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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
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lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Estate - Drama Time: spunti di riflessione sulla comunicazione








Dramma Time
spunti di riflessione sulla comunicazione

da "La Panchina" online del 9.7.2024


Il contesto
Un treno corre velocemente verso la meta.
Un gruppo di passeggeri, in realtà sono tutte donne,
si ritrova insieme in uno scompartimento piuttosto isolato.
È già un bel po' di tempo che il silenzio è diventato imbarazzante.
Inevitabilmente finiscono con il cercare di fare conoscenza.
Riuscite a cogliere le loro conversazioni?


🧩
Conversazione n. 1
Giovanna: allegra, comprensiva, empatica
Alba: timida, insicura


🧩
Conversazione n. 2
Claudia: arrogante, saccente
Silvana: timida, insicura


🧩
Conversazione n. 3
Lauretta: allegra, comprensiva, empatica
Rita: sfiduciata, depressa


Che ne dite?
Vi va di commentare?

 

🧩
Un pomeriggio divertente senza alcun dubbio, ma a conti fatti abbiamo compreso l’importanza della comunicazione.
Dalle diversità di caratteri, se non compatibili o non compensabili, sorgono sicuramente dissapori e liti con una certa facilità. Non è successo ovviamente in questo caso, soprattutto perché tra noi c’è fondamentalmente un rapporto di rispetto e tolleranza, dovuto all’apertura mentale che nel corso della vita e degli incontri con "La Panchina" ci siamo formate, ma anche per la consapevolezza di esserci calate nel ruolo.
Abbiamo capito tutte il labile confine che può esserci non misurando le parole.
Per me é  stato stuzziacante anche il solo aspettare di vedere la reazione dell’altra al mio modo di pormi, alle specifiche parole adottate per il ruolo che ci è stato assegnato. Entrando nello specifico, io ho avuto la parte della persona arrogante e saccente mentre Silvana quello di timida e insicura. Devo dire che lei mi ha agevolato perché ha saputo rispettare ampiamente il suo ruolo, sia con le parole che con le espressioni: testa un poco bassa e sguardo che esprime disagio. Ho avvertito la facilità di prevaricare su tale tipo di carattere, di conseguenza quanto più l’altro avverte la nostra vulnerabilità tanto più ha modo di infierire se persona tendente a imporsi fino a diventare verbalmente aggressiva.
E’ fondamentale, per il vivere sociale, imparare che nel rapporto con gli altri ci sono dei limiti da rispettare. In questi ultimi tempi però mi pare che sia diventato di  moda dire “io sono così e non devo cambiare per gli altri”. Sarà un discorso preso dai Social senza riflettere, come spesso succede,  ma è ingnoranza allo stato puro.
Claudia


🧩
Anche oggi Vanina mi ha meravigliato come al solito. Sono state due ore che sono volate, due ore  trascorse magnificamente, insomma volate, va bene?
Mi ha molto incuriosito come al solito quello che abbiamo fatto. Vi devo dire subito una cosa: io sono andata un po' troppo fuori del tema perché proprio non avevo capito bene cosa avrei dovuto fare. Il mio ruolo era quello di una persona timida e insicura, invece ho fatto come al solito, col mio carattere molto scherzoso e allegro, cosa che non doveva essere. Questo, però, ha ben dimostrato il funzionamento della comunicazione,così le altre ragazze, venendo dopo di me, di noi hanno fatto molto bene, hanno interpretato bene il loro personaggi.
Se devo dare un voto alla mia cara maestra, le do cento e lode, perché una cosa così è stata proprio stupendamente stupenda.
Grazie grazie grazie! Vi voglio bene, ragazze.
Alba


🧩
L'incontro di martedì de "La Panchina" è stato bello, interessante e nuovo.
Abbiamo recitato a due a due, come fare una commedia, un dialogo inventato da noi sul vagone di un treno. In segreto ci erano stati dati due aggettivi per dirci come comportarci. A me è toccata un'avversaria arrogante e saccente, mentre io mi dovevo comportare da timida e insicura.
Siamo riuscite proprio bene  a fare le estranee fra noi due e ci siamo comportate bene nel nostro ruolo.
Alla fine di tutti i dialoghi abbiamo fatto una risata generale quasi per liberarci dalla persona che avevamo interpretato.
Ci siamo divertite tanto e abbiamo ringraziato molto Vanina di aver studiato per noi ancora una volta una cosa piacevole per stare delle ore insieme.
Silvana


🧩

Per uno strano scherzo del caso, sono stata esclusa in parte dal gioco delle relazioni, che ci è stato proposto da Vanina. Ecco il fato ci ha messo lo zampino, questa volta lo posso dire con tranquillità.

Avevo il cellulare scarico e pensavo di averlo messo in carica, ma distrattamente non era così.

Per fortuna poi ho capito al volo cosa mi si chiedeva e insomma ho fatto la mia parte, credo in modo passabile. Questo mi ha un pochino sbilanciato perché dovevo fare la parte di una persona depressa e sfiduciata e oggi non lo ero davvero. Ma insomma ho superato la “prova” senza lode né infamia e mi sono trovata a riflettere che per ogni relazione che portiamo avanti, noi interpretiamo un ruolo.

Ci sarà quel ruolo che ci impegna maggiormente come quello del vagone del treno o quello con la persona che casualmente ci troviamo accanto quando facciamo la fila alle casse del supermercato, ma sempre un ruolo è.

Nessuno potrà dire se io ho due figli maschi come affermo, o due femmine, o tre cani… insomma mi sto chiedendo se sono mai stata studiata senza saperlo da persone che indagano la mente umana come niente fosse.

Riconosco che anche un rimprovero a chi è con noi, magari a un bambino, assume un carattere più morbido, meno infastidito, se siamo in compagnia di estranei, quasi a volerci lavare la coscienza da ciò che stiamo realmente pensando. Che brutta cosa che è la falsità, ho sempre sostenuto di essere sincera e poi? Ecco fatto! Mi sono messa in discussione da sola, ma insomma,  anche questa è o non è sincerità?

Rita

 


🧩

Non ero presente all'ultimo incontro de "La Panchina" e mi dispiace davvero tanto perché ho sentito che è stato piacevole conversare mettendosi però in panni diversi dai nostri. Appena la nostra Vanina ha postato l'input, con il viaggio sul treno, ho avuto la tentazione di cominciare a scrivere come avrei reagito io, piuttosto riservata e solitaria, in una situazione del genere. In genere, quando affronto un viaggio ho sempre con me un libro e, se qualcuno nello scompartimento del treno ne avesse avuto uno, avrei di sicuro sbirciato per leggerne il titolo e forse da lì avrei timidamente chiesto informazioni.
Sono convinta che ne sarebbe scaturita una conversazione che avrebbe coinvolto anche chi leggeva sul cellulare o sul Kindle.
Invece Vanina ha assegnato ad ogni coppia un ruolo preciso, per cui la comunicazione cambiava aspetto.
Ricordo che con i ragazzi di quinta, quando ancora insegnavo,  eravamo soliti fare questi scambi di ruolo ed avviare così conversazioni che risultavano interessanti e ci davano modo di capire come la comunicazione è diversa a seconda del ruolo che abbiamo.
Per le amiche de "La Panchina" è stato immedesimarsi in un carattere diverso dal proprio, ma pensate ad una conversazione in cui io, maestra, mi ritrovo nei panni di una collaboratrice scolastica, o della commessa di un panificio!
Quante cose interessanti venivano fuori con i ragazzi in questi scambi!
Mariella


🧩
Bel pomeriggio, indubbiamente, quello passato in Panchina martedì scorso.
Geniale lo spunto trovato da Vanina per farci entrare in una parte che doveva esprimere alcune caratteristiche di due personaggi che si incontravano in treno.
Non sono eccessivamente entusiasta però della riuscita della mia parte, perchè mi sono lasciata coinvolgere dalla storia triste che la signora che viaggiava con me mi ha raccontato e mi sono completamente dimenticata che avrei dovuto essere allegra, disponibile sì, ma allegra... ma come si faceva?  Sarebbe sembrato che io me ne fossi fregata altamente della brutta situazione in cui si trovava la mia interlocutrice. 
Pazienza, penso che di fronte a certi motivi non si possa proprio rispondere allegramente...
Dai, poi devo ammetterlo, non sono tanto allegra in questo periodo e l'allegria che avrei dovuto esprimere e trasmettere non è proprio apparsa.
Lauretta



🧩
Non mi è stato possibile agire in un ruolo specifico,
perché eravamo in numero dispari.
Così mi sono ritrovata in quello interessantissimo
dell'osservatrice.
Le dinamiche che si sono create hanno ben rispecchiato
quelle previste dai ruoli che avevo assegnato.
La distrazione di Alba, 
che una volta partita - presa dal suo grande interesse per i viaggi -
ha dimenticato il ruolo in cui avrebbe dovuto calarsi,
ci ha permesso di fare riflessioni importanti.
Infatti la sua allegria e vivacità ha spento quella di Giovanna,
che ha automaticamente cambiato il suo ruolo.
A questo punto,
pur non avendo commentato subito,
tutte hanno capito che era necessario
attenersi meglio al ruolo segreto assegnato.
Al termine
è stato chiaro che il nostro modo di porci
incide su come gli altri reagiranno nei nostri confronti.
Un bel momento
di apparente gioco,
una bella esperienza di crescita.
Vanina
🧩














4 commenti:

  1. E ho letto pure dei bellissimi commenti. Brave!

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  2. Risposte
    1. Commento ampiamente meritato cara Panchina.
      Ogni tanto vi leggo e ogni volta mi stuzzicate la mente con le vostre ampie visioni delle cose e situazioni. È un vero piacere per me. Questa volta poi non ho potuto fare a meno di complimentarmi. Grazie.

      Elimina
    2. Grazie a te, Anonimo gentilissimo! Continua a seguirci ed esprimi il tuo punto di vista che è per noi davvero prezioso.

      Elimina

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