Intervista a Lady Diana
Lady Diana
Chi non ricorda Lady Diana?
Di sicuro
è ancora fortemente presente
nell'immaginario collettivo,
siete d'accordo?
Lady Diana,
una donna, una mamma,
una principessa,
una figura
dalle mille sfaccettature.
Quante domande vorremmo farle,
quante curiosità vorremmo soddisfare!
Che ne dite, proviamo a
intervistarla?
Chi comincia?
🎧
🎧
Giornalista: - Benvenuta, Lady Diana. Le parlo in tono confidenziale
vista la sua gentile disponibilità. Facciamo due chiacchiere per la gioia dei
nostri ascoltatori perché si sa, Lei è un personaggio amatissimo. Ha raggiunto
il cuore della gente.
Si è sposata giovanissima dietro un fidanzamento lampo. Cosa l’ha indotta?
Lady Diana: – Ho conosciuto Carlo ad una serata di gala e da quel momento non mi ha lasciato più andare. Era galante e attento nei miei confronti e mi sono innamorata di quei modi tanto gentili e protettivi. Avevo subito il divorzio dei miei genitori e vivevo in un clima molto poco affettuoso.
Giornalista: – In che modo si è destreggiata a corte una persona così giovane ed esuberante come Lei?
Lady Diana: - Non è stato facile adeguarmi e adottare certi comportamenti così chiusi, a un galateo e un’etichetta molto rigida, ma ci ho provato perché la mia felicità erano i miei due figli.
Giornalista: – Dicono che se ne occupava personalmente e questo a corte non era mai stato fatto.
Lady Diana: – Si, con fatica, ma mi è stato alla fine permesso. Volevo seguire i miei figli, volevo essere una madre amorevole. Avrei voluto una bella famiglia, come non era stata la mia.
Giornalista: - Ha fatto un matrimonio da favola ma la sua vita?
Lady Diana: – La mia vita non è stata una favola come mi aspettavo. Carlo mi ha amata perlomeno nei primi tempi, poi nella nostra vita si è affacciata prepotentemente un’altra figura e il nostro matrimonio si è esaurito, come tante coppie, alla fine.
Giornalista: - Certo, ma per Lei che era la consorte del Principe erede al trono la cosa non era accettabile
Lady Diana: - Capisco, ma sono stati anni dolorosissimi per cui anche la Regina si è veduta costretta a caldeggiare il nostro divorzio.
Giornalista: - E i suoi figli?
Lady Diana: – I miei figli sono rimasti a corte con il padre perché era il posto migliore per loro. Avrebbero avuto ovviamente altre possibilità e poi il maggiore era destinato ad essere Re. Da grandi comunque avrebbero potuto scegliere la loro vita.
Giornalista: – E lo hanno fatto direi. La ringrazio per il tempo che ha voluto dedicarci. Buonasera.
Si è sposata giovanissima dietro un fidanzamento lampo. Cosa l’ha indotta?
Lady Diana: – Ho conosciuto Carlo ad una serata di gala e da quel momento non mi ha lasciato più andare. Era galante e attento nei miei confronti e mi sono innamorata di quei modi tanto gentili e protettivi. Avevo subito il divorzio dei miei genitori e vivevo in un clima molto poco affettuoso.
Giornalista: – In che modo si è destreggiata a corte una persona così giovane ed esuberante come Lei?
Lady Diana: - Non è stato facile adeguarmi e adottare certi comportamenti così chiusi, a un galateo e un’etichetta molto rigida, ma ci ho provato perché la mia felicità erano i miei due figli.
Giornalista: – Dicono che se ne occupava personalmente e questo a corte non era mai stato fatto.
Lady Diana: – Si, con fatica, ma mi è stato alla fine permesso. Volevo seguire i miei figli, volevo essere una madre amorevole. Avrei voluto una bella famiglia, come non era stata la mia.
Giornalista: - Ha fatto un matrimonio da favola ma la sua vita?
Lady Diana: – La mia vita non è stata una favola come mi aspettavo. Carlo mi ha amata perlomeno nei primi tempi, poi nella nostra vita si è affacciata prepotentemente un’altra figura e il nostro matrimonio si è esaurito, come tante coppie, alla fine.
Giornalista: - Certo, ma per Lei che era la consorte del Principe erede al trono la cosa non era accettabile
Lady Diana: - Capisco, ma sono stati anni dolorosissimi per cui anche la Regina si è veduta costretta a caldeggiare il nostro divorzio.
Giornalista: - E i suoi figli?
Lady Diana: – I miei figli sono rimasti a corte con il padre perché era il posto migliore per loro. Avrebbero avuto ovviamente altre possibilità e poi il maggiore era destinato ad essere Re. Da grandi comunque avrebbero potuto scegliere la loro vita.
Giornalista: – E lo hanno fatto direi. La ringrazio per il tempo che ha voluto dedicarci. Buonasera.
Claudia
🎧
Vanina:- Grazie, Lady Diana, per avermi concesso la possibilità di intervistarla.
Cominciamo con una domanda semplice, ma credo interessante per molti. I lettori della mia rivista sono letteralmente affascinati dall'eleganza dell'immagine che lei rimanda in ogni occasione. Si è affidata agli esperti di corte?
Lady Diana:- No, proprio il contrario. Ho del tempo, a volte, che non utilizzo con incarichi formali e che mi delizio a trascorrere osservando le opportunità che il mondo della moda mi offre per facilitare il raggiungimento dei miei obiettivi.
La scelta di abiti lineari e semplici mi facilitano nel movimento e mi consentono di avvicinarmi alle persone che incontro con maggiore agilità e sveltezza.
Vanina: - Si intuisce che a lei interessa conoscere chi incontra, senza riserve, senza alzare barriere. È stato bello vederla prendere in braccio i bambini dell'orfanotrofio o quelli del terzo mondo durante i suoi numerosi viaggi. Si coglieva la sincerità del suo gesto e molta empatia. Forse l'essere madre è una delle dimensioni che maggiormente la gratificano? Come vive il rapporto con i suoi figli?
Lady Diana: Provo profonda comprensione per i bambini disagiati che soffrono ed è molto bello, per contro, sentire il calore affettivo che scambio con i miei figli come madre. Sì, questa è una parte bella della vita.
Vanina: Posso chiederle perché Sua Maestà sembra non volerla riconoscere nel suo valore? Eppure il suo abbraccio con Madre Teresa di Calcutta ha fatto il giro del mondo e le ha fatto guadagnare rispetto e approvazione anche da chi non la sosteneva prima. Lady Diana: Davvero si pensa questo? No, non credo che Sua Maestà mi sia ostile come lei dice in quanto Diana.
Sì, l'incontro con Madre Teresa è stato di una intensità unica e mi ha profondamente toccato. Mi sono commossa e intendo dare corso ai suoi grandi insegnamenti.
Vanina: Grazie ancora, Lady Diana, per avere accettato di rispondere alle mie domande. I lettori della nostra rivista apprezzeranno molto le sue parole.
🎧
E' cosa nota che il palazzo
reale ogni tanto concede un intervista ad un personaggio della casa reale
scegliendo a caso un giornalista fra quelli che l'hanno richiesto.
Questa volta
la sorte mi ha sorriso e sono stata chiamata da un valletto della principessa
che mi ha introdotto nelle stanze di rappresentanza dove sono stata accolta da
uno stuolo dei dignitari che mi hanno istruito sul protocollo di corte e su
come mi sarei dovuta rivolgere alla principessa Diana.
E' un bel dire che la
nostra professionalità ci fa essere sempre all'altezza delle situazioni, ma vi
confesso che ero molto emozionata.
Quando è entrata la principessa, mi si è
avvicinata porgendomi la mano con un sorriso e mi ha messo subito a mio agio. Eravamo in un salottino completamente rosa e l'atmosfera era molto rilassata.
Lady D: “Evitiamo il titolo di
principessa la prego, mi chiami Lady
D.”.
Giornalista: “Gentilissima. Io ero giovane
quando si è cominciato a parlare della “favola” della principessa triste. Lei
era molto bella e soprattutto era una principessa vera, cosa provava ad essere
immersa in quel mondo?”.
Lady D.: “Comprendo il suo punto di vista, ma deve pensare che io in quel mondo ci sono nata ed era naturale per me viverci e muovermici con tutte le etichette richieste.
Giornalista: “Certo è naturale, ma la prego mi risponda a quella che è una domanda sfacciata. Il mondo si riferisce a lei con l'appellativo di principessa triste, ma lei triste lo era davvero o quello era un appellativo datole da qualche giornalista?”
Lady D.: “Per rispondere alla sua domanda dobbiamo tornare alla mia infanzia quando ero sempre insieme ai ragazzi della casa reale. La mia prima cotta fu per il principe Carlo che aveva occhi solo per Camilla. In quel periodo ero triste davvero perchè non ero corrisposta. Sognavo come tutte le ragazze di quell'età e poi ho creduto di aver toccato il cielo con un dito quando mi ha sposato, ma come in tutte le favole è arrivata la strega cattiva a rimescolare le carte e le cose nascoste sono venute a galla come avete saputo.”.
Giornalista: “Mi parli dei suoi figli, mi racconti come è stato essere madre sotto gli occhi della regina.”.
Lady D.: “L'etichetta prevedeva che i miei figli fossero allevati dalle tate di corte agli ordini della regina. Ricordo che feci la mia prima lotta per spezzare quella tradizione e con grandi sforzi, pretesi e ottenni di allevare i miei figli come volevo io con la mia presenza attiva e partecipe anche durante la notte. È stato un periodo molto felice.”
Lady D.: “Comprendo il suo punto di vista, ma deve pensare che io in quel mondo ci sono nata ed era naturale per me viverci e muovermici con tutte le etichette richieste.
Giornalista: “Certo è naturale, ma la prego mi risponda a quella che è una domanda sfacciata. Il mondo si riferisce a lei con l'appellativo di principessa triste, ma lei triste lo era davvero o quello era un appellativo datole da qualche giornalista?”
Lady D.: “Per rispondere alla sua domanda dobbiamo tornare alla mia infanzia quando ero sempre insieme ai ragazzi della casa reale. La mia prima cotta fu per il principe Carlo che aveva occhi solo per Camilla. In quel periodo ero triste davvero perchè non ero corrisposta. Sognavo come tutte le ragazze di quell'età e poi ho creduto di aver toccato il cielo con un dito quando mi ha sposato, ma come in tutte le favole è arrivata la strega cattiva a rimescolare le carte e le cose nascoste sono venute a galla come avete saputo.”.
Giornalista: “Mi parli dei suoi figli, mi racconti come è stato essere madre sotto gli occhi della regina.”.
Lady D.: “L'etichetta prevedeva che i miei figli fossero allevati dalle tate di corte agli ordini della regina. Ricordo che feci la mia prima lotta per spezzare quella tradizione e con grandi sforzi, pretesi e ottenni di allevare i miei figli come volevo io con la mia presenza attiva e partecipe anche durante la notte. È stato un periodo molto felice.”
Lady D,: “Mi deve perdonare, Signora, ma ho un impegno e la devo lasciare. La ringrazio della sua
gentilezza.".
Giornalista: “Grazie a Lei Principessa.”.
Giornalista: “Grazie a Lei Principessa.”.
Rita
🎧
🎧
Mi sono trovata a partecipare, per un caso fortuito, ad un evento dove è stata inviata una ospite davvero eccezionale: la principessa Diana Spencer!
Provo ad avvicinarla e a porle qualche domanda, in un tono confidenziale, come due persone provenienti da ambienti molto diversi, ma unite da una medesima, straordinaria esperienza: quella di essere mamme.
Mi siedo sul divanetto dove Lady D si è appartata, sottraendosi alla folla.
* Che piacere conoscerla personalmente, principessa!
Come si ritrova nel suo ruolo di mamma? So che da pochi mesi è nato il piccolo William, il suo primo figlio.
○ "Diventare mamma per ogni donna è un'esperienza unica, speciale, e lo è anche per me. L'attesa è stata un periodo felice della mia vita, sebbene le aspettative del mio consorte e della Regina abbiano condizionato tanto questi mesi. Quando è arrivato il momento, per me non c'è stato nient'altro che quel piccoletto da cullare tra le braccia. Voglio essere una mamma sempre presente per mio figlio ."
* Come pensa di poterlo essere, visto gli obblighi che il suo ruolo le impone ?
○ "Gli impegni sono davvero molti, ma il primo è quello di rendere la vita di mio figlio più serena possibile e dedicargli tutto il tempo che mi è concesso".
* William non potrà essere un bambino come tutti gli altri. La vita di corte impone dei rigidi protocolli. Come pensa di poter conciliare tutto questo con la spontaneità e la libertà di un bambino?
○" Questo è un aspetto che mi preoccupa molto. Non potrò evitargli gli obblighi e i cerimoniali vari e neppure una educazione rigida come impone la Monarchia, ma dovrà fare le sue esperienze come qualsiasi bambino e su questo sarò molto categorica e inflessibile".
* E nella vita di coppia questa nascita ha unito maggiormente lei e suo marito?
○ " Mah... non direi proprio. Le nostre vite corrono parallele e non sempre si incontrano. Ognuno ha i suoi impegni e spesso non ci vediamo per giorni. Questo è il mio dispiacere più grande. Avrei desiderato una vita più semplice, non imbrigliata in rigidi protocolli, fatta di piccole cose, di tenerezza, di amore.
Ognuno ha quello che si sceglie; il tempo farà il suo corso ed intanto abbraccio questo mio bambino che ha portato una gioia immensa nel mio mondo.".
* Principessa, la ringrazio molto per questa chiacchierata informale. Sono felice di averla conosciuta e del tempo che mi ha dedicato.
Provo ad avvicinarla e a porle qualche domanda, in un tono confidenziale, come due persone provenienti da ambienti molto diversi, ma unite da una medesima, straordinaria esperienza: quella di essere mamme.
Mi siedo sul divanetto dove Lady D si è appartata, sottraendosi alla folla.
* Che piacere conoscerla personalmente, principessa!
Come si ritrova nel suo ruolo di mamma? So che da pochi mesi è nato il piccolo William, il suo primo figlio.
○ "Diventare mamma per ogni donna è un'esperienza unica, speciale, e lo è anche per me. L'attesa è stata un periodo felice della mia vita, sebbene le aspettative del mio consorte e della Regina abbiano condizionato tanto questi mesi. Quando è arrivato il momento, per me non c'è stato nient'altro che quel piccoletto da cullare tra le braccia. Voglio essere una mamma sempre presente per mio figlio ."
* Come pensa di poterlo essere, visto gli obblighi che il suo ruolo le impone ?
○ "Gli impegni sono davvero molti, ma il primo è quello di rendere la vita di mio figlio più serena possibile e dedicargli tutto il tempo che mi è concesso".
* William non potrà essere un bambino come tutti gli altri. La vita di corte impone dei rigidi protocolli. Come pensa di poter conciliare tutto questo con la spontaneità e la libertà di un bambino?
○" Questo è un aspetto che mi preoccupa molto. Non potrò evitargli gli obblighi e i cerimoniali vari e neppure una educazione rigida come impone la Monarchia, ma dovrà fare le sue esperienze come qualsiasi bambino e su questo sarò molto categorica e inflessibile".
* E nella vita di coppia questa nascita ha unito maggiormente lei e suo marito?
○ " Mah... non direi proprio. Le nostre vite corrono parallele e non sempre si incontrano. Ognuno ha i suoi impegni e spesso non ci vediamo per giorni. Questo è il mio dispiacere più grande. Avrei desiderato una vita più semplice, non imbrigliata in rigidi protocolli, fatta di piccole cose, di tenerezza, di amore.
Ognuno ha quello che si sceglie; il tempo farà il suo corso ed intanto abbraccio questo mio bambino che ha portato una gioia immensa nel mio mondo.".
* Principessa, la ringrazio molto per questa chiacchierata informale. Sono felice di averla conosciuta e del tempo che mi ha dedicato.
Mariella
🎧
Lauretta: "Lady Spencer, innanzitutto la ringrazio per avermi concesso questa intervista.
Voglio chiarire subito che io personalmente ho avuto l'impressione che lei si sia trovata in una situazione molto imbarazzante quando le è stato proposto di sposare Carlo di Windsor.".
Lady Diana: "Sì, effettivamente non ero assolutamente pronta a una simile proposta, ma la regina madre ed Elisabetta II avevano deciso che avrei dovuto essere io la prescelta perchè non era accettabile che Carlo, futuro re del Regno Unito, sposasse la sua amante, la donna che aveva già un marito.".
Lauretta: "Come sono passati i primi anni di matrimonio che ha trascorso con il Principe Carlo?".
Lauretta: "Nell'assoluta indifferenza, anche durante i numerosi viaggi che abbiamo fatto nel Commonwealth che avevano lo scopo di farci conoscere dai sudditi, tranne i momenti in cui ho ho avuto i miei figli: in quei momenti io ero importante perchè davo alla Gran Bretagna la certezza di un nuovo re. In quei periodi sono stata felice anche se in fondo per me era solo un compito. Però i miei figli mi hanno dato tanta gioia, la maternità è stata il momento migliore della mia vita. I miei due gioielli, tuttavia, sono stati ben presto allontanati da me per andare nei colleges dove hanno imparato le regole a cui si deve attenere un nobile.".
Lauretta: "Come si è sentita quando ha preso la decisione di andarsene e lasciare la famiglia reale, turbata dalla situazione inaccettabile che il suo coniuge le ha imposto?".
Lady Diana: "E' stato molto difficile perchè mi sono trovata estremamente combattuta tra il desiderio di liberarmi dall'incubo in cui ero caduta che mi opprimeva e la difficoltà di creare uno scandalo che i reali d'Inghilterra non avrebbero sicuramente accettato. Per questo motivo sono caduta in una grave depressione che mi ha portata all'anoressia.".
Lauretta: "Poi però con il tempo noi giornalisti abbiamo cominciato a vederla cambiata, più serena, elegante, dedita alla filantropia, all'aiuto dei bisognosi. Cosa è successo in lei?".
Lady Diana: "Con l'aiuto di psicologi ho cominciato a viaggiare verso persone che trovandosi in difficoltà avevano bisogno e che avrei potuto aiutare. Per questo motivo mi sono legata a Madre Teresa di Calcutta che è stata con me una grande e prodiga insegnante. Aiutare i bisognosi mi ha aiutata ad aiutare me stessa. Ho conosciuto molte persone che sono state psicologicamente importanti per me fino al punto di farmi innamorare e darmi una vita serena e piacevole nonostante il grande fastidio dei giornalisti che mi seguivano in ogni momento della giornata".
Poi tutta la gioia è finita in un improvviso frastuono sotto il ponte .dell'Alma...
🎧
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