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Consigli per la lettura delle pagine
: 8

Il blog parte con i post periodici con cui
lanciamo spunti e ci teniamo in contatto.

Sotto seguono una serie di pagine
(link) divise per argomento.

Clicca sulla pagina desiderata.

L'elenco è lungo, la voglia di scrivere è tanta,
lasciatevi coinvolgere per allenare i muscoli
della mente e del cuore

Buona lettura



domenica 25 giugno 2017

Vita 3








Buongiorno, amici carissimi de La Panchina!
Avvicinatevi pure a questo mondo incantato.
Non esitate!

Qui il macrocosmo tace.
Niente auto, niente venditori, niente televisioni e conflitti elettorali, soprattutto niente caldo infernale né afa da stramazzare al suolo.
Qui vive solo un microcosmo gentile... zefiri amici, fremiti di fili d’erba e di ali di farfalle, pigolii di nuovi nati, frullar di voli silenziosi, scrosciar d’acque lontane, gracidii sommessi di raganelle.

A ben osservare si nota la forza immensa della vita sulla morte.
Intorno a noi colpisce solo la determinata volontà a vivere, a riprodursi, a vestire ogni più piccolo spazio di nuova e lussureggiante esistenza.
È un  sollievo per la nostra anima, imprigionata essa stessa dall’afa che non la fa ragionare, tornare a concentrarsi su questo piccolo mondo antico, un mondo amico completamente dimenticato, che invece è  in fondo la nostra vera essenza.

Sentite come la freschezza ha invaso il vostro corpo e il vostro pensiero?
Non ci sentiamo forse tutti un po’ bambini di nuovo, pieni di aspettative e di speranze?

La vita vince sempre ed è giusto così, perché finché siamo creature di questa terra abbiamo il dovere di adoperarci a promuovere nel nostro piccolo una positiva evoluzione dell’umana esistenza.
Forse siamo stati in un certo senso programmati per questo... ma abbiamo sempre il libero arbitrio che ci rende un po’ speciali e in qualche modo simili alla divinità.

Spero che questa breve chiacchierata sia riuscita a restituirci due minuti di concentrazione creativa.
Per me è stato così.
Grazie di essere stati con me.

Vi segnalo, a proposito di voglia e necessità di vita, la pagina “Pets and Animals - La merla” che dovrebbe farci riflettere ancora sulla forza della maternità e quindi della vita.

Tornate ancora qui a ritemprarvi sulla nostra panchina!
Io vi aspetto in armonia, come al solito, per condividere con voi pensieri e parole.


Published: domenica 25 giugno 2017

lunedì 19 giugno 2017

Dove...?








Buongiorno, amici de La Panchina!

Come va in questo nuovo inizio di settimana?
Non mi dite che fa un po' caldo...

Anche intorno alla panchina è estate e la luce è più decisa del solito.
No, non c'è l'afa che spezza il respiro.
Al contrario si percepisce un'atmosfera incantata, quella del primo mattino che risorge alla vita ogni giorno.
Non sentite che brulichio vitale c'è intorno a noi?
Da ogni piccolissimo spazio, da ogni minuscolo anfratto, giunge a noi il brusio della vita nel più totale rigoglio.

Respirando questa linfa primordiale si ritorna facilmente all'infanzia, quando ci lasciavamo intrigare dal microcosmo vicino e ci lasciavano incantare da una semplice coccinella.
Io ho bellissimi ricordi di quei momenti mattutini, così lontani nel fempo, ma vissuti con una tale intensità che hanno segnato in modo indelebile la mia personalità e il mio carattere.
Sono certa che tutti voi saprete ritrovare una di quelle esperienze nei meandri della vostra memoria.

In fondo il mondo è  sempre quello e qui intorno alla panchina l'invito è a lasciare  le ansie e a ritemprarci con pensieri gentili.
Facciamolo per i nostri bimbi.
Aiutiamoli a vivere un mondo sereno, gratificante, fantastico, nella calma indispensabile ad una crescita armonica.

Non sentite?
Qualcuno sta bisbigliando una delle semplici filastrocche de La Panchina...
Dunque, invitate il vostro animo a rilassarsi e i vostri bimbi ad unirsi a voi!


🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼

Dove sei signor bruchetto?
Sotto la foglia che mi fa da tetto.
Mi nascondo da quella gallina
che vuol trasformarmi in frittatina.

Dove sei signor passerotto?
cerco semini nel fresco dell’orto.
Il becco han dischiuso i miei piccolini.
Non voglion restare a lungo pulcini.

Dove sei verde lucertolina??
Sono al fresco giù in cantina.
L’umano che gira nel cortile
vuole la mia coda per monile.

Dove sei scoiattolo dalla lunga coda?
Salto sui rami com’è la mia moda.
Oggi ho deciso di far l’altalena
in questa radura così amena.

Dove sei sparita apetta laboriosa?
Sono tra i rami dell’acacia amorosa.
Il profumo dei fiori è inebriante
e il nettare per me molto importante.

Dove sei andato Signor Pesciolino?
Son nella vasca vicino al gradino.
Voleva prendermi con il  secchiello
Il bimbo di casa che è un monello.

Dove sei finito Signor Cagnolino?
Rincorro una mosca sul mio nasino.
È colpa del gatto che è scappato
e tra le mosche mi ha trascinato.

Vicino a casa mia il mondo meraviglia.
A ben osservare, la fantasia ti piglia.
Non occorre avere un tappeto volante.
per sognare un mondo interessante.

🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼🎼


Intorno alla nostra panchina spira uno zefiro gentile.
Odo voci di bimbi tranquilli... chiedono "Dove?".
Rispondete loro è continuate a giocare... sempre!

Grazie,  per essere stati con me!
Tornate ancora!
Io vi aspetto sempre qui ad allenare i muscoli della mente e del cuore!




Published: lunedì 19 giugno 2017

domenica 4 giugno 2017

Giocar di fantasia




W O W!

È sempre bello perdersi in mondi creati da noi e per noi!


Buongiorno, amici carissimi de "La Panchina"!
Eccoci ancora insieme qui sulla nostra panchina virtuale ma non tanto.
In questo giorno festivo, trascorrere qualche minuto con voi è per me un vero regalo!
Ne sono davvero contenta.

Se siete qui con me, vuol dire che anche voi apprezzate il potere delle parole ed i mondi alternativi che possono creare. 
Non sappiamo mai dove ci possano portare le parole da cui partiamo, se ci lasciamo andare senza reticenze.
Quello che è certo è che niente ci è precluso e le avventure che riusciamo a vivere sono infinite, liberatorie come i sogni notturni, lenitive per ogni ansia o dolore dell'anima, mai ridicole come si potrebbe erroneamente credere. 

Come avrete notato, da un po' di tempo sto giocando con un mondo che sulla Terra non c'è, quello degli ippogrifi, che affonda le proprie radici molto lontano nel tempo, direttamente nella leggenda, nel mito.
All'inizio dei tempi l'uomo ha avuto via via la grande necessità di imbastire queste storie fantastiche, di colorare la sua vita con qualcosa di inesistente e di grandioso che potesse ripagarlo del duro lavoro quotidiano.
A ben pensarci questo può essere non irrilevante anche per l'uomo del nostro tempo, che corre troppo e ormai quasi più si ferma a riflettere.

Dunque dicevo che, nella pagina "Insieme - Creiamo una fiaba 3", si sta snocciolando la storia di Umbertino, un bambino di qualche tempo fa che ama leggere e che si perde tra gli ippogrifi in un mondo altro.
Questa storia mi ha preso talmente nel profondo che mi è venuta anche voglia di illustrarne una delle scene più interessanti, tanto per darvi un'idea delle immagini che le parole creano nella mia mente e nella mia anima.
Mi auguro tanto che in voi ne suscitino di ancora più belle!




... nel contempo Umbertino comprese anche
che quelle erano femmine,
le mamme di tutti quei piccolini 
che giravano con il campanellino alla zampa...


Wow! 
Intorno alla nostra panchina, nel frattempo, un mondo di creature fantastiche ci ha raggiunto.
Sono creature amiche... sono qui per noi... ci fanno tornare bambini sui libri di scuola o magari accanto al camino con il nonno che racconta...
Il senso di benessere è così forte per un attimo...
Intanto la foschia mattutina sulla città si è dissolta e una luce di vita buona illumina uomini e cose.  

Tornate ancora qui sulla panchina ad allenare i muscoli della mente e del cuore!
Io vi aspetto come al solito!





Published: domenica 4 giugno 2017

giovedì 1 giugno 2017

Tocco e toga










Buongiorno, amici carissimi de “La Panchina"!
È un po' che non ci ritroviamo per due chiacchiere rilassanti.
La realtà in questo periodo ha prevaricato il virtuale, ma ogni esperienza concreta è utilissima e offre spunti per meditare e rielaborare insieme qui sulla nostra panchina.
Vi racconto, dunque, un bel momento cui ho assistito.



L’illusorio ponte medievale si trasformò in un battibaleno in grande tendone.
Qualcuno ne sollevò appena appena un lembo e la piccola figuretta apparve al cospetto della platea che immediatamente si tacque.
Un brivido di emozione percorse gli astanti in un attimo di sorpresa generale.
Niente più si muoveva.
Solo le note di una marcia solenne riempivano prepotentemente l’auditorium.
Si ripetevano sempre uguali a ritmo cadenzato, sottolineando i tempi necessari ad evidenziare i singoli attori e la loro serietà.

La figuretta vestita di nero, in toga e tocco rigorosi, cominciò ad avanzare percorrendo lo spazio previsto per avvicinarsi alla tribuna.
Incedeva con una precisione ed una sicurezza come se non avesse fatto niente altro nella vita.
Intanto una seconda figuretta era comparsa sulla soglia e, a debita distanza, aveva preso a seguire la prima.
E avanti così finché tutti i diplomandi furono pronti, ben disposti in una fila perfettamente composta.
Ognuno di loro aveva ricevuto applausi personali e calorosi.
Da quel momento in poi, sottolineati dalle note ricorrenti della musica possente e importante, ad uno ad uno tutti i nomi furono solennamente chiamati, mentre ad ognuno dei protagonisti veniva consegnato il diploma di laurea che li congedava dalla scuola dell’infanzia.
Dopo aver preso l’agognato rotolino ben infiocchettato dalle mani della preside, tra gli applausi del pubblico, ogni diplomando percorse da solo la lunghissima passerella davanti alla tribuna, andando a disporsi dietro al semicerchio che i compagni di prima della scuola primaria avevano formato sedendosi al centro del palco.
Incredibile ma vero tutti riuscirono nell’intento!

Che bella cerimonia!
Nessuno di loro potrà mai dimenticarlo!
Nemmeno io che assistevo a tale emozionante rappresentazione.
Per i bimbi, poi, sarà per sempre una tappa miliare nella loro vita.



Ed ecco subito alcune considerazioni.
La consegna dei diplomi avviene normalmente in molte scuole, ma in questo caso c’è qualcosina in più. L’importanza del momento  viene sottolineata dalla ritualità, dalla solennità  e dall’impegno personale  profuso da tutti, grandi e piccini.
I simboli sono molto importanti.
Un abbigliamento rituale può fare la differenza.
Una cerimonia che si ripete negli anni anche.

Per un approfondimento v. "Edu-Pillole: Continuità 2".






Published: giovedì 1 giugno 2017

Poetar m'è caro

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