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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



giovedì 30 luglio 2020

Lucca Estate - 29.7.2020












Buongiorno, amici de “La Panchina”! 

Malgrado il caldo e il clima estivo che invoglia a non spendersi troppo, la nostra panchina continua ad essere una vivace fonte di stimoli, di spunti interessanti per passeggiare in molteplici ambiti ed allenare i muscoli della mente e del cuore. 

In questa settimana inevitabilmente abbiamo parlato molto di cibi e di libri. 
Del resto non poteva essere altrimenti. 
Il libro della nostra Maria Antonietta Montella è stato pubblicato ed è arrivato nelle librerie. 
Sono comparse così tante ricette semplici e interessanti. 
Qualcuna è già stata realizzata e apprezzata, a giudicare dall'entusiasmo emerso dai commenti. 
Monica, con il gallo dei vicini che la sveglia alle cinque e tre quarti, ha fatto da apripista. Lo ha avuto prima dell'autrice e si è messa con solerzia in cucina a sperimentare. 
Il libro risulta essere facile, simpatico, ironico. Insomma, merita davvero un'occhiata.


Pensare al cibo e alla sua preparazione mette sempre di buonumore e fa venire voglia di giocare, vero?
Nella pagina "Lucca Insieme Estate - Due chiacchiere in cucina", vi propongo di scherzare un po' con noi.

Eccoci a Lauretta
Lauretta ci ha parlato del caldo dell'Umbria, soffocante, ma anche della bellezza dei luoghi visitati… Spello, Bevagna, Perugia. 
Per me questi sono luoghi familiari, ma restano ancora luoghi incantati dove spero di tornare presto. 

Spello 

È sempre un‘avventura magnifica viaggiare in camper, ma difficile in estate con tre cani, così Lauretta è tornata presto alla base. 



E le cicale? Voi le avete sentite? 
Abbiamo dovuto prendere atto che, questa settimana, si sono date molto da fare! 
Che parlassero emiliano, toscano, umbro o marchigiano, il loro frinire ci ha rinfrescato ad oltranza e, si sa, quando friniscono all'unisono per noi umani è un momento di caldo torrido, spesso irrespirabile. 

Vi arriva questo profumo? 
Anche nel caldo torrido, il forno è sempre acceso e il profumo del pane ai cereali di Mariella e quello - alla curcuma? – di Monica pervadono tutta la panchina. 

Altri spunti di conversazione? 

I fiori, tanti fiori. Nel giardino, alla finestra, secchi in mazzolini-ricordo, profumi estratti da fiori alla maniera casalinga, fiori dipinti. 

E la festa in campagna di Elisabetta, i suoi cappelli creati all'istante, soprattutto i suoi bellissimi ritratti fotografici. 

Elisabetta Tuccimei


Ieri.
Ieri sulle mura al fresco. 
Poche signore hanno potuto essere presenti, ma con due collegamenti in video chat siamo riuscite a creare nuovamente un bel ponte di parole, di emozioni, di relazioni, in una rete tra regioni che mi rende davvero orgogliosa. 
È la prova che per il gruppo è importante sottolineare gli incontri del mercoledì, che ritornano, per quanto possibile, un minimo operativi. 

Sulle Mura Maddalena è giunta puntuale come al solito, con i suoi fiori da scoprire. Alba era lì ad attenderla. 
Sono sempre momenti gradevoli e nuovi quelli in cui ristorare dal vivo quasi tutti i sensi, la mente e il cuore.  
Nelle manipolazioni proposte da Maddalena, infatti, manca solo l'attivazione del gusto, ma tutti gli altri sensi sono contemporaneamente coinvolti, si affinano e liberano energie nascoste. 

Ieri “La Panchina” ha avuto ospite l'amica pittrice Grudum Burgsteller. 
Con lei, oltre a creare, si è parlato di cinema, in particolare di Fellini, per cui è in programma una mostra di pittura da parte, appunto, di Maria Maddalena Vertuccio e di Grudum Burgsteller. 
Poi, stimolata dall'amica, “La Panchina” si e trasferita al baluardo S. Regolo a vedere una bellissima mostra di fotografia nella casermetta. 
Interessante. Si consiglia, a chi può, di visitarla. 


E così "La Panchina" vive l'estate, intensamente.
Continua ad allenare i muscoli della mente e del cuore, semplicemente giocando, in una rete di relazioni efficaci.

Alla prossima!



📚









Published: giovedì 30 luglio 2020

Lucca Estate - "La Panchina" in bicicletta











Evviva! 
"La Panchina" è di nuovo in movimento e gira nuovamente in bicicletta!
Si, con ieri "La Panchina" di Lucca Estate è tornata ad incontrarsi in presenza, nella realtà concreta delle Mura. Finalmente!

A dispetto di mascherine e distanziamenti vari, i sorrisi non sono mancati, anzi. Una grande energia positiva ha colorato con brio la nostra panchina.
Che gioia rivedersi dopo mesi di distanza forzata, ritrovarsi all'aperto, respirare l'aria fresca, scambiarsi pensieri ed emozioni, insomma, rompere il ghiaccio!

Non tutte le signore erano presenti, chi per motivi oggettivi di residenza, chi perché lontano dalla città, in cerca di refrigerio, in questa estate già molto avanzata.
È stato, però, molto emozionante e significativo ritrovarsi in video chat, in un immancabile e gioioso collegamento.
Infatti, per un breve tempo, abbiamo stabilito un ponte, un ponte di emozioni, che ha messo insieme intorno a "La Panchina", la Toscana, l'Emilia, l'Umbria e le Marche!
Accidenti, non è poco, non vi pare?

Ovviamente, non sono mancati i colori e i profumi dei fiori di Maddalena, che ha  generosamente portato, come sempre, per allietare e sottolineare questo momento.
C'è di più.  Il suo raccolto è stato un pretesto per approfondirne alcuni aspetti. Ne troverete un accenno, insieme ad altri particolari del primo incontro estivo in presenza, alla pagina "Lucca Insieme Estate - Luci e ombre".

Grazie per essere stati con noi.
Tornate ancora qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore.












Published:

mercoledì 29 luglio 2020

Al centro del pensiero











Il teatro in una scatola... dalla scatola i pensieri


Al centro del pensiero


Oggi mi sono seduta molto presto sulla panchina. 
Sento sempre più intensa la voglia di stare sola, per ritirarmi al centro dei miei pensieri. 
Non è tanto il desiderio di solitudine che mi attira, quanto la noia di ascoltare i discorsi standardizzati e ripetitivi che sento intorno a me. 

So che se mi dispongo ad ascoltare chi mi circonda, lanciando via via gli opportuni stimoli, riesco a far tornare a galla qualcosa di interessante e a stornare l'attenzione dalle solite quisquiglie fritte, ma quello che mi accade in questo periodo è che mi chiedo perché nessuno abbia mai voglia di vedere cosa avrei da dire io, per esempio, cosa ha da dire l'altra persona che si ha davanti. 

Così, sarà per il caldo che comincia a farsi sentire o per il distanziamento sociale da tenere, ho deciso di ritirarmi un po' da sola con la scusa di un libro o di un social. 
Per lo stesso motivo oggi mi sono appartata qui sulla panchina di prima mattina. 
Ho la necessità di mettere ordine a tutti quei pensieri e a quelle emozioni che sono nate dentro di me in queste ultime ore. 

Dunque, il caldo, fuori da qui, inizia a farsi intenso. 
Gli uccellini hanno già smesso di svolazzare e cinguettare. 
In compenso le cicale hanno già cominciato a suonare un concertino di tutto rispetto. Si nascondono nei pini davanti alla mia finestra. Mi riportano atmosfere lontane dell'infanzia, ma anche recenti. 
Ne ho sentito parlare, appunto dalle amiche de “La Panchina” di Lucca qualche giorno fa. In quell'occasione le ho udite cantare in toscano e in emiliano. 
Queste si esprimono in marchigiano e sono un po' stanche, anche se decise ad unirsi al canto universale che sento percorrere il mondo dalla nostra panchina. 

Allora. 
Il desiderio di esprimersi intorno a me non manca di certo. 
Ribadisco, però, che stare da soli in silenzio è qualcosa che sembra impaurire chi mi sta intorno. Nessuno resiste più di qualche minuto, poi l'insofferenza diventa palese. Uno si fa un giro senza apparente motivo, su e giù sulla sabbia rovente. L’altra si alza con irruenza e raggiunge un gruppetto di persone che parlano dai lettini vicini. E via così… un drink, acqua, gelato, un'altra spruzzata di solare. 
I discorsi volano nell'aria. 
Quasi impossibile non sentirli. Ti arrivano direttamente nell'orecchio. Cosa fai da mangiare oggi? Quel ristorante lì… No, l'altro. Quell'abito non le sta bene. Sì, ma è firmato. 
Che noia! 
Sono gli stessi di ieri e dell'altro ieri. 

Provo ad intavolare qualche discorso.
Dal cilindro della signora bionda esce finalmente un sorriso. L'ho riportata a olii ed acquerelli che un tempo non troppo lontano dipingevano i suoi fogli, le sue tele, la sua vita. 
L'altra recupera un club sportivo, l’altra ancora i tempi dell'oro in cui percorreva strade lontane per i suoi lucrosi commerci. 
Sì, anche questi discorsi non sono affatto nuovi. Li ho già sentiti decine di volte, perché, lo si sa, ognuno vuol parlare solo delle sue urgenze e dei suoi vissuti, non ci si stanca mai di raccontare di questo. 
Tuttavia, sono verità e, se aiuto a scavare ben bene nel profondo, ogni volta emerge qualche dettaglio interessante. Qualche piccolo particolare che mi mette in una luce diversa chi ho davanti o un'emozione sopita che ricolora tutto il quadro umano che sto ammirando. 
Direi certamente più intrigante! 

Mi sposto al centro della nostra panchina, virtuale ma non tanto, sulla quale mi sono seduta stanca. 
Adesso mi sento più lucida e riposata. Avverto la presenza di tante figure che sono sopraggiunte in punta di piedi. Alcune appartengono alla realtà, altre soltanto al mondo virtuale, molte arrivano da un mondo lontano, da un'altra dimensione. 
La comunicazione in questo momento è pensiero puro. 
Le parole si spostano nell'etere e ritornano indietro sotto forma di immagini. Sono immagini che valgono una storia e si compenetrano tra loro fino a generare in me sensazioni sempre nuove, pensieri che si evolvono ad un più alto livello, sfumature che mi gratificano, mentre avanzo verso la meta, quando sarò io stessa puro pensiero. 

Anche le cicale si sono zittite. La pace in questo momento è surreale. 
Rimarrei qui ancora a lungo, ma sarà meglio andare.
Nel mondo reale galleggiano parole concrete, cui adesso devo dare cenno di risposta. 

Per me è stata molto energetica questa incursione nel nostro mondo virtuale, un buon allenamento per i muscoli della mente e del cuore. 
E per voi? 

Grazie di essere stati con noi. 
Tornate ancora! 
È sempre bello stare insieme.    




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Sono le sei del mattino e, cosa insolita per me che in genere dormo fino a tardi, sono già in piedi da un bel po'.
Ho girottolato per casa in preda al mal di schiena che da giorni non mi dà tregua ed ora eccomi qua, seduta sulla soglia di casa (la mia Panchina) immersa nel fresco e mi lascio andare ai pensieri.
Ci sono periodi in cui la mia vita corre senza intralci significativi, altri invece che sono un condensato di imprevisti.
Ora sono in questa fase e non riesco a capire se è il mio fisico che richiede attenzione o se talvolta la mia soglia di attenzione e di prudenza si stia abbassando. Eppure negli ultimi mesi, dopo le disavventure delle fratture ai polsi, iniziavo a riprendere le mie normali attività...la piscina, brevi passeggiate, qualche gita, la bicicletta!
Sarà che mi sentivo troppo sicura, che stavo bene , è successo che sono caduta con la bici e...non posso non ricordare quel momento. Il momento in cui la testa ha picchiato contro quel muretto rimarrà a lungo impresso nella mente...non so descrivere lo stordimento, la paura, il terrore di non potermi alzare, il senso di sgomento e di solitudine fino a quando sono arrivati due giovanotti che mi avevano sentito chiedere aiuto. Ecco, sono stati minuti di angoscia...e poi il sollievo di rimettersi in piedi se pur vacillando.
E adesso sono qui a godere del cinguettio dei merli che saltellano vicino, il gatto Miky che si strofina alle mie gambe e chiede coccole, il profumo dei fiori del giardino, il viola dei fiori di lavanda e poi le rose intorno, gialle, rosse , rosa.
I dolori dovuti alla caduta non mi danno tregua è vero, ma sono ancora qui a raccontare, grazie al mio caschetto che ha salvato la testa e grazie ai miei angeli che  mi hanno  protetto.
E siccome i problemi non vengono mai soli, il mio nipotino è ricoverato in ospedale per la seconda volta in due mesi. Niente di grave per fortuna, ma la preoccupazione galoppa e incide sull'umore e... sui dolori che si accentuano.  E poi sarà che si sente solo parlare di virus e batteri strani, di malattie un tempo sconosciute, di rapimenti e adescamenti di bambini... mi prende un'angoscia interiore che faccio fatica ad arginare e a canalizzare verso pensieri positivi.
Il sole fa la sua comparsa nel cielo azzurro ed accompagna questo nuovo giorno di inizio luglio che accolgo con preoccupazione sì, ma con la consapevolezza che la vita è bella e va vissuta con fiducia e speranza.
Grazie signore de "La Panchina", grazie per essere sedute qui vicino per ascoltare e sostenere sempre.
(Mariella)

La Panchina
Grazie dei tuoi bei pensieri, dolce Mariella.
La verità è che tutte noi siamo un po' più fragili e meno concentrate. Dovremmo stare un po' più di tempo insieme a non fare quasi nulla, sedute su una panchina a sorridere di niente e di tutto. Invece, anche se non ci sembra, andiamo sempre di corsa e questo a discapito della nostra concentrazione, che crediamo essere lì, pronta al nostro servizio, ma non lo è. 
Io sono terrorizzata dalle biciclette che mi sfrecciano in silenzio da tutte le parti e me ne aspetto una che prima o poi possa finirmi addosso.
Mi spiace per il bimbo, ma mi rassicuro, perché mi dici che è cosa di poco conto.
Un abbraccione.




📚
Profumi
Salgo sulla mia bici e mi inoltro lungo un viottolo che costeggia la ferrovia. In giro c'è ancora poca gente e qui non incontro nessuno. C'è pace e silenzio intorno. Mi piacciono questi momenti di solitudine, mi riconciliano con il mio animo, rilassano la mia mente e i miei pensieri vagano liberi. Prati, alberi e piante fiorite accompagnano la mia pedalata, i colori riempiono gli occhi... Ma sono i profumi che stamani mi inebriano! Profumi intensi di tiglio e di siepi di gelsomino in fiore allietano il mio breve viaggio, mentre il treno sfreccia veloce sulla strada ferrata come una scheggia che appare e subito sparisce.
(Mariella)

"La Panchina "
Ritornare al centro del pensiero e in solitudine, dunque, funziona davvero, per scoprire un mondo altrimenti non percepibile e, soprattutto, per ritrovare la parte più bella di noi stessi.





Published: mercoledì 29 luglio 2020

sabato 18 luglio 2020

Creamy Tea












Piove lieve intorno alla panchina. 
Quasi un'umida carezza a distendere i tratti e la nostra espressione. 
Facile perdersi nei meandri della memoria, mentre riemerge con emozione lontana una pioggerellina estiva che li è cosa frequente. 

Bournemouth, ordinata cittadina del Dorset, ariosa e gioiosa come solo le città universitarie sanno essere. 
Scuole. Tante scuole di lingua in verità. 
Studenti. Tanti studenti di tutte le età. Tutti a studiare l'inglese, da tutte le parti del mondo. 
Quanti accenti stranieri, quanti modi di pronunciare le stesse parole, quante difficoltà per adeguarsi al modello dell'inglese ufficiale! 
Fiori. Quanti fiori nei giardini! Sostenuti e nutriti con quantità industriali di concimi sì, ma una festa per gli occhi ad ornare ogni porta, ogni casa. 
Una spiaggia armonica e ben tenuta, frequentatissima fin dall'ottocento. Ogni piccolo raggio di sole salutato dalla gioia di molte persone, esposte alla luce preziosa, nell'aria piuttosto rigida, in verità. 
Anche lì una panchina. Sulla panchina a ridosso del parco i pensieri volano. La Francia ammicca all'orizzonte e la schiuma del mare riporta immediatamente alle bianche scogliere di Dover, luoghi sognati sui libri e abbelliti dalla fantasia. 
Doris apparecchia sugli immancabili place mat, tovagliette individuali. Le sue hanno sempre colori neutri, comunque delicati. 
Peter ci intrattiene in un perfetto e chiaro accento… da insegnante. Si nota la consuetudine ad ospitare studenti che sono lì per imparare. 
E poi c'è il Dorset Creamy Tea della domenica pomeriggio, una consuetudine. 
Le signore agghindate in modo un po' datato, pasticcini di ogni tipo, burro, panna, crema e sì, anche il tè. 
Un ombrellino aperto, un'acquerugiola vaporizzata che sembra un trattamento di bellezza dall'estetista, cammino ancora una volta per le strade ordinate di quel quartiere residenziale. Sono alla fermata del bus. 
Un bel momento di vita insieme a mio marito quello trascorso nell'umida Bournemouth. 

Piove lento intorno alla panchina. 
Un'umida carezza per il cuore e per la mente. E molto molto di più. 
È qualcosa di magico rivivere umori e sensazioni stipati nel nostro profondo che stanno lì sepolti, da tanto, troppo tempo. 
Se sono state esperienze piacevoli, ci colorano il presente di positività e ci strappano un sorriso, mentre il canto degli uccellini e il fruscio delle foglie si intensificano intorno a noi e la panchina quasi risplende. 
Se sono stati momenti brutti, spiacevoli, addirittura di sofferenza, ci troviamo a riviverli ora con l'esperienza di oggi. Ci potremmo accorgere che tutto forse è meno grave di quanto ci è parso, in ogni caso, che adesso questa attualizzazione ci permette di eliminare la sofferenza sedimentata dentro di noi e ristrutturare tutto il nostro vissuto ad un livello di migliore equilibrio. 

Piove lento intorno alla nostra panchina. 
Chiudo gli occhi e respiro serena la vita.




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Published: sabato 18 luglio 2020

giovedì 16 luglio 2020

Trentanovesimo Incontro - 1.7.2020 (Virtuale)










Insieme con il sorriso

Buongiorno, amici!
Come va con questo caldo? Con le mascherine ancora come ornamento, immagino che siamo tutti alla ricerca di uno zefiro leggero per amico. Mi sbaglio?

Bene. "La Panchina" con ieri si è messa in modalità "Estate", quella più leggera, non ufficiale, ma che già l'anno passato si è rivelata molto fresca ed interessante.

Parlo degli incontri spontanei organizzati sulle Mura, stesso giorno e stessa ora, nati la scorsa estate dalla volontà di non perdersi di vista e di non disperdere il grande patrimonio di parole, pensieri, emozioni, creato insieme. Anzi!

Così, anche quest'anno, le amiche de "La Panchina" continueranno a tessere insieme una bellissima rete di relazioni, con un interessante aggancio virtuale per chi non è presente in città fisicamente.

Per me, che considero questo mio progetto quasi una creatura viva, è davvero una grande soddisfazione vedere che si possono creare momenti di vita veri e propri, momenti importanti e significativi, tutto sommato con molto poco.
Sì, è sufficiente una macedonia di parole, pensieri, emozioni, condita con nuovi  furbi ingredienti. 
Non ridete, ma qualche volta mi sento tanto Mary Poppins, mentre mi osservo  dall'alto e mi vedo agire nell'atto di estrarre dalla mia borsa un abbozzo di idea da rifinire e completare insieme.

Nell'incontro di ieri ho tirato fuori dal cilindro... una gallinella da sferruzzare con cerchi colorati, una simpatica decorazione per un biglietto nel quale scrivere alcuni versi. L'avete già vista? È nella pagina "Lucca Insieme - I cerchi nel biglietto".

E i versi? Non è stato troppo difficile ritornare laddove eravamo partite all'inizio di questo ciclo di incontri, quando alla "Festa del Presente" "La Panchina" aveva organizzato un laboratorio di poesia Haiku, molto apprezzato dai visitatori.
Abbiamo così chiuso il cerchio, giocando con semplici immagini poetiche, in tre versi, come suggerisce questo tipo di poesia giapponese.
Se volete curiosare, date un'occhiata alla pagina "Lucca Insieme - Ancora istanti Haiku".

Giocare con la poesia è stato un buon pretesto per accogliere con gioia e con pathos una nuova amica, Assunta. Ci auguriamo che le sia piaciuto giocare con noi e che sia stata bene sulla nostra panchina.
Per noi è stato davvero molto bello conoscerla.

Inevitabilmente, adesso siamo ai saluti.
Restate con noi e continuate a seguirci, perchè intorno a "La Panchina" c'è sempre tanta vita e tanto benessere.

E, come al solito, procediamo insieme in questo stupendo allenamento dei muscoli della mente e del cuore!




 "La Panchina"










Published: giovedì 16 luglio 2020

Lucca Estate - 15.7.2020












Buongiorno! 
Cari amici de "La Panchina", come va? 
Eccoci ancora qui a vivere un'estate del tutto particolare, ma pur sempre consolatoria, con la sua luce e i suoi splendidi colori.

Ieri è stato ancora un mercoledì, il secondo, in cui l'incontro del nostro gruppo non è stato proprio canonico, neppure in video chat. 

Impensabile per le signore de "La Panchina" ritrovarsi sulle Mura, come erano abituate a fare l'anno passato... forse il prossimo mercoledì, ma chissà?
Un incontro virtuale? Anche quello in questo momento di partenze e di impegni a lungo rimandati non sembrava opportuno.
E allora? Tutto finito?

E no, anche dal mare, con un vento che ci portava via, ci siamo salutate in una brevissima videochiamata durante la quale le parole sono state veri e propri fantasmi e le immagini non sempre riconoscibili. Per noi, però, è stato bello lo stesso!

E ancora no, perché le signore de "La Panchina" dimostrano di stare molto bene insieme, di riuscire sempre ad arricchire le relazioni nel gruppo di tante piccole cose, di parole, di pensieri e grandi emozioni, con i mezzi che hanno a disposizione.
Infatti il filo prezioso, che ci lega in una vivacissima chat tutta fatta di parole e immagini, si arricchisce ogni giorno di mille spunti di riflessione e spesso si trasforma in appunti e storie scritte.

Se andate alla pagina "Lucca Insieme Estate - Dalla vita al racconto", ne troverete alcune che ho pensato di estrapolare, perché è magnifico vedere e sottolineare che il piacere di scrivere e comunicare rinasce continuamente come l'araba fenice, semplicemente stando insieme in una relazione virtuosa.

Sarei molto contenta di riuscire a portare una ventata di aria fresca anche a voi che ci leggete, a voi che sempre ci seguite in questo mondo virtuale, dove la capacità di vivere il silenzio come un dono prezioso ci porta a fare i conti con noi stessi e a trovare nuovo equilibrio e  maggiore serenità.

Grazie per essere con noi, intorno a questa panchina, ad allenare i muscoli della mente e del cuore.
Tornate ancora qui, quando lo desiderate!




📚







Published:

mercoledì 15 luglio 2020

Trentacinquesimo Incontro - 3.6.2020












Salve a tutti!

Oggi un po' di "panchina" ci sta proprio bene.
Una giornata, questa, davvero uggiosa che scorre lenta ed incerta.
Ci vuole subito un tuffo nel colore e nelle parole che creano atmosfere.

Ieri è stato di nuovo mercoledì e noi ci siamo di nuovo incontrate per ridere un pochino insieme e sferruzzare immagini serene, immagini di noi un tempo bambine, ma anche di noi adulte che sappiamo guardare al di là del troppo concreto che ci circonda.
Sarà come sarà, anche ieri siamo tornate a casa dalla nostra panchina con un bel bagaglio di serenità e di energia nuovamente positiva.

Gli animali piacciono molto, piacciono anche a quelli che mai ne terrebbero uno nella loro casa. 
Riportano ad ambienti lontani e comunque sconosciuti nei dettagli di vita, inducono al sogno e alla creatività. 
Sembrerà strano, ma appena si entra in questo argomento ci si dimentica di tutto e si finisce col divertirsi.

Ieri abbiamo giocato con ricci e cavallucci marini. 
Ne abbiamo sferruzzati alcuni ritornando a giocare con i cerchi, con le mille possibilità che essi ci offrono.
Con una semplice piega ed anche senza,  abbiamo fatto uscire dal cilindro,  un piccolo cavalluccio di mare,  un ippocampo come veniva definito nell'antichità, e un riccio pieno di aculei.
Poi abbiamo inserito i due animaletti, molto distanti tra loro per conformazione e habitat, in piccole storie. La sfida era trovare una relazione possibile e logica in cui potessero legarsi piacevolmente.

Troverete gli uni e gli altri, gli animaletti di carta e i racconti connessi, alle pagine "Lucca Insieme - Giochi di cerchi" e "Lucca Insieme - Storia di un riccio e di un cavalluccio marino".

Se volete potete partecipare al nostro divertimento, realizzando anche voi questi animaletti di carta, poco più di uno scherzo, o scrivendo un breve racconto, attingendo alla vostra fantasia. 
Come abbiamo già detto più volte, potrete utilizzare lo spazio dei commenti in fondo a questo post o a quello in calce alle singole pagine segnalate.

Grazie per essere qui con noi.
Continuiamo insieme ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Alla prossima.



📚  💖





Published: mercoledì 15 luglio 2020

martedì 14 luglio 2020

Libertà vo cercando













Buongiorno!
Eccoci a  riprendere le nostre chiacchierate. Che bello!
Le lunghe giornate estive facilitano i pensieri e le emozioni. Non vi pare? 
Così è più facile trovarci qui, intorno alla nostra panchina, in un vuoto surreale che è invece pienissimo di stimoli, insieme, a vivere il mondo delle parole che costruiscono i pensieri.
Eccone subito alcuni che sono ricorrenti in questo luogo, ma che non smettono mai di essere veri.

Di tutti gli aspetti della vita, quello che mi ha sempre maggiormente intrigato è la libertà, libertà di pensare, di agire, insomma, di vivere il proprio personalissimo ritmo. In sintesi di autodeterminarsi. 

Ho fatto di tutto per soddisfare questa mia importantissima esigenza, ma in una società organizzata non sempre è molto facile e del tutto realizzabile. Comunque sono stata nel complesso fortunata e ho vissuto e fatto vivere un profondo senso di libertà. 
Da molto piccola l'ho cercata nella lettura, entrando in molti mondi alternativi e perdendomi nel colore della fantasia. 
Da più grande l'ho esercitata con maggiore complessità e fatica nello studio e nel campo del lavoro. 
L'ho trovata amica nella vita privata e ne ho fatto un vessillo nel campo educativo.
Adesso la vivo nelle mie riflessioni, nei miei scritti, nelle conversazioni che intavolo. 

Questo quando possibile. Sì, quando possibile, perché non è così facile esprimersi e confrontarsi. 
Un grande problema che continuo ad incontrare è quello di trovarmi in presenza di persone che hanno poca o pochissima capacità di ascolto, centrate su se stesse e ripetitive in contenuti e vocabolario. 
Il più delle volte offro un spalla su cui appoggiarsi per parlare come un fiume in piena e osservo le persone che girano su se stesse come un criceto fa sulla sua piccola ruota. Non si riesce neppure ad avanzare di un piccolo passo, così prigionieri di se stessi.
La cosa che più mi colpisce è che neppure ci si accorge di me. Sono trasparente. 
Nessuno si chiede, anche per un solo momento, che cosa sto pensando, se sto ascoltando, se mi interessa cosa si sta dicendo, cosa vorrei in realtà, se ho bisogno di qualcosa. 
Questo approccio egocentrico non paga, non fa evolvere, non porta lontano se lo consideriamo da questo punto di vista.
Infatti, è vero anche che parlare di sé ha comunque un'importante valenza liberatoria per chi si esprime, soprattutto se l'interlocutore sa aiutarlo a ristrutturare al meglio ciò che sta raccontando. 

Questo io vivo ogni giorno. E voi cosa ne pensate? Vi va di raccontarlo? 
Facciamo insieme un passettino in avanti! 
Anche questo è un buon allenamento dei muscoli della mente e del cuore.

Alla prossima!




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Published: martedì 14 luglio 2020

venerdì 10 luglio 2020

Lucca Estate - 8.7.2020














Buongiorno, amici de “La Panchina”! 

Eccoci tutti qui nel mondo virtuale, in questa insolita estate che pur avanza a passi molto veloci. 
Cosa c'è di nuovo intorno a noi? Dunque, vediamo cosa è accaduto e cosa sta accadendo.

"La Panchina" è ormai in modalità estate, quindi incontri spontanei, all'aperto, ma mercoledì è evaporato nel nulla un possibile incontro delle signore de “La Panchina” sulla Mura. 
Tuttavia, come si sa, niente ci arresta dal vivere insieme momenti di allegria, di scherzo, di scambio. 

Così, mentre io percorrevo chilometri e chilometri verso il mare, la nostra panchina si è riempita di tante parole scritte in una chat. 
Non semplici parole, in verità. 
Se ne coglie tutto il pathos interiore, pur in un dialogo a distanza, con tutti i limiti che una chat scritta può avere. 

Ci piace mettervene a parte. 
Troverete questo scambio nella pagina "Lucca Insieme – Tracce di vita" e in quella Lucca Insieme – Tracce di libri"

Se volete raccontarci di voi, fatelo, utilizzando le apposite caselle dei commenti che troverete in fondo alle pagine. 
Vi aspettiamo. 

Intanto, continuiamo ad allenare insieme i muscoli della mente e del cuore!



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Published: venerdì 10 luglio 2020

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