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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Insieme - Quando la cultura si mostra senza veli

 



Quando  la cultura si mostra senza veli


Questo dipinto di Tiziano,
nato intorno al 1490 e morto nel 1576,
ci racconta molto
della cultura corrente
in quell'epoca.

Tuttavia,
con abiti diversi,
una scena simile non sarebbe molto dissimile
da quella che potremmo trovare oggi
davanti ai nostri occhi.

Mi piacerebbe
andare oltre.

Giochiamo?

Quale storia
si potrebbe imbastire
partendo
da questa immagine?

È proprio vero
che sia come sembra?
Proviamo
a fare un esercizio
con la mente e
con il cuore?


Chi comincia?
💥

💥

Mi chiamo Angela e sono una giovane donna, moglie e madre, che, quando può, va per musei ad ammirare opere d'arte antiche e moderne. Oggi mi sono soffermata su un dipinto di Tiziano, Il miracolo del marito geloso. La scena che mi si è aperta davanti era di una forte drammaticità: un uomo che sta per uccidere una donna già  ferita e la disperazione di lei che tenta di fermare il gesto estremo.
È un dipinto risalente alla metà del 1500, quando imperava il delitto d'onore e l'adulterio veniva punito con l'uccisione della donna. Sullo sfondo c'è però una scena che fa riflettere, perché l'uomo chiede perdono.
Negli anni noi donne siamo state trattate come proprietà dell'uomo, tanto da annullare ogni nostro desiderio che non fosse condiviso dal marito, da non essere libere di scegliere, da essere trattate spesso come merce di scambio e, peggio ancora, da essere soggette a percosse, a violenze, a stupri.
Ma sono passati gli anni, i secoli, e le conquiste delle donne riguardo ai diritti sono state molte e tali da cambiare i nostri costumi.
Eppure stasera, quando mio marito rientrerà a casa, io mi ritroverò a dover giustificare il fatto di non aver pronta la cena e a sentire i suoi rimproveri. Magari mi sentirò chiedere cosa ho fatto in tutto il giorno, mi dirà che non so organizzarmi, che mi perdo nelle mie fantasie... eppure ne ho fatte di cose dalle sei di stamani, quando mi sono alzata! I bambini da svegliare e preparare per la scuola, la colazione per tutti, le faccende di casa e poi il mio lavoro, poche ore, è vero, ma quei soldini mi permettono di essere autonoma per i miei bisogni personali e mai ci rinuncerò! E poi oggi, passando davanti alla basilica, non ho potuto tirare di lungo...sono entrata e mi sono incantata davanti ai dipinti di Tiziano. Ed ho perso la cognizione del tempo!
In un attimo è arrivata l'ora dell'uscita dei bambini dalla scuola e via di corsa a fare la spesa, poi a casa, i compiti, lavatrice, e meno male che non devo stendere...beata asciugatrice! Ed ora sono qui che non so cosa preparare da cena...sai che c'è: stasera mangeremo toast e, se non gli va bene, gli dirò  che può prepararla lui per una volta.
Ecco, si apre la porta; i bambini gli corrono incontro felici, li abbraccia, scompiglia loro i capelli, che gioia vederli contenti!
Ed ora che succederà? Laura, la piccoletta, sta raccontando che stasera ceniamo a toast perché...la mamma si è persa ad ammirare dei quadri e non c'è  stato tempo di cucinare. Lui ascolta serio, poi si avvicina a me, mi guarda negli occhi, mi accarezza il viso stanco ed apre il frigo.
Tira fuori quello che trova ed improvvisa una cenetta coi fiocchi per tutta la famiglia!
Sono sconcertata e sorpresa. Non è  da lui un tale comportamento.
Ceniamo, mettiamo a letto i bambini e finalmente siamo soli. Vado in cucina per riordinare e lui mi segue e mi aiuta.
Mah...meraviglia delle meraviglie! Che gli sarà successo?
Mi abbraccia e insieme ci sediamo sul divano.
Ed ora è come un fiume in piena...mi chiede scusa per tutte le volte che mi ha lasciata sola, per i rimproveri, per non avermi capita, non avermi mai detto grazie e tanto altro. Mi dice che da qualche settimana mi osserva e che ha capito che deve fare il possibile per rendermi la vita più semplice, quindi da stasera, con il mio aiuto, anche lui si prenderà cura di noi e della casa.
Ed ora è  qui che mi chiede notizie del mio pomeriggio culturale dividendo con me la sorpresa e la bellezza dei dipinti che ho visto oggi!
Un miracolo è successo a quel marito geloso che si è visto ridare da Sant'Antonio la moglie che aveva ucciso, un quasi miracolo è avvenuto questa sera in casa mia!
(Mariella)


💥

Era di novembre. Correva l'anno 1538.
Nel giardino della grande proprietà, andava in scena qualcosa di davvero molto particolare. Nella grotta semibuia ai margini del prato, la donna di giallo vestita se ne stava mollemente adagiata sul pavimento duro, inospitale. Stranamente sorrideva all'uomo che in piedi dietro di lei bradiva un lungo pugnale, guardandola intensamente. Il braccio morbido della donna si levava ad accarezzare quell'attrezzo che a tutti sarebbe apparso un'arma molto molto pericolosa. Sì, ad accarezzare!
"Che uomo straordinario che sei! Grande, possente... e coraggioso!" mormorava con enfasi la donna, adulando l'uomo che la sovrastava "Guardami! Guardami ancora così!".
(Vanina)
(continua alla pag. "Racconti - Giochi segreti")


💥

Il Teatro insegna. Andiamo a Teatro.
Ieri, nel piccolo teatro del mio paese, è andata in scena una rappresentazione. Il pubblico era costituito dai ragazzi di tutte le scuole, dalla primaria alle superiori. Non vi stupite se hanno partecipato anche i più piccoli, non c’è stata nessuna scena cruenta.
SU IL SIPARIO (prima scena)

Entra in scena una famiglia composta da quattro persone. Una famiglia tipo: papà, mamma, figlia, figlio.
- Tutti a tavola! – dice la mamma.
- Che odorino! – dicono i figli in coro.
Il papà invece fa un certo grugnito, come se fosse un animale.
La mamma serve le vivande ai figli e sorride loro, gli vuole evitare le solite discussioni che poi a tavola vengono inevitabilmente fuori. Lei lo sa, è sempre così, nonostante abbia l’accortezza di servire per primo il marito. Un piatto colmo, fino all’orlo, proprio come vuole lui.
E’ stata attenta al sale: lui non ne tollera l’eccesso ma nemmeno deve essere insipido.
Lui non vuole una minestra troppo calda ma nemmeno tiepida: la giusta e perfetta misura.
Non vuole che si sporchi il bordo del piatto. Nemmeno una goccia deve sporcarlo, assolutamente e lei si è già data da fare per pulire il bordo con lo scottex. È pulitissimo, si vede bene pure il bel rigo dorato. Insomma, tutto a posto, almeno in apparenza.

Tutti mangiano in silenzio.
- Via, ragazzi, andate subito in camera vostra! – urla il papà.
Loro lo sanno, si devono allontanare senza dire una parola.
GIU’ IL SIPARIO (fine della prima scena)

- Ohhh! - dicono I ragazzi del pubblico stupiti. Qualcuno di loro invece non fiata e si morde le unghie.  Conosce già la scena.

SU IL SIPARIO  (seconda scena)
La mamma ha indossato il suo vestito preferito, quello giallo. E’ elegante, raffinato, lungo fino ai piedi. Non mostra nemmeno le caviglie perché aspettano i colleghi di lui e... non si sa mai.
Lui la guarda. - E’ bella sua moglie, bella davvero. – pensa e subito gli si infuocano gli occhi. La gelosia lo attanaglia. La spinge a terra, sfodera un lungo coltello ma lei inizia a cantare una di quelle sue dolci ninne nanne.

Intanto lui, stupito, si ferma. I suoi occhi finiscono sullo specchio del vicino mobile.
- Ma chi è  quello? – si domanda – Chi è quell’uomo orribile in preda alla rabbia? E lei, così bella, con una voce tanto dolce è a terra terrorizzata da me che invece dovrei amarla e, caso mai, proteggerla! Oddio!!! Sono un mostro! –
Getta il coltello lontano e si mette in ginocchio davanti a lei chiedendo perdono e giurando di non farlo più.
GIU’ IL SIPARIO  (fine della seconda scena)

La commedia è stata un successo. Un gran battimani perché tutto finisce bene e tutti sembrano aver assimilato il dolore che può provocare la durezza di tale comportamento. C’è bisogno di fiducia. C’è bisogno di situazioni positive. C’è bisogno di insegnare alle nuove generazioni che questi sono comportamenti mostruosi, che bisogna imparare a rispettare e amare, che nessuno ha il diritto di sopprimere l’altro.
(Claudia)

💥

Sono ferma davanti ad un affresco di Tiziano dove penso e cerco di spiegarmi che cosa vuol significare. Di figure ne vedo tre: l'uomo sempre in primo piano vuole uccidere la donna, sua moglie, perchè non obbedisce a lui, suo sposo... 
Mentre però sta per sferrare una pugnalata, la terza figura, un uomo importante e molto forte riesce, a fermare la mano dell'assassino in maniera che la donna si salva. Questa storia finisce bene.
In questo periodo si parla tanto e forse troppo dei femminicidi e la donna ha sempre la peggio.
(Silvana)


💥
Questo quadro di Tiziano mi ispira una sensazione di violenza. Il personaggio con in mano il coltello lo fa in maniera molto aggressiva; si scatena su una donna e lei lo supplica di fermarsi. 
Devo dire che non capisco il colore di questi abiti che è un po' uno scontro tra l'uno e l'altro, tra l'abito di lui e l'abito di lei, che è giallo e non sembra di quel periodo. È per questo che non riesco a capire se Tiziano l'ha fatto in quel periodo o è un quadro ritoccato.  Mi viene un po' di dubbio.
Riguardando la scena, devo dire che è molto attuale, in linea con i tempi nostri, sempre con questa violenza sulle donne. Se guardo meglio, tuttavia, mi sembra che sia lei che sta reggendo un fardello con la mano... forse  sta dando da mangiare al suo uomo?
Io spero che il gesto dell'uomo sia stato semplicemente una mossa per farla sentire sottomessa, anche se questa non è una bella cosa da fare, e che poi, alla fine, sia andato tutto bene.  Sottolineo che questo gesto minaccioso non va affatto bene, al contrario ci vuole molta dolcezza tra un uomo e una donna.
(Alba)



💥

Siamo sul set di un film e il regista dà le ultime dritte per le riprese.
Oh, marito tradito, occhio a quel coltello, se ti scappa di mano lei fa una brutta fine, povera donna.  Dai, riprova ad ucciderla con più delicatezza, ecco, così va bene.
Tu traditrice alza il braccio e fai finta di difenderti, ma con dolcezza, non in maniera drammatica. Così questa scena è finita.
Poi, mi raccomando, tu assassino, lascia lì tua moglie morta e gira dietro alle rocce, se no mi rovini il primo piano, vai subito nel prato.  Là c'è S. Antonio con dei  compari,  li raggiungi e ti inginocchi chiedendo perdono per l'assassinio compiuto.
Fatto questo, torni veloce, sempre passando dietro alle rocce e ti ritrovi con sorpresa, tua moglie in piedi sana e salva e,  contento per il miracolo che S. Antonio ti ha fatto, la abbracci.
Allora pronti? Bene... Ciack si gira!
(Lauretta)


💥

Lui di buona famiglia, è innamorato pazzo della bellissima moglie e lei lo ricambia con tenerezza.

Il loro amore è turbato tuttavia dalla ossessiva gelosia del marito alimentata dalle maldicenze di amici invidiosi di questo amore idilliaco. Lei è la ragazza più bella di tutte quelle in età da marito e questi giovanotti  hanno provato tutti a farle una corte serrata. L'idea che lei abbia scelto lui non è piaciuta loro.

Il loro orgoglio ha alimentato la loro cattiveria e hanno iniziato a tormentarlo narrandogli avvenimenti inesistenti e piano piano il  giovane si è lasciato prendere dalla insicurezza e dal dubbio.  Quando è con lei i suoi tormenti sono lontani mille miglia dal suo cuore, ma appena si allontana il tarlo della gelosia si infila in ogni piega del suo essere. Cercano di stare sempre insieme che la loro vicinanza è un balsamo per le loro angustie.

Un giorno stanno facendo la loro passeggiata quotidiana, quando la ragazza mette un piede sopra una vipera e sta per essere morsa. Il marito lesto, se pur impaurito, interviene con la sua spada e uccidendo il serpente salva la moglie piangente da sicura morte.

Ha rischiato di  perderla.

È stata questione di un attimo e lei non ci sarebbe più stata.

Poteva essere morta.

La sua mente è un pentolone di idee terrificanti, come potrebbe fare senza di lei? Senza la sua dolcezza, senza le dolci parole che lei sa offrirgli senza sotterfugi. E lui capisce che non è giusto che lui le avveleni la vita con i suoi sospetti e con le maldicenze che lui le dice di aver sentito in giro.

Lei gli è stata donata di nuovo una seconda volta, un vero e proprio miracolo di pentimento è avvenuto nel suo cuore e da quel giorno in poi non ascolta più le chiacchiere degli amici che poi tanto amici non sono e passa tutto il suo tempo libero insieme a lei che lo fa rinascere con il suo amore sincero.

La voce di questo amore è arrivata fino a noi e anche il grande Tiziano con un grande affresco, ha voluto narrarci questo esempio di redenzione che può avvenire solo in un cuore che ama.    

(Rita)



                                                                     
💥

"Ah, che bella giornata, c’è anche il sole stamani, questa gita di tre giorni a Padova, così rilassante, ci voleva proprio…adesso ricordo! Quell’affresco! Quello che ho visto ieri alla Scoletta di S. Antonio mi è rimasto talmente impresso che l’ho sognato. Se me lo racconto subito, continuo a ricordarlo, lo so.

Dunque: il sogno si svolge come una storia a fumetti.

Nella prima scena al posto della donna ferita ci sono io, mentre nelle vesti del marito geloso col pugnale in mano c’è un attore famoso che ammiro, di cui ora non ricordo il nome, che sta per colpirmi di nuovo.

Nella seconda scena, prima che lui agisca, mi alzo d’impeto e, ricordando una delle due mosse di Judo imparate tanti anni fa, lo scaravento a terra.

Nella terza, lancio lontano il pugnale, dopo aver legato le mani all’attore svenuto.

Nella quarta lo trascino dietro un poggetto.

Nella quinta, mentre lui si riprende, mi travesto da vecchio saggio e un mio amico - arrivato da chissà dove, ma i sogni si sa funzionano così – si infila un saio da frate.

Nella sesta, facciamo una bella ramanzina all’attore inginocchiato e contrito, lui promette, promette, ma rispetterà la promessa?

La settima ed ultima scena mostra la mia alter ego che festeggia lo scampato pericolo, mentre l’attore viene condotto in prigione dal mio amico – allora era un poliziotto?

A questo punto mi sono svegliata.

Magari tutte le storie di questo tipo avessero un finale così!”.

(Silvana B.)




💥💥💥














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