Buongiorno!
Eccoci a riprendere le nostre chiacchierate. Che bello!
Le lunghe giornate estive facilitano i pensieri e le emozioni. Non vi pare?
Così è più facile trovarci qui, intorno alla nostra panchina, in un vuoto surreale che è invece pienissimo di stimoli, insieme, a vivere il mondo delle parole che costruiscono i pensieri.
Eccone subito alcuni che sono ricorrenti in questo luogo, ma che non smettono mai di essere veri.
Di tutti gli aspetti della vita, quello che mi ha sempre maggiormente intrigato è la libertà, libertà di pensare, di agire, insomma, di vivere il proprio personalissimo ritmo. In sintesi di autodeterminarsi.
Ho fatto di tutto per soddisfare questa mia importantissima esigenza, ma in una società organizzata non sempre è molto facile e del tutto realizzabile. Comunque sono stata nel complesso fortunata e ho vissuto e fatto vivere un profondo senso di libertà.
Da molto piccola l'ho cercata nella lettura, entrando in molti mondi alternativi e perdendomi nel colore della fantasia.
Da più grande l'ho esercitata con maggiore complessità e fatica nello studio e nel campo del lavoro.
L'ho trovata amica nella vita privata e ne ho fatto un vessillo nel campo educativo.
Adesso la vivo nelle mie riflessioni, nei miei scritti, nelle conversazioni che intavolo.
Questo quando possibile. Sì, quando possibile, perché non è così facile esprimersi e confrontarsi.
Un grande problema che continuo ad incontrare è quello di trovarmi in presenza di persone che hanno poca o pochissima capacità di ascolto, centrate su se stesse e ripetitive in contenuti e vocabolario.
Il più delle volte offro un spalla su cui appoggiarsi per parlare come un fiume in piena e osservo le persone che girano su se stesse come un criceto fa sulla sua piccola ruota. Non si riesce neppure ad avanzare di un piccolo passo, così prigionieri di se stessi.
La cosa che più mi colpisce è che neppure ci si accorge di me. Sono trasparente.
Nessuno si chiede, anche per un solo momento, che cosa sto pensando, se sto ascoltando, se mi interessa cosa si sta dicendo, cosa vorrei in realtà, se ho bisogno di qualcosa.
Questo approccio egocentrico non paga, non fa evolvere, non porta lontano se lo consideriamo da questo punto di vista.
Infatti, è vero anche che parlare di sé ha comunque un'importante valenza liberatoria per chi si esprime, soprattutto se l'interlocutore sa aiutarlo a ristrutturare al meglio ciò che sta raccontando.
Questo io vivo ogni giorno.
E voi cosa ne pensate? Vi va di raccontarlo?
Facciamo insieme un passettino in avanti!
Anche questo è un buon allenamento dei muscoli della mente e del cuore.
Alla prossima!
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About La Panchina
Per allenare i muscoli della mente e del cuore
È davvero così...
RispondiEliminaSono convinta che saper ascoltare è qualcosa che fa star bene in primis proprio chi ascolta.
È fortunato chi sa farlo. ❤