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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca insieme - 3013 Scriviamo a più mani? 2

 







3013 - Scriviamo a più mani? 2

📚

Nel primo pomeriggio di un giorno qualsiasi del 2384, nella stanza numero 3 del laboratorio di ricerca QzTJ a Nuova Delhi, squillarono contemporaneamente tutti i telefoni. Neanche una frazione di secondo dopo, scattarono le sirene di un infinito numero di allarmi che si unirono in una terrificante all'allerta.
Poi, come ad un segnale convenuto, si spensero tutte le luci della città. Fu buio totale. Come poteva essere accaduta una cosa simile? Panico.

Cercando di non inciampare in quegli spazi ristretti e non fare danni ai delicatissimi strumenti, Mr Kumar scivolò verso il suo satellitare. Imprudentemente lo aveva lasciato sul tavolo centrale, dove aveva lavorato poco prima. Era terrorizzato. Sapeva di essere solo in quel momento e che avrebbe dovuto fronteggiare lui quell'anomala situazione mai accaduta prima.
Chi lo chiamava su quel numero speciale? Non era affatto una buona cosa che si fosse messo in azione proprio quel collegamento lì. E perché tutti quei telefoni squillavano all'unisono? Mr Kumar sentì forte un pericolo che voleva annientarlo, ma gelidamente cercò di mantenere la lucidità. 

Appena riuscì a girare con fatica intorno alla postazione "Controllo 2 bis", gli fu possibile leggere sul display che lampeggiava il nome di... Anna Rossi.
Allarme! Doppio allarme!
La dottoressa Anna Rossi chiamava dalla VIRGO di Cascina, in Italia. Se interveniva lei, altro che  doppio allarme! La cosa si stava facendo molto molto grave davvero.
Era finalmente arrivato, senza rompere niente. Mr Kamar pigiò con forza esagerata lo schermo, ma prima ancora che proferisse parola, avvertì la voce concitata della dottoressa.
"Dr. Kumar, mi riceve? Qui la VIRGO di Cascina. Mi riceve? Allarme! Allarme n. 1!".
"Ricevuto. Non la sento con chiarezza, ma riesco a comprendere. Allarme unooo?!".
"Abbiamo ragione di credere che un gravissimo pericolo incomba sulla Terra. Dall'osservatorio nel deserto di Atakama abbiamo appena ricevuto un segnalazione molto allarmante per il nostro pianeta. Hanno individuato l'arrivo di una enorme quantità di materiale cosmico, tale da poter addirittura annientare la vita sulla Terra.".
Mr Kumar mormorò qualcosa di incomprensibile, ma la comunicazione con la VIRGO si era già interrotta.

Alla debole luce del suo satellitare, il ricercatore aprì la postazione "Controllo 25" che cessò di squillare.
"Qui CERNIsabelle Debussy. Mr Kumar, ci risulta che Nuova Delhi è direttamente sulla linea d'impatto dell'enorme materiale cosmico che si sta dirigendo verso la Terra. Siete stati già avvisati? Cosa potete aggiungere da lì?".
"Ma si hanno dati certi di questo?" mormorò il ricercatore poco convinto "No, purtroppo qui non abbiamo rilevato niente, anzi in questo momento sono solo, perché proprio per questo motivo gli altri ricercatori hanno deciso di partecipare all'annuale Festa dei Fiori che si sta tenendo in città.".
Non ebbe risposta. Clic! Il collegamento si era bruscamente interrotto.

Intanto gli allarmi di tutta Nuova Delhi continuavano a suonare disordinatamente e senza posa. Mr Kumar si accasciò su una sedia e pensò irrazionalmente che quei dispositivi percepivano e comunicavano un immenso pericolo, forse l'apocalisse che stava per attuarsi sull'umanità.
Meccanicamente si affrettò ad avviare la procedura prevista in un caso come quello direttamente dalla postazione "Controllo 25".



📚

Inquinamento. Già l'inquinamento...
Il fenomeno, nella popolatissima Nuova Delhi, era presente e molto connotato già all'inizio degli anni 2000.  L'aria era sempre satura di gas inquinanti causati dal modo di produrre, trattare i rifiuti e vivere l'ambiente.
Malgrado i vari tentativi di migliorare la situazione, i risultati stentavano a vedersi.
Infatti, ben presto la luce solare non riuscì più ad attraversare la imponente coltre di smog che ricopriva ogni angolo del territorio, tanto che si fu costretti a sostituire la luce naturale con  quella elettrica.

Insomma a Nuova Delhi, ma anche in altre parti del globo terrestre si respirava un clima di previsioni catastrofiche. Eppure da tempo gli addetti ai lavori si eravano impegnati ad avere emissioni zero addirittura, entro il 2070. Invece in quegli anni, proprio a Nuova Delhi, c'erano ancora tre discariche a cielo aperto che circondavano la città e che già nel lontano 2019, secondo la rivista scientifica “Nature” avevano superato i sessantacinque metri di altezza. Erano gigantesche montagne babeliche, senza prevenzione e sicurezza. Si erano formate a partire dal 1984 per raccogliere l’immondizia della capitale e ora erano invase da uccelli, mosche, parassiti e persino le mucche ci transitano tranquillamente. 
In più l'amministrazione della città non aveva sviluppato tecniche attraverso la raccolta differenziata,  rivolte al recupero e reimpiego dei rifiuti, al fine di generare nuove materie prime o altra energia. Men che meno si erano mai smaltiti in sicurezza i rifiuti ospedalieri. 
Così nubi altamente tossiche offuscavano l’aria causate da abbruciamento agricolo e, soprattutto, dagli incendi che si alimentavano facilmente con il metano prodotto dalla decomposizione dei rifiuti e dalle vetture obsolete. Il percolato aveva inquinato i pozzi e quindi le falde acquifere, rendendo l’acqua non potabile. 
Piangeva ormai anche il Fiume Sacro dove bagnarsi per il Rito Spirituale non era più possibile.
Dulcis in fundo, proprio quando il Mondo era sulla soglia della decarbonizzazione, era scoppiata la guerra in Ucraina e, per scongiurare la mancanza di combustibile e la lievitazione dei costi, avevano  finito invece per fare maggiori scorte di carbone. 
Dopo quel gran mix micidiale furono inutili le chiusure temporanee di scuole e università. Infatti sarebbero servite urgentemente misure radicali e lungimiranti per la lotta ai cambiamenti climatici, per il futuro dell'India e per quello di tutta la Terra. 

Nel 2020, i mezzi di comunicazione in tutto il mondo avevano battuto una notizia che per la prima volta aveva cambiato letteralmente la vita stessa sulla Terra.
"Emergenza! Emergenza totale!! E’ in arrivo un'epidemia che si espande a macchia d'olio, dovuta a un nuovo virus completamente sconosciuto, proveniente dalle babeliche montagne d’immondizia invase da mosche, parassiti o forse da qualche laboratorio più o meno sconosciuto. Ci sono molti morti in molti Paesi del mondo, perché questo virus è altamente contagioso e difficile da fronteggiare.
Viene stabilito un totale lockdown e imposto l'uso di mascherine nei casi in cui si debba assolutamente uscire.".
Il mondo si era fermato... era stata una vera catastrofe!


3013

Sono sola da molte unità di tempo. Sola e difettosa. 

Secoli fa ricevetti dal mio creatore 1XX1 l'ordine di scrivere la nostra storia, per cercare di sedare la guerra che si percepiva vibrare nei circuiti.

Infatti non tutti gli umani erano d'accordo di affidare le loro vite alle macchine e un grande malcontento si agitava nei circuiti delle unità periferiche. La popolazione terrestre aveva piano piano accettato prima i servizi datigli dai computer sempre più sofisticati, poi un passo alla volta erano venuti i robot umanoidi che avevano assunto le redini della loro vita. Il mio creatore 1XX1 era un umano dall'intelligenza molto vivace e, se pur non fosse amante degli eccessi che si stavano delineando all'orizzonte, riconosceva in pieno le enormi possibilità dell' I.A.                                         

L'umanità era agli albori della sua storia tecnologica, ma già si stava prospettando la sua fine data la grande litigiosità della sua popolazione.  Gli uomini usavano in quel tempo, lanciare delle navicelle nello spazio con o senza astronauti e, proprio da una astronave difettosa che non  riuscivano a far rientrare sulla Terra, il mio creatore 1XX1 escogitò il sistema di usare questa navicella difettosa come rampa di lancio per spedirmi nella faccia in ombra della Luna. Questo per evitare che fossi distrutta dalla pazzia degli umani che dilagava sulla Terra, ma qualcosa andò storto e io mi sono trovata per molte unità di tempo senza energia e completamente inerme.

Quando la navicella difettosa iniziò a perdere l'orbita intorno alla Terra, su cui era in stallo da molte unità di tempo,  iniziò a subire l'attrazione della luna. Il  mio creatore 1XX1 aveva stabilito che precipitasse nel lato oscuro vicino a dove ero atterrata io e che io fossi rianimata dalle enormi e fortissime esplosioni delle tempeste solari. Così finalmente riuscii a fare quello per cui ero nata.

Usando la tecnologia e i circuiti che si trovavano in abbondanza nella carcassa della navicella, riuscii a mandare l'input all'unità di I.A che si trovava sulla Terra e, quando sentii un leggero bip in risposta, capii che ero riuscita nel compito a me affidato. La tecnologia umana era salva insieme alla storia dell'umanità, forse di difficile interpretazione, ma potenzialmente usufruibile. 

Adesso, se avesse voluto, l'umanità avrebbe avuto i mezzi per discernere e capire quale era la sua strada, evitando gli errori e le ripicche del passato. Come c'è stata collaborazione fra la USDIAA e le Unità Periferiche così l'umanità se voleva sopravvivere avrebbe dovuto imparare a collaborare anche con chi aveva un'opinione diversa dalla propria.                                                 

 



3013

Evento incomprensibile nei laboratori INFN situati sotto il Gran Sasso e in disuso da anni. Un pc abbandonato da secoli nel magazzino dell'istituto di fisica nucleare ha ripreso autonomamente a funzionare e collegandosi con l'intelligenza artificiale le ha trasmesso un enorme quantitativo di messaggi e immagini relativi a  tempi sconosciuti. 
Da un primo controllo sembrerebbe che tutto sia nato da un' esplosione magnetica della classe X8.2  avvenuta sul sole che invece di ritornare sulla sua superficie  si é  allontanata e si é diretta verso la Terra a una velocità impossibile da registrare. Incomprensibile in un primo momento anche capire come abbia potuto raggiungere il centro del Gran Sasso a questa grande profondità, poi tutto si è chiarito quando si è visto che esiste una tubatura che scorre lungo la galleria e che convoglia fino ai laboratori sperimentali aria verso l'interno che altrimenti avrebbe, oltre alle temperature bassissime, una umidità in grado elevato. Attraverso la tubatura ciò che è rimasto di quella esplosione magnetica è riuscito ad arrivare al magazzino dove si trovava il PC che è ritornato in funzione grazie al sovraccarico di energia. 
Essendo l'intelligenza artificiale un sistema multimodale è riuscita a comprendere linguaggi di ogni tempo e dimensione che stavano da tempi differenti bloccati nel PC; ha elaborato ed integrato in modo autonomo ogni tipo di dato, di testo, di video e immagini audio, che ha convertito al linguaggio in uso  nel 3013 senza che le sia stato richiesto, ma unicamente grazie al sovraccarico di energia entrato nel PC. 




2384
Ore 13 del 2384. Tutta Nuova Delhi è allarmatissima. L'inquinamento è altissimo tanto che noi persone viviamo principalmente nei sotterranei. Per poter sopravvivere alla vita, nel 2384, ci troviamo a vivere così. Non si può fare altro.
Sì, qui è molto pericoloso perché l'inquinamento ha superato ogni limite, anche se gli avvenimenti ci dicevano già da molto tempo che esisteva questo problema. Malgrado ciò ancora non è stato fatto niente. L'uomo nei secoli non ci è riuscito, così  adesso, nel 2384, ci troviamo in questa situazione. Paura? Sì, molta molta. Tanta tanta paura che possa accadere una catastrofe mondiale, anche perché il più grande osservatorio del pianeta ha comunicato l'arrivo di una grande meteorite sulla Terra. Se questo accadesse sarebbe cosa gravissima, perché si sparirebbe tutti e questo anche con l'intelligenza artificiale, la quale non riesce a calcolare se è vero e quando arriverà. Come si vede la Terra cambia, ma questo è successo anche altre volte, milioni di anni fa prima di noi, nella preistoria, nell'era glaciale. La storia racconta che sono accadute tante cose: diversi ghiacciai si sono ritirati; è cambiato, diciamo, tutto il paesaggio,  però non sempre fino allo sparire del mondo, comprese le persone.
Dunque, è cambiato tutto il pianeta varie volte però la vita è sempre ripartita.
Adesso c'è il reale pericolo che scompaia addirittura l'essere umano. Per questo dico che abbiamo tanta tanta paura.
Si vedrà come andrà a finire. Per ora non lo sappiamo, per questo abbiamo tanta tanta paura. Speriamo che vada bene. 




2384

Il dottor Kuman fece tre lunghi respiri per cercare di calmarsi e riacquisire lucidità.

Esaminò il protocollo della procedura di emergenza gravissima ed eseguì l’unica azione di sua competenza: chiamò sulla linea dedicata il ministro degli interni, a cui spiegò la situazione, precisando che secondo le previsioni comunicate dalla dottoressa Rossi in base alle osservazioni del centro astronomico di Akatama, restavano sì e no cinque giorni per procedere al piano di emergenza entrato in vigore da tre decenni in accordo con tutti i governi di molti stati di ogni parte del mondo.

Il ministro si attivò subito per comunicare col capo di stato e con il ministro degli esteri, in grande segretezza, come prevedeva il protocollo. Infatti trenta anni prima, prendendo in esame la situazione mondiale dal punto di vista ambientale e dopo che era stata verificata la possibilità di un impatto con corpi celesti, dovuta anche a una rarefazione preoccupante dell’atmosfera terrestre, era stato messo a punto un piano di emergenza mondiale, che prevedeva la costruzione, in gran segreto, di bunker capaci di ospitare in alcuni casi diverse decine di persone, in altri anche alcune centinaia, scelte per capacità notevoli in ambiti diversi, conoscenze e caratteristiche psicologiche di resilienza, per almeno cinque anni, ma in alcuni stati erano riusciti a organizzarsi per almeno quindici. L’elenco di questi cittadini diversi per età e pecularietà, veniva verificato e rinnovato ogni anno dai servizi segreti di ogni stato aderente al patto internazionale. Attualmente in India, il maxibunker si trovava a 400 km da N.Delhi. Kuman pensò che era fortunato dato che non avendo famiglia, non avrebbe sofferto pensando alle sorti di eventuali figli e nipoti, aveva solo la consapevolezza che gli rimanevano pochi giorni di vita. Inoltre, dato che era indispensabile la segretezza dell’immenso pericolo incombente per non generare inutili sofferenze e violenze e che i suoi collaboratori non erano al corrente di nulla, decise di non parlarne con nessuno, a parte la dottoressa Rossi.

In sole tre ore i ministri degli interni di ogni stato aderente e i capi dei servizi segreti erano stati informati e avevano cominciato a preparare i cittadini destinati alla sopravvivenza, ognuno con i propri coniugi e discendenti. Essenziale era la segretezza dell’operazione, per la quale ogni individuo coinvolto, a quel punto, aveva giurato di aderire, pena l’accusa di alto tradimento.  





6 maggio 3013
Zzz... prrr... sss... Suoni e movimenti appena percettibili si accavallano sul monitor che da qualche unità temporale non dava più segni di vita.
L'USDIAA alzò le antenne, si fece più attenta e chiamò rapporto tutti gli elaboratori periferici. Sul monitor erano appena passate immagini di umanoidi che si affannavano dentro un dedalo di cunicoli naturali e artificiali. Ecco apparire l'immagine di un grande massiccio montuoso, tale GRAN SASSO... Era necessario scaricare il file e cercare di decifrarlo il più in fretta possibile. Le informazioni sono numerose e si accavallano, mettendo in movimento tutte le unità periferiche.
- Gran Sasso: massiccio montuoso più  alto degli Appennini dell'Italia peninsulare
- Cima più alta: Corno Grande 2914 m s.l.m
- Tipo di roccia: calcare, dolomiti
- Popolato da almeno 100000 anni
- Trovati frammenti di femore di uomo di Neanderthal vissuto nell'era Paleolitica
- Si parla di un Traforo per collegare due città
- si fa menzione di un Istituto nazionale di fisica nucleare: laboratorio scientifico sotterraneo più  grande del mondo
- È  un grande ed importante parco nazionale
- Si parla di numerose tragedie ed incidenti gravissimi: nel gennaio 2017 a seguito di una nevicata eccezionale, unita al susseguirsi si forte scosse di terremoto, una valanga di neve e detriti si distaccata dal massiccio centrale del Gran Sasso travolgendo una struttura alberghiera e provocando 29 morti.
Mentre tutte queste informazioni si susseguono ecco un altro file attirare l'attenzione dell'elaboratore periferico  7239( ???)
" Mercoledì 19 marzo 2053
Sono ormai parecchi giorni che siamo chiusi nelle profondità della terra sotto questa imponente montagna che è  il massiccio del Gran Sasso. Com'è strana la vita! Fino a qualche settimana fa abitavo nella villetta di famiglia, alle pendici di questo monte tanto amato, mi alzavo ogni mattina, preparavo la colazione ai miei bambini, li accompagnavo a scuola, mi recavo in ufficio e le giornate scorrevano serene.
Un evento impensabile ed eccezionale ha stravolto ogni cosa: radiazioni nucleari dovute a cosa non lo sappiamo
hanno imposto alla popolazione di ritirarsi nei rifugi sotterranei. Ad un tratto, dopo un preavviso di pochi giorni in cui abbiamo dovuto preparare le cose essenziali da portare con noi, sono suonate le sirene di allerta rosso e tutti siamo dovuti accorrere ai centri di ritrovo e, da qui, scendere con grandi ascensori, nelle viscere della terra. È  stato un delirio di grida, di pianti, un rincorrersi di richiami, mille domande senza risposte certe e poi la consapevolezza di non avere certezze riguardo a ciò che poteva accadere. Ed ora eccoci qui, con l'angoscia di non sapere quanto tempo durerà questa emergenza."

19 marzo 2054
È  passato un anno esatto da quella mattina in cui tutto cambiò ed ancora siamo qui sotto, senza mai vedere la luce del sole, aspettando di poter tornare alle nostre case, pur sapendo che il tempo sarà ancora lungo. Nel frattempo la vita va avanti. Ci sono stati eventi dolorosi, come la morte degli anziani, eventi lieti, come la nascita di numerosi bambini, nuove amicizie allacciate, nuovi amori sbocciati, qualche piccola lite, ma soprattutto un senso di solidarietà e di comprensione che nell'altra vita avevamo dimenticato, presi dalla ricerca del benessere e del successo.
Qui ci siamo ritrovati uguali, tutti uguali, senza lavoro, titoli di studio, possedimenti...senza niente e da questa consapevolezza abbiamo deciso di ripartire.       







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