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Edu-Pillole: Anna Maria Mozzoni Biografia

 






Dall' ENCICLOPEDIA delle DONNE
di Maria Elena Dalla Gassa

Anna Maria Mozzoni

Milano 1837 - Roma 1920

 

Chi è Anna Maria Mozzoni…

Anna Maria Mazzoni è forse la figura più importante della vita politica italiana e internazionale fra Otto e Novecento, grazie al suo instancabile impegno civile, pieno di scritti, relazioni e incontri, confronti, studio.

È tutta in queste sue parole tratte da

“Dei diritti delle donne”:

 

«Che fa la penna in mano a una donna

se non serve alla sua causa,

come a quella di tutti gli oppressi?»

 

e ancora
 
«Voi però della cui intelligenza non posso dubitare vedendovi qui,

pensate che le idee sono possenti…, espansive e contagiose,

non temete le opposizioni;

 senza attrito non v’è scintilla,

…….

e pensate ….

che se noi libiamo la vita in un calice sovente amaro,

le nostre figlie e le nostre nipoti,

che respireranno in pieno petto l’aura inebriante della divina libertà,

benediranno ….

chi la preparò per loro.»

 

 

Anna Maria Mozzoni nasce a Milano nel 1837 in una famiglia colta, di origini aristocratiche, ma di modesta ricchezza.

Sua madre, Delfina Piantanida, appartiene all’alta borghesia milanese, mentre il padre Giuseppe è un ingegnere architetto.

Le spese sostenute per gli studi dei due figli maschi più grandi spingono il padre, di idee risorgimentali e liberali, a far entrare la figlia minore, all’età di cinque anni, in collegio.

Anna Maria mal sopporta l’educazione bigotta e conservatrice impartita dalle suore e nel 1851 preferisce ritornare a casa dove continuerà i suoi studi da autodidatta attingendo alla ricca biblioteca paterna.

 

Frequenta Adelaide Cairoli, figura di spicco del risorgimento italiano.

Legge gli illuministi francesi e lombardi, i romanzieri contemporanei, Mazzini, Georges Sand e Fourier.

Nel 1855 Anna Maria pubblica il suo primo scritto, in francese, una commedia “La Masque de fer”.

Si inserisce attivamente nei gruppi mazziniani dove inizia a lavorare sui temi dell’emancipazione femminile e l’uguaglianza dei diritti tra donne e uomini.
In questi anni pubblica la sua prima opera dedicata a questi temi “La donna e i suoi rapporti sociali”, in cui afferma:


«Ognun vede… che potente … si è destato il bisogno d’istruzione nella donna in questo quinquennio di libera vita. Ognun vide l’entusiasmo che la donna italiana portò nel patrio risorgimento….

e ancora:

«Negare alla donna una completa riforma nella sua educazione, negarle più ampi confini alla istruzione, negarle un lavoro, negarle una esistenza nella città, una vita nella nazione, una importanza nella opinione non è ormai più cosa possibile; e gli interessi ostili al suo risorgimento potranno bensì ritardarlo con una lotta ingenerosa, ma non mai impedirlo».


A partire dagli anni Settanta la Mozzoni si dedica con impegno al movimento a favore dei diritti delle donne.

Partecipa nel 1877 al Congresso di Ginevra, che ha come obbiettivo l’abolizione delle norme sulla prostituzione e …  presenta una mozione al Parlamento italiano per il voto politico alle donne.
Nel 1878 rappresenta l’Italia al Congresso internazionale per i diritti delle donne di Parigi.

L’anno seguente fonda a Milano la Lega promotrice degli interessi femminili.

Nel 1879 entra a far parte della Lega della Democrazia.

Dal 1870 al 1890 collabora al giornale «La Donna», tribuna delle principali battaglie per il diritto all’istruzione alle donne.

Secondo la Mozzoni l’istruzione avrebbe garantito alle donne l’autonomia e l’indipendenza economica. La sua esperienza la porta ad avere incarichi nell’ambito del ministero della Pubblica Istruzione presieduto da Francesco De Sanctis.

La sua vita privata rimarrà quasi sconosciuta, come l’imprecisata presenza della figlia, Bice del Monte.

Nel 1886 si sposa con un procuratore, il conte Malatesta Covo Simoni, dal quale si separerà dopo sette anni con pesanti strascichi giudiziari.
Importante l’impegno presso la Scuola Superiore femminile «Maria Gaetana Agnesi», fortemente voluta e dove insegnerà filosofia morale.

Nel 1881 fonda un’associazione indipendente, collegata al movimento socialista, la Lega promotrice degli interessi femminili e la Lega socialista Milanese.

Collabora alla rivista «Critica Sociale» di Turati.


Si orienta verso il socialismo quando comprende che le donne assunte in fabbrica accettano salari bassi perché non sono per niente tutelate e scrive diversi testi sulla necessità di adesione al socialismo.

In una petizione per il voto alle donne, presentata in Parlamento nel 1906 da Salvatore Morelli, incontra una giovane Maria Montessori.

Anna Maria Mozzoni morirà al Policlinico di Roma all’età di 83 anni il 14 giugno del 1920.


 



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