Emily Elizabeth
Dickinson
Emily Dickinson fu una poetessa americana del XIX secolo.
Era nata in Massachusetts il 10 dicembre 1830, nella citta di Amherst, secondogenita di Edward Dickinson, stimato avvocato destinato a diventare deputato del Congresso, e di Emily Norcross.
Era nata in Massachusetts il 10 dicembre 1830, nella citta di Amherst, secondogenita di Edward Dickinson, stimato avvocato destinato a diventare deputato del Congresso, e di Emily Norcross.
Ebbe un'educazione piuttosto libera e completa per la sua epoca.
Emily visse la sua vita quasi completamente nella città natale, dalla quale si allontanò solo pochissime volte e per breve tempo e dove morì il 15 maggio 1886.
Non completò gli studi e fu essenzialmente autodidatta.
Del resto la casa dei Dickinson fu sempre al centro della vita culturale locale, quindi uno stimolo continuo all'intelligenza della poetessa.
Scrivere lettere fu un'attività fondamentale per lei, un modo per entrare in contatto con il mondo esterno. A queste lettere allegò, a volte, alcune delle sue poesie.
Emily intrattenne assidua corrispondenza con la cognata Susan Gilbert, con il reverendo Charles Wadsworth, uomo sposato del quale sembra si sia innamorata invano, con lo scrittore e filosofo trascendalista Ralph Waldo Emerson, con Samuel Bowles, direttore dello "Springfield Daily Republican", giornale su cui appariranno alcune delle sue poesie, con Thomas W. Higginson, che rimarrà impressionato dall'eccezionalità dell'intelligenza e del genio della poetessa, pur ritenendo "impubblicabili" le sue opere.
Si parlò anche di un nuovo amore, quello per Otis Lord, un anziano giudice, vedovo, amico del padre,
Il suo carattere fu contraddittorio, complesso e fiero, con la tendenza ad autorecludersi.
E, infatti, a ventitré anni, si ritirò nella sua stanza e da quel momento in poi, trascorse la vita in quello spazio ridotto, scrivendo e riflettendo intensamente.
Non é chiaro il perché di questa scelta, non sembrerebbe certo per delusioni amorose o debolezza fisica.
Un giorno, poi, decise anche di vestirsi solamente di bianco e così fece per tutta la vita.
Emily scrisse moltissime poesie che furono ritrovate soltanto dopo la sua morte dalla sorella Vinnie e, quindi, tranne in pochissime eccezioni, pubblicate postume.
Erano tutte accuratamente ripiegate e cucite una all'altra. Quante furono?
L'edizione critica completa del 1955, curata da Thomas Johnson, ne comprendeva ben 1775.
Eccone alcune:
🌹
La speranza è un essere piumato
che si posa sull’anima,
canta melodie senza parole
e non finisce mai
La brezza ne diffonde l’armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l’uccellino
che ha consolato tanti.
L’ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola – a me.
🌹
Vi è una certa inclinazione di luce,
i pomeriggi d’inverno
che opprime, come il peso
che opprime, come il peso
di musiche di cattedrale .
Una ferita celeste, ci apporta,
non ne troviamo cicatrice,
ma un’interna differenza,
dove stanno i significati .
Nessuno può insegnarla - altrui -
è il sigillo della disperazione -
un’imperiale afflizione
inviataci dall’aria.
Quando viene, il paesaggio ascolta -
le ombre - trattengono il fiato.
Quando va, è come la distanza
nell’aspetto della morte.
🌹
Se potrò impedire a un Cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano.
Se potrò alleviare il Dolore di una Vita
o lenire una Pena
o aiutare un Pettirosso caduto
a rientrare nel suo nido
non avrò vissuto invano.
🌹
Una parola muore quando è detta
- dice qualcuno −
Io dico che proprio
quel giorno
comincia a vivere.
🌹 🌹 🌹
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