Prefazione
Proviamo a scrivere
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... Letture del passato
Questo testo è nato dagli incontri di persona e virtuali di un gruppo di signore, impegnate insieme a costruire una storia che unisce passato, presente e futuro.
Le autrici si sono chieste come le I.A. di un futuro lontano si potrebbero porre di fronte a informazioni ritrovate negli hard disc di vecchi devices, provenienti, scoprono in un secondo momento, proprio dal pianeta Terra e come reagirebbero - sempre se reagissero – a notizie e sentimenti riportati in forma epistolare in quei testi.
Un’operazione ardita, supportata più dalla fantasia che dalla scienza.
Dunque, fantascienza? Sì grazie.
Buona lettura!
Silvana B.
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... Verso un Mondo Inconcepibile
E’ un romanzo rivolto al futuro, dettato da un particolare interesse all’ambiente che attualmente ci circonda. Interessante è la visione personale che un gruppo di signore di una certa età hanno di una possibile situazione della Terra, proiettata nel lontano quarto millennio e oltre ma soprattutto il legame con fatti del passato, rilevati dal ritrovamento di lettere considerate come reperti archeologici.
La trama ci aiuta a prendere coscienza del fatto che occorre mantenere il Pianeta Terra, se non proprio vivibile al meglio, perlomeno in discrete condizioni di salute ai fini della nostra sopravvivenza
Il gruppo ha avuto un’idea geniale per illustrare il problema poiché ha sviluppato un breve romanzo in una chiave fuori dagli schemi.
Questo porta il lettore ad appassionarsi, ad entrare nel merito leggendolo tutto d’un fiato e sicuramente ne trarrà vantaggio, inducendolo ad assumere comportamenti adeguati al rispetto dell’ambiente ma anche all’uso dell’I.A.
Claudia
5013. la data nel libro è rivelatrice e stuzzica la curiosità del lettore già dal primo sguardo. Il titolo stesso è in parte anticipatore e fuorviante in quanto promette di parlare del futuro e poi ci troviamo davanti le lettere di Plautilla vissuta secoli fa. Che dir? Certo non vuole essere un inganno, perchè la storia ha un suo senso e tutto fila.
Insomma, bisogna fidarsi di queste “scrittrici in erba” che nascono in libreria con piglio spiritoso e allegro e si fanno notare per la loro giovinezza interiore nonostante i capelli bianchi portati come una bandiera.
Occorre aprire la mente, niente altro, e fidarsi che prima o poi, il passato e il futuro si uniranno in un unico filo rosso che dipana la storia che queste signore de "La Panchina" hanno imbastito sapientemente.
Ho letto con piacevole curiosità che aumentava con il passare dei capitoli. Mi è piaciuto. Brave Signore, nella panchina tira una brezza frizzante e mantiene giovani... si sente. Complimenti!
Rita
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Grazie! Grazie davvero alle autrici di questo libro, che mi hanno regalato l'opportunità di crivere questa prefazione. Sì, lo faccio molto volentieri, perché trovo questa storia fresca, attuale, in sintonia con i tempi.
Parlare di intelligenza artificiale può apparire oggi scontato, direi perfino banale, in quanto ne sentiamo dissertare in senso più o meno negativo tutti i giorni sui numerosi e variegati mezzi di comunicazione.
In realtà è così difficoltoso per l'uomo della strada, che non ha conoscenze tecniche specifiche, comprendere appieno dove ci porteranno queste scoperte, che si evolvono peraltro così velocemente.
Per questo vedere le autrici alle prese con un'analisi, che mantenga una logica e un percorso possibile, è interessante per il lettore, che è invitato ad utilizzare l'immaginazione per quietare, perché no, quelle ansie che in fondo la tematica porta con sé.
Vi segnalo che il racconto scorre sul filo della fantascienza, ma poi nemmeno troppo, creando notevoli aspettative e punte di elevata suspense.
Trovo che l'aver inserito un richiamo qua e là a momenti culturali del tempo che fu, quali dare luce a pittrici e scrittrici apripista nei loro campi, o a tematiche di cui si discute invece nel presente, come l'inquinamento, la parità di genere, l'intelligenza emotiva, possono aggiungere un plus di originalità per niente scontato.
Vanina
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