Powered by Blogger.



Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



venerdì 20 luglio 2018

Sì, pensare









Buongiorno a voi, amici carissimi!
L'estate è alta e il sole splende.
Intorno alla nostra panchina non fa neppure caldo.
Si sta proprio bene e rilassarsi è d’obbligo.

Questa mattina su un social una mia amica chiedeva come si fa a spegnere i pensieri.
Mi è arrivata una ventata di sofferenza, comunque di grande tristezza, che mi ha colpito nel profondo.
Ho commentato che i pensieri non si possono spegnere, ma si possono guidare e anche cambiare.
Così ho deciso di venirmi a sedere, seduta stante, qui sulla panchina, ove l'equilibrio emotivo si ritrova sempre, grazie al grande universo delle parole, che ci consente di formulare collane di nuovi interessanti  pensieri.
A rischio di diventare noiosa, voglio ripetere quello che sostengo da tempo, quello che mi piacerebbe passare a questa signora se le capitasse di leggerci e che comunque può fare molto bene a noi che siamo qui.

In fondo il pensiero e la sola cosa che è davvero e soltanto nostra.
Come dobbiamo essere vigili per non farci manipolare da chi ci sta intorno e come non dobbiamo mai dimenticare di avere il libero arbitrio nella nostra vita, così dobbiamo prendere atto che solamente lavorando su di noi in questo ambito, riusciamo a trovare un sempre migliore equilibrio emotivo, anche e soprattutto quando intorno a noi è tutto confuso o peggio tutto buio.
Certamente i pensieri diventano roventi, incandescenti, affilati e aggressivi come lame nemiche, se continuiamo a subirli, reiterandoli identici, perennemente uguali a se stessi,  paralizzati dalla nostra impotenza.
Se invece cominciamo a rimescolarli un po', se proviamo a percorrere nuovi possibili itinerari, se li scegliamo ad uno ad uno per arrivare in un luogo ideale in cui al dolore viene sì dato un riconoscimento di verità, ma lo si contiene lì dove deve rimanere almeno per un po', allora scopriremmo delle nuove infinite possibilità. 
Il problema, e il dolore che inevitabilmente ne consegue, rimarrebbe lì in ascolto, senza ostacolare il formarsi di altre opportunità e la possibilità quindi di vivere l’ironia, i sorrisi, gli stimoli creativi, che sono sempre dentro di noi fino all'ultimo nostro respiro.
Anzi, assumerebbero un'altra sfumatura, un’altra valenza, una ragione per esistere, perché anche il dolore può in qualche modo generare un arricchimento.
La mente siamo noi.
Con i nostri pensieri possiamo cambiare il nostro mondo, quello che ci sfiora quotidianamente, il mondo intero.
Naturalmente questo non è sempre facile, ma il gioco costante tra le parole e le idee ci educa gradualmente e ci rende sempre più sereni e più forti, ci consente di superare degli accadimenti gravissimi che altrimenti ci porterebbero alla follia.

Ricerchiamo, scoviamo, inventiamo qualcosa che possa trascinarci nella piacevolezza, che anche per un solo attimo ci faccia brillare gli occhi di interesse, che ci trascini appunto nel mondo delle idee.

Proviamo.
Ispiriamoci a qualcosa di bello che riusciamo a scorgere qui intorno alla nostra panchina.
Ecco... sì, qualcosa prende vita in lontananza.
Riuscite a vedere anche voi quei teneri azzurri sfumati di rosa?
Mi ricordano qualcosa. 
Avviciniamoci ancora per metterli meglio a fuoco… c'è anche del giallo e dell'arancio.
Ora lo vedo meglio e lo riconosco.
La visione incanta.
L'azzurro del cielo è sceso ad abbracciare il mare e dal loro connubio i rosa ed i gialli ci fanno festa.
Ci accolgono e ci consolano.
Ci trascinano via in una realtà parallela nella quale rigeneraci nella nostra interezza.

Stiamo molto meglio tra queste parole evocatrici del bello, vero?

Io proseguo il mio sogno volando ancora più lontano.
Voi potete seguirmi oppure restare ancora qui.

Comunque a presto e non dimenticate di allenare i muscoli della mente e del cuore!









Published: venerdì 20 luglio 2018

giovedì 12 luglio 2018

Una panchina a Roma














Salve, amici carissimi de “La Panchina”!
Eccomi qua.
Appena possibile sono fuggita dalla cappa che incombe su tutto, oggi, nella vita reale.
Le pietre annose trasudano il caldo dei secoli che hanno vissuto.
Bisbigliano cose lontane.
Il cielo, però, con l’umida pesante cappa indossata, le blocca sul nascere.
No, le voci sommesse non si comprendono bene. 
Meriggiare pallido e assorto…

Qui intorno alla nostra panchina tutto è più leggero.
Ci si sente rinascere a nuova vita, mentre l'orizzonte si amplia e ci porta lontano.

Roma.
Quanto sei bella, Roma!
Scorre perpetua l'acqua di Roma nelle mille fontane.
Zampilla e canta e poi riposa.
Conforta e consola chi ha poco o anche nulla.
Crea inventiva e sollecita sorrisi.
Fa compagnia.

Ecco una nonnina grandiosa.
Si è allestita... una panchina!
Sì, una panchina, una panchina come la nostra con grande acume e fantasia.
Davvero eccezionale!
Non sappiamo niente della sua vita, ma è molto interessante quello che vediamo.
È seduta compostamente su uno sgabello in un punto strategico di uno dei tanti marciapiedi di Roma.
Abito semplicissimo, ma ben allacciato.
Cerchietto a fermare i capelli bianchi perché non la disturbino.
Una piccola sacca che scopiazza Fendi bene indossata, così che nessuno possa strappargliela via senza che lei se ne accorga.
Le rughe a rendere profonda la sua espressione.
Sta lavorando alacremente all'uncinetto.
Il filo si dipana dal gomitolo che rotola dentro una busta bianca e impeccabile.
Intorno una festa di colori.
Una plastica azzurra ben disposta sul pavimento, mostra un grande assortimento multicolore di presine evidentemente realizzate da lei. 
Spicca al centro il bianco candido di centri e centrini più impegnativi.
E poi scatoline, camicie, ventagli… e un piccolo piattino con delle monete.
Un carrello della spesa colorato di rosa aspetta pazientemente di raccogliere tutte quelle cose al momento della chiusura.

Qualcuno potrebbe pensare che è molto povera e che si sta guadagnando la vita oppure che sia proprio una barbona, anche se in verità non è facile inserirla in questa categoria.
O forse è proprio così?
Tuttavia, se così fosse, la nonnina dimostra tutta la sua dignità. 
Non si lamenta, non chiede elemosine.
Lavora, produce, vende, recupera soldi utili per vivere meglio.

E se, invece, in casa si sentisse troppo sola?
Magari ha deciso di vivere comunque con gli altri, di comunicare nel modo che le è più semplice e congeniale.
E quale mezzo migliore per passare utilmente i lunghi giorni, scambiare brevi conversazioni, guadagnare qualche utile soldino?

Intorno vanno e vengono tantissime persone.
Molte si fermano, la fotografano, acquistano una o due presine o lasciano una moneta per simpatia.
È un modo dignitoso e vero di vivere l'ultima parte della vita, piuttosto che estraniarsi su un giaciglio ad attendere l'inevitabile fine.
Sarebbe bello, bellissimo, che qualche altra persona si sedesse lì con lei per scelta e convinzione.
Sarebbe come fare rivivere le piazze, riappropriarsi degli spazi vitali senza remore e sovrastrutture… insomma dar vita a tante panchine come la nostra, ricostruendo una rete di rapporti ormai sparita.

Che ne dite, amici carissimi de “La Panchina”?
Avete sentito anche voi il profumo di Roma, lo scrosciare delle sue acque limpide da sempre fonte di benessere, il ponentino che rende ameno anche un marciapiede brutto di città?

Io me ne vado in punta di piedi… voi restate ancora un poco nella magia della città eterna.
Alla prossima!

E non dimenticate di allenare i muscoli della mente e del cuore! 
Sempre!





Published: giovedì 12 luglio 2018

martedì 10 luglio 2018

Uccellini











Eccoci ancora qui.
Finalmente!
Mi sono appena seduta sulla nostra panchina. 
Ne sentivo una grande nostalgia.
Ecco. Vi vedo arrivare alla spicciolata. 
È la vostra espressione che mi colpisce.
Appena riesco a mettervi a fuoco, capto la vostra trasformazione.
Mi colpisce la serenità che via via compare sul vostro volto e il sorriso involontario che vi si disegna sulle labbra.
Il clima è dolce in questa mattina di luglio.
Anche io mi sento bene e appagata per il solo fatto di essere qui.
Gradualmente intorno a noi il paesaggio prende vita.
Lievi fruscii, sonorità leggere e garbate, odori muschiati portati a noi da un refolo quasi impercettibile.
Dapprima macchie indistinte intorno a noi, poi d’improvviso tutto si fa chiaro.
Come Alice, non ci resta che spalancare gli occhi, ma anche la mente e il cuore… in questa meraviglia in cui ci troviamo adesso.
Vedete anche voi?
La nostra panchina è letteralmente circondata da un mondo fantastico degno di un pittore illuminato.
Mi colpiscono i colori… scuri eppur sfumati di piacevolissime nuances.
Colori corposi ammiccano in questa immobilità protettiva. 
Ci calmano nel profondo più profondo della nostra anima, vero?
Dove siamo finiti? 
Cos'è questo luogo improbabile?
Qualcosa luccica tra l'amaranto e il verde bottiglia che è proprio lì davanti a noi.
Ecco…
Un riflesso, un movimento impercettibile, un frullare appena accennato...
Oh, è un uccellino!
Mi guarda… ci guarda.
Ammicca.
E poi è tutta una festa di piume, di colori e di trilli.
Che magia!
Due, tre, dieci, cento uccellini prendono vita nella lussureggiante vegetazione che ci circonda…
Li vedete?
Quanti sono!
Riuscite a contarli?
Per un attimo la mente mi corre involontaruanente ad un film visto più volte in cui uccelli, uccellini, uccellacci seminano il terrore…
No, qui è tutta un’altra cosa.
Questi sono uccellini che ci comunicano altro… serenità, grande serenità… la loro serenità raggiunta.
Sembrano parlare, o meglio cinguettare, una lingua di solidarietà e di speranza.
Suggeriscono, propongono, raccontano.
È subito chiaro.
Sussurrano le loro piccole storie, lasciandoci la libertà di partecipare oppure no alla loro semplice vita equilibrata e tranquilla tra le foglie più verdi che si mischiano a quelle amaranto.
Sono proprio queste pennellate di colore che li nascondono completamente.
Sono identiche alle loro piumette e li proteggono molto bene.
Li rendono invisibili quando essi non desiderano farsi vedere, perché non è che raccontino a tutti i loro pensieri .
Noi oggi siamo stati davvero fortunati!
Vi vedo completamente presi da questo incanto, mentre cercate di contare i nostri piccoli straordinari uccellini…
Allora io vado.
Voi rimanete pure qui sulla nostra panchina, tutto il tempo che volete, ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Alla prossima!



Published: martedì 10 luglio 2018

Poetar m'è caro

Ricordi

Insieme

Ultimi Commenti

POST COMMENTATI

Blog Archive

DISCLAIMER

Ove non diversamente specificato, tutti i testi contenuti di questo blog sono di proprietà dell’autore e sono protetti da copyright. Le immagini di proprietà dell’autore sono esplicitamente indicate in quanto tali. Nessuna riproduzione, né integrale né parziale, e nessuna manipolazione sono consentite senza preventiva autorizzazione dell’autore. In particolare, sono assolutamente vietate le riproduzioni a scopo di lucro. L'Utente s'impegna a: 1.non utilizzare il Sito o il materiale in esso inserito per perseguire scopi illegali ovvero per divulgare o diffondere in qualsiasi modo materiale o contenuti preordinati alla commissione di attività illecita; 2.non utilizzare il Sito in modo da interrompere, danneggiare o rendere meno efficiente una parte o la totalità del Sito o in modo da danneggiare in qualche modo l'efficacia o la funzionalità del Sito; 3.non utilizzare il Sito per la trasmissione o il collocamento di virus o qualsiasi altro materiale diffamatorio, offensivo, osceno o minaccioso o che in qualche modo possa danneggiare o disturbare altri Utenti; 4.non utilizzare il Sito in modo da costituire una violazione dei diritti di persone fisiche o giuridiche o ditte (compresi, ad esempio, i diritti di copyright o riservatezza); 5.non utilizzare il Sito per trasmettere materiale a scopo pubblicitario e/o promozionale senza il permesso scritto di lapanchinadelcuore.it; Ogni violazione sarà segnalata agli organi di Polizia ed alle Magistrature competenti. Nel caso in cui l'Utente non accetti, in tutto o in parte, le suddette condizioni, è invitato ad uscire dal sito.