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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Forme ed ombre





 




Forme  ed  ombre



Oggi vi propongo 
di giocare di fantasia.


📚 
Osservate le immagini.
📚 
Scegliete la rotazione 
che vi stimola maggiormente.
📚
Raccontateci
cosa vi viene in mente.


Interessante, vero?


📚
Adesso suggerisco 
di sferruzzare in allegria,
mettetendo l'immagine scelta 
al centro 
di uno stimolante 
racconto.


Pronti?
Via!



📚



📚 (Immagine n.3 - Bicchiere) 

Nella grande sala l'oratore Santo Pazienza sta tenendo una conferenza sul disagio giovamile.
Nalla mano ha un grande bicchiere pieno d'acqua che sorseggia nei momenti di pausa; lui non sopporta affatto i momenti di silenzio perché la sua mente è  molto attiva e i temi che tratta troppo importanti e pieni di significato: i giovani, il nostro domani, anzi il loro domani, cosa offre loro la società, quali spazi a loro dedicati... quali esempi e quali stimoli possono giungere loro da questa società indifferente? 
Ecco... nella sala il silenzio più completo, l'oratore beve un sorso, una signora alza timida una mano e con voce appena percettibile tira fuori un suo problema, cioè quello di avere sotto casa un raduno di sfaccendati, come li chiama lei, e della sua paura di passare davanti alla Caritas che all'ora di pranzo distribuisce piatti caldi ai poco di buono di tutte le etnie.
Un signore la zittisce con violenza, dicendole che lui  referisce non avere tra i piedi un figlio disoccupato perché non ha voglia di far niente, meglio vada a far il beone per la strada e non rompa gli zebedei a lui e a sua moglie che seguono spettacoli allegri in tv.
Un signore sbadiglia, un altro prende per il braccio il figlio e lo trascina via, uno ride sguaiatamente.
Santo cerca di parlare ma il brusio lo confonde, tossisce, perde il filo e beve l'ennesimo sorso d'acqua per sconfiggere il senso di inutilità che sta salendo in lui e per conservare la minuscola fiammella di speranza in fondo al suo cuore.
  • A proposito dell'ombra del bicchiere... In un mondo cosi, in questo nostro mondo, possiamo accettare la dualita restando o cercando di restare in equilibrio e forse l'atteggiamento giusto è  il vedere il bicchiere né mezzo pieno né  mezzo vuoto ma come forma che contiene, per un attimo o per l'eternità,  affinché nulla venga sprecato e tutto acquisti il giusto valore.
(Elisabetta)





📚 (Immagine n. 4 - Telecamera)

Quel giorno i genitori di Walter pensarono di portare il figlio al parco come spesso succedeva, certo, ma questa volta erano liberi entrambi per cui si poteva andare in due! Walter era ancora piccolino ma appena la madre lo ebbe preparato per uscire, si avviò velocemente alla porta, felice.  Aveva già capito e batteva le manine. Un gelato almeno se lo aspettava!

Era appena arrivata la telecamera come regalo dei nonni. Era un regalo e questo è vero, ma i nonni avevano un ritorno! Infatti, visto che abitavano lontano, in questo modo potevano vedere i progressi del loro nipote. 

I genitori apprezzarono molto quel regalo perchè piaceva anche a loro immortalare gli anni relativi alla crescita del loro figlio, in modo tale che lo avrebbero visto crescere loro accanto, ma anche rivisto negli anni a venire. E poi avrebbe potuto vedersi da piccolo anche Walter una volta che fosse diventato ragazzo, perchè da grandi piace a tutti vedersi piccolini.

Una volta arrivati al parco, la mamma si occupò del figlio, seguendolo nei movimenti per avere la certezza che non si potesse fare del male cadendo o che si infilasse in qualche pericolo con la strada vicino e poi anche perché ne venisse fuori un filmetto carino.

Accanto alla panchina c'era una fontana e Walter si diresse subito là perchè l'acqua lo attirava veramente molto. Era piacevole per lui dissetarsi in quel modo e lo trovava pure divertente, quasi un gioco. Per questo la mamma gli raccomandava di stare attento per non bagnarsi almeno le scarpe.  Al parco c'era anche un bimbo poco più grande di lui che invece pensò di infilarsi sotto alla fontana forse anche per il caldo visto che era luglio.

Walter si fermò a guardarlo e probabilmente si stupì talmente tanto che disse, scandendo bene le parole:

-  Quello è bagnato! -

I suoi genitori furono sorpresi perchè era il suo primo discorso di senso compiuto. Non aveva ancora due anni.

A volte, anche adesso, passando vicino alla fontana rammentano quel tempo con la mente e con il cuore colmi di sottile felicità.

(Claudia)




📚 (Immagine n. 3 - Bicchierino)

A Mirtilla piaceva andare al mercatino dell’antiquariato che si organizzava nel suo paese, riusciva sempre a trovare qualcosa di particolare per sé o da regalare agli amici.
Quel sabato mattina girando fra le varie bancarelle le cadde l’occhio su un bicchiere piccolo con una forma davvero particolare. Ne rimase affascinata! Le spiegarono che era l’ultimo esemplare rimasto da un set di bicchieri da vodka appartenuto all’ultimo zar Nicola secondo.  Le mostrarono le varie documentazioni che lo certificavano e Mirtilla non poteva certo perdere un’occasione simile, quando le sarebbe capitato un’affare così! Chiese timorosa il prezzo... la cifra non era esorbitante come si aspettava! Mentre ammirava curiosa gli altri stand le sorse alla mente una domanda: cosa ci poteva fare con un bicchiere da vodka, lei che era quasi astemia? Scoppiò in una fragorosa risata... era la solita avventata! Il mese prossimo sarebbe stata la festa del papà e lo avrebbe regalato a lui con una bottiglia di vodka, era certa che il regalo sarebbe stato gradito! O forse no?!

(Monica)



📚 (Immagine n. 3 - Bottiglia e tazza)

 Mi ricordo un giorno passeggiando sotto i portici di Bologna di aver visto una locandina del Museo d'arte Moderna erano in esposizione dipinti di Carlo Carrà e di Giorgio Morandi. In particolare erano rappresentate immagini in bianco e nero. Spiccava in particolare  alla vista una bottiglia e tazza, forse ricavata da una incisione di Morandi oppure una delle insolite raffigurazioni di Carrà. 

Per togliere il dubbio siamo andate con la mia amica fedele, che era sempre con me, al Museo. Bene si trattava proprio di una incisione di Morandi, uno dei più grandi nostri incisori di quel tempo. Avevamo così soddisfatto l'esigenza del sapere.

Si era fatta l'ora del tè , niente di meglio che ristorarci in quell'angolino simpatico là vicino all'entrata e poi rimetterci per strada nel freddo  dell'inverno.

(Maddalena)





📚 (Immagine n. 2 - Uomo al telefono) 

Quante volte si vede  un uomo con il cellulare attaccato all'orecchio e il filo dell'auricolare che va penzoloni. Ancora non si è compresa la nocività di queste onde che escono dall'apparecchio e il danno che possono provocare. Sarebbe tanto utile attenersi alle regole, soprattutto usare, solo per esigenze indispensabili, questo mezzo mostruoso di comunicazione. 
Oramai tutte le persone, adulti e bambini, lo posseggono senza limitarsi nell'uso. 
Oltre venti anni fa se ne parlava degli eventuali danni, ora ce ne stiamo rendendo conto.

(Maddalena)   





📚 (Immagine n. 1 - Cannoncino)

Guardando la prima immagine, penso ad un cannoncino con le ruote.      
Alle porte di S. Marino per entrare, sia a destra che a sinistra, ci sono due cannoncini che assomigliano a questo.   
Mi sono rimasti in mente, perchè quando ci andai con i bimbi piccoli loro restarono tanto entusiasti, ammirati, affascinati e non volevano venire via.  Li convincemmo comprando a ciascuno dei due un modellino di quei cannoncini che per anni e anni hanno troneggiato sulle loro scrivanie.

(Silvana)






📚 (Immagine n. 1 - Termoscanner)

Una cosa che mi ha stupito molto in questo periodo in cui, per colpa del "covid", siamo controllati in ogni senso, quando entriamo in un locale pubblico, è che, ogni volta, il risultato della mia temperatura corporea è sempre molto basso rispetto alla normalità: vale a dire 35 gradi.
Ieri sono andata alla posta e questo oggetto  che ci controlla  mi ha informato che la mia temperatura era 32,6°. 
Ho subito avvisato l'impiegata allo sportello che non ero deceduta, stavo bene e potevo ritirare la pensione...

(Lauretta)





📚 (Immagine n. 4 - Cinepresa) 

So che sono banale, ma banalmente vedo nell'ultimo disegno una cinepresa.
Che bellissima giornata! Siamo tutti in macchina, mio marito, i miei tre figli ed io.
Siamo diretti al mare; è un pomeriggio soleggiato di primavera, il mare è di un azzurro incredibile, le onde spumeggianti sulla battigia deserta lasciano dei riflessi dorati.
I miei figli si sono già scatenati sulla sabbia.
Mio marito ha come sempre con sé la sua immancabile cinepresa, a lui piace riprenderci e immortalare questi momenti festosi, siamo tutti gioiosi e sorridenti.
Tantissimo tempo è passato, ricordi incancellabili, bellissimi, che rimangono dentro di me.

(Piera)


 

📚  📚  📚













2 commenti:

  1. è interessante scoprire quanto ogni persona riesca ad interpretare cio che vede in un'ombra o in una nuvola o se le si propone semplicemente una parola qualsiasi... sono giochi della mente che trova un aggancio per tornare a collegamenti con ricordi del passato o permettendo voli di fantasia estremamente divertenti.
    giochi che liberano il bambino che è in noi con tutta la sua freschezza e innocenza ancora intatte.❤

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    Risposte
    1. La creatività, se attivata, conduce ad esperienze molto gratificanti e migliora davvero la qualità della nostra vita. Grazie, Elisabetta, di aver scambiato il tuo punto di vista con "La Panchina". ❤

      Elimina

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