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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



giovedì 31 maggio 2018

Lucca - Undicesimo Incontro











Salve, amici carissimi!
In questo maggio che sta per terminare, ieri ci siamo trovati ancora una volta ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
E li abbiamo allenati veramente i nostri muscoli, perché intorno alla panchina è sorta prepotente l'urgenza di raccontarsi, di sviscerare emozioni importanti e nascoste, di confrontarsi con anime attente e pronte ad ascoltare.
I muscoli del cuore ne sono usciti notevolmente rafforzati, mentre il sorriso e la leggerezza hanno dato rinnovata luce alla nostra panchina.
Intanto abbiamo "sferruzzato" un piccolo segnaposto, da poter vivacizzare in mille modi diversi dando sfogo alla nostra fantasia.
In fondo si tratta di un piccolo contenitore, una scatolina, da interpretare in tantissimi modi. Si può riempire di caramelline o confetti, di piccoli fiori, ovetti di cioccolato e poi e poi...

Poiché l'evento de "La Panchina" del 6 giugno in Piazza San Salvatore è alle porte, abbiamo discusso ancora una volta su cosa mostrare della nostra esperienza, a chi vorrà ascoltarci.
In questo senso abbiamo rivisto i nostri racconti e fatto degli aggiustamenti.

Infine siamo scivolati in altre parole ed emozioni da codificare, in qualcosa di facile come una fiaba o una favola, nel famoso "C'era una volta..." in cui tornare in qualche modo bambini.
Sì... C'era una volta...
È stato bello vedere il grande coinvolgimento che ad un tratto ci aveva irretiti!
Un'emozione grande e sofferta  proveniente dal passato, voleva prepotentemente entrare nella fiaba, ma poiché il lieto fine non c'era, c'è stato molto da discutere per ricomporre tutta la storia. Ne è risultata un favola e non una fiaba, con tanto di morale.
Se vi va di leggerla la troverete nella pagina "Lucca Insieme - Creiamo una favola? 7".

Grazie di essere stati con noi anche questa volta!

Allora salvate la data!
Vi aspettiamo il 6 giugno a Lucca, in Piazza San Salvatore, alle 17.30!
Saremo davvero molto lieti di incontrarvi!







Published: giovedì 31 maggio 2018

lunedì 28 maggio 2018

Bellezza










Eccoci ancora qui insieme!
Che bello!
Nel  mondo reale oggi la pioggia vorrebbe coprire il sole, tenta di sciogliere la luce di maggio e la carica energetica dentro di noi.
Intorno alla panchina, invece, ogni piccolo dettaglio accoglie e ristora.
Il pulviscolo dorato incanta e quasi quasi ci ipnotizza.
Godiamocelo un po' prima di ripartire nella frenesia del lunedì.

Dal mondo reale ho portato con me delle immagini di bellezza eterna che sono, a mio parere, decisamente da riscoprire.
L'uomo ha sempre giocato con l'arte, con il divertimento, con l'urgenza interiore di comunicare un'idea, realizzando qualcosa di visibile.
Dagli omini incisi sulle rupi della Val Camonica, al cubismo di Picasso, passando per le Madonne rinascimentali e, prima ancora, attraverso i mosaici romani.

Che meraviglia vedere a grandezza naturale questo pavimento ancora nella stanza cui apparteneva!
È  stato come percepire un intero mondo di voci che vi si accavallavano sopra, rumori di vita e suoni di risate, profumi di cibi e di vino.

A parte rivivere la creatività dell'uomo che si è evoluta nel tempo in mille modi, mi ha colpito l'idea di fondo di quanto siano fondamentali per tutti noi il bello, l'armonia, l'estetica, l'arte.
Spesso non ce ne accorgiamo neppure, non riusciamo proprio a cogliere questa esigenza dentro di noi che rimane lì, soffocata.
È il correre della vita moderna che ci distrae e ci allontana dai nostri bisogni fondamentali.
Poi accade che un fiore in un bicchiere, disposto su un mobile in un raggio di luce, ci faccia fare un sussulto, che quasi quasi ci spaventa.
Importanti emozioni messe in moto da un semplice fiore in un contesto!
Sì, questa immagine semplice attiene all'arte e ci ricorda che dobbiamo in qualche modo dare spazio alla nostra esigenza profonda del bello, che invece ricacciamo sempre più in fondo.

L'arte, che non è così difficile da comprendere come si crede, rasserena il nostro Io, seda le ansie, ci fa stare meglio.
Abituarsi a cogliere il bello è un approccio mentale.
Sì può cogliere dell'armonia in ogni cosa, magari in un cocktail colorato decorato con maestria, se non ci si tuffa a berlo senza badarci, distruggendolo all'istante.

È stato piacevole stare qui con voi e dare voce a qualche pensiero.
Spero che anche per voi sia stato lo stesso.

Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!









Published: lunedì 28 maggio 2018

domenica 27 maggio 2018

Muscoli del cuore









Mi sono appena seduta sulla nostra panchina… che pace c'è qui!
Lontano dal frastuono del mondo,  il mio sentire è amplificato a dismisura.
Anche l'eco di una campana è magico mentre si insinua con garbo in questo fermarsi del tempo.
È qui che ritrovo il mio sentire più profondo, mentre vi vedo arrivare alla spicciolata, anche voi desiderosi di trovare un po' di sana tranquillità.

Che dire? Mille pensieri ancora non ben definiti si affollano dentro di me, premono per venire alla luce…
In fondo, però, si sta così bene in questo stato di quasi beatitudine che le parole possono aspettare ancora un po',  non c'è fretta.
Lasciamole prendere corpo, ordinarsi in pensieri, acquisire quella forza che non è più possibile contenere.

A volte si ha l’erronea convinzione che le riflessioni, le suggestioni, le idee si “fanno”, che si debbano “fare" in quel preciso momento e senza perdere tempo.
Non è sempre così.
Credo, invece, che sia indispensabile darci del tempo, anche poco, ma che non ci possiamo obbligare a cercare dentro di noi i pensieri meno banali, obbligandoci a correre come quando facciamo la spesa al supermercato.
Prendiamoci, dunque, qualche attimo bello qui sulla nostra panchina, che amplifica il tempo e ci fa vivere in pochi minuti reali un tempo psicologico lunghissimo e foriero di importanti cambiamenti nel nostro stato d'animo.
Giunge ancora un suono magico di campana.
Rotola davanti a me, mentre si allontana garbato all'orizzonte.

Siete tanti in questo momento qui intorno alla nostra panchina e vi vedo sorridenti.
Sento profondamente la vostra presenza che mi infonde molto calore e sostegno.
Non importa se oggi ci limitiamo a vivere semplicemente questa atmosfera magica, piena di poesia, senza fare altro.
Siamo stati bene insieme e solo questo conta.
Sì, abbiamo allenato più il cuore che la mente e, credetemi, va davvero molto bene anche così.

Grazie di essere stati qui.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!



Published: domenica 27 maggio 2018

venerdì 25 maggio 2018

BUON COMPLEANNO!









❤❤❤❤❤


Buongiorno, amici de “La Panchina”!
Siamo di nuovo qui insieme in gioia ed allegria.
Tutto come al solito... ma oggi è un giorno specialissimo.

Incredibile!
Sono già passati due anni dal nostro primo incontro.
"La Panchina" festeggia il suo secondo compleanno!
L’avreste mai detto?
A me il tempo è letteralmente volato.
Giocando,  scherzando, riflettendo, argomentando tra le parole, molte idee sono nate, si sono accavallate, affinate, approfondite.

Questa è l’occasione per ringraziare tutti voi che vi siete avvicinati e vi avvicinate tuttora alla nostra panchina!
Lo fate sempre in punta di piedi, con disponibilità ed educazione.
E questo mi gratifica, perché il mio obiettivo è rifuggire dall’aggressività e dalla volgarità che troppo spesso oggi tentano di soffocarci.
Vi ringrazio davvero e di cuore!

Pensate che in due anni abbiamo superato le trentaduemila pagine visionate!
Non è male, vero?
Dunque festeggiamo insieme questo momento significativo.
Sì, significativo, perché mi incoraggia a continuare l’allestimento di questa panchina virtuale intorno alla quale disperdere l’ansia e ritrovare equilibrio, serenità e senso di appartenenza.

In questo anno, poi, abbiamo fatto un altro passo in avanti.
Come già sapete, abbiamo avviato un progetto a Lucca, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, un progetto che ha creato una panchina concreta intorno alla quale aggregare persone, tante parole e molto altro.

Aspetto sempre i vostri commenti, i vostri suggerimenti, il vostro sostegno.
Sono certa che non me li farete mancare.
Grazieeeee!
Grazie ancora e un abbraccio grande a tutti voi.

Approfitto dell’occasione per ringraziare anche quest'anno un amico specialissimo di questo blog, un mio giovane amico che ha reso possibile la sua realizzazione tecnica e che mi ha molto aiutato e ancora mi aiuta per questa parte molto importante, senza la quale questo luogo ameno dello spirito non potrebbe esistere.

Auguri a noi e... avanti tutta con “La Panchina”!


❤❤❤❤❤❤




Published: venerdì 25 maggio 2018

giovedì 24 maggio 2018

Lucca - Evento 6 giugno 2018









La Panchina
Lucca
Piazza San Salvatore
6 giugno 2018
ore 17,30


   Qui è dove abbiamo cominciato. 

  Qui vi aspettiamo per concludere. 



Per allenare i muscoli della mente e del cuore







Published: giovedì 24 maggio 2018

Lucca - Decimo incontro















Salve, amici cari de "La Panchina"!

Puntuale come sempre sono qui a raccontarvi qualcosa dell'incontro di ieri nella Biblioteca di Maria Eletta Martini in Via Sant'Andrea 33.
Abbiamo avuto qualche inconveniente con la chiave, per cui abbiamo dovuto aspettare una quarantina di minuti.
Così abbiamo approfittato per andare a sederci nel bar vicino e gustare un orzo.
Con grande sorpresa la signora al banco è venuta a salutarmi... e ho ritrovato dopo tantissimo tempo le tracce di un bambino (e di una famiglia) incontrato venticinque anni fa, nel frattempo divenuto architetto e proprietario del bar! 
Mi ha fatto veramente piacere vedere quanta emozione in quei ricordi! 

Abbiamo letto e ascoltato un paio di filastrocche per tenere sempre in movimento rime e ritmi. In una si parlava di una vecchina, che con il "C'era una volta" incanta i bambini irrequieti di un giardino pubblico.
Nella seconda una bambina è alle prese con i suoi  mille "Perché?". Vuole sapere dalla mamma dove l'ha presa,  dov'era prima di arrivare nelle sue braccia.
Se vi va di dare un'occhiata, le troverete nelle pagine "Filastrocche e Nursery Rhymes 9" e  in quelle limitrofe.

Anche se tutti nel gruppo eravamo un po' stanchi per l'attesa, per il vento e per il caldo, abbiamo sferruzzato un nuovo oggettino. 
Questa volta abbiamo realizzato un fiore, o una stella, da poter utilizzare in modi diversi.
È  stato più faticoso delle volte precedenti, ma comunque ci siamo riusciti.
Intanto abbiamo ripreso a parlare dell'evento che avrebbe dovuto esserci proprio ieri e a come organizzarlo se riusciremo a concludere con esso il nostro progetto, ormai giunto al termine con la fine di maggio.

A tal fine abbiamo letto e ascoltato un brano estratto da un libro scritto da una delle partecipanti, che tratteggia la figura di una donna coraggiosa, dalla vita complessa, che prelude o potrebbe preludere ad un femminicidio.
Il brano è stato molto apprezzato, ma è apparso troppo duro per essere espressione del nostro gruppo e degli obiettivi de "La Panchina", per cui abbiamo convenuto ancora una volta che è molto meglio presentare i testi elaborati insieme, in particolare anche i versi e i nonsense in rima, che sono molto piaciuti a tutti e fanno allegria.

Tutto questo ha preso molto tempo e, per ben due volte, non siamo riusciti ad andare avanti con l'elaborazione di un nuovo testo rimasto alla fase di inizio.
Speriamo di finirlo nell'ultimo incontro e prima dell'evento in Piazza San Salvatore.
Altrimenti sarà una buona ragione per riprendere il progetto alla fine di settembre.

Grazie amici per essere stati con noi ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Vi aspettiamo sempre qui  sulla nostra panchina delle parole e del benessere.






Published:

martedì 22 maggio 2018

Lucca - AVVISO










Amici carissimi de “La Panchina”,
contrariamente a quanto annunciato alcuni giorni fa, l'evento in Piazza San Salvatore previsto per domani 23 maggio è stato rimandato. 
A  breve verrà fissata un‘altra data. 
Naturalmente vi terremo informati su tutti i nuovi sviluppi.
Ci scusiamo per l'involontario contrattempo.

Resta invece fissato l'incontro consueto de “La Panchina” del mercoledì, in Via Sant'Andrea 33 alle ore 16.00, al quale vi attendiamo numerosi.

Continuate a stare con noi!
È bello allenare i muscoli della mente e del cuore!

❤❤❤






Published: martedì 22 maggio 2018

lunedì 21 maggio 2018

Poesia, o cara









Tempo e poesia - Poesia e tempo

Buona giornata, amici de “La Panchina”!
Avvicinatevi pure! Non abbiate timore
Visto, che bello?
Oggi ogni cosa sembra aver riacquistato la giusta luce, i colori si sono intensificati e danno corposità e vita al mondo intorno a noi.
Questo avviene nella realtà, ma anche intorno alla nostra panchina virtuale.
Quando il sole brilla, si entra anche in questa oasi di idee con una carica maggiore e un impeto più vivace.
Parole ordinate armonicamente, ritmi, immagini e suoni desueti si muovono intorno a noi con fare ammiccante.
Sì, sono stringhe di canzoni, di ballate, di poesia che solleticano la nostra curiosità.
Ed io raccolgo la sfida.

Qualche giorno fa ho avuto la gradita occasione di trovarmi in un consesso in cui si parlava di poesia.
Che bello poterne trattare e poter ascoltare la declamazione di qualche verso!
Non nascondo che questo è sempre stato un mondo che mi ha affascinato.
In quell'incontro ho avuto anche l'opportunità di riflettere e di fare delle considerazioni che vorrei raccontarvi.

Dunque, tra le molte altre cose, la conversazione è scivolata a tratti su cosa sia la poesia.
Ne sono scaturiti tanti concetti e molte sfaccettature, qualcuna anche di quelle dotte per gli addetti ai lavori.
Tutte cose importanti, molto serie, ma un po' lontane da me.
Ho sempre pensato che laddove ci siano troppe regole e troppi “si deve" la vera creatività finisca per morire.
Sarà forse per questo che la poesia è un po' snobbata e finisce con l’essere apprezzata da pochi?
Io, dal canto mio, credo che la poesia sia una delle dimensioni fondamentali dell'uomo, che è dentro ognuno di noi, che basterebbe non bloccarla per consentirle di vivere le sue potenzialità.
Sono convinta che la forma non sia la cosa più importante, anche se chiaramente è bellissimo vedere le parole ben ordinate, che prendono vita secondo schemi noti e ufficiali.
Per me la poesia è un modo altro di percepire la realtà, è un approccio al conoscere che va oltre i semplici elementi che la costituiscono, è un modo soggettivo di interpretare ciò che viviamo e di esserne influenzati.
Attiene al nostro profondo più profondo, all'universo delle emozioni possibili, alla creatività individuale che ci rende diversi gli uni dagli altri.
La forma poi è certamente un mezzo per comunicare questo sentire all'esterno, ma a mio avviso non dovrebbe mai bloccare la libera espressione per la paura di non essere all'altezza delle regole.
Per sintetizzare, non occorre essere necessariamente Petrarca o Leopardi per esprimere le immagini poetiche, le visioni oniriche, un ritmo insolito di parole e concetti, che nascono dentro di noi.
Tutti dovremmo esprimere questo magma di sentimenti e di emozioni senza paura di essere fraintesi se non guardati addirittura dall'alto in basso con sufficienza.
Certamente alcuni testi saranno più belli e più universali di altri, avranno anche una forma più consona o al contrario meno ricercata, ma tutti avranno dignità di esistere e di vivere.

Non so se sono riuscita a spiegare il mio punto di vista fin qui, tuttavia voglio aggiungere dell'altro.
Ho sempre creduto che questo approccio vada tenuto in grande considerazione già nel contatto con i piccolissimi in campo educativo.
Formarli alla logica, al buonsenso, a seguire percorsi già tracciati, non vuol dire bloccare le altre potenzialità.
La fantasia, il sogno, il pensiero che sa divergere dal consueto sono altrettanto importanti.
Cogliere la poesia che ci circonda nelle cose è uno strumento in più che ci fa stare bene e può esserci d'aiuto in tante occasioni.
Quindi è poesia una immagine inconsueta, un’emozione riconosciuta e sintetizzata in una frase, una stringa di parole che segue un ritmo che le valorizza…

Per oggi basta! Ho già parlato troppo...
Grazie per essere stati qui con me ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Alla prossima!





Published: lunedì 21 maggio 2018

giovedì 17 maggio 2018

Lucca - Nono incontro












Salve, amici de “La Panchina”!
Che piacere ritrovarvi!
Come previsto anche ieri ci siamo incontrati nella biblioteca di Maria Eletta Martini, in Via Sant'Andrea 33.

È  stato un pomeriggio un pochino diverso dal solito, in quanto c'erano molti aspetti organizzativi da definire in relazione ad un evento che si terrà la prossima settimana in Piazza San Salvatore, nei pressi della Panchina Rossa.
Inoltre abbiamo avuto la partecipazione dell'assessora Ilaria Vietina con la quale abbiamo approfittato per fare anche una valutazione di questo progetto che sta per concludersi.

Abbiamo iniziato, come di consueto, con la distribuzione del pieghevole, in cui riporto le parole catturate nell'incontro precedente.
La lettura dei versi, scaturiti dalla rosa che avevamo "sferruzzato", è apparsa come sempre molto gratificante. 
Si avvertiva la meraviglia di tutte per essere riuscite anche questa volta a fare una cosa inimmaginabile prima e molto molto piacevole.
Per non perdere la buona abitudine di restare in contatto con le parole speciali, quelle in rima, siamo passate quindi all'ascolto di due filastrocche nelle quali abbiamo notato il valore educativo che hanno nei confronti dei nostri bimbi e non solo.
Le due filastrocche avevano questa volta l'obiettivo di promuovere l'apprendimento dei numeri da uno a dieci e delle parti del viso, semplicemente facendo saltare i piccolini sulle ginocchia in modo ritmico.
Se vi va di leggerle, le trovate insieme a molte altre nelle pagine “Filastrocche e Nursery Rhymes". 
La filastrocca relativa alle parti del viso è tra quelle nella pagina numero 5.
Qualcosa abbiamo “sferruzzato” anche ieri, però. 
Utilizzando della carta morbida, abbiamo realizzato un semplice fiore a quattro petali. 
Sovrapponendo due fiori se ne può ottenere uno a otto petali, come si vede nella foto.
Carino, vero?
Mentre “sferruzzavamo" abbiamo parlato del più e del meno, ma anche di come ci sentivamo e ci siamo sentiti in questi incontri, cioè bene, in uno spazio tutto nostro.
Il tempo è scorso velocemente.
Quando ho letto uno stralcio della fiaba di Alice, “Morbidino", ho richiamato l'attenzione sulla grande importanza che hanno le fiabe e le favole anche per i grandi. 
Noi, adulti distratti e sempre di corsa,  le consideriamo al massimo un racconto da fare nell'interesse dei nostri bambini. Non facciamo più caso al significato altro che esse possono contenere, se solo ci fermassimo un attimo a riflettere.
In “Morbidino”, abbiamo ritrovato molti concetti importanti, quali lo stare insieme, il reciproco sostegno, l'amicizia e, bellissimo, l'importanza di avere un sogno, di perseguirlo, del prendersi cura, soprattutto di lasciare liberi, perché la libertà è il valore più grande.
Visto quante cose si nascondono in una semplice gradevole storia? 
Se vi va di leggerla o rileggerla la troverete nella sezione “Fiabe".

Poi siamo stati irretiti dall'organizzazione dell'evento che si terrà appunto in Piazza San Salvatore il 23 maggio alle ore 18.00 e al quale naturalmente siete tutti invitati.
Vi terremo informati!

Grazie per essere stati qui con noi anche questa volta e di partecipare alle nostre avventure!
Tornate ancora sulla nostra panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!





Published: giovedì 17 maggio 2018

giovedì 10 maggio 2018

Lucca - Ottavo incontro









❤❤❤❤❤





Buongiorno!
Eccoci ancora qua, amici de “La Panchina”!
Come forse ricorderete, ieri ci siamo nuovamente incontrati.
È stata una panchina reale un po' movimentata, ma speciale.
Poiché abbiamo avuto qualche contrattempo con l'apertura della Biblioteca di Maria Eletta Martini, abbiamo rimediato con un bellissimo incontro in un graziosissimo bar, bar ben tenuto, in cui ci hanno accolto con grandissima gentilezza e simpatia.
La cosa più  interessante è stata che il piccolo bar ha all'interno una comoda piccola corte all'aperto, con piante e un po' di verde, che non guasta mai, vero?
Così tra un macchiato e una bevanda dissetante, ci siamo sentiti quasi quasi come sulle vere panchine d'un tempo.
Lo scenario era perfetto.

Dopo la lettura e i commenti sull'ultimo racconto elaborato, "Il satellite", si è convenuto che è bello e molto gratificante recuperare le nostre emozioni e la nostra città in una veste un po' diversa e scoprire che, insieme, si riescono a fare cose che da soli magari ci sfuggono, galleggiano a mezz'aria, restano inafferrabili intorno a noi, dandoci uno spiacevole senso di incompiuto.
Subito dopo, “sferruzzare” una semplice rosa con un tovagliolino di carta durante le nostre chiacchiere ha riscosso un notevole interesse, anche più di un nuovo tipo di librino in cui si apre... uno spazio segreto.
Infine abbiamo realizzato un piccolo personaggio da accoppiare al librino pop-up (un angioletto, una principessa o...), utilizzando un piccolo cerchio in cui erano stati praticati degli intagli decorativi.
“Sferruzzare” ha facilitato la conversazione.
La piccola rosa ha richiamato parole ad essa connesse, parole che si sono strutturate in semplici frasi le quali si sono associate da sole, quasi meccanicamente (vedi "Lucca Insieme - Rime e Nonsense 12").
La conversazione più lunga, invece, si è incentrata sull'organizzazione di un primo piccolo evento da realizzare il 23 maggio intorno alla panchina rossa in Piazza San Salvatore di cui vi parleremo al momento opportuno.
È evidente che “La Panchina” è molto sensibile alla tematica della valorizzazione della donna in tutti i molteplici aspetti che la riguardano.
Questo approccio si può leggere tra le righe anche nei personaggi emersi nei nostri racconti e nelle emozioni che arricchiscono i nostri incontri.
Sarà un caso, ma, a pensarci bene, sono quasi sempre donne quelle che hanno popolato il nostro universo fino a questo momento!

In estrema sintesi questa è un'idea di ciò che è avvenuto nel nostro ottavo incontro, sintesi dedicata a voi che ci seguite dal blog.
Grazie per gratificarci della vostra presenza.
Tornate ancora!
Io vi aspetto sempre qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore.




❤❤❤❤❤








Published: giovedì 10 maggio 2018

mercoledì 9 maggio 2018

Lucca - La Panchina Rossa 2











❤❤❤❤❤

Buongiorno, amici de “La Panchina”!
Questa mattina il cielo reale è un po' grigio, poco luminoso, ma noi andiamo lo stesso alla grande!
Se siamo qui intorno alla nostra panchina è perché abbiamo voglia di luce interiore, di parole belle e consolatorie, di qualcosa di positivo che ci faccia star bene e ci traghetti verso altri lidi.

Dunque, avevo lasciato a metà il racconto della mia piccola pausa rilassante in Piazza San Salvatore.
Mi ero appunto seduta sulla panchina rossa.
Ero ben decisa al riposo del guerriero, come si suol dire.
Giornatina impegnativa era stata quella, qualche minuto di osservazione della vita che scorreva mi avrebbe certamente ritemprato.
Sì, perché a me le persone e i loro vissuti mi coinvolgono così profondamente che non mi annoio mai quando sono sola in mezzo agli altri, addirittura ne ricavo nuova energia.
E in quella piazza di movimento ce n'è davvero tanto… uomini e donne, turisti e non, bambini in carrozzina.
Non è di loro che però voglio parlare.

Sulla panchina rossa in quel momento era seduta una signora piuttosto giovane, guardava davanti a sé e forse si riposava.
Al mio arrivo sono stata immediatamente coinvolta dal fatto che su quella panchina non fossi sola.
Così abituata a questi nostri momenti di scambio e di armonia, non ho potuto fare a meno di utilizzare le parole che si aggrovigliavano tutto intorno per creare un momento di scambio reale.
Avrei voluto che ci fosse stato qualcuno a riprendere le espressioni soddisfatte di noi due donne di età diverse, prese come eravamo ad intessere una conversazione profonda e molto coinvolgente!
In fondo, a volte basta un semplice sorriso, un atteggiamento cordiale e ben disposto, un po' di umano interesse per recuperare spazi al nostro interno che possano farci star bene.

Tuttavia non è esattamente di questo che volevo parlarvi.
Infatti, forse proprio perché eravamo sedute sulla panchina rossa lì posta per ricordare che l'atteggiamento nei confronti delle donne ha urgente bisogno di acquisire nuovo spessore,  mi ha subito colpito la figura di questa giovane signora, una bella figura emblematica di donna, che nel suo piccolo può essere un esempio interessante.
La signora, austriaca e insegnante di professione, era venuta in Italia per un corso di lingua “full immersion” della durata di quindici giorni.
Niente di eccezionale… mi direte.
Certamente, ma la cosa non è poi così scontata.
Mi ha colpito il fatto che forse anche in Austria la mentalità non è troppo dissimile da quella italiana.
Infatti, in un discreto italiano, la signora mi ha spiegato che era sposata ed aveva due figli adolescenti.
Ha tenuto, però, a “giustificare" il fatto che li abbia lasciati per così tanto tempo, adducendo a supporto le argomentazioni di rito, quali l’importanza della professionalità, di uno spazio individuale da vivere, dell'opportunità di delegare al marito i compiti di cura.
Lei aveva fatto questa scelta e ne era fiera.

A prescindere dalla mentalità corrente in Austria, a simiglianze e differenze con la nostra, ritengo che la signora sia un bel modello di figura femminile, una figura coraggiosa che sa proporsi come cambiamento culturale, un modello che può allontanare, con serietà e delicatezza, lo spettro di uomini padroni e violenti.
Se culturalmente si accettasse in modo più generalizzato che donne e uomini sono davvero diversi, ma uguali nei diritti e nelle aspettative, si darebbe una bella spinta al cambiamento.
In una nuova ventata di interessi che fanno crescere, gli uomini deboli e  violenti sarebbero maggiormente relegati in un angolo e gli strumenti per combatterli sarebbero più numerosi e più efficienti.
Imparare, conoscere, apprendere sempre più cose è il segreto per far evolvere il nostro modo di pensare, per non prevaricare, per non giudicare in modo categorico tutti e tutto in modo supponente.
Non so se sono riuscita a trasmettere il mio pensiero in modo comprensibile, ma so per certo che l’incontro mi è piaciuto, sono stata bene io ed era evidente che anche la signora lo è stata, nuove idee si sono messe in movimento e ancora oggi ci stiamo riflettendo su.
Vivere qualche tempo intorno alla panchina risulta sempre grandemente positivo, sia che essa sia reale sia che essa sia virtuale, non siete d'accordo?


Grazie per essere stati qui con me.
Spero di aver generato in voi pensieri belli e gratificanti.

Tornate ancora qui con me ad allenare i muscoli della mente e del cuore!


❤❤❤❤❤




Published: mercoledì 9 maggio 2018

lunedì 7 maggio 2018

Lucca - La Panchina Rossa









❤❤❤



Buongiorno, miei cari amici de “La Panchina”!
Che piacere ritrovarvi!
Avvicinatevi senza indugio.
Fino ad un attimo fa il cielo era grigio ed ora, meraviglia, il sole ha avuto la meglio.
C'è una luce bellissima! Perfino il famelico gabbiano sui tetti si tace.
Davanti a tanta bellezza e a tanta energia, ogni creatura si sofferma a goderne.

Oggi vorrei raccontarvi un incontro che ho avuto sabato pomeriggio nella vita reale, un incontro bello e interessante, sul quale vale la pena disquisire anche tra noi.
Dunque, sabato pomeriggio, mi sono seduta per un po’ di tempo sulla panchina rossa, la panchina che reclama speciale attenzione sulla donna, posta in Piazza della Pupporona (spero di averlo scritto giusto)…
No, forse è meglio dire e sottolineare, in Piazza San Salvatore, perché in fondo anche mettere l'accento sulla femminilità della delicatissima ed elegante Naiade è andare contro la parità di genere di cui oggi si parla molto con risultati molto lenti da conseguire.
Per inciso, l’interessata non è affatto una “pupporona”, anzi scopre un piccolo seno perfetto, da coppa di champagne come qualcuno ha detto.
I lucchesi sono molto affezionati alla dizione “Pupporona" e la utilizzano ormai come un nome proprio di cui non si chiedono più quali siano il vero significato e le origini.
Tuttavia è evidente a tutti che l'apprezzamento è certamente sessista.
Non mi sembra che ci siano nomignoli di questo tipo riferiti ad una statua che rappresenta un uomo.
Con questo non intendo dire che sia necessario demonizzare tale ricorrente nomignolo.
Ci sono affezionata anche io, perché ne colgo la familiarità affettuosa di un gergo consolidato.
Penso solamente che bisognerebbe essere consapevoli del suo significato e della dinamica che lo ha determinato, sì da non farci cogliere impreparati e, magari, scegliere di agire di conseguenza.
Vedo molte persone sedersi per tempi più o meno lunghi su quella panchina o su quelle vicine e mi chiedo quante riescano ad andare oltre un semplice scontato chiacchiericcio di circostanza.
Se si vuole, si può andare oltre e scoprire che ci sono tante cose belle e interessanti in giro se solo le vogliamo individuare e che la "cultura", il modo di pensare, si può evolvere se imprimiamo anche soltanto una piccolissima spinta.

Dunque sabato pomeriggio mi sono seduta per un po’ di tempo sulla panchina rossa, in Piazza San Salvatore…
Vi racconterò il resto nel prossimo post.

Per il momento, grazie di essere stati qui a condividere parole e pensieri!
Riflettere nell’atmosfera magica che circonda la nostra panchina ci fa davvero bene, in un continuo allenamento dei  muscoli della mente e del cuore!

Tornate ancora!
Io sarò  qui ad aspettarvi come sempre.


❤❤❤





Published: lunedì 7 maggio 2018

sabato 5 maggio 2018

Lucca - Settimo incontro









❤❤❤❤❤



Salve, amici carissimi de “La Panchina”!
Eccoci ancora qui.
Con grande piacere, vogliamo raccontarvi le nostre avventure intorno alla “panchina“ in Via Sant'Andrea, 33.
Il 2 maggio noi eravamo lì.
La giornata era piovosa e poco invitante.
Noi, però, ci siamo divertiti lo stesso ed abbiamo riso e giocato per tutto il tempo. Anzi ci siamo intrattenuti anche oltre l'orario previsto!

Rileggere il racconto elaborato insieme nei due incontri precedenti, ha arrecato a tutti una grande gioia e un senso di appartenenza e orgoglio.
A questo proposito ho visto sorrisi grandi e convinti intorno alla panchina e, subito dopo, tanta voglia di cominciare a “sferruzzare"!
“Sferruzzare” rime sta diventando un gioco sempre più coinvolgente e divertente… quasi più che parlare di cibo o di malesseri.
Avremmo potuto continuare ancora per un tempo più lungo.
Qualcuno ha riferito di aver notato possibili rime con divertimento anche nel quotidiano, segno evidente di un nuovo schema di pensiero che si sta consolidando.
Si ripete quel noto fenomeno che si chiama effetto butterfly, per cui si dice che il battito di ali di una farfalla può provocare un uragano dall'altra parte del mondo.
Semplicemente, ci stiamo avviando all'abitudine di pensare in positivo, di metterci in gioco con ironia, di acquisire sempre più fiducia nelle nostre possibilità espressive.
Quindi l'importante è cominciare.
Possiamo fare tuttooo!!
Questo è il messaggio.
Tra una chiacchiera e l'altra, era tanto che non ci incontravamo, abbiamo preso a “sferruzzare” con la carta con maggiore facilità e sicurezza.
L’idea non era male… topini e mostri per tenere il segno nei nostri libri in lettura!
Che graziosi!
Quasi quasi avremmo continuato a “sferruzzare” altri divertenti segnalibri, ma c'era ancora qualche novità da “sferruzzare".
Questa volta ho proposto di disegnare una semplice lettera, per semplificare una “O”, e di lasciarsi ispirare dalla sua forma per individuare un oggetto, un animale o una persona da abbozzare.
Ben presto una signora, un uccellino, una tartaruga, la Terra nello spazio infinito, palloncini in volo verso il cielo si sono materializzati come d'incanto.
A questo punto ho comunicato che i disegni realizzati avrebbero dovuto essere completati con un riempimento a base di parole attinenti alla forma stessa.
Insomma ho proposto di realizzare un calligramma, poesia realizzata anche con una disposizione grafica dei versi. Naturalmente noi avevamo la scelta di scrivere un semplice testo anche in prosa.
Qui di seguito ne vedete un esempio.



Dopo aver messo in comune i disegni e i testi realizzati, abbiamo discusso su come riorganizzarli in tappe di una nuova storia.
Se avete voglia di leggerla, potrete trovarla a breve nella pagina “InsiemeCreiamo una storia? 8".

L'incontro si è concluso con molta soddisfazione e molti sorrisi.
Non ci eravamo accorti che eravamo andati come sempre oltre l'orario.
Fuori anche la pioggia aveva smesso di scendere.

Grazie per essere stati con noi, amici de "La Panchina"!
Speriamo di essere riusciti a farvi vivere la nostra atmosfera almeno in parte.
Se non vi siete annoiati e magari vi siete un po' incuriositi, vi ricordo che noi ci troveremo di nuovo in Via Sant'Andrea 33, mercoledì 9 maggio, sempre alle 16.00.

Vi aspettiamo! 

È non dimentichiamo di allenare sempre i muscoli della mente e del  cuore!



❤❤❤❤❤❤






Published: sabato 5 maggio 2018

mercoledì 2 maggio 2018

Lucca - "La Panchina" 2 maggio









❤❤❤

La Panchina
 



Eccoci ancora qui, cari amici de “La Panchina”!
Vi ricordo che, come previsto, oggi 2 maggio, ci troveremo nuovamente intorno alla nostra panchina reale.
L'incontro è previsto sempre per le ore sedici, a Lucca in Via Sant'Andrea 33, nella biblioteca di “Maria Eletta Martini".
Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme un tempo specialissimo!

Per chi è lontano, come al solito e con grande piacere, raccontereno gli accadimenti in un post, certi di fare cosa gradita.

Grazie per essere qui con noi.
Tornate ancora ad allenare i muscoli della mente e del cuore!


❤❤❤






Published: mercoledì 2 maggio 2018

Poetar m'è caro

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