere e spaziare lontano,
vi propongo il testo di una canzone
del cantautore Franco Battiato,
scomparso in questi giorni.

Da lì partiremo
per un viaggio interiore,
scendendo quelle famose scalette
ad esplorare la parte di noi
che meno conosciamo
e attivando stimolanti processi
di creatività.


Al caffè de la paix

Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale
dopo aver viaggiato dentro il sonno.
L’inconscio ci comunica coi sogni
frammenti di verità sepolte:
quando fui donna o prete di campagna
un mercenario o un padre di famiglia.

Per questo in sogno ci si vede un po' diversi
e luoghi sconosciuti sono familiari.
Restano i nomi e cambiano le facce
e l’incontrario: tutto può accadere.
Com’era contagioso e nuovo il cielo…
e c’era qualche cosa in più nell’aria.

Vieni a prendere un tè
al Caffè de la Paix?
Su vieni con me.

Devo difendermi da insidie velenose
e cerco di inseguire il sacro quando dormo
volando indietro in epoche passate
in cortili, in primavera.
Le sabbie colorate di un deserto
le rive trasparenti dei ruscelli.

Vieni a prendere un tè
al Caffè de la Paix?
Su vieni con me.

Ancora oggi, le renne della tundra
trasportano tribù di nomadi
che percorrono migliaia di chilometri in un anno.
E a vederli mi sembrano felici,
ti sembrano felici?

1993




Che ne dite?
Voi cosa vedete nei vostri sogni?

Proviamo a farne
un racconto?




🎈

IO cerco sempre di andare a dormire sperando di sognare... ma non MI succede mai ,per lo meno a ME sembra così.
Vorrei vedere come stanno i MIEI cari e cosa ci può essere oltre questa vita!!! 
Solo una volta mi sono sognata mio padre... a braccetto uscivamo da un cimitero... strano!!!
Lui molto felice di essere con ME, in quel posto, a trovare i suoi cari e con voce felice dice: "Questo è il MIO futuro posto, cara Alba.".
Sono passati molti anni, ma questo sogno è sempre molto vivo nei miei occhi. Vederlo così felice MI ha lasciato un bel ricordo...
Grazie, papà!

(Alba)   



🎈

Cammino su strade che non riconosco. Voglio tornare a casa ma so che è molto lontana e attratti qualche particolare mi aiuta a riconoscere qualche scorcio ma non è sufficiente. Devo sforzare tanto la vista perché non distinguo bene nulla. Sono quasi sempre scalza e la strada è piena di polvere, sassi aguzzi. 
In ognuno di questi sogni, che io sia in auto o a piedi, devo procedere dentro il mare. Sono turbata perché so che i bambini, figli o scolari, sono soli e arriverò, se ce la farò, sempre troppo tardi. Non ho con me oggetti utili e sono vestita stranamente, per cui ho un senso di vergogna. 
Proprio stanotte ero alla guida della mia auto ma non funzionavano i freni e la strada non mi dava occasione di rallentare in alcun modo. Provavo molta paura anche perché le persone cui chiedevo aiuto sembravano non capire né vedermi. 
Quando mi sveglio mi ci vuole un po' per riprendermi; quando faccio questo tipo di sogni mi dico sempre: "Pfui, pfui, per fortuna è solo un sogno".

(Elisabetta) 



🎈
Sogni ricorrenti
Mi è accaduto tanto tempo indietro di sognare case. Case in tutti i luoghi, abitate e da abitare. 
In un periodo della mia vita ho sognato spesso di queste case, dopo che ho lasciato la mia famiglia d'origine all'età di venticinque anni per intraprendere un nuovo cammino di vita. La mia famiglia. 
Questo mi ha portato lontana da tutto, iniziando da subito ad affrontare situazioni difficili sotto tutti i punti di vista. Una di queste la lontananza dai miei cari con i quali ho potuto condividere molto poco tutti gli avvenimenti della nuova vita, sia gioiosi che non. Queste case che vedevo in sogno, in vari luoghi, in varie maniere, mi facevano poi al risveglio pensare. 
Vivevo in una bella abitazione dalla quale potevo vedere, dal suo terzo piano con completa visibilità ad oltranza, il mutare delle stagioni con tutto ciò che comporta. Tutti i mutamenti climatici, dal freddo al caldo in particolare. 
Soprattutto era vicino al centro cittadino, in dieci minuti ero là, dove la la storia sembrava essersi fermata. Tutto questo era un privilegio, come può essere stare poco distanti dal mare, dalle colline, dalle grandi città. Eppure sognavo ancora case.
Quando ricordavo quei sogni, mi mettevano in ansia, si preparavano cambiamenti nella mia vita di coppia. Solitamente trasferimenti di lavoro e a volte di viaggi. 
Addirittura vedevo case che poi avremmo abitato o in cui avremmo vissuto per un po' di tempo. Le vedevo vicino al mare, vicino ai laghi e fiumi. 
Fin da sempre ho avuto timore dell'acqua, avendo assistito da piccolissima ad alluvioni. Ho visto galleggiare un cadavere umano, vari tipi di animali e tante altre cose.
In un sogno ho visto me stessa in un'altra vita, che stavo affogando. Forse perché non so nuotare, se non solo per muovermi poco in acque sicure. 
Nel tempo questi sogni si sono ripetuti con minore frequenza, soprattutto quando i cambiamenti si sono presentati per le mie due figlie, sempre in giro anche nel mondo, soprattutto per lavoro. 
Ho imparato ad analizzarli e vado avanti.

Sogni cercati
In un momento tranquillo della mia vita, avendo avuto la possibilità di accedere a conoscenze diverse dalla vita quotidiana, mi sono trovata una notte in sogno in una grande prateria. Era immensa, piena di fiori selvatici di tutti i colori. Un'infinità di farfalle di tutte le dimensioni si posava qua e là sui fiori e tante mi accompagnavano danzando intorno a me in quel mio viaggio misterioso. 
Poi ero a cavallo senza la sella, i capelli sciolti al vento e un grande abito lungo bianco che svolazzando scopriva le gambe rivestite di mutande rifinite di bellissime trine. Ero felice.
Sentivo un canto, era lei. Ecco che lo portava fino a me proveniente dal bosco che si intravedeva in lontananza, là dove incominciava la catena delle colline e sullo sfondo le cime delle montagne. 
Sapevo di essere attesa in un luogo incantato dove tutto era lieve, dolce, armonioso e amoroso. 
Mi era stato chiesto di andare a portare le mie conoscenze su tutto quello che riguardava l'uso delle piante officinali, selvatiche, commestibili o per l'uso terapeutico. Venivo chiamata la signora della prateria, quale... universale. 
Il risveglio dal sogno è stato fantastico. Mi sono sentita felice nell'animo, bene nel fisico. Da allora ho imparato a richiedere di sognare quei luoghi, questo in momenti in cui la vita è o può diventare pesante. 
Non sempre ricordo al risveglio ciò che avviene nel sogno, solamente mi sento invasa da una leggerezza d'animo che mi consente di affrontare la vita. A volte gli avvenimenti quotidiani si sovrappongono a tal punto da non consentire di fare, al momento del sonno, determinate richieste. 
Nel tempo le conoscenze non svaniscono, è importante prenderne atto per rimetterle In pratica.
Così è la vita e si va avanti.

(Maddalena)



🎈
Il fiume scorreva. Acque limpide, ciottoli e verde. 
Lei aspettava dall'altra parte del fiume. 
Era di mezza età: capelli più neri che bianchi, sguardo vivo, comunicativo. Forse era sui cinquant'anni e l'aspetto dei cinquant'anni di quel tempo. 
Aria serena, attendeva. Mi sorrideva. Le braccia aperte ad accogliere, ad indicare la strada alla sua sinistra verso la sorgente del fiume. 
Io la guardavo sorridendo. 
Fresca era l'aria. Intorno solo natura, solo lei ed io. 
Cercavo di comprendere, ma ciò che avvertivo era solo tranquillità e pace. 
Compresi che bisognava andare alla sorgente, ma non ero io a dover andare.

(Vanina)




🎈
Sogno, sogno tanto. L'ho sempre fatto! Sogno a colori di tornare a vivere con i miei genitori nella casa in paese. 
Loro ritornano indietro dalla morte, ne siamo consapevoli tutti e tre. Sappiamo che è un tempo limitato quello che ci è concesso di rivivere di nuovo insieme e per questo ce lo godiamo! Li annuso, li abbraccio e li bacio questi genitori che mi sono mancati immensamente! 
Parliamo, parliamo e giochiamo. Sì, come non abbiamo mai fatto. Viaggiamo nel tempo e in luoghi dove non avremmo mai pensato di andare. Lo facciamo finché un raggio di sole mi chiama al nuovo giorno.
Mi sveglio con una lacrima che scende dagli occhi, ma anche con un sorriso sulle labbra, che non è altro che la speranza che ci rincontreremo presto in un nuovo sogno!

(Monica)



🎈
Sono in piedi davanti a una scrivania coperta di fogli in parte stampati e in parte scritti a mano. I fogli trattano argomenti diversi e io devo suddividerli e dare ad ognuno il suo posto insieme ad altri che trattano lo stesso argomento. 
Inizio a farlo, ma i gruppi di fogli diventano sempre più numerosi finché ricoprono tutta la scrivania e io sono costretta a proseguire iniziando ad appoggiare i fogli sulle sedie e poi a terra e questo lavoro di divisione dei fogli non riesce a terminare mai finché non mi sveglio.

Sono in compagnia di amici, Stiamo festeggiando il compleanno di uno dei presenti. Si chiacchiera e si scherza tutti insieme. 
A un certo punto io porto la torta con le candeline accese. La sto portando con tanta attenzione, ma all'ultimo momento, prima di posarla sul tavolo, uno dei miei cani mi attraversa il percorso e mi fa inciampare. 
La torta con le candeline accese cade addosso al festeggiato, che cerca di spegnere le fiamme che si stanno accendendo in vari punti del suo abito. Tutti corrono per aiutarlo a spegnere le candeline, ma si sporcano le mani con i pezzi di torta sparse sul festeggiato e cominciano a leccarsi le dita. 
Il festeggiato cerca di fuggire, ma è coperto da tantissime mani che tornano a prendersi un altro pezzettino della deliziosa torta e a fatica riesce ad abbandonare la tavola, perdendo i pezzetti rimasti sui suoi abiti, che cadono in terra. I cani contribuiscono a terminare i festeggiamenti leccando il pavimento coperto di briciole. 

(Lauretta)



🎈
Ricordo di aver sognato spesso case diroccate, anguste. Ci entravo ed era buio. 
Mi trovavo in grandi stanze che velocemente attraversavo e mi trovavo davanti a scale che non riuscivo a scendere perché all'improvviso ero in auto. 
Poi di nuovo, di colpo, mi accorgevo di essere tornata indietro, ma mi trovavo a guidare lungo una tortuosa strada e mi arrendevo davanti a un altro muro. 
Mi svegliavo di soprassalto, sudata, assetata e con il cuore che mi batteva forte. 
Ricordo che da ragazzina, e anche quando ero un poco più grandicella a dire il vero, soffrivo di sonnambulismo. 
Ora forse sogno perché so che si sogna ma faccio parte di quella categoria che i sogni non li ricorda. Meno male.

(Claudia)



🎈🎈🎈🎈











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