Nalla mano ha un grande bicchiere pieno d'acqua che sorseggia nei momenti di pausa; lui non sopporta affatto i momenti di silenzio perché la sua mente è molto attiva e i temi che tratta troppo importanti e pieni di significato: i giovani, il nostro domani, anzi il loro domani, cosa offre loro la società, quali spazi a loro dedicati... quali esempi e quali stimoli possono giungere loro da questa società indifferente?
Un signore la zittisce con violenza, dicendole che lui referisce non avere tra i piedi un figlio disoccupato perché non ha voglia di far niente, meglio vada a far il beone per la strada e non rompa gli zebedei a lui e a sua moglie che seguono spettacoli allegri in tv.
Un signore sbadiglia, un altro prende per il braccio il figlio e lo trascina via, uno ride sguaiatamente.
- A proposito dell'ombra del bicchiere... In un mondo cosi, in questo nostro mondo, possiamo accettare la dualita restando o cercando di restare in equilibrio e forse l'atteggiamento giusto è il vedere il bicchiere né mezzo pieno né mezzo vuoto ma come forma che contiene, per un attimo o per l'eternità, affinché nulla venga sprecato e tutto acquisti il giusto valore.
Quel giorno i genitori di Walter pensarono di portare il figlio al parco come spesso succedeva, certo, ma questa volta erano liberi entrambi per cui si poteva andare in due! Walter era ancora piccolino ma appena la madre lo ebbe preparato per uscire, si avviò velocemente alla porta, felice. Aveva già capito e batteva le manine. Un gelato almeno se lo aspettava!
Era appena arrivata la telecamera come regalo dei nonni. Era un regalo e questo è vero, ma i nonni avevano un ritorno! Infatti, visto che abitavano lontano, in questo modo potevano vedere i progressi del loro nipote.
I genitori apprezzarono molto quel regalo perchè piaceva anche a loro
immortalare gli anni relativi alla crescita del loro figlio, in modo tale che lo avrebbero visto crescere loro accanto, ma
anche rivisto negli anni a venire. E poi avrebbe potuto vedersi da piccolo
anche Walter una volta che fosse diventato ragazzo, perchè da grandi piace
a tutti vedersi piccolini.
Una volta arrivati al parco, la mamma si occupò del figlio, seguendolo nei movimenti per avere la certezza che non si potesse fare del male cadendo o che si infilasse in qualche pericolo con la strada vicino e poi anche perché ne venisse fuori un filmetto carino.
Accanto alla panchina c'era una fontana e Walter si diresse
subito là perchè l'acqua lo attirava veramente molto. Era piacevole per lui
dissetarsi in quel modo e lo trovava pure divertente, quasi un gioco. Per
questo la mamma gli raccomandava di stare attento per non bagnarsi almeno le
scarpe. Al parco c'era anche un bimbo
poco più grande di lui che invece pensò di infilarsi sotto alla fontana forse
anche per il caldo visto che era luglio.
Walter si fermò a guardarlo e probabilmente si stupì
talmente tanto che disse, scandendo bene le parole:
- Quello è bagnato! -
I suoi genitori
furono sorpresi perchè era il suo primo discorso di senso compiuto. Non aveva
ancora due anni.
A volte, anche adesso, passando vicino alla fontana rammentano
quel tempo con la mente e con il cuore colmi di sottile felicità.
📚 (Immagine n. 3 - Bicchierino)
A Mirtilla piaceva andare al mercatino dell’antiquariato che si organizzava nel suo paese, riusciva sempre a trovare qualcosa di particolare per sé o da regalare agli amici.
Quel sabato mattina girando fra le varie bancarelle le cadde l’occhio su un bicchiere piccolo con una forma davvero particolare. Ne rimase affascinata! Le spiegarono che era l’ultimo esemplare rimasto da un set di bicchieri da vodka appartenuto all’ultimo zar Nicola secondo. Le mostrarono le varie documentazioni che lo certificavano e Mirtilla non poteva certo perdere un’occasione simile, quando le sarebbe capitato un’affare così! Chiese timorosa il prezzo... la cifra non era esorbitante come si aspettava! Mentre ammirava curiosa gli altri stand le sorse alla mente una domanda: cosa ci poteva fare con un bicchiere da vodka, lei che era quasi astemia? Scoppiò in una fragorosa risata... era la solita avventata! Il mese prossimo sarebbe stata la festa del papà e lo avrebbe regalato a lui con una bottiglia di vodka, era certa che il regalo sarebbe stato gradito! O forse no?!
(Monica)
📚 (Immagine n. 3 - Bottiglia e tazza)
Mi ricordo un giorno passeggiando sotto i portici di Bologna di aver visto una locandina del Museo d'arte Moderna erano in esposizione dipinti di Carlo Carrà e di Giorgio Morandi. In particolare erano rappresentate immagini in bianco e nero. Spiccava in particolare alla vista una bottiglia e tazza, forse ricavata da una incisione di Morandi oppure una delle insolite raffigurazioni di Carrà.
Per togliere il dubbio siamo andate con la mia amica fedele, che era sempre con me, al Museo. Bene si trattava proprio di una incisione di Morandi, uno dei più grandi nostri incisori di quel tempo. Avevamo così soddisfatto l'esigenza del sapere.
Siamo diretti al mare; è un pomeriggio soleggiato di primavera, il mare è di un azzurro incredibile, le onde spumeggianti sulla battigia deserta lasciano dei riflessi dorati.
I miei figli si sono già scatenati sulla sabbia.
Mio marito ha come sempre con sé la sua immancabile cinepresa, a lui piace riprenderci e immortalare questi momenti festosi, siamo tutti gioiosi e sorridenti.
Tantissimo tempo è passato, ricordi incancellabili, bellissimi, che rimangono dentro di me.
è interessante scoprire quanto ogni persona riesca ad interpretare cio che vede in un'ombra o in una nuvola o se le si propone semplicemente una parola qualsiasi... sono giochi della mente che trova un aggancio per tornare a collegamenti con ricordi del passato o permettendo voli di fantasia estremamente divertenti.
RispondiEliminagiochi che liberano il bambino che è in noi con tutta la sua freschezza e innocenza ancora intatte.❤
La creatività, se attivata, conduce ad esperienze molto gratificanti e migliora davvero la qualità della nostra vita. Grazie, Elisabetta, di aver scambiato il tuo punto di vista con "La Panchina". ❤
Elimina