La poesia cinese classica
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Per due millenni la poesia cinese si è avvalsa della quartina breve.
Nel periodo dell'impero cinese, in particolare in quello travagliato di circa due secoli e mezzo in cui si trovò suddiviso in dinastie del nord e dinastie del sud che governavano separatamente, la poesia fu una scelta obbligata per i letterati che erano molto spesso anche funzionari e soggiornavano a lungo lontano da casa.
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- La quartina breve è composta di quattro versi.
- Ogni verso è composto di cinque sillabe.
- Ogni sillaba corrisponde ad un ideogramma, ad un concetto, ad una parola.
- Ha regole precise:
- Alternanza di accenti tra un verso e l'altro.
- Presenza di rime.
- Contrapposizione di concetti: per es. Se un verso parla di "dentro" l'altro deve parlare di "fuori".
- Gioco visivo ed estetico negli ideogrammi.
- Nei temi é fondamentale la nostalgia del paese natale, gli elementi della natura...
Ecco alcune poesie legate, all'imitazione degli antichi
Casa mia è posta ai piedi dei monti verdi.
Mi piace salire sopra quei monti verdi:
Ma sui monti verdi non ci posso salire.
Come ci salgo mi viene la malinconia.
(He Xun)
Dentro lo scrigno ho uno specchio lucente.
Mi piace far riflettere la luce in quello specchio lucente
Ma nello specchio lucente non posso far riflettere nulla
Come faccio riflettere provo il crepacuore.
(Fan Yun)
Da giovane ho conosciuto la musica delle corde del gin di avorio
Amo sentire il suono delle corde di avorio
Ma le corde del gin di avorio non le posso sentire
Come le sento mi si bagnano i cordoni del berretto.
(Liu Xiaochuo)
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