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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
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L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



Lucca Estate - Mia cara amica ti scrivo 2

 




In alto tutto è pulito ed ordinato, ma laggiù, 
lontano, c'è sempre tanto da rimettere in ordine.


Mia cara amica ti scrivo
2


Premessa
(Dalla pagina "Lucca Insieme  - Mia cara amica ti scrivo")

Una lettera
Abbiamo perso l'abitudine di scrivere lettere 
eppure sarebbero un ottimo strumento 
per conoscerci e farci conoscere.
Ci sono rimasti i messaggi brevi, 
brevissimi e standardizzati dei social 
che ci connettono, sì,  ma che sono tutt'altra cosa.
...............
📚
Prima di tutto  proviamo a richiamare alla memoria 
delle lettere speciali, che magari abbiamo
già incontrato in un tempo lontano.
Se non le abbiamo mai lette, facciamo insieme 
una brevissima deviazione, per vivere 
una piccola 
esperienza alternativa.
📚
Heroides
Non sono lettere autentiche, ma quelle immaginate 
di "eroine" dei miti greci, scritte dal poeta latino 
Ovidio.
Il poeta si cala nei panni di una donna abbandonata, 
tradita o ingannata, e scrive versi eterni e commoventi. 
Fra le protagoniste raccontate da Ovidio, 
troviamo anche 
Fedra, Penelope, Arianna, 
Briseide, Didone.
Didone
Didone è una donna 
sedotta e abbandonata, 
che cerca di convincere il suo uomo 
ad andare contro un destino già stabilito 
dagli dei e quindi inesorabile.
Così, inconsolabile, 
mentre il condottiero troiano 
è ormai lontano, 
Didone si dà la morte con la stessa spada 
che Enea le ha regalato.
Ecco cosa scrive Didone al suo amato.

“Ormai sei deciso, Enea, ad andartene e ad abbandonare l'infelice Didone. I medesimi venti porteranno lontano le tue vele e le tue promesse. Brucio come le fiaccole di cera impregnate di zolfo, come l'incenso delle devozioni versato sui roghi fumanti. Enea resta sempre impresso nei miei occhi insonni, Enea ho nella mente, notte e giorno. Ma lui è ingrato e sordo e, se non fossi insensata, vorrei fare a meno di lui. Tuttavia non odio Enea, benché mediti il mio male, ma lamento la sua slealtà e, pur lamentandomi, lo amo di più.”.


📚
Interessante riportare
alla memoria tutto questo, vero?
E adesso vi propongo
di scrivere un'altra lettera di diverso sapore.
Questa volta non sarà indirizzata
a persona della nostra sfera affettiva,
ma una lettera di approfondimento
indirizzata ad un personaggio pubblico
del mondo di oggi.
Sarà interessante scoprire
cosa ne verrà fuori.



Pronti
Via!
📚



📚
Carissima Lady Diana,
è da tanto che penso di scriverti, ma non ho mai trovato il momento giusto, così indirizzerò questa lettera in paradiso.
So che cosa provavi quando eri seduta su quella sedia con le spalle curve e fissavi il vuoto.
I tuoi pensieri erano un vortice di emozioni che non si fermavano al tuo volere.
Tutto scorreva troppo in fretta, tutto era troppo pesante, tu, eri troppo. È successo anche a me: milioni di volte mi sono persa in me stessa, soprattutto quando non accettavo i tanti limiti che il mio corpo mi imponeva.
È umano, sai! Bisogna imparare ad accertarci e ancor di più a volerci bene con tutti i nostri difetti.
È complicato ed ho impiegato molto tempo per avere la consapevolezza che ho ora di me stessa. Mi sono rifugiata nella fede, nella famiglia e nei libri per ritrovarmi. Durante il percorso ho fatto degli errori, ma con tenacia mi sono ripresa.
Mi dispiace tantissimo che ti sia sentita sola e non abbia avuto nessuno con cui sfogarti. Certo, avevi tuo fratello, ma capisco che tu non volessi assillarlo più di quanto facevi già.
Ora ci sono io. Puoi scrivermi quando vuoi. Avrò sempre una buona e sincera risposta per te!
Coraggio amica mia: alza la testa e continua a sorridere anche da lì perché la vita è bella nonostante tutto e tutti… abbracciala, annusala e mordila! Continua ad essere “la regina di cuori” esprimendo le tue emozioni, non tenere tutto dentro di te.
Ti sono vicina con immenso affetto.
Monica




📚
Cara Noemi,
ieri sera ascoltavo il Tg mentre stavo cucinando poi mi sono fermata di botto nel vedere la tua foto nello schermo. Un’espressione bella, fresca come ogni ragazza di diciannove  anni.
Stavi rispondendo a un’intervista con aria compiaciuta, soddisfatta di te e del risultato e quindi con ragione. Dicevi che non vuoi essere considerata come un’eroina perché hai fatto solo il tuo dovere, è il tuo lavoro e ti  capisco.
D’accordo, ma per ciò che ti sei trovata ad affrontare serve oltre ad un fisico non indifferente, tanta determinazione, doti che hai acquisito durante il corso per arrivare al brevetto di bagnina, certo, ma con quanto impegno!
Al tuo primo giorno di lavoro ti sei trovata a dover salvare ben cinque persone in mare burrascoso. Che esperienza! Ti ho sentita dire che hai notato subito una situazione difficile. Sei veramente accorta, affidabile. Ti ho sentita lamentare il fatto che le persone non ascoltavano le tue raccomandazioni data la tua giovane età. Chissà quanta forza hai messo per farti ascoltare!
Ti ho sentita dire che sei felice di esserti trovata ad affrontare tanto già nel tuo primo giorno di lavoro. Non ti sei scoraggiata. Ti ho sentita dire che  vorresti fare qualcosa di ancora più impegnativo entrando in capitaneria per vivere appieno tutte le situazioni del mare. Si vede bene che lo adori.
Immagino l’orgoglio della tua famiglia ma anche il batticuore nel saperti così pronta ad affrontare le situazioni più difficili. Vorrei che intervistassero tanti giovani della tua età per sapere cosa siano disposti a fare.
Alcuni vedo che intendono divertirsi o meglio lo pretendono solo perché sono giovani e ne hanno il diritto.  Dovrebbero capire che esistono anche i doveri.
In molti fanno sport raggiungendo ottimi risultati e li ammiro perché lottano con notevole impegno per raggiungere il loro obiettivo ma lottano per loro stessi.
Tu hai una marcia in più, secondo me, perché nel tuo obiettivo ci sono anche vite da salvare. Penso che il tuo futuro sarà ricco di tutte le tue ambizioni e speranze realizzate. Te lo meriti. Onore ai giovani come te. Credo che ti vedremo premiata dal nostro grande Presidente Mattarella.
Claudia




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Caro presidente,
le scrivo per rallegrarmi di tutto quello che lei con il suo comitato paesano siete riusciti  a fare in un paese della montagna dell'Appennino tosco-emiliano.
Avete reso bello e accogliente il posto in maniera che sia i turisti che i villeggianti si trovino bene accolti.
Questo inverno sono stati terminati i lavori ad  un piccolo teatro  come è stato  pubblicato dalla stampa. I lavori sono stati saguiti mattone su mattone dai componenti del suo comitato, perchè venisse aperto quanto prima. Ora si può visitare. Ci sono sessantasette poltroncine e, sopra, una fila di palchetti: è veramente un gioiellino.
Il parroco in chiesa con la collaborazione delle donne del comitato, è sempre pronto a tenere tovaglie, altari e fiori in ordine. Il 15 agosto farà la processione in notturna con una bellissima fiaccolata.
Ora so che state ripulendo  un vecchio lavatoio dove c'è una fontana con acqua potabile buonissima  e fresca.  Tutto fa onore a lei che organizza e controlla il tutto.
Mi permetto di farle gli auguri per un problema che rattrista  tutto il paese: il ristorante che c'è, unico sul posto, alla fine di settembre chiude: i proprietari sono tanti anni che lo gestiscono e ora vogliono ritirarsi in pensione. Non trovano giovani  che li vogliano sostituire. Speriamo che con un passa parola e con la pubblicità sui giornali locali, in questi mesi si trovi una soluzione. Li si mangiava bene e serviva anche a tanti villeggianti per prendere pietanze da asporto.        
Signor presidente, la saluto. Mi congratulo di nuovo e mi auguro che il suo paese sia sempre accogliente come ora.
Distinti saluti da una turista che è venuta lì e ha visto le bellezze che circondano il paese.
Silvana




📚
Fin da piccola appassionata degli "Eroi" cercavo di carpirne i pensieri per assomigliare a loro. Poi ho capito che in ognuno di noi c'è un eroe e solo se riusciamo a farlo emergere potremo essere iscritti nella lista.
Ma nei miei momenti difficili quando è necessario tirare fuori le nostre potenzialità mi sono spesso rivolta a loro eroi conosciuti a tutti ed eroi sconosciuti ai più, con questo riferendomi a coloro che, vissuti a contatto con noi, sono stati grandi maestri.
Non ho mai scritto una lettera a nessuno di loro; allora oggi scrivo al Mahatma Gandhi a cui faccio riferimento spesso cointestando la mia lettera anche alla grande figura del mio zio Piero.


Carissimi Mahatma Gandhi e zio Piero,
la vita non è né buona né cattiva: è un alternanza di periodi più facili e periodi meno facili. Ma mentre vivere il periodo facile non richiede molto sforzo, ecco che mi sono trovata "impantanata e spaventata" quando la prova da superare mi è sembrata difficile.
Eppure, conoscendo la vostra vita io so che a voi non è mai mancata la forza di proseguire con il sorriso sulle labbra e superare la prova e allora vi chiedo: ditemi dove avete rivolto lo sguardo, dove avete trovato la forza di trasformare la vostra difficoltà in amore per gli altri.
Mahatma, grande anima dell'universo, anche tu sei stato un uomo che inizialmente si era costruito una vita basata sulla fama e sul successo e poi... hai abbandonato tutto per rivolgerti ai più bisognosi ed hai amato il tuo nemico. Vorrei cercare di vedere cosa è successo dentro di te e capire cosa ti ha permesso di intraprendere questa strada.
E tu mio adorato zio Piero  a cui la vita ha tolto la vista perché sei stato operato per poter essere enumerato tra i "Ragazzi del ‘99" da mandare in guerra e che all'età di diciannove anni non hai più potuto gioire nel vedere il creato.
Hai indirizzato la tua vita verso gli altri, quale è stata la forza dentro di te che ti ha permesso di essere una grande persona? È stato l'amore per gli altri che permette di avere una visione del mondo così ampia da non vedere più le nostre personali difficoltà.
L'amore che muove il sole e le altre stelle (Dante) è quella forza cosmica che abbraccia tutto e tutti.
La vita è l'occasione di sentirsi Amore Universale insieme agli altri abbattendo pregiudizi e inglobando nel nostro abbraccio tutti e tutto.
Grazie, maestri!
Maria Grazia




📚
Buongiorno caro Bruno,
questa mia lettera è per farti sapere quanto ti stimo.
Ritengo che tu sia un giornalista veramente al di sopra della norma.
Io ti seguo da tantissimi anni e mi sono convinta che fra tutti i giornalisti di radio e televisione tu sia quello più capace di affrontare gli argomenti senza eccedere nel dimostrare una tendenza politica, ma con tanta serietà e con una pacatezza che non è comune a nessuno dei tuoi colleghi. Riesci sempre a fare diventare interessante e piacevole ogni argomento che affronti nelle tue serate quotidiane.
Il fatto che tu da tanti anni lavori allo stesso programma e non sia mai stato rimosso, vuol dire che sei seguito con interesse da tantissime persone e quindi la RAI si guarda bene dal liberarsi di te.
Il fatto che tu venga incaricato di incontrare per le tue interviste i personaggi più famosi al mondo in situazioni molto delicate e di intervistare con il tuo solito "savoir faire" è un segno di grande riconoscimento per il tuo lavoro, per come sai svolgerlo e per la tua grande intelligenza.
Tu hai la capacità di essere sensibile oppure fermo, ma sempre con tanto garbo, di fronte alle situazioni, a volte le più strane, le più difficili da gestire. Riesci a rendere comprensibili le notizie più complicate.
Ti ringrazio per aver accompagnato la mia vita davanti al televisore con tanta serietà e capacità.
Lauretta




📚

A Chiara Ferragni

Cara Chiara,
questo saluto una volta scritto sembra uno scioglilingua, ma tant'è, il tuo nome è questo.
Ho deciso di scriverti stimolata dalla morte di Matilda di cui sono venuta a sapere con abbondanti dettagli come di tutte le tue cose d'altronde.
Insieme a carta e penna mi sono munita di tutti i pregiudizi che ho verso di te e il tuo modo di vivere.  Poi mi sono seduta e cercando di riflettere, ho capito che non ti conosco, non so niente di te.
Sì, è vero, sei una influencer, ma ignoro cosa significhi per te questa parola. Hai una esagerazione di follower che credo voglia dire più o meno che ci sono moltissime persone che ti seguono. Hai partecipato a San Remo dove tuo marito ha cercato di dare scandalo ad un mondo che non si scandalizza più di nulla.
Qualcuno dice che a San Remo c'è stato anche un episodio di pubblicità occulta ecc. ecc.  ma che dire? Siamo talmente sommersi da tanta pubblicità che se qualcuno riesce ad occultarne un po' ben venga.
E allora?  Avrei anche da criticare che vivi in un mondo di lusso sfacciato, ma ora come ora la mia è critica costruttiva o invidia? Forse un po' di invidia c'è ma a me passa subito. Il problema sono tutti quei giovani che ti seguono che neppure in dieci vite di risparmi potrebbero imitare il tuo tenore di vita.
Cara Ferragni, ho divagato. Volevo parlare del tuo cane e invece eccomi qui a giustificarmi con te perché non conosco il tuo mondo. Conosco però l'amore per gli animali e con questo voglio concludere.
Ho letto che Matilda ha fatto la chemio e che è stata ricoverata in una clinica svizzera. Quando ho saputo questo, il mio primo pensiero di persona che tiene in tasca la verità, è stata di critica feroce per i soldi che potevano essere usati in altro modo, ma poi, guardando la mia piccola che ho preso anni fa al canile e che adesso ha tredici anni come Matilda, ho riflettuto. Mi sono arrovellata con il problema guardandolo da dritto e da rovescio e il risultato è sempre lo stesso!
Avessi avuto i soldi avrei fatto come te. Mi dispiace dirlo ma questa è la verità anche se amara.
Questa lettera che avrei voluto di dura critica si è trasformata e adesso, consapevole dei miei pregiudizi, ti dico che capisco il tuo dolore per una compagna di vita che ti ha lasciato.
Rita




📚
Caro Bruner e caro Dewey e caro Rodari,
è da tanto che volevo scrivervi. Finalmente mi si è presentata l'occasione giusta e sono davvero felice di farlo.
Dunque veniamo a quello che volevo dirvi da tanto tempo.
Prima di tutto desidererei chiarire che mi rivolgo direttamente a voi, per ringraziare anche tutti quei riferimenti che sono stati fondamentali per me nei molti anni di impegno professionale. Tuttavia, devo aggiungere che con voi, in particolare, ho intrecciato un rapporto molto molto profondo e continuo nel tempo.
Infatti voi siete proprio i primi che emergono immediatamente alla mia memoria ancora adesso, con chiarezza assoluta, appena penso ad un approccio metodologico-didattico da applicare ad un qualsiasi progetto educativo.
Tu, caro Bruner, mi colpisti con quell'immagine dei cerchi concentrici a spirale, secondo la quale era possibile ed opportuno proporre a bambini molto piccoli l'apprendimento di concetti ritenuti complessi, se l’approccio metodologico adottato e i limiti fossero stati ben studiati per i discenti di riferimento.
Con te, caro Dewey, compresi perché tante persone che conoscevo, le quali avevano studiato a lungo le lingue straniere, non le sapessero poi utilizzare nella vita reale.
Il “learning by doing” (e quindi l'approccio comunicativo, il problem solving, le intelligenze multiple in cui poi si va inevitabilmente a finire) mi ha aperto un mondo molto interessante che ho sempre utilizzato con successo.
Infine tu, caro Rodari, sei stato l'allegro leitmotive di tutti quegli anni divertenti della mia vita, trascorsi insieme ad un esercito di bambini.
Con i tre simpatici pescatori di Livorno ho navigato tra i tuoi versi e le tue favole, al telefono o a rovescio che fossero, illustrando ai piccolini grandi verità nel mondo leggero e giocoso di un'allegra cicala e di un'avara formica.
Questo vi dovevo in verità e sono felice di dirvelo in questa lettera, essa stessa una grande opportunità per rivivere l'incanto della relazione educativa che può nascere tra un bambino ed un’insegnante.
Io credo di averlo fatto e spero di averne lasciato traccia.
Grazie di cuore a voi tutti, insoliti mitici eroi della mia vita!
Vanina




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