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3013
Ora terrestre: 3.31 del 13 marzo.
Un impercettibile movimento, accompagnato da un altrettanto impercettibile ronzio, sfarfallò sulla riga quarta del monitor.
L'USDIAA, l'Unità Speciale di Intelligenza Artificiale Avanzata, rispose immediatamente all'insolito stimolo e cominciò a scaricare il file, che era stato individuato. Infatti da lungo tempo era in corso un grande e impegnativo lavoro di ricerca, che fino a quel momento non aveva dato risultati. Comunque tutto era stato predisposto nell'eventualità che si riuscisse a trovare qualcosa.
Così, già mentre il corposo file veniva scaricato e salvato, un'accurata e approfondita analisi era partita. Via via che le osservazioni emergevano, venivano annotate, per il momento random, così come venivano formulate.
📌
Sequenze più frequenti:
Futuro
Giovani
Futura/e civiltà del
Caro/cara ... ,
Lettera a ...
Sono ....
Vi saluto/saluti ...
Lingua:
Sconosciuta
Arcaica
Struttura:
Parti che hanno uno stesso layout
Parti apparentemente slegate tra loro.
Non contengono né immagini né simboli
Sono presenti alcuni vecchi numeri simili a quelli utilizzati da civiltà antichissime e sconosciute prima degli anni 2000.
📌
Nel silenzio assoluto del luogo, nel buio totale, il file si andava rapidamente appesantendo man mano che quegli strani reperti venivano scaricati e salvati.
Erano già trascorse quattro unità di tempo da quando l'USDIAA li aveva rilevati e si era messa in azione.
🌊 Roma, 12 novembre 1630
"Episcopo, finalmente! Il Bernini ti ha lasciato andare...".
"Plautilla, parla piano! Se tuo padre, Giovanni Bricci, si accorge che sei qui, sono guai seri!".
"Lo so, ma oggi è tutto preso con l'allume... e io sono troppo presa dai miei pensieri. Sto pensando, Episcopo, che devo assolutamente tramandare ai posteri quanto sia difficile per me, ragazza del diciassettesimo secolo, seguire il mio sogno. Rubare il mestiere di pittora nella bottega di mio padre non è affatto facile... beato te che sei un ragazzo e puoi fare pratica con il Bernini alla luce del sole! ".
"Plautilla, però dipingere non sarebbe cosa propriamente da donna...".
"Sì, va bene, purtroppo sei un uomo anche tu!".
Così dicendo la ragazza smise di parlare e tornò ad osservare in silenzio cosa stava accadendo intorno a lei. Un turbinio di domande, tuttavia, continuava a prendere vita dentro di lei. Il suo cuore era in tumulto.
"Con chi potrei parlare?" si chiedeva "Davvero con nessuno! Nemmeno mia madre, che pure è una donna, mi prende troppo sul serio... Ebbene, scriverò una lettera per le ragazze del futuro... per fortuna so scrivere! Comunque sono sicura che mio padre prima o poi mi aiuterà.".
continua
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