Naturalmente le dinamiche relazionali tra fratellini e genitori saranno destinate a durare tutta la vita con alti e bassi, momenti comunque sempre indimenticabili.
L'auspicio è che siano dominanti quelli gratificanti che costruiscono appunto una famiglia armonica.
Intanto che i nuovi nati crescono e si adattano al mondo, c'è davvero un gran da fare per mamma e papà.
Essi sono impegnati su tutti i fronti, dalla cura fisica a quella intellettuale ed emotiva.
Nell'affrontare l'affanno della corsa per preparare il cibo, lavare e vestire i bimbi, accompagnarli dal pediatra e ovunque oggi il mondo moderno richieda, sembra quasi che ci si dimentichi di educare i piccoli ad un'equilibrata crescita emotiva.
Un po'di tempo rimane, forse, per promuovere le conoscenze e le nozioni, nella speranza che i nostri bimbi siano più "intelligenti" e "bravi" degli altri.
Questo ci dà la conferma di essere dei genitori capaci e ci rassicura.
Nella realtà dei fatti, però, finiamo con il fare tutto noi, ci sostituiamo a loro, li costringiamo quasi a non pensare, li riempiamo di obblighi e di cose giustapposte che non producono una vera e propria crescita.
Ecco allora che abbiamo bimbi incontenibili, incontentabili, immaturi e superficiali senza voglia di fare qualsiasi cosa implichi un minimo di fatica.
Su questa linea poi arriva ben presto anche lo scontro tra genitori e docenti, entrambi disorientati su come procedere.
Dunque, c'è qualcosa che ci può aiutare a vivere gioiosamente questo ruolo fondamentale?
- Il bimbo va sempre accontentato
Non si tratta dell'adulto che comanda perché sa tutto, ma di fare una scelta, quella che, dopo averci pensato su, risulta al momento la migliore.
Il bimbo non è un vaso da riempire il più possibile in tutti i sensi, ma è una persona piccola che va rispettata e aiutata ad esprimersi.
- Le regole fanno male al bambino
Quello che conta è trovare una giusta misura, perché un eccesso ingabbia ed inibisce, una moderata quantità orienta e rassicura.
Non si può vivere allo stato brado e, almeno da una regola si deve cominciare (es. non rimettere in bocca il ciuccio caduto per terra prima di averlo lavato, raccogliere i giocattoli e riporli nella cesta almeno ogni tanto, salutare al mattino e prima di andare a dormire, aiutare ad apparecchiare), finché questa diventi un'abitudine irrinunciabile.
All'acquisizione di queste abitudini virtuose si giunge senza imposizione, con l'esempio dell'adulto e con l'abitudine a riflettere con calma su cosa è perché si fa (v. anche "Edu - Pillole: "Libertà Vs lassismo").
- Fuori casa: il bambino non può controllarsi
In realtà questa scelta è solo apparentemente la più comoda, perché di lì a poco, non riusciremo più a contenere il nostro bambino che crederà che quello sia il modo giusto di vivere... seguire i propri voleri senza riflettere e senza obiettivi.
Se, al contrario, si farà riflettere nostro figlio sulle regole imposte da ambienti diversi, questi gradualmente riconoscerà che ci si può organizzare in modo diverso e divertirsi lo stesso. Per correre c'è il parco, la palestra, lo sport.
- Più cose si sanno meglio è
Questo è possibile solo se fra adulti e bambini c'è voglia di parlare, di cercare, di andare avanti davvero insieme.
- Il bambino va protetto
A nessuno sfuggirà, tuttavia, che l'eccesso di protezione renderà debole nostro figlio.
Infatti egli non si preoccuperà di nulla perché tanto ci pensano mamma e papà. Apparentemente sarà spensierato, ma non saprà indirizzare la sua vita e si troverà perso, quando sarà obbligato a fare da solo.
- Aspettative del genitore
Volere bene vuol dire indirizzarlo sì, ma lasciarlo libero di scegliere come crede.
(v. anche il post "Panchine").
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❤ Per chi fosse interessato, in "Edu - Pillole" è possibile trovare qualche idea da sfruttare in campo educativo.❤
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