Poesia - Prigioniera

Prigioniera.
Prigioniera nell’animo,
vaga inconsapevole.
L’asfalto ribolle.

Prigioniera.
Affonda nel bitume molle
della città arroventata.
Incurante strappa lo zoccolo
a quei tentacoli minacciosi,
affrettando il passo.

Prigioniera.
L’anima prigioniera
affonda nel torbido magma
di pensieri non voluti.
Mille sono le lingue vischiose.
L’afferrano prepotenti.
La trascinano in un fondo senza fine.

Prigioniera.
Niente può fare in questo momento.
Meglio lasciarsi andare.
Perduta è ogni speranza.
Ogni pensiero è sopito.

Ecco.
Due occhi grandi, verdi
la trafiggono senza pietà.
Presto. Deve fare presto.
Deve risalire.
Non può certo deluderli.

Ecco.
Brusio di auto e di persone.
Nella vetrina ottocentesca
due ciliegie candite.
La osservano
inespressive
da due ovali
di crema.